6 Marzo 2024

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    TIM, presentata la lista del CdA. Alberta Figari presidente, Pietro Labriola AD

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha portato a termine il processo di definizione di una propria lista di candidati per il rinnovo del Board, che ambisce a essere di maggioranza. Il CdA ha deliberato, all’unanimità, di proporre la nomina, con mandato triennale (fino all’Assemblea chiamata all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026), di un Board composto da nove membri, tenuto conto del perimento di business che risulterà dall’esecuzione del Piano di Delayering e coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria.Peraltro, non potendo escludere decisioni diverse da parte dei soci circa la composizione quantitativa del Board, il consiglio ha deliberato – con l’astensione di tre consiglieri – di presentare una lista di 15 candidati (numero corrispondente all’attuale dimensione dell’organo).La lista è composta da: Alberta Figari, nuova candidata, indicata come Presidente; Pietro Labriola, indicato come Amministratore Delegato, carica che ricopre dal 21 gennaio 2022; Giovanni Gorno Tempini, Consigliere dal 31 marzo 2021; Paola Camagni, Consigliere dal 31 marzo 2021; Federico Ferro Luzzi, Consigliere dal 31 marzo 2021; Domitilla Benigni, nuova candidata; Jeffrey Hedberg, nuovo candidato; Paola Tagliavini, nuova candidata; Maurizio Carli, Consigliere dal 31 marzo 2021; Romina Guglielmetti, nuova candidata; Leone Pattofatto, nuovo candidato; Antonella Lillo, nuova candidata; Andrea Mascetti, nuovo candidato, Enrico Pazzali, nuovo candidato; Luca Rossi, nuovo candidato.Si tratta di una rosa di candidati composta da 6 donne e 9 uomini, per un totale di 13 indipendenti (tutti tranne Pietro Labriola e Giovanni Gorno Tempini), selezionata in modo tale da garantire, da un lato, un certo grado di continuità che consenta di valorizzare al meglio le attività e le operazioni straordinarie avviate dal consiglio uscente e, dall’altro, di assicurare l’inserimento di candidature esterne di elevato profilo, portatrici di esperienze diversificate, che possano contribuire allo sviluppo futuro della società.Nella prospettiva che l’Assemblea accolga favorevolmente la proposta di ridurre a nove il numero degli amministratori, il Consiglio di Amministrazione ha approvato all’unanimità di proporre la corrispondente riduzione a 1.300.000 euro annui lordi (dagli attuali 2.200.000 euro) del compenso complessivo massimo dell’intero organo (esclusi i consiglieri investiti di speciali cariche), la cui ripartizione sarà deliberata dal nuovo board. LEGGI TUTTO

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    Italia, Scope: privatizzazioni marginali in riduzione debito, necessarie riforme profonde

