10 Aprile 2024

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    Wall Street in netto ribasso dopo dati sull’inflazione più forti delle attese

    (Teleborsa) – Profondo rosso a Wall Street, in quanto prima dell’apertura del mercato il Bureau of Labour Statistics (BLS) ha comunicato che i prezzi al consumo statunitensi sono cresciuti più del previsto a marzo, a causa dell’aumento del costo della benzina e degli alloggi, mettendo in dubbio la possibilità che la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi di interesse a giugno.Con un forte mercato del lavoro che continua ad alimentare la domanda delle famiglie, i funzionari della Fed hanno ripetuto più volte nelle scorse settimana che servono maggiori prove del fatto che le pressioni sui prezzi si stanno raffreddando in modo sostenibile prima di abbassare il costo del denaro. Il dato pubblicato oggi non va in questa direzione e il mercato ha subito adeguato le proprie aspettative. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 19% per un taglio di almeno 25 punti base a giugno, in deciso ribasso rispetto al 57% della giornata di ieri e del 62% di una settimana fa.I funzionari della Fed avranno accesso a un ulteriore rapporto PCE, nonché a un’altra lettura dei prezzi alla produzione, prima del prossimo meeting dell’1 maggio, nel quale comunque era giù escluso che ci potessero essere cambiamenti ai tassi.Sul fronte societario, cresce l’attesa per la stagione delle trimestrali, che comincerà venerdì con i conti di alcuni colossi bancari come JPMorgan Chase, Citigroup e Wells Fargo. Prima dell’apertura del mercato, Delta Air Lines ha offerto prospettive ottimistiche per il trimestre in corso.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones è in calo (-1,2%) e si attesta su 38.417 punti, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, si muove in retromarcia l’S&P-500, che scivola a 5.156 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-0,98%); sulla stessa linea, in ribasso l’S&P 100 (-0,98%). LEGGI TUTTO

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    Oroarezzo 2024: 43esima edizione nel distretto della crescita continua

    (Teleborsa) – Oroarezzo pronta ad aprire i battenti della 43esima edizione, dall’11 al 14 maggio prossimi, ad Arezzo Fiere e Congressi. La manifestazione firmata da Italian Exhibition Group dedicata alla manifattura orafa e argentiera Made in Italy è l’ecosistema di business nel cuore del distretto orafo-gioielliero leader in Italia. L’export aretino di oro e gioielli ha infatti chiuso il 2023 con un consuntivo di circa 3,5 miliardi; in aumento del 9,4% sul 2022. Oroarezzo continua, così, l’evoluzione iniziata nel 2023: layout rinnovato, più efficace e accogliente, e un maggiore focus sulla manifattura gioielliera. La manifestazione di IEG si colloca a metà della Jewellery Agenda 2024 e porta in vetrina: componenti e semilavorati, private label, macchinari e tecnologie d’avanguardia, materie prime, un’area cash&carry per il riassortimento stagionale dei retailer con gioielli finiti. La città scenografia di tre appuntamenti per gli ospiti di OroarezzoOroarezzo assieme agli stakeholder di manifestazione propone un tris di eventi nel centro storico pensati per gli operatori in fiera e per dare la possibilità ai buyer esteri di vivere un’esperienza della città che completa il business con un’immersione negli scorci più belli e suggestivi della città. Il cocktail di apertura della manifestazione si terrà sabato 11 sulla terrazza del Palazzo della Fraternita dei Laici, in Piazza Grande. Torna Première, storico concorso giunto alla sua 33esima edizione, che chiama le aziende espositrici a creare pezzi unici per l’occasione. “Amore e bellezza” è il tema che l’art director Beppe Angiolini propone quest’anno, per valorizzare il know-how tecnico e le capacità creative della manifattura orafa aretina e italiana. Confermata la categoria “Talents” per coinvolgere gli studenti di scuole orafe italiane e a designer under 30, cui verrà data la possibilità di realizzare il proprio gioiello, grazie alla collaborazione di aziende partner del distretto aretino. Cocktail dell’evento, allo Sugar, in Corso Italia, domenica 12. Infine, nel pomeriggio di lunedì 13 gli ospiti internazionali di Oroarezzo potranno ammirare in una visita guidata gli affreschi di Piero della Francesca nella Cappella Bacci, nella Basilica di San Francesco, in collaborazione con Confguide Confcommercio Arezzo.Formula di successo condivisa con partner & stakeholderOroarezzo 2024 si arricchisce di nuovi contenuti: attraverso un programma di convegni tecnico-scientifici, pensato per gli operatori in fiera: temi di attualità per l’industry: sostenibilità, tecnologia e processi produttivi, in collaborazione con associazioni di categoria come l’Associazione Italiana Finitura dei Metalli, aziende leader, enti di certificazione e istituzioni. Altra novità del 2024, il debutto del Career Day: un’intera giornata dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore orafo. Un’offerta tecnico-scientifica, sommata a quella degli eventi in città, resa possibile grazie a una solida collaborazione con gli stakeholder territoriali: a partire dalla Camera di Commercio Arezzo-Siena, Arezzo Fiere e Congressi, Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Regione Toscana. Con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione di IEG punta al business matching guardando ai mercati consolidati dell’export: Est europeo, USA e Middle East, fino a Sud Est Asiatico e Sud America. LEGGI TUTTO

