1 Marzo 2024

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    Banco BPM avvia un programma di acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Banco BPM, facendo seguito al comunicato stampa del 20 aprile 2023, ha reso noto che, darà avvio al programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti. Il Programma durerà dal 4 al 15 marzo 2024 (estremi compresi).La Banca ha reso noto che il controvalore massimo complessivo degli acquisti è pari a 5 milioni di euro e l’acquisto di azioni proprie avverrà per un numero massimo di azioni ordinarie, che, considerando il prezzo di riferimento del 29 febbraio 2024 di 5,374 euro per azione, corrisponderebbe a n. 930.406 azioni, pari a circa lo 0,06% del capitale sociale di Banco BPM.Il programma di acquisto di azioni sarà realizzato nei mercati regolamentati dalla controllata Banca Akros, che effettuerà gli acquisti in piena indipendenza e senza alcuna influenza da parte di Banco BPM.A Piazza Affari, oggi, composto rialzo per la banca nata dalla fusione del Banco Popolare con la Popolare di Milano, che archivia la sessione con un guadagno dell’1,49%. LEGGI TUTTO

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    Tweppy, l’EBITDA passa in positivo nel 2023. Ricavi in calo

    (Teleborsa) – Tweppy, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nei servizi di ristrutturazione immobiliare, ha registrato ricavi delle vendite e prestazioni al 31 dicembre 2023 pari a 1.687 migliaia di euro, -4,52% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (1.767 migliaia di euro).L’EBITDA è stato pari a 118 migliaia di euro, +167,88% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente che era negativo per 174 migliaia di euro.La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023 è pari a 901 migliaia di euro (debito netto), contro 1.085 migliaia (debito netto) al 30 giugno 2023 e -577 migliaia (cassa netta) al 31/12/2022.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    L’M&A rimbalza a inizio 2024. Dominano gli USA e i mega deal

    (Teleborsa) – Durante i primi due mesi del 2024 sono state annunciate a livello globale fusioni e acquisizioni (M&A) per un valore complessivo di 522 miliardi di dollari, il 75% in più rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2023, che ha visto l’avvio annuale delle operazioni più lento dal 2009. È quanto emerge dai dati LSEG Deals Intelligence.Nove mega affari, ciascuno del valore di 10 miliardi di dollari o più, sono stati registrati durante i primi due mesi del 2024, eguagliando il record assoluto stabilito nel 2018.Gli Stati Uniti hanno dominato, con operazioni che coinvolgono obiettivi statunitensi che rappresentano il 64% dell’attività M&A complessiva globale durante i primi due mesi del 2024, la quota più alta dagli anni ’80. I target di M&A negli Stati Uniti hanno totalizzato 333 miliardi di dollari, un aumento del 147% rispetto allo scorso anno e il quarto periodo più alto da inizio anno dall’inizio della serie storica nel 1980. L’88% sono state operazioni nazionali, che hanno coinvolto un acquirente statunitense.L’M&A in Europa ha totalizzato 80,4 miliardi di dollari, l’88% in più rispetto allo scorso anno, ma inferiori a qualsiasi altro totale da gennaio a febbraio dal 2019. Grazie alla proposta di acquisizione da 35,3 miliardi di dollari di Discover Financial Services da parte di Capital One, il settore finanziario è stato il settore leader, rappresentando il 18% dell’M&A globale. La tecnologia ha seguito da vicino, con una quota del 17%, con accordi che includono l’offerta da 32,4 miliardi di dollari di Synopsis per la società di software Ansys e l’offerta da 14,0 miliardi di dollari di Hewlett Packard Enterprise per Juniper Networks. Ad eccezione dei settori industriale, dei materiali e dei beni di consumo di base, tutti i settori hanno registrato un aumento del valore delle fusioni e acquisizioni rispetto allo scorso anno.”Il 2023 ha visto il livello più basso di attività di M&A globale in un decennio poiché le continue tensioni geopolitiche, i tassi di interesse, i timori di recessione e una più rigorosa applicazione delle norme antitrust hanno frenato la propensione all’assunzione di rischio – ha commentato Lucille Jones, Senior Manager di LSEG Deals Intelligence – Anche se molti di questi ostacoli continueranno a incidere sulle decisioni nel 2024, e possiamo aggiungere all’elenco le prossime elezioni e le questioni relative alla catena di fornitura, ci sono motivi per essere ottimisti riguardo alla conclusione di ulteriori accordi quest’anno”. “Un contesto finanziario più stabile e l’aspettativa di tagli dei tassi nei prossimi mesi hanno reso più semplice per gli intermediari valutare, eseguire e pianificare le loro operazioni, e il recente miglioramento dei mercati finanziari sembra stimolare il mercato delle fusioni e acquisizioni – ha aggiunto – C’è anche una domanda repressa da parte degli acquirenti e un accumulo di asset dei venditori dopo un’attività di basso livello negli ultimi 18 mesi”.(Foto: © macgyverhh/123RF) LEGGI TUTTO

