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    FUM, Alberto e Bernarda Franchi condannati in primo grado. CdA esprime fiducia

    (Teleborsa) – Franchi Umberto Marmi (FUM), azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, ha reso nota la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Massa nel procedimento per frode fiscale contro Alberto Franchi e Bernarda Franchi, rispettivamente presidente e vice-presidente. È arrivata una condanna a Alberto Franchi di anni 4 di reclusione e a Bernarda Franchi di anni 2 di reclusione con pena sospesa, con deposito delle motivazioni in 90 giorni.Il CdA ha espresso “piena e incondizionata fiducia nei confronti di entrambi gli amministratori confermando convintamente la stima nelle capacità professionali, nel rigore gestionale e nella dedizione alla società da sempre dimostrata”. Inoltre, intende “continuare a supportarli attivamente in vista delle fasi successive del procedimento – sia in sede di Appello sia ogni ulteriore grado di giudizio – auspicando la conferma di una piena estraneità alle contestazioni sollevate”.”Il dispositivo della sentenza di primo grado ci coglie di sorpresa ma dobbiamo attendere le motivazioni per poter prendere contezza della logica giuridica riposta dal giudice alla base delle così severe pene, che mal si conciliano, quanto meno in astratto, con l’intervenuto integrale pagamento del debito tributario di cui all’atto di adesione intervenuto con l’Agenzia delle Entrate – ha detto Alberto Franchi – In attesa, comunque, di leggere le motivazioni, non posso che affermare che ricorreremo senza dubbio in appello, certi di una sentenza che riaffermi il nostro buon operato”. LEGGI TUTTO

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    S&P 500 e Nasdaq in rialzo con il tech. Ottima Tesla nonostante calo consegne

    (Teleborsa) – Seduta positiva a New York per S&P 500 e Nasdaq, mentre il Dow Jones resta indietro, grazie alla performance positiva del comparto tech. Spicca il rialzo di Tesla, nonostante abbia registrato consegne in calo per il secondo trimestre consecutivo. Bene anche Nvidia ed Apple, mentre è poco mossa Microsoft, che ha avviato un nuovo round di licenziamenti che impatterà 9.000 posti di lavoro.A sostenere il sentiment è anche l’accordo commerciale raggiunto da Donald Trump con il Vietnam. Verrà applicata una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, con un’imposta del 40% su qualsiasi merce che si consideri transitata attraverso il paese, mentre il Vietnam ha accettato di eliminare tutte le tariffe sulle importazioni statunitensi.Prima dell’apertura del mercato, il report ADP ha mostrato che i posti di lavoro nel settore privato statunitense sono inaspettatamente diminuiti a giugno per la prima volta in più di due anni. Ora sale l’attenzione per il report sulle buste paga non agricole del Dipartimento del Lavoro americano (che sarà eccezionalmente diffuso domani perché venerdì i mercati sono chiusi per l’Independence Day), mentre gli investitori cercano di valutare quando la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi di interesse.Il presidente Jerome Powell, sotto pressione da parte di Trump per un taglio immediato, ha ribadito ieri che la banca centrale statunitense intende “aspettare e saperne di più” sull’impatto dei dazi sull’inflazione prima di abbassare il costo del denaro.Sul fronte politico, ieri il Senato ha approvato a stretta maggioranza il disegno di legge fiscale e di bilancio di Trump. Il pacchetto include tagli fiscali, riduzioni dei programmi sociali e un aumento della spesa militare, il tutto aggiungendo 3,3 trilioni di dollari al debito. Il disegno di legge passa ora alla Camera dei Rappresentanti per l’eventuale approvazione finale.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta a 44.471 punti, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.218 punti (+0,32%). In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,66%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,54%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori informatica (+1,09%), materiali (+0,79%) e beni di consumo secondari (+0,69%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori utilities (-0,82%) e sanitario (-0,78%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+3,96%), Boeing (+1,91%), Dow (+1,78%) e Goldman Sachs (+1,62%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -3,93%. In rosso Travelers Company, che evidenzia un deciso ribasso del 3,69%. Spicca la prestazione negativa di Intel, che scende del 2,87%. Salesforce scende dell’1,60%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Moderna (+5,09%), Tesla Motors (+4,38%), NXP Semiconductors (+4,31%) e ON Semiconductor (+3,21%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Adobe Systems, che ottiene -4,42%. Calo deciso per Cintas Corporation, che segna un -3,7%. Sotto pressione Intel, con un forte ribasso del 2,87%. Soffre Verisk Analytics, che evidenzia una perdita del 2,74%. LEGGI TUTTO

