1 Marzo 2024

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    Ecomembrane sale al 55% di SBS Solar per ampliare offerta

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Ecomembrane, società cremonese quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio e di contenimento dei gas per la produzione di energia verde, ha approvato l’acquisizione della società SBS Solar (SBS), ora controllata da Ecomembrane con una partecipazione complessiva del 55%. L’operazione è stata perfezionata con il contratto di acquisizione di quote dai soci venditori Luigi Spedini e Michele Bonetti di una quota sociale complessiva pari al 35% del capitale sociale al corrispettivo pari al valore nominale delle quota medesima, pari a 10.500 euro.SBS, azienda che progetta e realizza impianti fotovoltaici per uso industriale, specializzata nei settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, già posseduta per il 20% da Ecomembrane alla data dell’IPO, entra a far parte del perimetro di consolidamento. “Siamo estremamente soddisfatti di poter annunciare la terza operazione straordinaria dopo l’IPO dello scorso aprile – ha commentato Lorenzo Spedini, CEO di Ecomembrane – Questa acquisizione consente di integrare ed espandere il progetto di crescita di Ecomembrane e la sua strategia finalizzata a consolidare la società nel settore dello stoccaggio dei gas in Italia e all’estero, includendo una realtà che vanta, per il tramite dei suoi fondatori, un track-record eccezionale nel settore fotovoltaico, che potrà generare valore per tutti gli stakeholders. L’operazione ci consente di ampliare la nostra offerta nell’ambito delle energie rinnovabili, con la possibilità di sfruttare in futuro possibili sinergie di tipo commerciale e distributivo”.Al termine dell’esercizio 2022, SBS ha registrato un valore della produzione pari a circa 126 mila euro, un EBITDA negativo di circa 137 mila euro e una posizione finanziaria netta positiva di circa 2 mila euro. Le stime per il 2023 indicano un significativo aumento del valore della produzione, superando 600 mila euro. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed: vulnerabilità nel settore finanziario rimangono notevoli

    (Teleborsa) – Il sistema bancario statunitense “rimane solido e resiliente”, anche se – nonostante lo stress acuto nel sistema bancario si sia attenuato dallo scorso marzo – “alcune aree di rischio necessitano di un monitoraggio continuo”. “Sono continuate le pressioni al rialzo sulle valutazioni degli asset, con prezzi immobiliari elevati rispetto agli affitti e rapporti price-to-earnings elevati nei mercati azionari”. Lo si legge nel “Monetary Policy Report”? della Federal Reserve, il rapporto semestrale al Congresso che precede i due giorni di audizioni del presidente Jerome Powell, fissati per mercoledì e giovedì della prossima settimana.”Le vulnerabilità derivanti dalla leva finanziaria del settore finanziario rimangono notevoli – viene sottolineato – Sebbene i coefficienti patrimoniali bancari basati sul rischio siano rimasti solidi e siano aumentati ampiamente, in alcune banche il calo del fair values delle attività a tasso fisso è stato considerevole rispetto al capitale regolamentare”. Nel frattempo, “la leva finanziaria degli hedge fund si è stabilizzata su livelli elevati, e la leva finanziaria degli assicuratori sulla vita è aumentata fino a raggiungere valori prossimi alle medie storiche ma con una composizione delle passività che è diventata sempre più dipendente da fonti di finanziamento non tradizionali. La maggior parte delle banche ha mantenuto un’elevata liquidità e un finanziamento stabile, mentre i costi di finanziamento bancario continuano ad aumentare”.In un altro passaggio viene sottolineato che “le vulnerabilità nel settore finanziario rimangono notevoli, poiché le perdite nel fair value delle attività bancarie a lungo termine rimangono significative”.Nessuna novità sul fronte della politica monetaria. “Sebbene l’inflazione rimanga al di sopra dell’obiettivo del 2% del Federal Open Market Committee (FOMC), si è notevolmente attenuata nell’ultimo anno e il rallentamento dell’inflazione si è verificato senza un aumento significativo della disoccupazione – si legge nel rapporto – Il mercato del lavoro rimane relativamente teso, con il tasso di disoccupazione vicino a livelli storicamente bassi e i posti di lavoro vacanti ancora elevati. Anche la crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale è stata forte, sostenuta da solidi aumenti della spesa dei consumatori”.Dalla riunione di luglio 2023, il FOMC ha mantenuto l’intervallo obiettivo per il tasso sui federal fund tra il 5,25% e il 5,5%. Il Comitato ritiene che il tasso di riferimento “sia probabilmente al suo picco per questo ciclo di inasprimento, iniziato all’inizio del 2022. La Federal Reserve ha inoltre continuato a ridurre le sue partecipazioni in titoli garantiti da ipoteca del Tesoro e delle agenzie”. Con l’allentamento della tensione nel mercato del lavoro e il proseguimento dei progressi sull’inflazione, “i rischi per il raggiungimento degli obiettivi di occupazione e inflazione del Comitato si sono spostati verso un migliore equilibrio. Ciononostante, il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione ed è profondamente consapevole che un’inflazione elevata impone notevoli difficoltà, soprattutto a coloro che sono meno in grado di far fronte ai costi più elevati dei beni di prima necessità”. LEGGI TUTTO

