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    ISCC Fintech, Integrae SIM abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 3,60 euro per azione (da 4,50 euro) il prezzo obiettivo su Integrated System Credit Consulting Fintech (ISCC Fintech), società attiva nell’acquisto di portafogli granulari di crediti NPL e quotata su Euronext Growth Milan, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 206%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale per il 1H25, gli analisti hanno aggiornato le stime, adottando un approccio più prudente volto a un ridimensionamento della crescita limitato e non strutturale, coerente con un possibile recupero nella seconda parte dell’anno. Le nuove previsioni indicano un valore della produzione atteso a 9,15 milioni di euro nel 2025 e 12,55 milioni di euro nel 2027 (CAGR FY24-FY27: 12,7%). L’EBITDA stimato è pari a 2 milioni di euro nel 2025 e 4,8 milioni di euro nel 2027, con una marginalità in progressivo aumento dal 27,8% del 2024 al 38,7% del 2027. A livello patrimoniale, stimano per il FY27 una NFP cash positive pari a 2,97 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei cauti nonostante indici PMI sopra le attese. Focus sulle trimestrali

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa per le Borse europee, Piazza Affari compresa, con l’attenzione degli investitori sulle trimestrali, che stanno entrando nel vivo anche in Europa. Stamattina, Eni ha annunciato l’incremento del programma di buyback del 20% dopo risultati del terzo trimestre superiori alle attese, Natwest ha registrato un aumento del 30% degli utili del terzo trimestre e migliorato il suo obiettivo di performance per l’anno, Sanofi ha annunciato un utile nel terzo trimestre superiore alle aspettative degli analisti.Sul fronte macroeconomico, l’evento clou è stato il rilascio dell’inflazione USA: i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente meno del previsto a settembre, contribuendo a mantenere la Federal Reserve sulla buona strada per un ulteriore taglio dei tassi di interesse la prossima settimana. In Eurozona ad ottobre i PMI flash hanno sorpreso al rialzo: l’indicatore manifatturiero è salito a 50 (contro attese di stabilità a 49,8), quello dei servizi a 52,6 (contro attese di marginale calo a 51,2) e quello composito a 52,2 (contro attese di marginale calo a 51,1).Novità anche sulle mosse di Donald Trump: la Casa Bianca ha confermato che il presidente USA incontrerà il presidente Xi Jinping la prossima settimana, in vista di un’imminente scadenza per l’imposizione di ulteriori tariffe statunitensi del 100% sulle importazioni cinesi; inoltre, Trump ha dichiarato che avrebbe immediatamente interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità canadese contro il suo piano tariffario in cui era presente la voce dell’ex presidente Ronald Reagan.Nessuna variazione significativa per l’euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,163. Lieve calo dell’oro, che scende a 4.107,3 dollari l’oncia. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,47%.Lo Spread migliora, toccando i +86 punti base, con un calo di 2 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,41%.Nello scenario borsistico europeo trascurata Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia, piccolo passo in avanti per Londra, che mostra un progresso dello 0,26%, e giornata fiacca per Parigi, che segna un calo dello 0,25%.A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 42.459 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 45.079 punti, sui livelli della vigilia. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,19%); sulla stessa tendenza, senza direzione il FTSE Italia Star (+0,14%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Lottomatica (+2,87%), ENI (+2,48%), BPER (+2,41%) e Buzzi (+2,23%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Saipem, che ottiene -1,45%. Piccola perdita per Unicredit, che scambia con un -1,41%.entenna STMicroelectronics, che cede lo 0,94%. Sostanzialmente debole Enel, che registra una flessione dello 0,88%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Ferragamo (+12,12%), Ferretti (+5,13%), Maire (+3,80%) e Comer Industries (+3,65%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Safilo, che prosegue le contrattazioni a -5,60%. Sotto pressione ERG, con un forte ribasso dell’1,75%. Si muove sotto la parità doValue, evidenziando un decremento dell’1,38%. Contrazione moderata per LU-VE Group, che soffre un calo dell’1,20%. LEGGI TUTTO

