18 Gennaio 2023

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    Professioni, Sisto: “Aula approvi subito il testo su equo compenso”

    (Teleborsa) – “Mi auguro che il testo normativo sull’equo compenso venga approvato in Aula in tempi brevi per salvarlo dalle tante insidie delle volubilità parlamentari. Comprendo alcune perplessità sulle situazioni non ordinistiche e sulle sanzioni ai professionisti, ma parliamo di una norma che è sempre possibile migliorare nel domani legislativo. Ritengo prioritario portare a casa subito il testo attuale che è stato il frutto di una proposta composita con un enorme sforzo di sintesi dei partiti che sono stati in grado di superare le criticità poste dal Mef e dalla Ragioneria che hanno più volte messo il veto per le ripercussioni sulle casse dello Stato”. È quanto ha dichiarato Francesco Paolo Sisto, vice ministro della Giustizia nel corso dell’intervento che lo ha visto protagonista al Convegno “2023: un’agenda possibile per professionisti e imprese” promosso dall’Associazione nazionale Commercialisti.”La grande riforma economica del Paese parte da imprese e professioni – ha proseguito Sisto – dalla ripresa di un dialogo nel rispetto dei ruoli di ciascuno dove il privato diventa partner del pubblico. I professionisti sono il metronomo dei rapporti tra cittadini e Stato. Un ruolo determinante affinchè pubblico e privato siano sulla stessa lunghezza d’onda. Per questo bisogna regolamentare il mercato professionale. Anche io sono contrario alle continue tracimazioni, frutto delle tante difficoltà del mercato. Lavoreremo insieme su questo punto ricordando che il ruolo della politica è quello di muovere l’economia, migliorare la pubblica amministrazione per renderla più rapida ed efficiente, creando così le condizioni per favorire l’attività dei professionisti”.”Per i commercialisti italiani occorre una riforma fiscale organica complessiva per rilanciare l’economia del Paese che è in stallo. Purtroppo abbiamo assistito fino a oggi a provvedimenti tampone, invece dobbiamo pensare tutti insieme – ha sottolineato Marco Cuchel, presidente di Anc – a una riforma complessiva partendo dal migliorare i rapporti tra cittadini contribuenti e pubblica amministrazione, dando certezza del diritto ed elevando lo Statuto del contribuente a rango costituzionale. Occorre semplificare alcune procedure del Pnrr, in particolare nei casi in cui si sono previsti bandi di gara, e ci sono le rendicontazioni e lo stato di avanzamento dei lavori. Se non semplifichiamo le procedure rischiamo di perdere le risorse così come vanno riviste le procedure di reclutamento messe in atto fino adesso per i professionisti. Per quanto attiene la riforma della giustizia tributaria – ha aggiunto –, riteniamo che non sia completa. Occorre il trasferimento in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di tutta la struttura e la modifica della mediazione tributaria”.La prima tavola rotonda del forum ha registrato un confronto serrato tra maggioranza e opposizione sulla Legge di Stabilità e su un nuovo Fisco. Lucia Albano, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze ha evidenziato la necessità di “un nuovo fisco per cambiare il rapporto tra amministrazione finanziaria e cittadino che abbandoni la visione sovrano/suddito passando a quella cittadino/Stato. Questo passaggio – ha detto – lo abbiamo già messo in atto con diversi interventi in manovra di bilancio. Vogliamo far crescere un nuovo contribuente puntando sull’educazione economico – finanziaria soprattutto tra le nuove generazioni”.”L’ampliamento della flat tax costa poco allo Stato garantendo un gettito ampio. Il sistema fiscale italiano – ha messo in evidenza Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati – è tra i più complicati al mondo e una delle sfide del futuro è quella della semplificazione. Anche se quando si cerca di semplificare, in Italia, quasi sempre la vita del professionista peggiora. Ricordo che nella manovra approvata sono stati destinati 20 mld per ridurre l’impatto del caro energia. A marzo questi aiuti vanno prorogati per famiglie e imprese modulandoli sulla nuova situazione e sui nuovi costi energetici”.Critico Antonio Misiani, commissione Bilancio del Senato. “Siamo delusi da questa legge – ha detto Misiani – perché non incide sui problemi legati all’economia in forte rallentamento e all’inflazione all’11%. Queste condizioni allargano le diseguaglianze. Si è depressa la domanda interna non sostenendo i redditi più bassi e tagliando le misure di contrasto alle povertà scendendo da 8,8 mld a 7,1 mld. Una scelta profondamente sbagliata”.”La Legge di Bilancio – ha affermato Marco Osnato, numero uno della Commissione Finanze a Montecitorio – ha affrontato il tema del caro energia in modo efficace e tempestivo impegnando 21 mld per sostenere imprese e famiglie. Una scelta di responsabilità grazie alla quale tante aziende sono rimaste aperte. La partita determinante per la ripresa dell’economia si gioca sul Pnrr per il quale fa bene il governo a chiedere dei cambiamenti, come d’altronde hanno fatto anche Francia e Germania considerando gli aumenti dei costi energetici e di materie prime”.Mario Turco, commissione Finanze a Palazzo Madama, ha ritenuto “la legge di Bilancio contraddittoria e povera di risorse, che si accontenta di una crescita economica dello 0,6% senza investimenti che possano aumentare produttività delle imprese. È una legge dunque – ha detto – di tagli alle pensioni e di regali alle società di calcio, alle imprese energetiche agli evasori”.Equo compenso e malattia del professionista sono stati i temi al centro della seconda tavola rotonda. “Lunedì in Aula – ha ricordato Daniela Dondi componente della Commissione Giustizia – Camera dei Deputati – arriva il testo normativo sull’equo compenso. Torniamo a regolamentare così i costi delle prestazioni dopo anni di incertezze. L’Equo compenso serve a tutelare il professionista per questo concordo con il mantenere l’impianto della legge e votarla quanto prima”.Andrea De Bertoldi, commissione Finanze della Camera si è soffermato sul tema della malattia e dell’infortunio del professionista: “Proviamo a migliorare la legge allargando ai figli minori, entro i 14 anni, la possibilità di parificare la malattia del professionista. Prevedendo il differimento dei termini anche in questo caso. Credo – ha aggiunto De Bertoldi – sia un atto dovuto anche per combattere l’inverno demografico di cui ha parlato Papa Francesco”.Chiara Gribaudo, vicepresidente della Commissione Lavoro a Montecitorio, ha chiarito che “sull’equo compenso le associazioni e gli ordini devono essere valorizzati e riconoscendo alcuni diritti. Ho votato a favore della proposta di legge Meloni perché penso che si debba fare uno sforzo nel dialogo. Al punto in cui siamo arrivati, però, – ha detto Gribaudo – si rischia di produrre una norma che lascia ampie zone grigie sulle sanzioni in capo ai professionisti. Ritengo inoltre che la politica non possa decidere al posto degli ordini sui procedimenti disciplinari a carico degli iscritti”.Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, ha posto l’attenzione verso il futuro e i grandi cambiamenti che già stanno avvenendo nel mondo delle professioni con il ricorso all’intelligenza artificiale. “La Cnpr per il welfare attivo – ha detto Pagliuca – ha scelto l’interlocuzione diretta tra politica e commercialisti per evidenziare il ruolo strategico dei 120mila professionisti che rappresentano anche un presidio di legalità”.”Bisogna attivare al meglio i tavoli di confronto periodici con le associazioni di categoria nazionali – ha affermato Michele de Tavonatti, vice presidente Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – per portarne le istanze agli organi politici. Il Consiglio nazionale deve essere punto di sintesi per avere più forza contrattuale e una univocità sul tavolo delle contrattazioni”. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, domani nuovo incontro Governo-benzinai

