25 Marzo 2024

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    Grifal, l’utile 2023 cresce a 887 mila euro. Ricavi +2,5%

    (Teleborsa) – Grifal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato del packaging industriale, ha chiuso il 2023 con i Ricavi Consolidati della gestione caratteristica a 37.784.299 euro, in crescita del 2,5% rispetto al 2022, sostenuti in particolare da cArtù, l’innovativo cartone ondulato ecosostenibile, le cui vendite sono passate da 12,2 milioni di euro a 12,8 milioni di euro e che ora rappresentano il 34% dei ricavi consolidati.L’EBITDA ha raggiunto 5.588.717 euro, ossia il 27,8% in più rispetto al 31 dicembre 2022, con un EBITDA Margin del 14,8% in crescita di quasi tre punti percentuali rispetto all’11,9% ottenuto nell’esercizio 2022. Il Risultato Netto Consolidato si attesta a 887.217 euro, rispetto a 432.047 euro al 31 dicembre 2022, dopo oneri finanziari per 942.392 euro (540.501 nell’esercizio 2022) e imposte per 344.958 euro.La Posizione Finanziaria Netta Consolidata al 31 Dicembre 2023 (indebitamento netto) è pari a 18.526.556 euro. La Posizione Finanziaria Netta è migliorata di 2,3 milioni di euro rispetto al 30 Giugno 2023 (20.801.685 euro) dopo aver effettuato investimenti nel secondo semestre per circa 4,7 milioni di euro.”I numeri rappresentati mostrano la forza imprenditoriale della nostra società – ha commentato l’AD Fabio Gritti – Gli importanti investimenti realizzati ci garantiscono oggi una capacità produttiva adeguata all’ulteriore importante crescita dei ricavi a cui ci chiama la crescente domanda di packaging ecosostenibile”.”Gli investimenti fatti in area macchine ci consentono ora di presentare una linea di supertaglierine di nuova concezione, specificatamente sviluppate per la lavorazione dei nostri prodotti ondulati ad alto spessore – ha aggiunto – Si tratta di macchine ad elevata produttività necessarie ai nostri clienti trasformatori di cArtù semilavorato per gestire l’aumento dei consumi”. LEGGI TUTTO

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    OPA Tod’s, adesioni al 25/03/2024

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni Tod’s, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 25 marzo 2024, sono state presentate 1.100 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.100, pari allo 0,012% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 25 marzo 2024 e terminerà l’8 maggio 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod’s acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 maggio 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Marzocchi Pompe, utile 2023 sale a 3 milioni. Dividendo di 0,20 euro

    (Teleborsa) – Marzocchi Pompe, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazioni, ha chiuso il 2023 con Ricavi delle Vendite pari a 49,7 milioni di euro, in aumento del 2,5% rispetto al dato 2022, pari a 48,5 milioni; questo risultato rappresenta il massimo storico raggiunto dal gruppo. Lo sviluppo delle vendite in parte è stato reso possibile da un adeguamento dei prezzi oltre che da buoni volumi di vendita, viene spiegato nella nota sui conti.L’EBITDA è aumentato del 6,5%, attestandosi a 8,1 milioni di euro, vs. 7,2 milioni nel 2022. L’EBITDA margin è stato pari al 16,4%, in crescita (+6,5% in termini di valore assoluto) rispetto al 15,4% dell’anno precedente. L’Utile Netto è pari a 3 milioni di euro, in aumento del 53% rispetto a 1,9 milioni nel 2022, con un utile per azione pari a 0,46 euro.”Il 2023 è stato un anno positivo per Marzocchi Pompe – ha commentato l’AD Gabriele Bonfiglioli – Abbiamo registrato un ottimo risultato in termini di ricavi e soprattutto di marginalità, a dimostrazione della forza del nostro modello di business e della capacità del nostro team di lavorare in sinergia per raggiungere obiettivi ambiziosi”.L’Indebitamento Finanziario Netto è aumentato di €0,5 milioni rispetto a fine 2022, passando da €7,8 milioni al 31 Dicembre 2022 a €8,3 milioni al 31 Dicembre 2023.Il CdA ha delibertao la distribuzione di un dividendo di 0,20 euro per azione in circolazione (+33% vs 0,15 nell’esercizio 2022), prelevandolo dalla riserva straordinaria LEGGI TUTTO