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    SdR, Freni (MEF): se non investiamo nella ricerca il nostro mercato finanziario muore

    (Teleborsa) – “Un primo intervento può consistere nell’accentramento dell’investimento attraverso la creazione di un fondo di fondi che convogli le risorse e coinvolga i player istituzionali”, mentre “sul fronte della regolamentazione, è inefficace cercare di incentivare a puntare sul Paese a tutti i costi: l’approccio deve essere piuttosto quello di rendere attrattivo l’investimento sul piano della massimizzazione del profitto”. Lo ha affermato Federico Freni, Sottosegretario di Stato al MEF, durante la conferenza Assogestioni “Please in my backyard: gli investitori istituzionali e l’allocazione all’Italia” alla 14esima edizione del Salone del Risparmio.”Se non investiamo nella ricerca il nostro mercato finanziario muore: le small cap quotate non esistono perché la ricerca in questo paese non c’è più”, ha affermato Freni. Per poi concludere ricordando l’importanza di “omogeneizzare i regolamenti sugli investimenti e alleggerire la burocrazia”. LEGGI TUTTO

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    d’Amico acquista nave MR per 43,5 milioni di dollari

    (Teleborsa) – d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, ha reso noto che la controllata operativa d’Amico Tankers ha firmato un accordo per l’acquisto della MT Amfitrion, una MR di portata lorda pari a 50.000 tonnellate e costruita nel 2017 presso Samsung Heavy Industries Ningbo, Cina, per un importo pari a 43,5 milioni di dollari.Ad oggi, la flotta DIS comprende 34 navi cisterna a doppio scafo (MR, Handysize e LR1, di cui 26 navi di proprietà, 5 a noleggio e 3 a noleggio a scafo nudo), con un’età media relativa alle navi di proprietà e a noleggio a scafo nudo pari a 8,8 anni.”Dopo la vendita della MT Glenda Melanie, la nave più vecchia della nostra flotta, annunciata lo scorso marzo, sono felice di comunicare l’acquisto di una nave MR moderna ed “Eco”, la MT Amfitrion, costruita da un rinomato cantiere nel 2017 – ha commentato l’AD Paolo d’Amico – Tale operazione si inserisce pienamente nella nostra strategia a lungo termine di possedere e gestire una flotta di navi giovani ed efficienti”. LEGGI TUTTO

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    Export italiano di vini in crescita: +2,9% medio annuo, 8,5 miliardi di euro nel 2026