    (Teleborsa) – Tiene banco ormai da giorni il tema dei prezzi dei carburanti con le organizzazioni di categoria dei gestori che sono state formalmente convocate dal Governo per domani 19 gennaio, alle ore 09:30 presso la Sala Parlamentino del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo riferiscono le stesse organizzazioni di categoria.Intanto, arriva la nota del Garante sugli Scioperi: “Con riferimento alla proclamazione dell’11 gennaio 2023 (atto pervenuto in data 12 gennaio 2023), di chiusura dei distributori di carburante su rete ordinaria e autostradale ‘dalle 19 del 24 gennaio 2023 alle 7 del 27 gennaio 2023’, la commissione nella seduta del 16 gennaio 2023 su proposta del commissario delegato Alessandro Bellavista ha deliberato, allo stato, la presa d’atto dello sciopero, ritenendone regolare la formale proclamazione, effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla legge 146/90, e successive modificazioni, e dalla regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili nel settore dei distributori di carburante, adottata dalla commissione di garanzia con deliberazione n. 01/94 del 19 luglio 2001 e pubblicata in G.U. n. 179 del 3 agosto 2001”. È quanto si legge nella nota diffusa dal garante sugli scioperi Giuseppe Santoro-Passarelli inviata a Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio. “Tuttavia, al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti, a fronte di una prolungata chiusura dei distributori di carburante sulla rete ordinaria e autostradale – prosegue il documento – questa commissione invita le associazioni in indirizzo a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti”.Sciopero che per l’Angac Confsal “sarebbe solo un regalo alle compagnie che oggi sono critiche rispetto alle determinazioni governative e nel contempo si indebolirebbe la via del dialogo con governo ed il consenso del consumatore il quale interpreterebbe lo sciopero ed il disagio che ne deriva come lo strumento di difesa del benzinaio che vuole speculare”. “Il governo in carica – si legge nella nota – ha lanciato con l’ultimo decreto il classico sasso nello stagno, ribadendo la necessità impellente di fare chiarezza e trasparenza in un settore che ha al suo interno troppi punti oscuri, prevedendo la pubblicazione del prezzo medio regionale di vendita dei prodotti petroliferi”. “Secondo Angac, la pubblicazione del prezzo di cessione va portata avanti e conseguita” perché, prosegue l’associazione “l’esposizione del prezzo di cessione farebbe immediatamente rendere palese le contraddizioni del sistema rete/extrarete (impossibilità di vera concorrenzialità); parimenti sarebbe evidente come la pressoché totalità del differenziale self/servito venga assorbita dalle compagnie petrolifere a discapito dei gestori che hanno totalmente a carico i costi del servizio”. “Angac – conclude – ha bisogno di risposte concrete e non di approssimazione. Angac, se il governo non apporterà i correttivi proposti, valuterà altre forme di sensibilizzazione e di protesta”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari positiva, spread ai minimi da aprile

    (Teleborsa) – Giornata poco mossa per i mercati europei, con Piazza Affari che risulta la migliore e termina la seduta poco sopra la parità. Ottima seduta per l’obbligazionario italiano, con i rendimenti dei BTP che scendono di oltre 15 punti base su indiscrezioni che parlano di un futuro ammorbidimento nel percorso delle strette monetarie da parte della Banca centrale europea. “Messaggi contrastanti della BCE e dati economici migliori continuano a beneficiare allo stesso modo le obbligazioni core e periferiche – hanno scritto gli analisti di ING – I mercati pensano sempre più che la BCE taglierà i tassi poco dopo la Fed”.Le dichiarazioni dei banchieri centrali rimangono comunque hawkish. Olli Rehn, componente del consiglio direttivo della BCE, ha detto che – per tenere sotto controllo le aspettative di inflazione – nel breve periodo sono giustificati significativi rialzi dei tassi. Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha invece affermato che il FOMC dovrebbe portare le politiche sui tassi di interesse al di sopra del 5% “il più rapidamente possibile”.A Milano si è registrata un’ottima seduta per il comparto energetico (grazie all’aumento del prezzo del greggio), trascinato soprattutto dai rally di Saipem e Tenaris (le azioni di quest’ultima scambiano ai massimi in quasi 10 anni). Nella giornata odierna, Tenaris ha anche annunciato un accordo con Petrobras per la fornitura di tubi con leghe resistenti alla corrosione per l’offshore del Brasile.Miste invece le banche, con S&P Global Ratings che afferma che gli istituti italiani sono entrati nel 2023 in una posizione di forza, ma saranno messe alla prova da una recessione economica, da mercati del credito potenzialmente volatili e dalla fine dei finanziamenti stabili e a basso costo da parte della Banca centrale europea.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,082. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.907,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 81,71 dollari per barile.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +176 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,72%.Tra i listini europei senza slancio Francoforte, che negozia con un -0,03%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e Parigi è stabile, riportando un moderato +0,09%.Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,27% a 26.052 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 28.133 punti. Positivo il FTSE Italia Mid Cap (+1,06%); sulla stessa linea, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,57%).Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,09 miliardi di euro, con un incremento del 36,81%, rispetto ai precedenti 1,53 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,6 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,71 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla Saipem, con un forte incremento (+7,06%). Ottima performance per Tenaris, che registra un progresso del 4,15%. Ben impostata BPER, che mostra un incremento del 3,30%. Tonica STMicroelectronics che evidenzia un bel vantaggio dell’1,96%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Campari, che ha terminato le contrattazioni a -1,94%. Fiacca Amplifon, che mostra un piccolo decremento dell’1,49%. Discesa modesta per Telecom Italia, che cede un piccolo -1,42%. Pensosa Mediobanca, con un calo frazionale dell’1,12%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Webuild (+8,10%), Piaggio (+5,25%), Technogym (+4,23%) e Danieli (+4,13%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Tod’s, che ha terminato le contrattazioni a -1,72%. Si concentrano le vendite su Credem, che soffre un calo dell’1,68%. Tentenna Mfe A, con un modesto ribasso dell’1,39%. Giornata fiacca per Ascopiave, che segna un calo dell’1,29%. LEGGI TUTTO