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    Usa, preliminare PMI manifattura ottobre sale a 52,2 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, così pure quella dei servizi. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero di ottobre 2025 elaborato da S&P indica, infatti, un livello di 52,2 punti che si confronta con i 52,0 punti del mese precedente e i 51,9 punti del consensus. Il dato è quindi sopra la soglia critica dei 50 punti sotto la quale l’economia è in contrazione.Nello stesso periodo il PMI dei servizi è atteso a 55,2 punti, in aumento dai 54,2 punti del mese precedente ed al di sopra del consensus (53,5 punti).Il PMI composito si attesta così a 54,8 punti dai 53,9 di settembre.”I dati flash del PMI di ottobre indicano una forte e sostenuta crescita economica all’inizio del quarto trimestre, con l’attività imprenditoriale che sta riprendendo slancio sia nel settore manifatturiero che nei servizi, nonostante alcune segnalazioni di aziende colpite negativamente dalla chiusura delle attività governative. I dati dell’indagine sono coerenti con un’espansione economica del 2,5% annualizzato a ottobre, dopo che un aumento simile era stato segnalato per il terzo trimestre”, ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di S&P Global Market Intelligence.”Tuttavia, la fiducia delle imprese nelle prospettive per il prossimo anno è ulteriormente peggiorata, attestandosi a uno dei livelli più bassi degli ultimi tre anni, poiché le aziende temono l’impatto delle politiche, in particolare i dazi. Le aziende sono inoltre preoccupate per le deludenti vendite all’esportazione, soprattutto nel settore manifatturiero, e le fabbriche stanno registrando un aumento senza precedenti delle scorte invendute. Avendo acquistato input in eccesso all’inizio dell’anno per anticipare i dazi, i produttori stanno producendo più beni per consumare questi input, ma spesso hanno difficoltà a vendere il prodotto finale ai clienti. “Pertanto, nonostante i costi di input abbiano continuato a salire bruscamente anche a ottobre, riflettendo principalmente il trasferimento dei dazi, l’inflazione media dei prezzi di vendita si è raffreddata al livello più basso da aprile, poiché le aziende competono sui prezzi per aggiudicarsi le vendite.”(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Usa, probabile nessuna pubblicazione dati inflazione il prossimo mese

    (Teleborsa) – Secondo indiscrezioni riportate sui social media sembra che probabilmente il mese prossimo non verranno pubblicati i dati sull’inflazione statunitense.”La Casa Bianca ha appreso che, per la prima volta nella storia, il mese prossimo probabilmente NON ci sarà una pubblicazione dei dati sull’inflazione”. Lo si legge in un post su X di Rapid Response.(Foto: Carlee Dittemore / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Leone Film, Intesa alza target price: sblocca valore con JV su library “non current”

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 2,00 euro per azione (dai precedenti 1,92 euro) il target price su Leone Film Group (LFG), società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e distribuzione di prodotti audiovisivi, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside del 48%.Sebbene, secondo Intesa, i risultati del primo semestre del 2025 siano stati modesti, il broker considera la vendita parziale della library “non-current” un’operazione positiva e ben concepita: 1. LFG migliorerà la propria struttura finanziaria, creando anche le condizioni per concentrarsi maggiormente sulla produzione; 2. LFG si affiderà a un partner importante per ottimizzare l’utilizzo del patrimonio cinematografico più datato attraverso strategie di distribuzione secondaria più efficaci; 3. La nuova società potrebbe fungere da hub per le library audiovisive nazionali e internazionali, migliorando così il contributo ai ricavi del gruppo.Intesa Sanpaolo ha rivisto al ribasso le stime per l’esercizio 2025/2026 in termini di fatturato e redditività a seguito dei risultati del primo semestre del 2025, ipotizzando un calo del fatturato sia da parte della divisione Produzione che di quella Distribuzione, e ha incluso nell’esercizio 2026 i primi impatti dell’operazione, che prevede saranno più consistenti nei prossimi anni.(Foto: Krists Luhaers on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    HCA Healthcare, Ebitda e utile crescono a doppia cifra nel 3Q25, alzati target 2025