    (Teleborsa) – Per i prossimi tre anni l’export italiano di vino è atteso crescere a un ritmo medio annuo del 2,9% raggiungendo, nel 2026, gli 8,5 miliardi di euro. Nel 2023 le nostre esportazioni enologiche hanno registrato il valore di 7,8 miliardi di euro, in aumento del 20,8% rispetto al 2019, e hanno rappresentato più del 20% delle nostre vendite all’estero del settore alimentari e bevande. Sette bottiglie su 10 che varcano i nostri confini sono di vino, quasi 3 di spumante: i “soli” vini (esclusi quindi gli spumanti) rappresentano la quota maggiore di domanda estera grazie ai 5,4 miliardi di euro di vendite. I vini fermi rossi e rosé guidano l’export del settore (40% dell’exportcomplessivo), seguiti dagli spumanti (28,5%, quasi 10 p.p. in più rispetto al 2019). È quanto emerge dal Focus di approfondimento sull’export italiano relativo al settore vinicolo “Il vino, biglietto da visita del Made in Italy” a cura di Marina Benedetti, senior economist Ufficio Studi SACE. Nel 2023 il primo mercato di sbocco dei vini italiani sono stati gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania e dal Regno Unito; note positive arrivano anche da altre geografie a noi vicine, come Polonia, Repubblica Ceca, ma anche Croazia e Serbia. L’Italia è la seconda esportatrice di vino, con una quota del 20,9% sul valore dell’export mondiale, dopo la Francia (32,8%) e prima della Spagna (8,1%). Lo stimolo è quindi a continuare a lavorare non solo sulla qualità, ma anche sulla promozione del brand. Tra le nostre produzioni regionali, sono i vini veneti quelli più richiesti all’estero (36,3% dell’export italiano), seguiti da Piemonte (15,6%) e Toscana (15,2%).Note positive per le esportazioni di vino italiano arrivano anche dalla domanda dei consumatori esteri: per quest’anno e il prossimo è atteso, infatti, un generale aumento dei consumi di vino (+2,3%). Se da un lato si conferma l’importanza di geografie dove il presidioitaliano è già forte – USA, Regno Unito e Germania su tutte – dall’altro emergono sempre più come mercati di opportunità Paesi come Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti.L’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore vinicolo offre numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione. L’IA consente, infatti, non solo di monitorare e gestire il vigneto e regolare le condizioni di fermentazione, anche in ottica sostenibile e di riduzione dei costi, ma anche di prevenire le frodi e conoscere meglio le preferenze dei consumatori così da intercettarne la domanda in maniera più efficace ed efficiente.SACE supporta le imprese del settore con le sue soluzioni assicurative e finanziarie che vanno dal supporto all’export al sostegno agli investimenti domestici, in particolare in sostenibilità e innovazione; in aggiunta SACE offre anche servizi di accompagnamento, formazione e business matching per aiutare le imprese a crescere in contatti, relazioni e know-how. SACE collabora con molte realtà del settore e della filiera, dalle imprese produttrici di vino a quelle che producono irrigatori, serre, macchinari connessi al processo produttivo, linee diimbottigliamento e confezionamento.(Foto: Hermes Rivera su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, l’inflazione risale più delle attese a marzo: +3,5% a/a

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di marzo 2024. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,4% su base mensile, contro la variazione del +0,4% registrata il mese precedente e il +0,3% atteso dagli analisti.L’indice relativo agli alloggi è aumentato a marzo, così come l’indice della benzina. Insieme, questi due indici hanno contribuito per oltre la metà all’aumento mensile dell’indice per tutte le voci. Nel corso del mese l’indice energetico è cresciuto dell’1,1%. L’indice alimentare è aumentato dello 0,1% a marzo. L’indice del cibo a domicilio è rimasto invariato, mentre l’indice del cibo fuori casa è aumentato dello 0,3% nel corso del mese. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,5%, (+3,4% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 3,2% a febbraio.L’indice energetico è aumentato del 2,1%, il primo aumento di 12 mesi di tale indice dal periodo terminato a febbraio 2023. L’indice alimentare è aumentato del 2,2%.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,4% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,8%, dopo il +3,8% di febbraio e più del 3,7% stimato dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    MPS corre in Borsa: si ragiona sulle opportunità