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    AbitareIn continua il buyback e raggiunge il 3,36% del capitale sociale

    (Teleborsa) – AbitareIn ha comunicato di aver acquistato, tra il 18 e il 22 marzo 2024, complessive 23.494 azioni ordinarie proprie al prezzo medio di 4,0752 euro per azione, per un controvalore complessivo di 95.743,02 euro, in esecuzione della delibera assembleare del 14 luglio 2023.A seguito degli acquisti effettuati, al 22 marzo, la Società immobiliare italiana detiene 893.727 azioni ordinarie proprie, rappresentative del 3,36% del capitale sociale.Nel frattempo, in Borsa, chiusura negativa per AbitareIn, con un ribasso del 3,13%. LEGGI TUTTO

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    Moderate perdite a Wall Street in attesa di nuovi dati rilevanti per la Fed

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo il rally della scorsa settimana, mentre gli investitori attendono nuovi dati macroeconomici che potrebbero fornire ulteriori indizi sul percorso della Federal Reserve. In particolare, al termine di questa settimana sono in agenda i dati di febbraio del deflatore dei consumi in USA, misura preferita per giudicare l’andamento dei prezzi da parte della banca centrale statunitense.Intanto, Lisa Cook (membro del consiglio dei governatori della Fed) ha detto che “il pieno ripristino della stabilità dei prezzi potrebbe richiedere un approccio cauto per allentare la politica monetaria nel tempo” e Austan Goolsbee (presidente della Federal Reserve Bank of Chicago) ha affermato che tre tagli dei tassi nel 2024 sono “in linea con il mio pensiero”.Deboli i titoli Apple, Meta Platforms e Alphabet, dopo che l’autorità antitrust dell’UE ha avviato un’indagine su questi colossi tech per potenziali violazioni del Digital Markets Act, che potrebbe portare a multe per le aziende.Tra le storie di giornata c’è sicuramente Boeing, che ha annunciato importanti cambiamenti al management, con Dave Calhoun che lascerà la carica di CEO alla fine del 2024. Inoltre, il presidente Larry Kellner ha informato la società che non intende candidarsi alla rielezione alla prossima assemblea annuale degli azionisti, con il board che eleggerà Steve Mollenkopf al suo posto.Guardando ai principali indici, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,35%, mentre, al contrario, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 5.225 punti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,21%); con analoga direzione, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,22%.Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori energia (+1,12%) e utilities (+0,41%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori beni industriali (-0,56%) e telecomunicazioni (-0,45%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Walt Disney (+2,36%), Boeing (+1,64%), Chevron (+1,28%) e Merck (+1,07%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su McDonald’s, che prosegue le contrattazioni a -1,60%. Si muove sotto la parità Intel, evidenziando un decremento dell’1,42%. Contrazione moderata per Home Depot, che soffre un calo dell’1,26%. Sottotono 3M che mostra una limatura dell’1,20%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Micron Technology (+7,54%), Constellation Energy (+5,12%), DexCom (+4,43%) e Adobe Systems (+2,14%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Take-Two Interactive Software, che continua la seduta con -5,59%. Seduta negativa per PDD Holdings, che mostra una perdita del 3,25%. Sotto pressione Lululemon Athletica, che accusa un calo del 2,69%. Scivola MercadoLibre, con un netto svantaggio del 2,05%. LEGGI TUTTO

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    MEF, nuovi BTP a 3 e 7 anni nel secondo trimestre. Vita media debito a 7,03 anni

