6 Marzo 2024

Daily Archives

More stories

  • in

    Juventus, ok da CONSOB a pubblicazione prospetto per offerta in opzione

    (Teleborsa) – Juventus, squadra di calcio quotata su Euronext Milan, ha ricevuto l’autorizzazione dalla CONSOB alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta e all’ammissione alle negoziazioni delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale sociale in opzione, a pagamento, per un importo massimo complessivo di 200 milioni di euro, comprensivi di sovrapprezzo, deliberato dall’assemblea del 23 novembre 2023.È previsto che il Consiglio di Amministrazione si riunisca in data 7 marzo 2024 per fissare i termini e le condizioni definitivi dell’Aumento di Capitale, incluso il prezzo al quale saranno offerte le nuove azioni. Inoltre, è previsto che: i diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni (i Diritti di opzione) siano esercitabili, a pena di decadenza, dall’11 marzo 2024 al 27 marzo 2024 (estremi inclusi); e i Diritti di opzione siano negoziabili sull’Euronext Milan dall’11 marzo 2024 al 21 marzo 2024 (estremi inclusi).Come già reso noto, il socio EXOR ha comunicato il proprio impegno a sottoscrivere le nuove azioni pro quota in relazione alla propria partecipazione (pari a circa il 63,8% del capitale sociale) e, tra ottobre e dicembre 2023, ha effettuato a favore della società versamenti in conto futuro aumento di capitale per complessivi 127 milioni, a sottoscrivere e liberare, al prezzo di sottoscrizione, le nuove azioni che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati fino ad un ammontare complessivo pari a circa 72 milioni di euro.Juventus ricorda inoltre che in data 21 dicembre 2023 ha nominato Citigroup e UniCredit quali joint global coordinators nell’ambito dell’Aumento di Capitale. È previsto che, entro l’inizio del Periodo di opzione, Juventus e i Joint Global Coordinator sottoscrivano un placement agreement ai sensi del quale ciascuno dei Joint Global Coordinator si impegnerà, in via disgiunta e senza vincolo di solidarietà a compiere ogni ragionevole sforzo per procurare sottoscrittori dei Diritti di opzione assegnati e/o venduti dagli azionisti della società durante il Periodo di opzione e/o durante l’offerta in Borsa. I Joint Global Coordinators non assumeranno alcun impegno di sottoscrizione in relazione all’offerta, che è soggetta ai predetti impegni di sottoscrizione da parte di EXOR. LEGGI TUTTO

  • in

    Apple, Standard Ethics declassa il rating ESG

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha declassato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Apple a “E+” dal precedente “EE-“. Il Corporate SER era “sotto monitoraggio”. La società è una costituente dello SE US Index.A seguito dell’ultima action di Standard Ethics con un comunicato del 2020, che ha posto l’azienda sotto monitoraggio per questioni di antitrust, l’Agenzia ha proceduto al declassamento del rating di Apple a E+ dal precedente EE-. LEGGI TUTTO

  • in

    Positivo il Mercato americano, focus su parole Powell e mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street, dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, in un discorso preparato per l’audizione davanti al Congresso, ha affermato che la banca centrale prevede di ridurre i tasso entro la fine dell’anno. “Se l’economia si evolve sostanzialmente come previsto, sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre le restrizioni politiche ad un certo punto quest’anno”, ha detto il numero uno della banca centrale statunitense.Sempre prima dell’apertura, il report della Automated Data Processing (ADP) ha mostrato che le buste paga del settore privato negli Stati Uniti sono aumentate leggermente meno del previsto a febbraio. Ora gli investitori monitoreranno anche i dati sulle opportunità di lavoro, previsti nel corso della giornata, in vista del rapporto sull’occupazione in pubblicazione venerdì da parte del Dipartimento del Lavoro americano.Sono arrivate diverse indicazioni dal settore retail. Ross Stores ha chiuso il quarto trimestre con un utile in aumento a 610 milioni di dollari, Nordstrom ha comunicato una previsione deludente per l’intero esercizio, Foot Locker ha riportato una perdita nel trimestre festivo e ha diffuso una guidance debole. Tra le altre trimestrali, Campbell Soup ha stupito in positivo nell’ultimo trimestre e confermato la guidance.Guardando ai maggiori indici, la Borsa di New York mostra sul Dow Jones un rialzo dello 0,32%; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 5.109 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,98%); sulla stessa tendenza, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,67%). LEGGI TUTTO

