18 Gennaio 2023

Daily Archives

More stories

  • in

    Fincantieri, commessa in USA per nave a supporto parchi eolici

    (Teleborsa) – Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, ha firmato un contratto con CREST Wind, joint venture tra Crowley ed ESVAGT, per la progettazione e la costruzione di un Service Operation Vessel (SOV). Si tratta di unità utilizzate per il trasporto di tecnici addetti alla manutenzione e al monitoraggio del funzionamento delle turbine eoliche in mare. La nave in questione, che avrà una lunghezza di 88 metri, sarà realizzata presso lo stabilimento di Bay Shipbuilding ed entrerà in servizio nel 2026.”Con questo ordine Fincantieri ribadisce di essere prime mover nel settore delle navi a supporto dell’eolico offshore, che nei prossimi anni farà convergere ingenti investimenti – ha commentato l’AD Pierroberto Folgiero – Come abbiamo affermato nel piano industriale, la spinta verso la decarbonizzazione ci consentirà di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo e il carattere distintivo del nostro modello, al contempo sviluppando le sinergie in tutto il core business per valorizzare le competenze del gruppo”.L’unità per CREST Wind si aggiunge alle dieci in portafoglio di tipo Construction Service Operations Vessel (CSOV) o SOV e di due posacavi. LEGGI TUTTO

  • in

    Orcel (UniCredit): recessione non inevitabile, su MPS vedremo

    (Teleborsa) – “La nostra visione era di una lieve recessione per quest’anno, ma da allora, se osserviamo tutti gli indicatori che vediamo, probabilmente notiamo un rischio al rialzo, quindi stiamo guardando a qualcosa che potrebbe anche non essere una recessione”. Lo ha detto Andrea Orcel, amministratore delegato in Unicredit, in una intervista a CNBC in occasione del World Economic Forum a Davos. “Non sappiamo davvero come si sta delineando la guerra, c’è sempre un ritardo tra l’aumento dei tassi e l’impatto sull’economia e quindi non sappiamo esattamente come il rapido aumento dei tassi impatterà e c’è probabilmente uno dei più grandi cambiamenti nelle catene del valore e nella geopolitica che abbiamo visto dalla seconda guerra mondiale”, ha aggiunto.Lo scenario della BCEStimolato sul fronte della politica monetaria, il CEO ha detto che quello delle banche centrali “è un lavoro difficile”, spiegando che “l’Europa ha un’inflazione differente rispetto a quella americana, è legata soprattutto alle forniture, all’energia e a quella alimentare”. “Quello che stanno cercare di fare per combatterla” è calmare tutti i prezzi “e questo ovviamente ha un impatto sproporzionato sull’economia lontana da queste commodity”, ha sottolineato.Inoltre, “dato l’effetto ritardo e tutto il resto e il fatto che l’economia europea è piuttosto sticky e poi cede, temevamo che se si restringesse sostanzialmente al di sopra del 2%, ci potessero essere effetti indesiderati in seguito”.Le distribuzioni ai sociNessun cambiamento nell’approccio alle distribuzioni per gli azionisti derivante dallo scenario generale dell’economia e dei tassi d’interesse. “Abbiamo sempre detto che il piano nel nostro scenario era quello di dare una certa generazione di capitale ogni anno che era sopra il nostro net income e che eravamo impegnati a distribuire questo capitale che generavamo senza dipendere da capitale in eccesso: lo abbiamo fatto nel 2020-21 e dovremmo farlo anche nel 2021-22”. “Nel 2022 abbiamo performato molto meglio del previsto: stiamo andando meglio del nostro piano se si guardano i numeri a nove mesi – ha proseguito – Abbiamo presto delle cautele per i rischi in modo di avere nel 2022-23 sufficienti ammortizzatori in modo di potere assorbire eventuali shock che dovessero arrivare dal punto di vista economico, sempre bene essere preparati”.La partita MPSLe domande hanno toccato anche alcune questioni italiane, come il rilancio di MPS: “Credo che Monte dei Paschi abbia preso una direzione diversa nella strategia. Al momento stanno andando avanti da soli. Hanno aumentato il capitale, stanno razionalizzando la banca, la stanno ristrutturando”, ha detto Orcel. “Stanno facendo un buon lavoro. E questo è quanto. Quindi devono fare questo, e poi vedremo”, ha aggiunto, quando gli è stato chiesto se UniCredit potesse ancora essere vista come un potenziale acquirente della banca senese.Il governo italianoCon riguardo ai primi mesi di esecutivo Meloni, il banchiere ha detto che “è un governo che fin dall’inizio ha preso decisioni difficili sulle misure economiche, anche in campagna elettorale. E ora, se si guarda al bilancio, il bilancio è abbastanza solido e prudente. E questo è un governo che si è impegnato a seguire le politiche di Draghi in termini di razionalizzazione del settore pubblico e di spesa per la prossima generazione”.Secondo Orcel, “probabilmente c’è stata un’idea sbagliata di cosa fosse in realtà questo governo di centro-destra, e da lì sono nate molte preoccupazioni. Questo è un aspetto. In secondo luogo, l’Italia cambia governo un po’ spesso. E quando cambia, c’è sempre un livello di incertezza. Ma credo che alla gente sfugga il lato positivo. E gli aspetti positivi sono che questa è probabilmente una delle maggioranze più ampie che abbiamo avuto”. LEGGI TUTTO