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    Ue, anche l’Italia firma il non paper per chiedere un budget robusto per le Politiche di Coesione

    (Teleborsa) – C’è anche l’Italia tra i firmatari del nonpaper in cui 14 Stati membri chiedono alla Commissione europea, in vista della proposta sul nuovo bilancio Ue, un “budget robusto e distinto, basato su allocazioni regionali, che riflette i diversi livelli di sviluppo e che sia accompagnato da una legislazione dedicata alle politiche di Coesione” per “assicurare che il prossimo bilancio pluriennale porti a unità, competitività e convergenze di lungo termine tra le Regioni Ue”.Oltre al governo italiano, il testo è firmato da Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Spagna, Croazia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia e Slovacchia.Maggiori indicazioni sulla richieste sono state espresse da Varsavia che ha sottolineato che “la portata delle sfide che l’Ue deve affrontare è più grande che mai. Pertanto, l’Ue ha bisogno di un bilancio adeguato alle sfide e alle esigenze di investimento. Ciò significa che il livello delle nostre ambizioni finanziarie dovrebbe essere notevolmente più elevato rispetto al passato”. La Polonia ha quindi sostenuto che “la quota destinata alla politica di coesione e alla politica agricola comune nel bilancio comunitario non debba essere inferiore a quella attuale”.”Ho la brutta sensazione che da dietro il fumo della semplificazione e dell’efficienza emergerà un “Big Ugly Bill” sotto forma di un disegno di legge più piccolo e più debole per il budget Ue dopo il 2027. Quando 14 governi nazionali, 149 regioni e centinaia di leader locali e attori chiave condividono profonde preoccupazioni circa la logica stessa alla base della formulazione della proposta per il nuovo bilancio dell’Ue, è giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo”, ha commentato su X la presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tütto, entrando nel dibattito sul prossimo bilancio Ue a lungo termine su cui una proposta è attesa il 16 luglio.Sul dossier si sono espressi anche i socialisti europei che in una lettera alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, hanno fatto sapere che “si opporranno fermamente all’approccio a un piano nazionale – fondo unico – per Stato membro, previsto dalla Commissione per la spesa in gestione concorrente dopo il 2027”. Nella lettera inviata martedì sera la leadership del gruppo dei socialisti e democratici ha sottolineato che “una politica di coesione solida ed efficiente è fondamentale per il futuro Qfp e deve essere dotata di un solido mandato finanziario nel prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”. LEGGI TUTTO

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    Eurocommercial Properties completa due operazioni di rifinanziamento in Svezia e Italia

    (Teleborsa) – Eurocommercial Properties, società di investimenti immobiliari quotata su Euronext Milan con un dual listing, ha completato due nuove operazioni di rifinanziamento in Svezia e in Italia, rafforzando la sua strategia di gestione proattiva del debito. Queste operazioni fanno parte di un programma più ampio di rinnovo ed ampliamento del portafoglio prestiti.La società ha firmato un accordo di modifica e rideterminazione con Nordea Bank su un portafoglio di attività svedesi, aumentando l’importo del prestito da 1,8 miliardi di corone svedesi (circa 160 milioni di euro) a 2,4 miliardi di corone svedesi (circa 215 milioni di euro) e prolungandone la scadenza di tre anni, dal 2027 al 2030. Il prestito si qualifica come un prestito green.Inoltre, ha stipulato un nuovo contratto di finanziamento quinquennale da 200 milioni di euro (100 milioni di euro di quota di gruppo) con ING, BNP Paribas (in qualità di finanziatori, joint bookrunner, Mandated Lead Arranger e Sustainability Coordinator) e Banco BPM (in qualità di finanziatore) per il centro commerciale Fiordaliso di Milano (il precedente finanziamento scadeva nel primo semestre del 2026), detenuto in joint venture con il Gruppo Finiper. Questo nuovo finanziamento si qualifica sia come finanziamento green che come finanziamento legato alla sostenibilità.Tutti i finanziamenti in scadenza nel 2025 sono stati rifinanziati. Le trattative per il rifinanziamento dei prestiti rimanenti in scadenza nel secondo semestre del 2026, relativi agli altri due principali immobili italiani, Carosello e I Gigli, nonché al centro commerciale C4 in Svezia, “procedono a buon ritmo”, si legge in una nota. La società prevede di finalizzare questi accordi di rifinanziamento entro la fine dell’anno. LEGGI TUTTO

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    USA, Trump raggiunge accordo con il Vietnam: dazi al 20% sulle importazioni

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raggiunto un accordo commerciale con il Vietnam. Verrà applicata una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, con un’imposta del 40% su qualsiasi merce che si consideri transitata attraverso il paese, mentre il Vietnam ha accettato di eliminare tutte le tariffe sulle importazioni statunitensi.”È per me un grande onore annunciare di aver appena concluso un accordo commerciale con il Vietnam, dopo aver parlato con To Lam, il Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam – ha scritto suo social network Truth Social – Si tratterà di un’importante collaborazione tra i nostri due Paesi. I termini prevedono che il Vietnam pagherà agli Stati Uniti una tariffa del 20% su tutte le merci spedite nel nostro territorio e una tariffa del 40% su qualsiasi trasbordo. In cambio, il Vietnam farà qualcosa che non ha mai fatto prima: concederà agli Stati Uniti d’America ACCESSO TOTALE ai loro mercati commerciali”. “In altre parole, “APRIRANNO IL LORO MERCATO AGLI STATI UNITI”, il che significa che potremo vendere i nostri prodotti in Vietnam a ZERO dazi doganali – ha aggiunto (parti in maiuscole comprese – Ritengo che il SUV, o, come a volte viene chiamato, veicolo di grossa cilindrata, che ha così tanto successo negli Stati Uniti, sarà una splendida aggiunta alle varie linee di prodotti in Vietnam. Trattare con il Segretario Generale To Lam, cosa che ho fatto personalmente, è stato un vero piacere”.L’accordo con il Vietnam è solo il terzo annunciato da Trump dopo quelli con Regno Unito e Cina, mentre i partner commerciali si affrettano a raggiungere accordi con gli Stati Uniti prima della scadenza del 9 luglio. Trump aveva imposto un dazio del 46% al Vietnam all’inizio di aprile, nell’ambito dei cosiddetti “dazi reciproci”, poi ridotto al 10% per consentire i negoziati.Il Vietnam è stato il sesto maggiore fornitore di importazioni statunitensi nel 2024, con merci per un valore di quasi 137 miliardi di dollari, secondo i dati del dipartimento del commercio. Il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti è stato il terzo più grande a livello globale per paese, dietro solo a Cina e Messico. LEGGI TUTTO

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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni al 20,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 2 luglio 2025 sono state presentate 1.157.616 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 92.648.308, pari al 20,504863% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 16 giugno 2025 e terminerà l’11 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive con focus su negoziati per dazi USA. Debole Londra

    (Teleborsa) – Seduta positiva per le Borse europee, mentre Londra non si allontana dalla parità con i dubbi sulla possibile uscita di scena del Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves. L’attenzione degli investitori rimane focalizzata sui colloqui commerciali condotti dagli Stati Uniti in vista del 9 luglio, data in cui scadrà la sospensione di 90 giorni concessi da Trump sui dazi più elevati annunciati ad aprile. Questo pomeriggio Trump ha annunciato un accordo commerciale con il Vietnam: i prodotti provenienti dal paese asiatico negli Stati Uniti saranno soggetti a dazi doganali del 20%, mentre i prodotti statunitensi in Vietnam saranno venduti a dazio zero.Sul fronte macroeconomico, in Italia e nell’Eurozona, il tasso di disoccupazione relativo al mese di maggio si è attestato rispettivamente al 6,5% e al 6,3%, risultando leggermente superiore alle aspettative degli analisti, che erano fissate al 6,0% e al 6,2%. Negli Stati Uniti, in attesa dei dati sui non-farm payrolls del Dipartimento del Lavoro in uscita domani – sono stati pubblicati i dati dell’ADP, che indicano una diminuzione degli occupati nel settore privato non agricolo di 33.000 unità, in contrasto con le aspettative che indicavano un aumento di 98.000 unità.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,179. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 3.340,5 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+0,86%), raggiunge 66,01 dollari per barile.Lo Spread peggiora, toccando i +85 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,44%.Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente tonico Francoforte, che registra una plusvalenza dello 0,49%, piatta Londra, che tiene la parità, e in luce Parigi, con un ampio progresso dello 0,99%.Piazza Affari archivia la giornata con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,57%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 42.243 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,09%); sulla stessa linea, pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,16%).Tra i best performers di Milano, in evidenza STMicroelectronics (+5,32%), Moncler (+4,21%), Saipem (+3,18%) e Tenaris (+3,17%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Hera, che ha archiviato la seduta a -2,69%. Vendite su Mediobanca, che registra un ribasso del 2,14%. Seduta negativa per Inwit, che mostra una perdita del 2,09%. Sotto pressione Italgas, che accusa un calo del 2,01%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+14,83%), Zignago Vetro (+5,43%), GVS (+4,90%) e Danieli (+3,10%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su OVS, che ha archiviato la seduta a -2,81%. Scivola IREN, con un netto svantaggio del 2,36%. In rosso Reply, che evidenzia un deciso ribasso del 2,34%. Spicca la prestazione negativa di Acea, che scende del 2,34%. LEGGI TUTTO