  • in

    CAREL Industries, utile 2023 sale a 70,9 milioni. Dividendo di 0,19 euro

    (Teleborsa) – CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati ammontano a 650,2 milioni di euro, rispetto agli 544,9 milioni al 31 dicembre 2022, in crescita del 19,3%. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento delle acquisizioni (58,7 milioni) e dell’effetto negativo dei cambi (7,9 milioni) l’incremento si sarebbe attestato al 10,0%.L’EBITDA consolidato è pari a 137,2 milioni di euro, in crescita (+22,8%) rispetto agli 111,7 milioni registrati nel 2022. Escludendo i costi non ricorrenti derivanti principalmente all’attività di Merger&Acquisition effettuata nel corso del periodo, l’EBITDA adjusted si attesta a 139,9 milioni di euro. La profittabilità, intesa come rapporto tra EBITDA e ricavi ha raggiunto il 21,1%, (21,5% escludendo i costi non ricorrenti sopra riportati), in crescita significativa nei confronti di quanto registrato nel 2022 (20,5%).Il risultato netto consolidato, pari a 70,9 milioni di euro, mostra un incremento a doppia cifra (+14,2%) rispetto ai 62,1 milioni al 31 dicembre 2022 grazie agli eccellenti risultati operativi oltre che al contributo derivante dal cambio di perimetro di consolidamento. Glioneri finanziari sono pari a 9,7 milioni, in crescita significativa sullo stesso periodo dell’anno passato a seguito principalmente degli interessi figurativi legati alle opzioni put-call sulle quote di minoranza in alcune società recentemente acquisite dal Gruppo e dall’elemento contingente legato al prestito ponte sottoscritto per l’acquisizione di Kiona.”Nel 2023 il Gruppo ha fatto registrare una crescita dei ricavi consolidati (al netto degli effetti valutari) superiore al 20%, come già nel 2021 e nel 2022, grazie ad un mix bilanciato di crescita organica e di crescita per linee esterne – ha commentato l’AD Francesco Nalini – Da quest’ultimo punto di vista, il 2023 è stato ricco di soddisfazioni con la chiusura di due importanti acquisizioni, Eurotec e Kiona, le quali si sommano alle altre nove effettuate successivamente all’IPO”.”Spostando il focus verso il futuro – ha aggiunto – nonostante una prima parte del 2024 che si preannuncia sfidante, sia per la base di comparazione del 2023 particolarmente elevata (a causa dei backlog presenti all’inizio dell’anno scorso nella filiera), sia per lo scenario macroeconomico che in Europa e Cina non è particolarmente brillante, il Gruppo intende comunque capitalizzare sulle scelte strategiche effettuate nel corso degli anni e continuare con convinzione il proprio percorso di sviluppo basato su trend di crescita strutturali e di lungo periodo, prefiggendosi altri cinquant’anni di successi”.Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,19 euro per azione, che verrà messo in pagamento il 26 giugno 2024 (data stacco cedola 24 giugno 2024 – record date 25 giugno 2024). LEGGI TUTTO

  • in

    Fed, Powell: probabilmente opportuno tagliare tassi “a un certo punto quest’anno”