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nel secondo trimestre del 2024 offrirà i nuovi BTP a tre e a sette anni. È quanto emerge dal nuovo programma trimestrale di emissione del Tesoro, dove viene spiegato che l’ammontare minimo per il titolo con scadenza 15 luglio 2027 è pari a 9 miliardi di euro e quello per il titolo 15 luglio 2031 a 10 miliardi di euro.L’ammontare minimo si riferisce al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Nel corso del secondo trimestre, potranno anche essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari.Nel secondo trimestre del 2024, potranno essere offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione: BTP 27/02/2024 – 28/01/2026 3,20%, BTP 15/01/2024 – 15/02/2027 2,95%, BTP 01/03/2024 – 01/07/2029 3,35%, BTP 16/01/2024 – 15/02/2031 3,50%, BTP 01/03/2024 – 01/07/2034 3,85%.Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il MEF si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli. Infine, il MEF potrà offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.A fine febbraio 2024, il MEF ha effettuato emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 67 miliardi di euro. L’attività di funding, oltre a coprire il Fabbisogno del Settore Statale, ha consentito di rifinanziare titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza, inclusi gli ammontari riacquistati in operazioni di concambio e buyback, per un importo complessivo pari a circa 50 miliardi di euro.Per il resto dell’anno, dal 1° marzo al 31 dicembre, l’attività di funding dovrà tener conto delle scadenze di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a 211 miliardi di euro, ai quali va aggiunta la quota di Fabbisogno del Settore Statale dei prossimi mesi. Tenuto conto delle disponibilità di cassa attuali, delle emissioni del mese di marzo effettuate e di quelle già annunciate che regolano entro il 31 marzo, pari a circa 45 miliardi di euro, rispetto agli obiettivi di fine anno, per la restante parte del 2024, dal 1° aprile al 31 dicembre, si stimano pertanto emissioni lorde di titoli a mediolungo termine in area 228-248 miliardi di euro. Considerate le scadenze, questo implica una stima di emissioni nette per circa 39-59 miliardi di euro nello stesso periodo.A fine febbraio 2024, quindi, lo stato di avanzamento del programma di emissione per l’anno in corso si è attestato al 19%, percentuale che sale al 33% se si includono le emissioni effettuate e quelle già annunciate che regolano nel mese di marzo.La vita media del debito al 29 febbraio è stata pari a 7,03 anni, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (6,97 anni). Il costo medio all’emissione fino a fine febbraio 2024 è stato pari al 3,62% (contro 3,76% del 31 dicembre 2023). LEGGI TUTTO

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    INWIT, buyback per oltre 3,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – INWIT, nell’ambito della seconda tranche di riacquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato tra il 18 e il 22 marzo 2024, complessivamente 318.683 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 10,4351 euro, per un controvalore pari a 3.325.489,99 euro.Al 22 marzo, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Infrastrutture Wireless Italiane detiene 14.307.793 azioni proprie pari a circa l’1,49% del capitale sociale.A Milano, oggi, moderatamente al rialzo la prestazione della Società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche che chiude con una variazione percentuale dello 0,24%. LEGGI TUTTO

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    Listini azionari europei cauti in attesa dei dati macro. Bene Milano

    (Teleborsa) – Borse europee deboli nella prima seduta della settimana, in una giornata povera di dati macroeconomici. In controtendenza il FTSE MIB, che sale trainato da Saipem e TIM, e con una buona performance del comparto bancario. Sui mercati prevale comunque un clima attendista in funzione di una serie di dati sull’inflazione in arrivo nel corso della settimana sia in Europa che negli Stati Uniti.Sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,01%. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,47%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 82,04 dollari per barile, con un ribasso dell’1,75%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +132 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,68%.Tra i mercati del Vecchio Continente guadagno moderato per Francoforte, che avanza dello 0,31%, senza slancio Londra, che negozia con un -0,17%, e Parigi è stabile, riportando un moderato 0%.Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dello 0,86%, consolidando la serie di sette rialzi consecutivi, avviata il 15 di questo mese; sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 36.831 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,21%); come pure, positivo il FTSE Italia Star (+0,84%).Il controvalore del 25/03/2024 degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 2,47 miliardi di euro, con una variazione dell’1,90%, rispetto ai precedenti 2,52 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Saipem (+6,07%), Telecom Italia (+4,18%), Amplifon (+4,08%) e Leonardo (+2,73%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su ERG, che ha chiuso a -1,19%. Giornata fiacca per Campari, che segna un calo dello 0,91%. Piccola perdita per Recordati, che scambia con un -0,69%. Tentenna DiaSorin, che cede lo 0,54%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Caltagirone SpA (+5,61%), SAES Getters (+4,45%), Carel Industries (+3,47%) e Cementir (+3,02%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Technogym, che ha chiuso a -5,70%. In rosso Juventus, che evidenzia un deciso ribasso del 3,73%. Spicca la prestazione negativa di Ariston Holding, che scende del 2,56%. Reply scende dell’1,67%. LEGGI TUTTO