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    Industria Alimentare: firmato nuovo accordo, 280 euro in più

    (Teleborsa) – Siglato nella notte il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare 2023-2027 tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e le associazioni delle imprese del settore. Lo rendono noto i sindacati che, dopo quattro giorni di trattative non-stop, hanno raggiunto un accordo sul quale esprimono piena soddisfazione per i risultati conseguiti in linea con gli obiettivi della piattaforma, soprattutto in materia di salario, welfare e contrasto alla precarietà.Il nuovo accordo prevede per la parte economica un incremento di 280 euro. La prima tranche parte dal primo dicembre 2023 con un aumento di 75 euro, già nei primi 14 mesi di applicazione contrattuale lavoratrici e lavoratori andranno a recuperare un importo di 170 euro, il 60% dell’aumento totale previsto. Per i casi di mancata contrattazione di secondo livello si aggiungono altri 15 euro mensili a quelli già previsti. Inoltre viene migliorata la dotazione del welfare contrattuale, con un aumento di 4 euro per il fondo integrativo sanitario Fasa a garanzia di maggiori prestazioni. Per il fondo di previdenza complementare Alifond il contributo a carico delle aziende arriva a 1,5% (+0,3%, equivalente a 6 euro); viene inoltre rafforzato il fondo a sostegno del congedo di maternità e paternità. Importanti i risultati anche sulla riduzione dell’orario di lavoro, che nel settore alimentare non subiva modifiche, a livello nazionale, da 30 anni: a partire dall’1 gennaio 2026 coloro che svolgono turni di 18 e 21 ore avranno una riduzione di 4 ore a cui si aggiungeranno altre 4 ore l’anno successivo, mentre dal primo gennaio 2027 la riduzione di 4 ore si applicherà a tutti i lavoratori e le lavoratrici. LEGGI TUTTO

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    Geox, ricavi in leggero calo nel 2023. Enrico Mistron nuovo AD

    (Teleborsa) – Geox, società quotata su Euronext Milan e tra i leader nel settore delle calzature classiche e casual, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 720 milioni di euro, in diminuzione del 2,2% rispetto all’esercizio precedente (+0,3% a cambi costanti) condizionati principalmente dall’andamento negativo del canale DOS e solo parzialmente compensati delle performance positive del canale Multimarca. I risultati del quarto trimestre sono inferiori all’esercizio precedente con il fatturato derivante dalle vendite che raggiunge 138 milioni (-17,3% a cambi correnti).Il risultato operativo lordo (EBITDA) si attesa a 89 milioni (12,4% sul fatturato), rispetto a euro 79,4 milioni del 2022 (10,8% sul fatturato). Il risultato operativo (EBIT) si attesta a 15,6 milioni (4,3 milioni nel 2022).”Il 2023 si è rivelato, soprattutto nel suo secondo semestre, un anno estremante sfidante definito da una forte incertezza derivante dal complesso quadro macroeconomico che ha direttamente condizionato il nostro mercato di riferimento – ha commentato Mario Moretti Polegato, Presidente e Fondatore di Geox – L’esercizio 2023 si presenta quindi come un anno di stabilizzazione dopo i forti incrementi registrati nei due anni precedenti”.Il CdA ha approvato l’accordo per la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro e amministrazione con Livio Libralesso e nominato Enrico Mistron nuovo amministratore delegato.Mistron, 54 anni, vanta un percorso più che ventennale a livello globale nell’industria del fashion e del lusso con esperienza nel Wholesale, Retail ed e-commerce nonché nel business development internazionale. Nel gruppo Luxottica, ha ricoperto ruoli apicali e di crescente responsabilità in ambito Corporate, Digital Transformation e Global Supply Chain. In precedenza, sempre all’interno del gruppo, si è occupato di Finance e Controlling e M&A.”La nomina s’inquadra in un percorso di rafforzamento della squadra arricchendola di competenze professionali fondamentali per indirizzare le aree strategiche sottostanti lo sviluppo del nuovo business plan”, si legge nella nota sui conti. In quest’ottica, il nuovo AD sarà supportato del CFO di recente nomina, Andrea Maldi, che vanta anch’esso un consolidato percorso in gruppi multinazionali e in società quotate. LEGGI TUTTO

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    Solid World, Eurizon Capital SGR sale al 5,13% delle azioni quotate