    (Teleborsa) – HCA Healthcare (HCA) ha chiuso il terzo trimestre 2025 con ricavi in aumento su base annua del 9,6%, raggiungendo i 19,161 miliardi di dollari. Valore che ha superato i 18,57 miliardi stimati dal consensus.L’utile netto di pertinenza di HCA Healthcare è salito del 29,4%, raggiungendo i 1,643 miliardi. L’utile diluito per azione è aumentato del 42,6%, raggiungendo i 6,96 dollari per azione diluita, e l’utile diluito per azione rettificato è aumentato del 42,0%, raggiungendo i 6,96 dollari per azione diluita.L’EBITDA rettificato è aumentato del 18,5%, raggiungendo i 3,870 miliardi.I flussi di cassa derivanti dalle attività operative sono stati pari a 4,416 miliardi, rispetto ai 3,515 miliardi del terzo trimestre 2024. Mentre, le spese in conto capitale sono state pari a 1,288 miliardi di dollari, escluse le acquisizioni.I ricoveri in strutture ospedaliere sono aumentati del 2,1% e i ricoveri equivalenti a strutture simili sono aumentati del 2,4%.Nei primi nove mesi del 2025, i ricavi sono stati pari a 56,087 miliardi di dollari, rispetto ai 52,318 miliardi dell’anno precedente. L’utile netto attribuibile a HCA Healthcare è stato di 4,906 miliardi, pari a 20,23 dollari per azione diluita, rispetto ai 4,322 miliardi, pari a 16,37 dollari per azione diluita, dei primi nove mesi del 2024.Al 30 settembre 2025, lo stato patrimoniale rifletteva disponibilità liquide e mezzi equivalenti per 997 milioni, un debito totale di 44,511 miliardi e un totale attivo di 59,747 miliardi. Inoltre, il Cda ha deliberato la distribuzione di un dividendo trimestrale in contanti di 0,72 dollari per azione sulle azioni ordinarie, che sarà pagato il 29 dicembre 2025 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 15 dicembre 2025.Infine, la Società ha aggiornato le previsioni per il 2025, alzandole rispetto a quelle precedentemente pubblicate il 25 luglio 2025.In particolare, HCA Healthcare vede ora i ricavi in una forchetta compresa tra 75,00 e 76,50 miliardi di dollari (da 74 – 76 miliardi); utile netto attribuibile a HCA Healthcare compreso tra 6,495 e 6,715 miliardi (da 6,11 – 6,48 miliardi); Adjusted EBITDA compreso tra 15,25 e 15,65 miliardi (da 14,70 – 15,30miliardi); utile per azione diluito compreso tra 27,00 e 28,00 dollari per azioni diluita (da 25,50 – 27,00 dollari per azione diluita). LEGGI TUTTO

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    Francia, migliora a sorpresa la fiducia dei consumatori a ottobre

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori francesi nel mese di ottobre. Il relativo indice, calcolato dall’Ufficio Statistico Nazionale francese (INSEE), è stato indicato a 90 punti dagli 88 del mese precedente. Il dato è anche migliore delle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 87. L’indice relativo alla situazione finanziaria personale degli ultimi 12 mesi recupera a -20 punti (era -21 il mese precedente), mentre quello relativo alle condizioni future dei prossimi 12 mesi risale a -11 punti da -14.(Foto: © Aleksandr Grechaniuk / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, vendite di oro spingono a sorpresa il commercio al dettaglio a settembre

    (Teleborsa) – Le vendite al dettaglio britanniche sono aumentate inaspettatamente, a settembre, registrando il quarto aumento mensile consecutivo, grazie all’aumento delle vendite di computer e telecomunicazioni e alla domanda di oro da parte dei gioiellieri online. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail hanno segnato a settembre un incremento dello 0,5% su base mensile, dopo il +0,6% registrato ad agosto e contro il -0,2% stimato dal consensus. Su base annua si registra una variazione positiva dell’1,5%, contro aspettative per un aumento più contenuto dello 0,6% e dopo il +0,7% di agosto.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono salite dello 0,6% su mese, dopo il +1% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un +2,3% rispetto al +1,3% precedente e al +0,7% delle attese).(Foto: Dimitris Vetsikas / Pixabay) LEGGI TUTTO