13 Marzo 2024

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    Iveco Group cede Magirus (veicoli antincendio) alla tedesca Mutares

    (Teleborsa) – Iveco Group, produttore di veicoli commerciali, bus e mezzi da difesa, e Mutares, holding di investimento tedesca specializzata in operazioni di turnaround, hanno raggiunto un accordo vincolante per il trasferimento della proprietà di Magirus GmbH e delle sue controllate operanti nel settore del firefighting (MAGIRUS). MAGIRUS, storico produttore tedesco di mezzi antincendio, produce e vende veicoli e attrezzature specializzate, impiegando più di 1.300 dipendenti in Germania, Italia, Francia e Austria. Nel 2023, MAGIRUS ha contribuito ai ricavi di Iveco Group per circa 2 punti percentuali, registrando un adjusted EBIT negativo di 35 milioni di euro.L’operazione dovrebbe essere completata non oltre gennaio 2025. A seguito del trasferimento, i risultati di Iveco Group subiranno un impatto pari circa -115 milioni di euro nel primo trimestre 2024. Questo effetto negativo una tantum sarà escluso da tutte le metriche adjusted.MAGIRUS – si legge in una nota – uscirà dal perimetro di Iveco Group e proseguirà in piena autonomia la propria strada verso il futuro del business firefighting. Nella sua nuova configurazione proprietaria, sarà più flessibile e agile nel cogliere le opportunità di business, e potrà intraprendere un cammino rinnovato, stabile e sano. “Si apre così un nuovo capitolo nella lunga storia del marchio, che potrà competere in modo ancora più efficace ed efficiente nel suo specifico mercato”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Dl ex Ilva, ok definitivo Camera. Urso: “Tappa importante per storia siderurgia”

    (Teleborsa) – Con 154 sì e 46 no l’Aula della Camera ha approvato il decreto legge sull’ex-Ilva. Il provvedimento, che ha già ricevuto il via libera dal Senato il 5 marzo, diventa definitivo.Il testo varato dal Consiglio dei ministri a metà gennaio prevede, tra l’altro, l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria, su istanza dei soci con almeno il 30% del capitale, per le imprese di interesse strategico nazionale, con almeno 500 dipendenti e debiti per 300 milioni.”Ringrazio i deputati per la piena collaborazione e il forte senso di responsabilità manifestati durante l’iter del provvedimento: oggi si segna una tappa importante per la storia della siderurgia italiana”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del voto finale dell’Aula di Montecitorio al Dl ex Ilva. “Con l’approvazione definitiva del decreto, che durante i lavori parlamentari è stato ampliato e migliorato, le Istituzioni hanno dimostrato coesione e capacità di ascolto, accogliendo le indicazioni arrivate delle forze sociali e produttive e dando delle risposte concrete. Solo lavorando insieme possiamo garantire la continuità produttiva degli stabilimenti dell’ex Ilva e rilanciare così un asset fondamentale come è quello della siderurgia nazionale” ha aggiunto. “Si conferma ancora una volta la volontà del Governo Meloni di puntare sulle eccellenze italiane e tutelare le imprese strategiche per il nostro Paese. Il Sistema Italia c’è, andiamo avanti così” ha concluso.”Il rischio serio che si bloccasse l’attività degli stabilimenti l’abbiamo sventato con l’amministrazione straordinaria, visto che il tribunale ha certificato che vi era una palese insolvenza. Ora i commissari, che da tutti sono stati giudicati adeguati, hanno rimesso in moto il processo produttivo a cominciare dalla messa in sicurezza degli impianti”, ha aggiunto Urso, a margine dei lavori del B7 di Confindustria in corso a Verona. Evitare il blocco delle attività, ha aggiunto, era “quello che più ci preoccupava per garantire la sicurezza del lavoro, la sicurezza ambientale e la salute dei cittadini di Taranto. Proprio oggi – ha ricordato Urso – la Camera ha votato in via definitiva il decreto legge che mette in sicurezza sia la filiera sia i lavoratori della filiera, estendendo la cassa integrazione anche a chi non poteva farne uso”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    NPL, Fitch: Direttiva UE potrebbe rafforzare governance dei servicer italiani