    (Teleborsa) – L’Italia si trova ad affrontare costi di interesse elevati e in aumento e pressioni strutturali sulla spesa – su sanità, welfare e pensioni a causa dell’invecchiamento della popolazione – che mettono a dura prova la sua traiettoria del debito date le deboli prospettive di crescita dell’economia. In questo contesto, le privatizzazioni parziali annunciate dal Governo ridurrebbero il rapporto debito/PIL “solo marginalmente” e sono “necessarie riforme più profonde”. Lo afferma Scope Ratings in report sul tema, stimando crescita intorno all’1% annuo nel 2024-28 per l’Italia, in un contesto di bassa inflazione.Viene ricordato che il governo di Giorgia Meloni si è concentrato su misure di sostegno alla crescita sostenute dai finanziamenti PNRR e prevede di privatizzare parzialmente alcune società, comprese quelle che forniscono servizi pubblici.”A dire il vero, il piano di raccogliere 20 miliardi di euro (1% del PIL) in proventi di privatizzazione è modesto nel contesto del debito pubblico italiano e delle spese per interessi associate di oltre 70 miliardi di euro nel 2023, destinati a salire a circa 90-100 miliardi di euro nei prossimi anni”, si nelle nel report. “Sebbene i proventi possano sostenere le priorità di spesa del governo a breve termine, come i 24 miliardi di euro di tagli fiscali annunciati nel Bilancio 2024, non abbasseranno sostanzialmente la traiettoria debito/PIL – scrivono gli autori Eiko Sievert e Alessandra Poli – Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un piano credibile a medio termine per il consolidamento fiscale, oltre all’effettiva attuazione delle riforme e degli investimenti a sostegno della crescita nell’ambito del piano di ripresa e resilienza”.Secondo Scope Ratings, il consolidamento fiscale rimarrà cruciale nei prossimi anni poiché è necessario un costante contenimento della spesa del settore pubblico per compensare le elevate spese per interessi, mentre le privatizzazioni parziali previste, supponendo che vadano avanti con successo, apportano solo un piccolo contributo.Il rapporto debito/PIL è sceso dal 147,1% nel 2021 al 137,3% nel 2023, sostenuto principalmente dall’elevata inflazione, ma la pressione al rialzo sul rapporto deriverà dall’elevata spesa per interessi nei prossimi anni con l’allentamento dell’inflazione. L’agenzia di rating prevede che il deficit di bilancio nominale si ridurrà quest’anno al 4,5% del PIL dal 7,2% nel 2023 – significativamente superiore al 5,3% del PIL precedentemente previsto – e scenderà a circa il 3% entro il 2027-28. Il saldo primario dovrebbe gradualmente migliorare e trasformarsi in un surplus dello 0,3% nel 2025 per salire costantemente intorno all’1,5% nel 2028.I precedenti governi italiani hanno cercato di aumentare le entrate vendendo azioni di società pubbliche, raccogliendo proventi per 156 miliardi di euro tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000. Tali piani di privatizzazione, tuttavia, riflettono entrate una tantum che non possono far fronte alle pressioni strutturali sulla spesa.L’elenco delle società potenzialmente coinvolte negli ultimi piani di privatizzazione che mirano a 20 miliardi di euro di ricavi, comprende alcune che forniscono importanti servizi pubblici come Poste Italiane, fa notare Scope Ratings. Sebbene lo Stato manterrebbe il controllo direttamente o indirettamente attraverso la sua partecipazione combinata tramite CDP, rinuncerebbe anche a una quota del suo futuro reddito da dividendi, del valore di quasi 250 milioni di euro nel 2022, che ha solitamente reinvestito per sostenere lo sviluppo economico e gli investimenti nelle infrastrutture. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Brunetta: aumentare partecipazione donne

    (Teleborsa) – “Non ci sarà mai pari opportunità tra donne e uomini se non aumenta la partecipazione femminile al mercato del lavoro.” Lo ha detto il presidente del Cnel, Renato Brunetta al convegno ‘Il lavoro buono. Pari Opportunità, condivisione, contrattazione’, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, “Il Codice rosso contro la violenza è importante ma se una donna non lavora e non può lasciare il compagno manesco perché non ha entrate proprie su cui contare, difficilmente riuscirà a liberarsi e a essere autonoma. Il 50% delle donne rimangono di fatto tagliate fuori dal mercato del lavoro e continuano a svolgere il 70% del lavoro domestico gratuito”.Dati alla mano, il numero uno del CNEL ha ricordato che “secondo l’Ocse le italiane dedicano ogni giorno 175 minuti in più al lavoro domestico rispetto ai loro compagni, contro i 108 minuti del Regno Unito, i 92 minuti della Germania e i 90 minuti della Francia. Le donne, inoltre, sono meno pagate, più precarie, meno promosse in carriera. E questo lo paghiamo tutti non solo le donne. Lo paga il Paese perché le discriminazioni portano inefficienza”.Per Brunetta, infine, “la parità di genere conviene a tutti, produce piu equità ma anche più crescita. È un approccio win-win-win. Un modello vincente su cui dobbiamo puntare”. LEGGI TUTTO