    (Teleborsa) – Solid World Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle tecnologie digitali, della stampa 3D e dell’additive manufacturing, ha comunicato che l’azionista Eurizon Capital SGR ha superato la soglia del 5%. In particolare, alla data odierna detiene 625.762 azioni ordinarie, pari al 5,13%, escludendo quindi le azioni a voto plurimo. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari svetta in Europa, corrono Saipem e Iveco

    (Teleborsa) – Seduta positiva per le Borse europee, tra cui si distingue Milano, con il FTSE MIB trascinato al rialzo dal comparto delle infrastrutture energetiche (Saipem ancora in rally), dal bancario e dall’auto (bene Iveco e Pirelli). Sul fronte macroeconomico, in Eurozona l’inflazione ha registrato una variazione di +0,6% m/m (contro +0,6% atteso e -0,4% precedente) e di +2,6% a/a (contro +2,5% atteso e +2,8% precedente) a febbraio, mentre l’indice core ha segnato un incremento di +3,1% a/a (contro +2,9% atteso e +3,3% precedente). Sempre in Eurozona, a gennaio, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile a 6,4% minimo storico (fermo anche in Italia al 7,2%).L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,25%. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno dell’1,62%. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 3,02%.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +146 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,86%.Tra i listini europei guadagno moderato per Francoforte, che avanza dello 0,32%, piccoli passi in avanti per Londra, che segna un incremento marginale dello 0,69%, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dell’1,08% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata a 35.052 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,43%); sulla stessa linea, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,33%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta dell’1/03/2024 è stato pari a 3,27 miliardi di euro, in calo del 29,22%, rispetto ai 4,62 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,05 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,9 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente Saipem, con un progresso dell’8,36%. Incandescente Iveco, che vanta un incisivo incremento del 5,18%. In primo piano Poste Italiane, che mostra un forte aumento del 4,11%. Ben impostata STMicroelectronics, che mostra un incremento del 3,69%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su DiaSorin, che ha terminato le contrattazioni a -0,96%. Si muove sotto la parità A2A, evidenziando un decremento dello 0,60%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Lottomatica (+2,70%), Banca Popolare di Sondrio (+2,39%), El.En (+2,18%) e Ferragamo (+2,16%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Industrie De Nora, che ha chiuso a -3,08%. Alerion Clean Power scende del 2,71%. Calo deciso per D’Amico, che segna un -2,2%. Sotto pressione Intercos, con un forte ribasso dell’1,69%. LEGGI TUTTO

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    Biesse, Nicola Sautto nominato CFO e Investor Relator

    (Teleborsa) – Biesse, multinazionale quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali compositi, ha comunicato la nomina di Nicola Sautto a Chief Financial Officer, a decorrere dal giorno successivo alla riunione del CdA chiamato ad approvare il progetto di bilancio 2023, prevista per il prossimo 14 marzo 2024. Sautto subentrerà a Pierre La Tour, le cui dimissioni sono state comunicate a dicembre 2023, e assumerà anche l’incarico di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di Investor Relator.Il nuovo CFO ha iniziato la propria carriera in Ernst & Young e ha poi ricoperto il ruolo di Admin & Control Director in Unieuro e quello di Chief Financial Officer in Liu Jo, Tessilform (Patrizia Pepe) e Poltrone e Sofà. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Barclays alza target price e conferma Overweight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 28,50 euro per azione (dai precedenti 22,00 euro, +30%) il target price su Stellantis, uno dei principali costruttori automobilistici al mondo, confermando la raccomandazione sul titolo a “Overweight”. Gli analisti hanno aggiornato il giudizio dopo i risultati dell’esercizio 2023 e in occasione del roadshow negli Stati Uniti. Il broker evidenzia che Stellantis ha mantenuto ancora una volta vaga la sua guidance ufficiale per il 2024, a differenza delle speranze di un margine EBIT e di una guidance FCF più precisa. In occasione della call sugli utili, la direttrice finanziaria Natalie Knight ha poi affermato di aspettarsi “più venti contrari che favorevoli” nel 2024.Gli analisti mettono comunque Stellantis “tra i migliori OEM UE/USA in termini di margine EBIT, FCF, TSR ed efficienza del capitale”. Si aspettano una normalizzazione del margine da circa il 13% a circa l’11,5%, in funzione della normalizzazione dei prezzi a livello di settore e della diluizione del BEV specifica per Stellantis e dell’espansione delle D&A, pur rimanendo ben al di sotto degli obiettivi di volume e quota di mercato a medio termine di Stellantis, ma si posizionano ancora dell’8%/12% al di sopra del consenso per il 2025/26. Secondo Barclays, la normalizzazione dei prezzi e dei volumi a livello di settore darà a Stellantis l’opportunità di dimostrarsi “un campione di costi ed efficienza veramente globale, diversificato e difensivo, che alla fine dovrebbe anche giustificare un’ulteriore rivalutazione” dei multipli. LEGGI TUTTO