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    Spindox, valore della produzione 2023 sfiora i 100 milioni. Marginalità in calo

    (Teleborsa) – Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology, ha chiuso il 2023 con un valore della produzione consolidato pari a 99,8 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto al 2022. I principali fenomeni che hanno permesso la positiva performance sono costituiti dai maggiori volumi realizzati nell’ambito dei settori merceologici Manufacturing & Retail, Automotive e Diversified Industries, nonché dai successi conseguiti riguardo i servizi di sicurezza informatica. La società controllata Oplium Italia, costituita all’inizio del 2022 e operante nell’ambito della cybersecurity, ha realizzato nel 2023 un valore della produzione di 3,2 milioni, rispetto all’importo di 1 milione conseguito nel 2022. Riguardo il contributo all’incremento del valore della produzione del 2023 fornito da Deep Consulting, l’ultima società entrata nel gruppo, tale importo è risultato pari a circa 7 milioni.L’EBITDA consolidato ammonta a euro 7,2 milioni, in crescita del 14,6% rispetto al 2022, con una marginalità pari al 7,2% del valore della produzione (era del 7,7% al termine dell’esercizio 2022). La marginalità è rimasta costantemente sotto pressione a causa, in particolare, di significativi investimenti di pre-vendita. Il management si attende, grazie alle azioni attualmente in corso di implementazione, un graduale miglioramento dei margini nel corso dell’esercizio 2024.”Fra gennaio e febbraio abbiamo implementato importanti cambiamenti organizzativi, sia a livello delle unità produttive sia per quanto riguarda la struttura commerciale – ha commentato il presidente Paolo Costa – Pensiamo che tale riorientamento strategico, destinato a proseguire nei prossimi mesi, si rifletterà in modo positivo sulla marginalità, soprattutto nella seconda metà del 2024. Ciò non significa rinunciare alla crescita, ma semmai andare a cercare le opportunità di crescita più profittevoli, che sono fondate sulle nostre competenze tecnologiche distintive e su ciò che sappiamo fare meglio”.L’Indebitamento Finanziario Netto consolidato al 31 dicembre 2023 risulta pari a 2,9 milioni di euro, rispetto a un valore pari a 3,9 milioni al 31 dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    Engineering, Moody’s taglia il rating: preoccupa l’alta leva finanziaria

    (Teleborsa) – Moody’s ha declassato il corporate family rating (CFR) di Engineering Ingegneria Informatica a “B3” da “B2”. L’outlook è stato cambiato da “negativo” a “stabile”.”L’azione di rating odierna riflette i deboli parametri finanziari di Engineering, caratterizzati da un elevato grado di leva finanziaria e da una limitata generazione di free cash flow, che secondo le previsioni di Moody’s miglioreranno solo gradualmente e si prevede quindi che rimarranno a livelli coerenti con un CFR B3 per almeno i prossimi 2 anni”, ha affermato Fabrizio Marchesi, lead analyst di Moody’s per Engineering. “L’azione di rating riflette anche l’aspettativa che il management rifinanzierà con successo e in modo tempestivo le prossime scadenze del debito della società”, ha aggiunto Marchesi.La leva finanziaria è rimasta elevata a 8,3x al 30 settembre 2023, mentre la generazione di free cash flow (FCF) nei primi nove mesi del 2023 è stata negativa per circa 100 milioni di euro. Ciò nonostante la crescita dei ricavi e dell’EBITDA nel periodo.Sebbene Moody’s preveda che il fatturato dell’azienda crescerà a una percentuale “mid-single digits” nei prossimi 12-18 mesi, con un EBITDA rettificato in aumento verso 270 milioni di euro entro dicembre 2024 e 285 milioni di euro entro dicembre 2025, i parametri finanziari di Engineering rimarranno relativamente deboli. Più specificamente, prevede che la leva finanziaria rimarrà elevata, intorno a 7,0x nei prossimi 12-18 mesi, mentre l’EBITA/interest dovrebbe rimanere inferiore a 2,0x. Inoltre, prevede che la generazione di FCF si sposterà verso livelli di break-even nel 2024 e diventerà solo moderatamente positiva nel 2025.Il rating di Engineering tiene conto anche della: mancanza di diversificazione geografica della società al di fuori dell’Italia e di concentrazione della clientela; forte concorrenza nel frammentato mercato IT italiano; elevata posizione di capitale circolante netto di Engineering con un elevato livello di crediti, una parte significativa dei quali scaduti; il rischio di acquisizioni finanziate dal debito o di azioni shareholder-friendly, nonché il rischio di problemi imprevisti di corporate governance. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food sale al 3,66% del capitale sociale con il buyback