  • in

    WIIT, Intesa Sanpaolo aumenta target price dopo M&A

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha aumentato a 30 euro per azione (da 29,4) il target price su WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, confermando il giudizio sul titolo a Buy. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato di aver sottoscritto un accordo per l’acquisto del 100% di Global Access Internet Services (Global). Sono state riviste al rialzo le previsioni 2023-24 per incorporare le previsioni iniziali sugli effetti derivanti dall’acquisizione (EPS 2024 in aumento del 3,7%).”Riteniamo che l’accordo si adatti perfettamente alla strategia di fusione e acquisizione del gruppo, in particolare in Germania, dove la società mira ad aumentare la quota di mercato, stimolare la crescita ed estrarre sinergie”, affermano gli analisti. L’operazione, infatti, dovrebbe consentire a WIIT di: rafforzare ulteriormente la propria presenza in Germania e in Baviera in particolare, con un contributo importante in termini di ricavi ricorrenti; fare leva su significative sinergie di costo, stimate a circa 1 milione di euro all’anno a regime nei prossimi 18 mesi. LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato auto Europa, UNRAE: “Il 2022 chiude in perdita (-4,1%)”

    (Teleborsa) – Con il quinto risultato positivo consecutivo registrato a dicembre (1.091.119 immatricolazioni, +14,8% rispetto alle 950.052 di dicembre 2021), il mercato dell’auto in Europa (nei 30 Paesi dell’UE+UK+EFTA) chiude pero` il 2022 con 11.286.939 auto immatricolate, pari a una perdita del 4,1% e 488mila veicoli in meno rispetto alle 11.774.822 unita` vendute nel 2021. I 5 Major Markets sono caratterizzati in dicembre da un andamento molto differenziato: si passa dalla crescita a doppia cifra di Germania, Italia e Regno Unito (+38,1%, +21% e +18,3% rispettivamente), al pareggio della Francia (-0,1%), sino al vasto calo della Spagna (-14,1%). L’anno si chiude invece in negativo quasi per tutti, con la percentuale peggiore in capo all’Italia (-9,7%), seguita da Francia (-7,8%), Spagna (-5,4%), Regno Unito (-2,0%) e con l’eccezione della Germania (+1,1%). Il mercato italiano si conferma comunque al quarto posto sia a dicembre che nell’intero 2022, ma nel confronto annuale con il principale mercato europeo, la Germania, il suo peso perde 6 punti percentuali, passando dal 55,6% al 49,7%. Nel mese l’Italia si distingue nuovamente, fra i cinque, come ultimo mercato per quota di auto “con la spina” (ECV): 9,4% contro il 55,4% della Germania, il 39,4% del Regno Unito, il 25% della Francia e 10,9% della Spagna. A fine 2022 in Italia le ECV coprono l’8,8%, rispetto al 31,4% della Germania, 22,8% del Regno Unito, 21,6% della Francia e 9,6% della Spagna.”L’UNRAE esprime soddisfazione per l’approvazione dei due decreti per la realizzazione di oltre 21.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici entro i prossimi 3 anni, in centri urbani e superstrade – afferma il direttore generale Andrea Cardinali – pur non potendo conoscere i dettagli del Decreto che non sono ancora disponibili”. Cardinali fa riferimento – spiega l’UNRAE in una nota – alla approvazione, da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica delle modalita` di accesso ai 713 milioni del PNRR (destinati a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione) per installare entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super- rapide (da 175 kW) sulle strade extraurbane (escluse autostrade) e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci (da almeno 90 kW) in aree urbane. “Sulle superstrade – spiega Cardinali – sono previste infrastrutture super veloci, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti. Il decreto riguardante le colonnine nei centri urbani tiene invece conto, nella definizione dei criteri per l’ubicazione delle stesse, dell’attuale parco circolante, della disponibilita` di rimesse, parcheggi e box auto privati, della qualita` dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei territori. E` un primo passo importante, che l’UNRAE chiede da tempo, per garantire al nostro Paese uno sviluppo accelerato della mobilita` a zero o bassissime emissioni, altrimenti l’Italia restera` ancora molto indietro in termini di diffusione della rete di ricarica. Secondo gli ultimi dati al 30 settembre 2022, infatti, il nostro Paese occupa la quindicesima posizione nel ranking europeo, con 6,7 punti di ricarica ogni 100 Km contro gli 8,9 della media europea. Come da tempo proposto da UNRAE – conclude Cardinali – i Decreti appena approvati, andrebbero affiancati da interventi quali: potenziamento degli incentivi per privati e aziende all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante, almeno fino al 2026; elaborazione di una politica infrastrutturale anche per il rifornimento di idrogeno; revisione dell’impianto fiscale del settore, modulando detraibilita` Iva e deducibilita` dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali; pianificazione rapida per una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, indice NAHB gennaio: primo aumento dopo 12 mesi in calo