    (Teleborsa) – “Riteniamo che il nostro tasso ufficiale sia probabilmente al suo massimo per questo ciclo di inasprimento. Se l’economia si evolverà sostanzialmente come previsto, sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre le restrizioni politiche ad un certo punto quest’anno”. Lo ha affermato Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, nei commenti introduttivi all’audizione presso il Committee on Financial Services della U.S. House of Representatives.”Ma le prospettive economiche sono incerte e il progresso verso il nostro obiettivo di inflazione del 2% non è garantito – ha spiegato – Ridurre le restrizioni politiche troppo presto o troppo potrebbe comportare un’inversione dei progressi che abbiamo visto nell’inflazione e, in ultima analisi, richiedere una politica ancora più restrittiva per riportare l’inflazione al 2%. Allo stesso tempo, ridurre le restrizioni politiche troppo tardi o troppo poco potrebbe indebolire indebitamente l’attività economica e l’occupazione”.”Nel considerare eventuali aggiustamenti all’intervallo obiettivo per il tasso ufficiale, valuteremo attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi – ha detto Powell – Il Comitato non si aspetta che sarà opportuno ridurre la fascia obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%”.Il numero uno della Fed ha evidenziato che, “sebbene l’inflazione rimanga al di sopra dell’obiettivo del 2% del Federal Open Market Committee (FOMC), si è notevolmente attenuata e il rallentamento dell’inflazione si è verificato senza un aumento significativo della disoccupazione”. “Con l’allentamento della tensione nel mercato del lavoro e il proseguimento dei progressi sull’inflazione, i rischi per il raggiungimento dei nostri obiettivi in materia di occupazione e inflazione si sono spostati verso un migliore equilibrio”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Anima, a febbraio raccolta netta negativa per 286 milioni di euro

    (Teleborsa) – Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha comunicato che la raccolta netta di risparmio gestito nel mese di febbraio 2024 (escluse le deleghe assicurative di ramo I) è stata negativa per 286 milioni di euro. A fine febbraio 2024, le masse gestite complessivamente dal Gruppo si attestano a 191,2 miliardi di euro.”Continuiamo a registrare ottimi flussi con particolare riferimento alla clientela retail e agli investimenti alternativi – ha commentato l’AD Alessandro Melzi d’Eril – Il risultato è ancora una volta offuscato dalle fuoriuscite da fondi sottostanti ad altri fondi Anima ma confidiamo che il fenomeno, che comunque ha scarsa rilevanza economica, sia prossimo a un ridimensionamento”.Per quanto riguarda la componente relativa ai fondi sottostanti a fondi, Anima spiega che la redditività è limitata e in molti casi azzerata dal divieto di duplicazione delle commissioni contemplato dalla normativa italiana. LEGGI TUTTO

  • in

    BFF, Bank of America alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Bank of America ha incrementato a 15 euro per azione (da 13 euro) il target price su BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, confermando la raccomandazione “Buy” e l’inserimento della lista “best ideas” per le Small e Mid Cap europee.Gli analisti prevedono utili netti di 207 milioni di euro nel 2024, 240 milioni di euro nel 2025 e 272 milioni di euro nel 2026, il che implica un ROE superiore al 30% e un rendimento da dividendi cumulativo di circa il 17% nel 2024-25.Viene spiegato che l’acquisizione di DEPObank ha fornito al gruppo depositi per circa 9 miliardi di euro. Inoltre, BFF ha recentemente vinto il mandato per 13 miliardi di euro di AUC da Cassa Forense, che insieme ai depositi online garantiscono un flusso di finanziamento stabile e poco remunerato.Inoltre, BFF è un leader paneuropeo nel factoring in crescita in Iberia, Polonia, oltre ad aggiungere clienti in Grecia e Francia. BFF aprirà una nuova filiale in Francia, un mercato del factoring del valore complessivo di circa 120 miliardi di euro, di cui circa 20-25 miliardi di euro soggetti a late payment. Anche catturarne una piccola quota, pari all’1%, aumenterebbe significativamente la redditività di 30-40 milioni di euro. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ADP: a febbraio 140 mila occupati in più, sotto le attese

    (Teleborsa) – Sotto le attese l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a febbraio 2024. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 140 mila posti di lavoro, dopo i 111 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 107 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 149 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 8 marzo 2024.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+110 mila), in particolare Leisure/hospitality (+41 mila) e Trade/transportation/utilities (+24 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro aumentano di 6 mila unità, mentre in quello delle costruzioni di 28 mila unità.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 13 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 69 mila e l’industria di grandi dimensioni di 61 mila.”I guadagni occupazionali rimangono solidi – ha affermato Nela Richardson, Chief Economist di ADP – Gli aumenti salariali tendono a diminuire ma sono ancora al di sopra dell’inflazione. In breve, il mercato del lavoro è dinamico, ma non cambia l’ago della bilancia in termini di decisione sul tasso della Fed quest’anno”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO