11 Aprile 2024

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    DEF, Upb valida previsioni: presupposta “piena attuazione PNRR”

    (Teleborsa) – Il consiglio dell’Ufficio parlamentare di Bilancio “ha validato lo scenario macroeconomico tendenziale del DEF 2024”, in quanto “le stime sulle principali variabili del quadro sono ricomprese in un intervallo accettabile, sebbene in diversi casi si collochino sull’estremo superiore delle valutazioni del panel UPB”. È quanto si legge in una nota dell’Upb, che precisa che “le previsioni sono validate assumendo la piena e tempestiva realizzazione dei progetti del PNRR e il graduale venire meno delle tensioni geopolitiche internazionali”. Il ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) ha predisposto il Def “recependo i rilievi trasmessi dall’UPB il 28 marzo scorso su una precedente versione” spiega l’Ufficio. “Nel dettaglio, la validazione delle stime tendenziali del DEF poggia su previsioni del PIL (1 per cento nel 2024, 1,2 nel 2025, 1,1 nel 2026 e 0,9 nel 2027) che non eccedono gli estremi dell’intervallo di previsione del panel UPB e non si discostano eccessivamente dalle valutazioni mediane, eccetto che nel 2027; inoltre, la previsione governativa del PIL nominale, variabile direttamente rilevante per la finanza pubblica, è simile a quella dell’UPB e comunque non supera l’intervallo delle stime” si legge nella nota. “L’instabilità del quadro globale è però tale per cui le prospettive potrebbero cambiare, anche velocemente e in misura non trascurabile, nel corso dell’orizzonte di previsione. I rischi, che pure appaiono bilanciati nel breve termine, sono giudicati complessivamente orientati al ribasso per i prossimi anni” conclude.Dunque, priorità al rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro. E ancora, nell’immediato, “il Governo intende continuare nell’adozione di misure volte a intervenire sul profilo del deficit, migliorandolo ulteriormente anche attraverso una revisione della disciplina dei crediti d’imposta al fine di ricondurlo al di sotto del 3 per cento del PIL entro il 2026, come previsto nella Nadef. Tali azioni saranno rivolte a migliorare non solo i saldi di competenza, ma anche quelli di cassa, abbassando così il profilo del rapporto debito/PIL già nel breve periodo”, si legge nel Documento di economia e finanza trasmesso alle Camere. LEGGI TUTTO

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    SdR, Becht (ECGI): è ancora tempo di ESG, mancanza di azione da istituzioni

    (Teleborsa) – “Sì, È ancora tempo di ESG, oggi più che mai. Il rischio climatico non è una questione di fede, ma un fatto concreto che deve essere affrontato. L’ESG non porta con sé soltanto una questione di gestione del rischio, ma anche un movimento che parte da un atto di fede, e che richiede un impegno politico concreto”. Lo ha affermato Marco Becht, professore di finanza dell’Université libre de Bruxelles ed Executive Director del European Corporate Governance Institute (ECGI) e Fellow al Centre for Economic Policy Research (CEPR), nella conferenza Assogestioni “È ancora tempo di ESG!” alla 14esima edizione del Salone del Risparmio.”Tuttavia – ha aggiunto Becht – nonostante le leggi nazionali esistenti e gli sforzi delle società europee nel dichiarare il loro impegno ai national pledges, si nota una mancanza di azione da parte delle istituzioni”. LEGGI TUTTO

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    Cina, continuano le pressioni deflazionistiche a marzo

    (Teleborsa) – Risultano ancora in calo l’inflazione e i prezzi alla produzione cinesi a marzo 2024, con le pressioni deflazionistiche che rimangono quindi una minaccia importante per la ripresa della grande economia asiatica.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,1%, dopo il +0,7% del mese precedente e rispetto al +0,4% atteso dagli analisti.I prezzi dei prodotti alimentari, del tabacco e dell’alcol sono scesi dell’1,4% su base annua. Tra i prodotti alimentari, il prezzo delle uova è diminuito dell’8,9%, il prezzo della frutta fresca è diminuito dell’8,5%, il prezzo della carne di bestiame è diminuito del 4,3% (di cui il prezzo della carne di maiale è diminuito del 2,4%).Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dell’1%, a fronte del -0,5% del consensus, dopo il +1% precedente.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a marzo hanno mostrato un decremento tendenziale del 2,8%, uguale alle attese (-2,6%), a fronte del -2,7% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    E.P.H., Rodolfo Galbiati nominato AD. Deleghe a Fabio Ramondelli

    (Teleborsa) – Il neoeletto CdA di E.P.H. (ex ePrice), società quotata su Euronext Milan, ha attribuito al presidente Roberto Culicchi la rappresentanza della società nei rapporti di natura istituzionale, restando inteso che tale attribuzione non ha natura esecutiva.Ha, inoltre, nominato Rodolfo Galbiati quale amministratore delegato, attribuendo tutti i poteri per l’amministrazione della società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto sociale o mantenuti dal CdA nell’ambito delle proprie competenze.Infine, ha conferito a Fabio Ramondelli alcune deleghe gestorie, oltre ai poteri, inter alia, in materia di operazioni bancarie e finanziarie, di rappresentanza della società, e i poteri per eseguire gli adempimenti previsti dal noto prestito obbligazionario cum warrant. Ramondelli detiene, indirettamente, tramite Conset Capital Limited 4.406.832 (pari al 3,6% del capitale sociale). LEGGI TUTTO

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    Saipem, Norges Bank ha una partecipazione del 2,718%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 2,718% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 aprile 2024. Il giorno prima, l’8 aprile, era al 3,298%. LEGGI TUTTO

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    SdR, Resti (Bocconi): problema imprese è scarsa diversificazione fonti di finanziamento

    (Teleborsa) – “Spesso si pensa alle nostre aziende come a realtà molto indebitate ma il settore privato del nostro Paese è ben più virtuoso della media europea”. Lo ha affermato Andrea Resti, Professore del Dipartimento di Finanza dell’Università Bocconi, nella conferenza Assogestioni “Il risparmio si fa impresa” alla 14esima edizione del Salone del Risparmio.Il vero problema del tessuto produttivo, secondo Resti, risiede piuttosto nella “scarsa diversificazione delle fonti di finanziamento, nella dipendenza eccessiva dalle banche e nella difficoltà di accesso al credito”. L’accademico ha quindi indicato le due leve più efficaci per far crescere i canali alternativi, dal private equity ai fondi: “Favorire l’acquisizione di garanzie pubbliche o reali e lavorare sulla propensione ad assumere rischio in cambio di un extra-rendimento più elevato”. LEGGI TUTTO