Marzo 2023

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    USA, Gran Giurì incrimina Trump: perchè e cosa succede ora

    (Teleborsa) – Donald Trump è il primo ex presidente degli Stati Uniti a essere incriminato nella storia americana: nella giornata di ieri, infatti, la procura di Manhattan lo ha incriminato per il pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels con l’obiettivo di farla tacere sulla loro relazione.Arriva subito la reazione furiosa del Tycoon che parla di “una persecuzione politica e una interferenza elettorale”, “una caccia alle streghe che si ritorcerà contro Biden”, ma la decisione del gran giurì è destinata ad avere ripercussioni senza precedenti sulla politica statunitense oltre che a influenzare la corsa alla Casa Bianca per il 2024, anche se non la fermerà. Il voto del gran giurì è arrivato a sorpresa visto che i giurati avrebbero dovuto valutare nella giornata di ieri altri casi e quindi prendersi una pausa fino alla fine di aprile. Neppure lo staff di Trump si aspettava una decisione e probabilmente neanche l’ex presidente che in queste ore a Mar-a-Lago sta valutando le sue prossime mosse. Nel frattempo, la CNN, che cita due fonti a conoscenza del caso, informa che l’ex presidente deve affrontare oltre 30 capi di accusa di frode aziendale nell’inchiesta da parte della procura di Manhattan. Cosa accadrà ora e quando Trump dovrà presentarsi alla procura non è ancora chiaro: i dettagli devono essere definiti dal Secret Service con le autorità di New York, anche se il legale dell’ex presidente ha assicurato che il suo assistito si presenterà spontaneamente e si sottoporrà alle procedure del caso, dalle impronte digitali alle foto. Dovrebbe essergli risparmiata l’umiliazione dell’arresto. Uno dei suoi avvocati, Susan R.Necheles, citata dal New York Times, ha detto che il tycoon potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan martedì prossimo per laformalizzazione delle accuse. Intanto, la polizia della Grande Mela è da giorni in allerta per possibili manifestazioni e proteste visto che l’ex presidente, rievocando una retorica simile a quella dell’assalto al Congresso, ha già invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza. LEGGI TUTTO

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    Giappone, forte rimbalzo della produzione industriale a febbraio

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a febbraio. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un incremento mensile del 4,5% dopo il -5,3% registrato a gennaio. Le stime degli analisti erano per un aumento del 2,7%.Le previsioni per i mesi a venire indicano una salita del 2,3% per il mese di marzo e del 4,4% per il mese di aprile. Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -0,6% a febbraio. La crescita mensile della produzione è accompagnata dal forte aumento delle consegne (+3,6%) mentre le scorte salgono dell’1,4%. La ratio delle scorte è pari a -1,6%. LEGGI TUTTO

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    OPA Net Insurance, adesioni oltre il 63%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Net Holding (che fa capo a Poste Vita) sulle azioni ordinarie di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 30 marzo 2023, sono state presentate 373.045 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 11.574.344, pari al 63,89% dell’offerta e al 59,08% sulle eventuali massime 19.590.153 azioni oggetto di offerta. Il secondo dato tiene conto dell’integrale esercizio dei warrant.L’offerta è iniziata il 27 febbraio 2023 e terminerà il prossimo 6 aprile 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Net Insurance acquistate sul mercato nei giorni 5 e 6 aprile 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: © Davide Fiorenzo De Conti / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Banche, Yellen, negli USA servono più regole

    (Teleborsa) – Janet Yellen, segretaria al Tesoro statunitense, torna a ribadire la necessità di regole più rigide per il settore bancario statunitense. Intervenendo ad una conferenza della National Association for Business Economics, che le ha consegnato un premio in memoria di Paul Volcker, ex presidente della Federal Reserve, Yellen ha spiegato che le regole sono state allentate troppo negli ultimi anni e pertanto serve intervenire, alla luce delle chiusure di Silicon Valley Bank e Signature Bank. “Questi fatti recenti ci ricordano del bisogno urgente di finire il lavoro”, iniziato dopo la crisi finanziaria del 2008 – ha avvertito la segretaria al Tesoro -. “Dobbiamo chiederci se la deregolamentazione non sia andata oltre i limiti e riparare le crepe nel perimetro regolatorio che i recenti choc hanno rivelato”.Dall’altra parte dell’oceano la Banca centrale europea è tornata a sottolineare che le decisioni di politica monetaria saranno prese in base ai dati macro. I rischi per le prospettive di crescita economica dell’Eurozona “sono orientati al ribasso” – ha detto la BCE nel suo Bollettino economico, spiegando che “le tensioni persistentemente elevate sui mercati finanziari potrebbero inasprire le condizioni del credito più ampie più del previsto e smorzare la fiducia”. “L’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali, che sarà determinato dalla valutazione delle prospettive di inflazione da parte del Consiglio direttivo alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria”, viene ricordato nel report n cui ribadisce la solidità delle banche europee così come la determinazione ad agire se necessario. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Gentiloni: prolungamento dei tempi di valutazione segnale di attenzione UE