    (Teleborsa) – Newlat Food, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ha comunicato che dall’1 al 29 febbraio 2024, ha acquistato 99.326 azioni ordinarie al prezzo medio di 7,43 euro per un controvalore complessivo di 730.053,26 euro.A seguito degli acquisti e disposizioni finora effettuati, l’azienda agroalimentare italiana detiene 1.608.494 azioni proprie pari al 3,66% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, piccolo passo in avanti per Newlat Food, che porta a casa un timido +0,46%. LEGGI TUTTO

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    Enel cede a Sosteneo il 49% di Enel Libra Flexsys per 1,1 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Enel ha firmato un accordo con un fondo di Sosteneo SGR, gestore di investimenti controllato da Generali Investments e specializzato in progetti infrastrutturali greenfield, per l’acquisizione da parte di quest’ultimo del 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys, società interamente posseduta da Enel Italia e costituita per la realizzazione e la gestione di un portafoglio di: 23 progetti di stoccaggio di energia a batteria (Battery Energy Storage Systems, BESS) per una capacità totale pari a 1,7 GW; 3 progetti di rifacimento di impianti a gas a ciclo aperto (Open Cycle Gas Turbines, OCGT) per una capacità totale pari a 0,9 GW.L’accordo prevede il riconoscimento di un corrispettivo da parte di Sosteneo, per l’acquisto del 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys, di circa 1,1 miliardi di euro. Inoltre, il corrispettivo è soggetto a un meccanismo di aggiustamento tipico di operazioni di questo genere. L’Enterprise Value riferito al 100% di Enel Libra Flexsys e riconosciuto nell’accordo è pari a circa 2,5 miliardi di euro, al completamento del ciclo di investimenti previsto dal progetto.”I sistemi di accumulo di energia rappresentano un asset fondamentale nel percorso di transizione energetica in cui Enel è fortemente impegnata e per questo hanno un ruolo così importante all’interno del nostro Piano Strategico 2024-2026 – ha commentato Stefano De Angelis, CFO di Enel – Questa partnership con un attore di primaria importanza quale Sosteneo ci permette di accelerare ulteriormente lo sviluppo di soluzioni di storage a supporto del sistema energetico del paese, ottimizzando l’allocazione del capitale al fine di creare valore per tutti gli stakeholder”.L’operazione è in linea con il modello di “Partnership” delineato nel Piano Strategico 2024-2026 del Gruppo Enel, con la finalità di mantenere il controllo degli asset strategici e massimizzare la produttività e i ritorni sul capitale investito, si legge in una nota. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2024.Si prevede che l’operazione genererà al closing un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato di Enel pari a circa 1,1 miliardi di euro mentre non sono previsti impatti dell’operazione sui risultati economici, in quanto Enel continuerà a mantenere il controllo di Enel Libra Flexsys e a consolidarla integralmente.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Generali perfeziona la cessione di TUA Assicurazioni ad Allianz

    (Teleborsa) – Generali ha perfezionato la cessione di TUA Assicurazioni ad Allianz. L’operazione, ricorda una nota della compagnia assicurativa di Trieste, è in linea con l’implementazione in Italia del piano strategico del Gruppo “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, che prevede di perseguire una crescita profittevole, ridurre la complessità con l’obiettivo di efficientare la macchina operativa e aumentare la diversificazione del segmento Danni. L’operazione genera un impatto positivo sull’utile netto di bilancio pari a circa 50 milioni di euro, neutrale ai fini dell’utile netto normalizzato, con un incremento di circa 1 p.p. al Solvency Ratio del Gruppo.Allianz ha evidenziato che l’acquisizione è avvenuta per 280 milioni di euro. In seguito all’operazione, la quota di mercato di Allianz nel mercato assicurativo Danni è attesa crescere di circa 1 punto percentuale consolidando la propria posizione quale terzo player in Italia.Tua Assicurazioni ha un portafoglio danni profittevole con premi lordi complessivi di circa 280 milioni di euro nel 2022, prevalentemente distribuiti attraverso una rete di quasi 500 agenti. “Grazie alla forte focalizzazione sulla centralità del cliente e sull’eccellenza distributiva, Allianz garantirà una transizione agevole per i clienti, dipendenti e agenti, realizzando al contempo economie di scala”, viene evidenziato. LEGGI TUTTO