    (Teleborsa) – L’attuazione della Secondary Market Directive (SMD) dell’UE in Italia potrebbe migliorare gli standard operativi nel mercato dei servicer e rafforzare i quadri di governance aziendale dei servicer interessati, espandendo la supervisione della Banca d’Italia su tutto il settore degli NPL. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema.L’effetto sulle operazioni dei servicer, e in definitiva qualsiasi impatto sui rating dei servicer, dipenderà da come la SMD verrà recepita nella legislazione nazionale. Migliorare gli score di governance sarebbe positivo, ma aumenterebbe i costi di conformità, viene sottolineato.Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) italiano ha tenuto il mese scorso una consultazione pubblica sulla SMD, che mira a sviluppare un mercato secondario nell’UE per i crediti deteriorati (NPL) e a promuovere il servicing degli NPL. Secondo la proposta del MEF, la SMD si applicherebbe al servicing degli NPL (sofferenza) che non sono stati utilizzati come garanzia in cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate. Non si applicherebbe al servizio dei prestiti unlikely-to-pay (UTP).Inoltre, la SMD potrebbe aumentare la concorrenza consentendo ai servicer europei non italiani di operare in Italia, a condizione che siano stati autorizzati a svolgere l’NPL management nel loro paese d’origine. Nel frattempo, alcuni servicer italiani potrebbero scegliere di provare a limitare i costi di compliance concentrandosi sul mercato degli UTP, riducendo gli asset NPL in gestione.Questi sviluppi potrebbero contribuire alla continua riorganizzazione del settore dei servicing in Italia, osserva Fitch, che ritiene altamente probabile un ulteriore consolidamento nel 2024 poiché i servicer cercheranno di mantenere i propri volumi di attività, a volte ampliando la gamma di tipologie di prestiti serviti e di prodotti offerti. LEGGI TUTTO

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    Cellularline chiude 2023 in crescita. Dividendo in contanti e azioni

    (Teleborsa) – Cellularline, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha chiuso il 2023 con ricavi delle vendite pari a 158,6 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto all’anno precedente, grazie al contributo positivo delle più importanti linee di prodotto, sia sul mercato domestico, sia su quello internazionale.L’EBITDA Adjusted si è attestato nel 2023 a 20,8 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente (16,6 milioni), mentre l’EBITDA Margin Adjusted risulta pari al 13,1% nel 2023 (12,1% nell’esercizio precedente). Il Risultato Netto di esercizio risulta pari a 3,6 milioni di euro, rispetto a -75,2 milioni nell’esercizio 2022. Al netto degli aggiustamenti correlati a voci straordinarie e non ricorrenti, il Risultato Netto Adjusted risulta pari a 7,7 milioni di euro (5,7 milioni nel 2022).”Siamo molto soddisfatti della crescita del business nel corso del 2023. I ricavi hanno raggiunto livelli mai visti dalla quotazione e più della metà degli stessi (il 52%) è stata prodotta all’estero, segno che i nostri sforzi per la crescita e l’internazionalizzazione del Gruppo stanno dando i loro frutti – Marco Cagnetta, Consigliere e General Manager Sales and Marketing – Grazie allo sviluppo del business e a un attento controllo dei costi di struttura abbiamo raggiunto un EBITDA adjusted che ha superato i 20 milioni di euro sfiorando quota 21, livello che non raggiungevamo dall’era pre-Covid. Nonostante il contesto macroeconomico particolarmente sfidante a inizio 2024, l’azienda rimane confidente relativamente ai suoi obiettivi di crescita a medio-lungo termine”.L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 risulta pari a 35,4 milioni (40,4 al 31 dicembre 2022) ed include debiti verso istituti finanziari, al netto delle disponibilità di cassa (23,5 milioni), debiti relativi alla valorizzazione delle opzioni Put/Call per l’acquisto delle minorities (7,8 milioni) e debiti per leasing in applicazione dell’IFRS 16 (4,1 milioni). Il Leverage ratio a fine 2023 risulta pari a 1,7x, in netto miglioramento rispetto a quanto consuntivato nel 2022 (2,4x). Risulta rispettato il covenant del finanziamento in essere.Proposta la distribuzione di un dividendo ordinario complessivamente pari a 0,13 euro per azione da erogare in parte in denaro (0,087 euro per azione) e in parte tramite assegnazione gratuita di azioni proprie nel rapporto di 1 azione ogni 64 possedute (dividend yield 4,66%). LEGGI TUTTO

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    Openjobmetis, utile 2023 scende a 12,6 milioni. Dividendo di 0,50 euro

    (Teleborsa) – Openjobmetis, agenzia per il lavoro quotata su Euronext STAR Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 748,8 milioni di euro, rispetto a 768,4 milioni consuntivati nel 2022. La flessione riflette l’andamento del mercato della somministrazione generalista italiano. L’EBITDA si attesta a 28,3 milioni di euro, rispetto a 29,4 milioni nel 2022, mentre l’EBITDA rettificato è risultato pari a 30,5 milioni di euro, rispetto a 30,2 milioni consuntivate nel 2022. L’utile netto si attesta nel 2023 a 12,6 milioni di euro, rispetto a 14,3 milioni nell’esercizio precedente.”Il 2023 si è chiuso con volumi pari a 748,8 milioni e un primo margine pari a 96,8 milioni. L’anno è stato caratterizzato da un costante trend di crescita del primo margine di contribuzione, la cui incidenza sui ricavi si è attestata al 12,9% rispetto al 12,4% del 2022 – ha commentato l’AD Rosario Rasizza – Si confermano le performance positive delle controllate Seltis Hub, specializzata in ricerca e selezione, e Family Care – Agenzia per il Lavoro, specializzata in somministrazione di assistenti a persone anziane, le quali rappresentano un importante valore aggiunto nella gamma di servizi offerti dal Gruppo”.”Nel mese di gennaio 2024 è stata perfezionata l’acquisizione del 100% del capitale di Just on Business, che ci permetterà di rafforzare il nostro posizionamento sul mercato della somministrazione – ha aggiunto -Nel febbraio 2024, la firma dei contratti preliminari tra Groupe Crit e i principali azionisti di OJM ci proietta in una dimensione internazionale ponendoci nuove sfide e nuovi obiettivi”.La Posizione finanziaria netta risulta negativa per 36,1 milioni, rispetto a 26,2 milioni al 31 dicembre 2022.Il CdA ha proposto un dividendo agli azionisti di 0,50 euro per ogni azione avente diritto (escluse azioni proprie) fino a un massimo di 6.142.647 euro; proporrà di deliberare che il suddetto dividendo sia messo in pagamento, al lordo delle ritenute di legge, a partire dal 8 maggio 2024, con stacco della cedola n. 6 fissato al 6 maggio 2024 e record date in data 7 maggio 2024. LEGGI TUTTO