    (Teleborsa) – Il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato che l’allungamento dei tempi di esame dell’attuazione del PNRR dell’Italia “è un segnale dell’attenzione con cui i nostri servizi verificano il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi, che non sono pochi”. “In gioco – ha aggiunto nel suo intervento in collegamento al forum organizzato da Febaf a Roma – ci sono le prospettive di crescita sostenibile per l’Italia, e le sorti di un programma europeo senza precedenti”. “Sapete che siamo nella fase della valutazione del rispetto degli obiettivi e dei target legati alla terza richiesta di pagamenti. Avrete visto in questi giorni che la Commissione, di comune accordo con il Governo, ha esteso i tempi di questa valutazione come già avvenuto per altri paesi”, ha sottolineato Gentiloni. In generale “siamo ancora nella prima parte dell’attuazione dei piani di Recovery ma un impatto già lo stanno avendo: il rapporto investimenti pubblici-PIL è risalito ai livelli più alti degli ultimi anni, invertendo quel trend di declino degli investimenti pubblici che dopo la crisi finanziaria aveva segnato gli anni ’10 e che è stato tra i responsabili della crescita striminzita di quegli anni”. “Nessuno ignora le difficoltà di attuazione, ma tutti dobbiamo concentrarci sullo sforzo per superarle”, ha affermato il Commissario UE.Gentiloni è poi intervenuto sulla possibilità da parte di Bruxelles di creare un Fondo per incentivare la produzione di tecnologie green. “In queste settimane si è parlato molto della sfida della competitività, in particolare per le tecnologie pulite. La competitività dell’industria europea va sostenuta anche con nuovi strumenti comuni, come il Fondo di sovranità europeo evocato dalla presidente von der Leyen”, ha dichiarato. “Questo, a mio avviso, sarebbe il modo più efficace di finanziare progetti di interesse comune nella transizione ecologica e nelle tecnologie pulite”, ha aggiunto. “L’allentamento delle norme sugli aiuti di Stato, se restasse l’unica scelta comune, rischierebbe di far crescere la divergenza tra paesi – ha sottolineato – e incrinare il mercato unico”. LEGGI TUTTO

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    Cina, von der Leyen: entrata in un'era di “sicurezza e controllo”, anche Ue cambierà approccio

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che “la Cina ha ormai voltato pagina rispetto all’era di riforme e apertura e si sta muovendo verso una nuova era di sicurezza e controllo”. Questo nuovo approccio, secondo la presidente europea, deve portare l’Ue a cambiare il proprio approccio e la propria politica nei riguardi di Pechino. Nel corso del suo intervento sulle reazioni fra l’Ue e la Cina a un evento organizzato a Bruxelles dal “Mercator Institute for China Studies” e dallo “European Policy Centre”, la presidente della Commissione ha sottolineato che l’Ue vuole “riequilibrare” e non tagliare le relazioni con la Cina, che è “un partner commerciale vitale”, con una politica di “riduzione del rischio” a livello diplomatico ed economico. La prossima settimana von Der Leyen è attesa da un viaggio a Pechino insieme al presidente francese Emmanuel Macron.Negli scambi delle merci, la Cina vale il 9% delle esportazioni dell’Ue e il 20% delle importazioni, e nonostante il fatto che gli squilibri in questo rapporto stiano aumentando, “la maggior parte del nostro commercio in beni e servizi resta reciprocamente benefico e non comporta rischi”. “Ma la nostra relazione – ha avvertito von der Leyen – è sbilanciata e subisce un impatto crescente dalle distorsioni create dal capitalismo di Stato cinese”. Il “cambiamento d’era” da parte della Cina, ha sottolineato la presidente della Commissione “lo abbiamo visto all’inizio di questo mese, quando il presidente Xi Jinping ha ribadito il suo impegno a fare dell’esercito cinese un grande muro d’acciaio che salvaguardi efficacemente la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo. Lo abbiamo visto con la Global Security Initiative, che cerca di incorporare più ampiamente nei documenti delle Nazioni Unite e nel discorso internazionale”. Insomma, ha continuato von der Leyen, “possiamo aspettarci di vedere una maggiore attenzione alla sicurezza, sia essa militare, tecnologica o economica” da parte della Cina, dove, ad esempio, “tutte le aziende sono già obbligate per legge ad assistere le operazioni statali di raccolta di informazioni e a mantenerle segrete”.Per l’Unione europea, ha proseguito, “è particolarmente vero quando si tratta di materie prime critiche come il litio o il cobalto, per settori come l’alta velocità ferroviaria e la tecnologia delle energie rinnovabili, o per le tecnologie emergenti che fondamentali per la futura sicurezza economica e nazionale, come l’informatica quantistica, la robotica o l’intelligenza artificiale”. Per la Cina, oggi, ha ribadito von der Leyen, “l’imperativo della sicurezza e del controllo prevale sulla logica del libero mercato e del commercio aperto”. LEGGI TUTTO

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    Banca Passadore, utile 2022 a nuovo record di 35 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 35 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto all’anno precedente, che rappresenta il migliore della storia della banca e la colloca ai vertici in Italia in termini di profittabilità (il ROE è al 15,2%). Il dividendo proposto all’assemblea viene confermato in 0,50 euro per azione.L’istituto registra un incremento di tutti gli aggregati patrimoniali: i depositi ammontano a 4,198 miliardi (+13,2%), i mezzi amministrati totali a 9,644 miliardi (+3,3%) e gli impieghi a 2,082 miliardi (+1,1%). Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale degli impieghi si attesta al 1,4% con un coverage ratio di oltre il 55%, mentre il coefficiente patrimoniale CET 1 ratio è pari al 13,4%. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL ritoccato al ribasso nel 4° trimestre

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la crescita dell’economia statunitense nel 4° trimestre del 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati definitivi, il PIL americano è salito del 2,6% su base trimestrale, facendo peggio delle attese degli analisti che indicavano un recupero del 2,7% e contro il +3,2% del trimestre precedente.Si è registrata una crescita dei consumi, che segnano un +1% dal +2,1% registrato nel trimestre precedente.Il PCE price index, una misura dell’inflazione, si attesta al 3,7% (dal 4,3%), mentre l’indice PCE core registra un +4,4% (+4,3% le attese), rispetto al +4,7% precedente. LEGGI TUTTO