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A gennaio 2023 il dato si è attestato a 35 punti, rispetto ai 31 punti del mese precedente e contro i 31 del consensus. Un modesto calo dei tassi di interesse ha contribuito a porre fine a una serie di 12 diminuzioni mensili consecutive dei livelli di fiducia dei costruttori, anche se il sentiment rimane in territorio ribassista.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 4 punti a quota 40, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è aumentato di 2 punti a 37 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è salito a 23 punti (+3 punti).L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.”Sembra che il punto più basso per il sentiment dei costruttori in questo ciclo sia stato registrato a dicembre, anche se molti costruttori continuano a utilizzare una serie di incentivi, tra cui riduzioni di prezzo, per rafforzare le vendite – ha dichiarato il presidente della NAHB Jerry Konter – L’aumento del sentiment dei costruttori significa anche che i minimi del ciclo per i permessi e gli inizi sono probabilmente vicini, e un rimbalzo per la costruzione di case potrebbe essere in corso più avanti nel 2023″.”Nei prossimi trimestri, la costruzione di case unifamiliari aumenterà rispetto ai minimi del ciclo poiché si prevede che i tassi dei mutui diminuiranno e aumenteranno l’accessibilità economica delle abitazioni – ha affermato Robert Dietz, capo economista di NAHB – Una migliore accessibilità degli alloggi aumenterà la domanda di alloggi, poiché la nazione è alle prese con un deficit abitativo strutturale di 1,5 milioni di unità”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte industria novembre +0,4% m/m vendite -0,8%

    (Teleborsa) – Giungono dati constanti dalle scorte e le vendite dell’industria in USA a novembre 2022. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,4% a 2.476,5 miliardi di dollari, meno di quanto stimato dagli analisti (+0,4%) e dopo il +0,2% del mese precedente (dato rivisto da un +0,3%). Su base annua si è registrato un aumento del 15,1%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dello 0,8% su base mensile, attestandosi a 1.838,2 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 7,4% rispetto a novembre 2021. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,35. A novembre 2021 era pari all’1,26. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Pensioni, Brambilla: portare le basse a 1000 euro costa 27 miliardi

    (Teleborsa) – Portare le pensioni basse a 1.000 euro costerebbe 27 miliardi l’anno e porterebbe in pochi anni l’Inps al default. Lo ha detto il presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla presentando il decimo Rapporto dell’Istituto di ricerca.”Se si portassero le pensioni basse a questo livello perchè le persone dovrebbero versare i contributi?”. Di fatto le persone sarebbero scoraggiate a lavorare e a versare contributi in un Paese nel quale il tasso di occupazione è già ai livelli più bassi in Ue.”Lo Stato deve fare attenzione, ha detto, ci sono 4,5 milioni di pensionati che non hanno versato abbastanza contributi e quindi non hanno neanche pagato le tasse, oltre un quarto dei pensionati italiani”, non è – secondo Brambilla – una percentuale fisiologica. “La percentuale fisiologica di quelli che hanno bisogno – dice – è del 6/8%”. LEGGI TUTTO

  • in

    Pattern, Axon Partners Group supera il 5%

    (Teleborsa) – Axon Partners Group Investments ha superato la soglia rilevanza pari al 5% del capitale sociale di Pattern, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per importanti brand del fashion luxury internazionale.In particolare, l’investitore istituzionale spagnolo detiene 715.664 azioni ordinarie, pari al 5,02% del capitale sociale. Axon Partners Group Investments è ora il quinto maggior azionista del gruppo piemontese.(Foto: Free-Photos / Pixabay) LEGGI TUTTO