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena è di nuovo in rally con un rialzo del 2,5% a 4.076 euro. La crescita da inizio anno si attesa a +34% conferma la banca fra i migliori titoli del FTSE MIB in termini di performance sin qui nel 2024. Una performance che fa riferimento alle scommesse sul progetto di privatizzazione ed alle congetture sull’eventuale arrivo di un partner, anche assicurativo.La Banca senese fu nazionalizzata nel 2017, con una quota statale che raggiunse il 68% del capitale, ma oggi la quota del MEF è scesa al 26,73% dopo ben due collocamenti azionari e ci si prepara all’ultima dismissione durante e dopo l’estate.La privatizzazione della banca è stata avviata a fine 2023, prima con l’offerta di un pacchetto del 20% e poi con il collocamento di un altro 12,5%, che portato il MEF al 26,73% del capitale di MPS. L’ultima operazione, realizzata un paio di settimane fa nell’ambito del più ampio piano di dismissione di quote pubbliche nelle partecipate statali, vede MPS in dirittura d’arrivo. Il MEF cederà un’ulteriore quota della banca, per scendere sotto il 20%, ma deve attendere novanta giorni dall’ultimo collocamento e quindi fino al mese di luglio. Con un clamoroso passo indietro di Unicredit, il progetto “terzo polo” in Italia sembrava tramontato, anche se il mercato non si dà per vinto e, a cadenze fisse, individua l’uno a l’altro partner di una eventuale aggregazione. Da BPER a Banca BPM: è tutta linfa per la speculazione che sta premiando i corsi azionari del titolo. Senza contare che si ragiona anche sull’ipotesi di un partner assicurativo, come Unipol, che darebbe all’operazione uno standing più europeo. Il Ceo di MPS Luigi Lovaglio, però, ha più volte ribadito che la soluzione “stand alone” è la via maestra, avendo completamente risanato l’Istituto senese, riportandolo in utile (oltre 2 miliardi) e riavviando la distribuzione di un dividendo (315 milioni).Ma il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non si rassegna e torna ad auspicare l’arrivo di un partner. “La scarpetta è pronta, il 2024 credo debba essere l’anno buono”, ha affermato il titolare del MEF, rispondendo ad una domanda sulla possibilità di trovare un partner quest’anno.E dopo aver assimilato la banca senese ad una “Cenerentola” fra le banche, Giorgetti auspica un corrispettivo interessante per la vendita della restate quota del 26%.Proprio la Banca, rispondendo ad una domanda degli azionisti in vista dell’assemblea a “porte chiuse” di giovedì 11 aprile , ha affermato che il “giusto prezzo di vendita” potrebbe essere individuato nel corso di borsa con l’eventuale applicazione di “un premio di controllo”. Il management ricorda però che vi sono varie metodologie valutative, ad esempio quello dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri o l’applicazione di multipli di mercato o di multipli relativi a transazioni precedenti. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Equita aumenta target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato leggermente a 36,50 euro per azione (+3%) il target price su Banca Generali, confermando la raccomandazione “Hold” in vista della pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024 prevista per il prossimo 9 maggio.Gli analisti si aspettano un buon trimestre. Il 1Q è stato favorevole per i mercati (Global Equities +7,8%), quindi si aspettano un impatto positivo sulle masse gestite e in termini di commissioni di performance. Durante l’ultima conference call di inizio febbraio, il management aveva sottolineato di aver già registrato circa 20 milioni euro di commissioni di performance, e stimano per il trimestre circa 40 milioni euro.Il broker ha effettuato un fine-tuning delle stime principalmente per incorporare l’andamento positivo dei mercati. Utile 2024 +3% a 345 milioni euro, e +2% sul 2025-26 a 354-360 milioni euro. LEGGI TUTTO