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    Seri Industrial, Intesa Sanpaolo alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha aumentato a 11,6 euro per azione (da 10,9 euro) il target price su Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, e ha confermato il giudizio a “Buy”. Grazie all’incasso dei warrant (25,5 milioni di euro), gli analisti stimano ora un debito netto nel 2022 a 80,2 milioni di euro (da 103 milioni di euro). Lasciano le stime 2023 sostanzialmente invariate, in attesa del rilascio dei risultati 2022.”A seguito dell’ultimo periodo di conversione dei Warrant Uno SERI 2017 – 2022, abbiamo aggiornato la nostra valutazione – si legge nella ricerca – La società dovrebbe beneficiare di 25 milioni di euro di liquidità fresca e del pieno avvio delle attività commerciali di Teverola 1. Riteniamo che il titolo sia ancora sottovalutato, non tenendo conto dell’impatto delle nuove attività pianificate (Teverola 2)”. LEGGI TUTTO

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    Turismo, ENIT: “Arrivi aeroportuali dalla Spagna superano il 2022: a gennaio +125,6%”

    (Teleborsa) – Nei primi 9 mesi del 2022, i viaggiatori spagnoli in Italia crescono del +175,2% rispetto lo stesso periodo del 2021 così come la spesa turistica sostenuta. Anche il numero dei pernottamenti vede un incremento consistente pari al +125,0% circa su gennaio-settembre 2021. Per tutto dicembre, gli arrivi aeroportuali spagnoli in Italia crescono del +44,0% sul 2021. Per gennaio 2023 le prenotazioni dalla Spagna sono circa 17.300 al momento e superano del +125,6% lo stesso mese 2022. Questi i dati diffusi da Enit in una nota. “Tra i viaggiatori spagnoli, quelli più interessati a visitare l’Italia – commenta Sandro Pappalardo consigliere cda Enit – sono i madrileni: dalla capitale oltre 14mila prenotazioni, l’83,2% dei volumi previsti in gennaio dalla Spagna e il 5,8% del complessivo internazionale”.”È vivace il turismo spagnolo verso l’Italia. Il quadro che restituiscono le festività è promettente, con prenotazioni oltre il 40 per cento in più durante le festività rispetto allo stesso periodo del 2021/2022. Sintomo che stiamo lavorando bene in termini di promozione e di relazioni con i principali stakeholders” dichiara Ivana Jelinic ceo Enit.In generale, la visita delle città d’arte è la principale motivazione che spinge i turisti spagnoli a fare una vacanza in Italia. Tra gli altri prodotti, cresce l’interesse per il balneare, spesso abbinato alla vacanza culturale, la montagna da vivere soprattutto in estate, i laghi e praticare sport. Di tendenza per il mercato anche il turismo enogastronomico e il turismo rurale/natura.”A sugellare il successo dell’offerta turistica italiana promossa da Enit – si legge nella nota – anche i reali spagnoli, Filippo VI con la consorte Letizia Ortiz, in visita allo stand Italia in occasione della principale fiera del settore in Spagna, la Fitur dal 18 al 22 gennaio 2023 presso il centro fieristico Ifema di Madrid. Una cinque giorni che consente all’Italia turistica di farsi apprezzare a livello internazionale in un appuntamento che riunisce i maggiori professionisti del settore turistico e accorpa le ultime tendenze, e che nel 2022 ha superato con 600 espositori e rappresentanti ufficiali di 70 Paesi per oltre 111.193 presenze. Enit è presente con uno stand di 400 mq con 4 Regioni quali Calabria, Campania, Emilia Romagna, Veneto e la Repubblica di San Marino insieme a Visit Brescia e privati nonché la compagnia di bandiera Ita Airways. Quest’anno Enit per manifestare la vicinanza ad Ischia ha dedicato uno spazio particolare alla campagna This is Ischia messa in piedi in tempi record in meno di 2 mesi dalla tragedia che ha colpito l’isola. L’ intento è coinvolgere sempre di più artisti e influencer internazionali per mantenere viva l’attenzione su una delle perle del golfo di Napoli. LEGGI TUTTO

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    ITA Airways, Lufthansa presenta offerta a MEF

    (Teleborsa) – Come da attese, Lufthansa annuncia di aver presentato un’offerta per una quota di minoranza in ITA Airways. Lo si legge in una nota della compagnia tedesca, in cui annuncia di aver presentato una lettera di intenti al MEF che a sua volta comunica di aver ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa. Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal DPCM. E specifica che non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi.”Deutsche Lufthansa – afferma la compagnia nella nota – sta cercando di acquisire una partecipazione nel vettore nazionale italiano ITA Airways. Inizialmente, verrà definito l’acquisto di una quota di minoranza e saranno concordate opzioni per il successivo acquisto delle azioni rimanenti. In data odierna, il Gruppo Lufthansa ha presentato una lettera di intenti al Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano”.”Qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d’intesa, ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva – prosegue -. Gli ulteriori colloqui di approfondimento andranno quindi a concentrarsi principalmente sulle forme e modalita’ del possibile investimento azionario, sull’integrazione commerciale e operativa di ITA nel Gruppo Lufthansa e sulle sinergie che ne deriveranno. Nell’eventualità di un raggiungimento di un accordo contrattuale, l’effettiva attuazione sarà soggetta all’approvazione delle autorità competenti”.In linea con quanto dispone il DPCM, il MEF avvierà una trattativa in esclusiva con l’offerente. Una volta raggiunto l’accordo, l’acquisizione della partecipazione potrà avvenire, in tutto o in parte, tramite la sottoscrizione da parte dell’acquirente di uno o più aumenti di capitale, anche riservati, deliberati da ITA. Al MEF saranno riconosciuti adeguati poteri di controllo sulla gestione e il diritto di gradimento su nuovi azionisti. Saranno inoltre adottati meccanismi di presidio da parte del Ministero dell’economia e delle finanze sulle decisioni rilevanti ai fini del perseguimento degli obiettivi di sviluppo e potenziamento di Ita”.Il prezzo di acquisto della partecipazione dovrà tenere conto del valore del patrimonio netto di Ita, come risultante dal bilancio della società, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura dell’esercizio prodotte da ITA.Intanto, secondo i media, Air France-KLM ha informato il governo italiano che non parteciperà alla gara per l’acquisizione di una partecipazione azionaria di Ita. Lo riportano i media citando un portavoce di Air France KLM che comunque continuerà a monitorare da vicino il processo di privatizzazione di Ita ed ha ribadito il “forte” interesse a mantenere il suo rapporto commerciale con la compagnia aerea italiana. LEGGI TUTTO

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    FED, Bullard sollecita il FOMC a non interrompere l'aumento dei tassi

    (Teleborsa) – Entro la fine del 2023 “i tassi saranno tra il 5,25% e il 5,5%”, anche perché affinché la politica monetaria possa definirsi “restrittiva” i tassi devono superare il 5%. Lo ha affermato James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, in un’intervista con il Wall Street Journal. Secondo l’economista, la Federal Reserve dovrebbe portare il tasso di interesse al di sopra del 5% “il più rapidamente possibile” prima di sospendere gli aumenti dei tassi.Alla domanda se fosse aperto a un altro aumento del tasso di mezzo punto alla prossima riunione della Fed, Bullard ha risposto “perché non andare dove dovremmo andare? Perché temporeggiare?”.Bullard spera che l’inflazione continui a scendere nel 2023, ma “non ci siamo ancora” e “l’inflazione sarà ancora elevata fino alla fine dell’anno”. Il presidente della Fed di St. Luis ha aggiunto che le migliori prospettive economiche per l’Europa, così come le aperture in Cina, “potrebbero spingere l’inflazione verso l’alto”.Con i rischi di inflazione che rimangono più alti del previsto e l’economia a questo punto si comporta meglio del previsto, “spostiamo il tasso ufficiale al livello giusto, poi vedremo come si svolgerà il 2023”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Tenaris, accordo con Petrobas per fornitura tubi offshore in Brasile

    (Teleborsa) – Tenaris, colosso italiano della fornitura di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, e Petrobas, la principale compagnia petrolifera brasliana, hanno firmato un accordo a lungo termine per la fornitura triennale di tubi con leghe resistenti alla corrosione (CRA) per l’offshore brasiliano, rafforzando il rapporto di lunga data tra le due società.I prodotti saranno fabbricati in Svezia in collaborazione con Alleima e filettati presso lo stabilimento di filettatura di Tenaris ad Aberdeen, si legge in una nota.”Questo contratto conferma la nostra capacità di fornire una gamma completa di soluzioni tubolari per i nostri clienti che operano negli ambienti più complessi”, ha commentato Renato Catallini, Presidente di Tenaris in Brasile. LEGGI TUTTO