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    Elica sale al 2,01% del capitale sociale con il buyback

    (Teleborsa) – Elica, nell’ambito del programma di buyback, ha reso noto di aver acquistato, tra il 19 febbraio e il 5 marzo 2024, complessivamente 74.521 azioni proprie, al prezzo medio ponderato per il volume di 1,98 euro per azione, per un controvalore pari a 147.750 euro.Dall’inizio del programma e a seguito degli acquisti finora effettuati, la società attiva nel mercato delle cappe da cucina ha acquistato e detiene in portafoglio un totale di 1.277.164 azioni ordinarie, pari al 2,01% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 3.361.617 euro. LEGGI TUTTO

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    Credem, Moody’s alza rating depositi a lungo termine a Baa1 con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha migliorato il rating sui depositi a lungo termine (LT) di Credemda Baa2 a Baa1. L’outlook sul rating dei depositi LT di Credem è stato modificato da positivo a stabile.L’aumento del rating riflette la minore gravità delle perdite attese per questi strumenti secondo l’analisi Advanced Loss Give Failure (LGF) di Moody’s.L’outlook stabile riflette l’opinione di Moody’s secondo cui la performance attesa dei fondamentali finanziari di Credem nei prossimi 12-18 mesi è già compresa negli attuali rating della banca. L’outlook stabile è guidato anche dall’outlook stabile del rating sovrano dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Orsero, utile in aumento del 46% nel 2023. Dividendo incrementato a 0,60 euro

    (Teleborsa) – Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, ha chiuso il 2023 con Ricavi Netti pari a 1.540,8 milioni di euro, in aumento del 28,8% rispetto al 2022, con un’ottima crescita della BU Distribuzione (+33,1%), anche grazie all’apporto delle società francesi Blampin e CAPEXO (consolidate dal 1° gennaio 2023). Al netto della variazione di perimetro, l’incremento del fatturato like for likerisulta pari al 6,3%, come risultato del mix prodotti, canali di vendita e geografie.L’Adjusted EBITDA, pari a 107,1 milioni di euro, evidenzia un incremento del 40,8%, e del 13,5% like for like, con un Adjusted EBITDA Margin record, pari al 7%, in aumento di 59 bps rispetto all’esercizio 2022. L’Utile Netto Adjusted evidenzia un risultato positivo di 54 milioni di euro (+46%), mentre l’Utile Netto si attesta a 48,1 milioni di euro (+48,3%).”Il Gruppo ha concluso l’esercizio 2023 raggiungendo risultati molto significativi – ha commentato la CEO Raffaella Orsero – permettendoci di centrare pienamente le previsioni di Financial Guidance riviste a rialzo in corso d’anno, grazie alla brillante performance del core business che ha visto l’attività distributiva generare ottimi risultati nel corso dell’intero esercizio e il comparto shipping andare verso una graduale normalizzazione rispetto al 2022 e alla prima parte del 2023″.La Posizione Finanziaria Netta è pari a 127,8 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto a 67,4 milioni al 31 dicembre 2022, dei quali le passività IFRS 16 sono pari a 60,8 milioni (41,6 milioni nel 2022). L’aumento di circa 60,5 milioni è relativo all’investimento complessivo legato alle acquisizioni delle società francesi, agli investimenti operativi per 13,2 milioni, all’acquisto di azioni proprie per 4 milioni al pagamento del dividendo per complessivi 6 milioni, bilanciati dalla significativa generazione di cassa derivante dall’attività operativa per 75,2 milioni.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all‘Assemblea degli Azionisti un dividendo ordinario di 0,60 euro per azione (+71,4% vs 2022), per un dividendo lordo complessivamente pari a circa 10.158 migliaia di euro. È previsto che lo stacco della cedola venga effettuato il 13 maggio 2024, con record date il 14 maggio 2024 e pagamento a partire dal 15 maggio 2024. LEGGI TUTTO