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    Operatori crypto, esteso periodo transitorio. Autorità: presentare istanze in maniera tempestiva

    (Teleborsa) – Il 30 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 95/2025, che ha esteso il regime transitorio nazionale per i VASP (Virtual Asset Service Providers) iscritti nel Registro Operatori Valute Virtuali tenuto dall’OAM. In particolare, gli operatori che già beneficiano del regime transitorio potranno continuare ad operare per un ulteriore periodo di sei mesi – ossia fino al 30 dicembre 2025 – ai sensi della disciplina attualmente prevista dal decreto legislativo n. 141 del 2010 e dalle relative disposizioni attuative. Lo comunicato Consob e Banca d’Italia in un comunicato congiunto.Inoltre, i medesimi operatori, a condizione che: presentino istanza di autorizzazione in Italia o in un altro Stato membro, entro il 30 dicembre 2025, come prestatori di servizi per le cripto-attività (CASP) o appartengano allo stesso gruppo di una società che abbia presentato un’istanza entro la stessa data, potranno continuare a operare nelle more dello svolgimento del procedimento di autorizzazione, fino al rilascio o rifiuto della medesima e comunque non oltre il 30 giugno 2026.È stato anche posticipato al 30 settembre 2025 (in sostituzione del 31 maggio 2025) il termine ultimo entro cui tutti i soggetti iscritti nel registro tenuto dall’OAM devono comunicare ai clienti e rendere noto via web come intendono conformare la propria operatività al MiCAR o, alternativamente, qualora non intendano presentare un’istanza di autorizzazione a operare come CASP, come intendono gestire l’ordinata chiusura dei rapporti in essere. Pertanto, eventuali integrazioni e/o aggiornamenti ai piani e alle misure che avrebbero dovuto essere comunicati e pubblicati entro il 31 maggio, dovranno essere apportati non oltre il prossimo 30 settembre.Con l’occasione, Consob e Banca d’Italia invitano gli operatori a prestare particolare attenzione alla Opinion, pubblicata il 10 giugno dall’EBA, sentita l’ESMA, che disciplina i profili di interconnessione tra il MiCAR e la Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2). L’Opinion – rispondendo ad una richiesta della Commissione europea – tratta le casistiche di prestazione di servizi per le cripto-attività in relazione a token di moneta elettronica (EMT).Considerato che gli EMT hanno una duplice natura di cripto-attività ai sensi del MiCAR e di fondi ai sensi della PSD2, la prestazione dei seguenti servizi per le cripto-attività richiede l’applicazione delle norme PSD2: trasferimento di EMT per conto dei clienti; custodia e amministrazione di EMT nel caso in cui il custodial wallet consenta di effettuare e ricevere trasferimenti di EMT. L’Opinion specifica inoltre che l’attività di un CASP che intermedia l’acquisto di cripto-attività con EMT non costituisce un servizio di pagamento.Con riferimento ai profili autorizzativi, l’Opinion chiarisce che il CASP che intenda prestare i servizi citati deve, non oltre il 2 marzo 2026: essere autorizzato anche alla prestazione di servizi di pagamento ai sensi della PSD2 o in alternativa; operare in partnership con un prestatore di servizi di pagamento (PSP) già autorizzato ai sensi della PSD2.Alla luce della recente proroga del regime transitorio, le Autorità ritengono “opportuno ribadire la necessità che gli operatori interessati presentino le istanze di autorizzazione in maniera tempestiva e accurata, in modo da garantire un’ordinata transizione verso il nuovo regime”. LEGGI TUTTO