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    STMicroelectronics confermata tra 100 aziende più innovative al mondo per 2024

    (Teleborsa) – STMicroelectronics, colosso italo-francese dei semiconduttori, è stata inclusa nell’elenco Top 100 Global Innovators 2024. La lista annuale di Clarivate, leader globale nel fornire dati analitici per cambiare in meglio, identifica le organizzazioni al vertice del panorama mondiale della ricerca tecnologica e dell’innovazione.”La nostra inclusione per la sesta volta nella classifica Top 100 Global Innovator dimostra la qualità costante delle nostre attività di ricerca e sviluppo (R&S) e la grande capacità di innovazione dei nostri team – ha dichiarato Alessandro Cremonesi, Executive Vice President, Chief Innovation Officer di STMicroelectronics – La forza e la continuità della nostra innovazione nascono ponendo ST al centro di un ecosistema di innovazione globale, basato su attività di R&S svolte in collaborazione con una rete globale di partner accademici e privati che ci aiutano a promuovere una crescita sostenibile creando le condizioni per una mobilità più intelligente, una gestione più efficiente della potenza e dell’energia, intelligenza artificiale @Edge e il dispiegamento su larga scala di oggetti autonomi connessi al cloud”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 1,4 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all’1 marzo 2024, sono saliti di circa 1,4 milioni di barili a 448,5 MBG, contro attese per un incremento di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -4,1 milioni, arrivando a 117 MBG, contro attese per un variazione di -1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 4,5 milioni a quota 239,7 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,7 milioni a 361 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio calo minore delle attese delle offerte di posti di lavoro

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 8,863 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di gennaio 2024, in calo dagli 8,889 milioni del mese precedente e superiore agli 8,800 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.A gennaio, le offerte di lavoro sono aumentate nel settore manifatturiero di beni non durevoli (+82.000) ma sono diminuite nei servizi educativi privati (-41.000).Nel corso del mese, il numero di assunzioni e di cessazioni totali è rimasto poco mosso, rispettivamente a 5,7 milioni e 5,3 milioni. Nell’ambito delle cessazioni, ci sono state 3,4 milioni di dimissioni e 1,6 milioni di licenziamenti, anche questi poco mossi.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso gennaio -0,3% m/m, vendite -1,7% m/m

    (Teleborsa) – Sono scese leggermente più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una diminuzione dello 0,3% a 895,1 miliardi di dollari, contro il +0,1% atteso e rispetto al +0,4% del mese precedente. Su base annua si registra un calo del 2,5%. Nello stesso periodo le vendite sono diminuite dell’1,7% su base mensile a 657,2 miliardi di dollari dopo il +0,3% registrato a dicembre e contro il +0,3% atteso. Su anno si è registrato un calo dell’1,5%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,36 contro l’1,38 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cnel, Brunetta: occorre aumentare occupazione femminile, discriminazioni portano inefficienza

    (Teleborsa) – Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha dichiarato che “non ci sarà mai pari opportunità tra donne e uomini se non aumenta la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Il Codice rosso contro la violenza è importante ma se una donna non lavora e non può lasciare il compagno manesco perché non ha entrate proprie su cui contare, difficilmente riuscirà a liberarsi e ad essere autonoma. Il 50% delle donne rimangono di fatto tagliate fuori dal mercato del lavoro e continuano a svolgere il 70% del lavoro domestico gratuito”. Al convegno ‘Il lavoro buono. Pari Opportunità, condivisione, contrattazione”, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Brunetta ha ricordato che “secondo l’Ocse le italiane dedicano ogni giorno 175 minuti in più al lavoro domestico rispetto ai loro compagni, contro i 108 minuti del Regno Unito, i 92 minuti della Germania e i 90 minuti della Francia. Le donne, inoltre, sono meno pagate, più precarie, meno promosse in carriera. E questo lo paghiamo tutti non solo le donne. Lo paga il Paese perché le discriminazioni portano inefficienza”. LEGGI TUTTO