More stories

  • in

    USA, richieste sussidi disoccupazione scendono leggermente a 233 mila unità

    (Teleborsa) – Calano leggermente le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 28 giugno, i “claims” sono risultati pari a 233 mila unità, in calo di 4 mila unità rispetto ai 237 mila della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 236.000 mila).La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 241.500 unità, in calo di 3.750 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 21 giugno, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.964.000, lo stesso numero rispetto della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.974.000 mila) e superiore a 1.960.000 attese.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    ESG, Banca Ifis si conferma al vertice in Europa nelle classifiche di Extel

    (Teleborsa) – Per il secondo anno consecutivo, Banca Ifis è stata premiata per il “Best ESG Program” a livello europeo nel segmento Small e Mid Cap da Extel, società internazionale di ricerca precedentemente conosciuta come Institutional Investor Research. “Il riconoscimento – spiega la Banca in una nota – è il risultato del percorso di trasformazione sostenibile del modello di business di Banca Ifis tracciato dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Un percorso che si è tradotto in un’ agenda ESG strutturata che interviene in tutte le aree della sostenibilità, in particolare nel sociale attraverso il ‘Social Impact Lab’ Kaleidos che promuove iniziative culturali, sociali e di supporto al territorio e al benessere della collettività”.Oltre al premio per il “Best ESG Program” a livello europeo, Extel ha premiato anche la governance e il management di Banca Ifis. Il Consiglio di amministrazione si è aggiudicato il terzo posto come “Best Company Board” nel settore Financial Institutions, Specialty finance, mentre Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, raggiunge il secondo posto nella classifica europea di “Best CEO” nel settore Financial Institutions, Specialty finance, riflettendo i voti sia degli investitori istituzionali che degli analisti finanziari.Entra in classifica anche il CFO Roberto Ferrari che raggiunge la decima posizione europea nel segmento dedicato ai direttori finanziari.Infine, Extel ha confermato la leadership di Banca Ifis nelle categorie “Best IR Professional” e “Best IR Team in Europe”, oltre a conferire il riconoscimento di “Best IR Program”. “Questi riconoscimenti – prosegue la nota – confermano la trasparenza comunicativa di Banca Ifis e l’apertura al dialogo con analisti, investitori e stakeholder che vede coinvolto direttamente l’intero top management”.I riconoscimenti assegnati da Extel, fornitore di ricerca indipendente che opera sul mercato da oltre 50 anni, saranno consegnati durante una cerimonia di premiazione a Londra e si basano sui risultati di un ampio sondaggio condotto tra circa 1.800 investitori istituzionali e analisti finanziari che sottolineano il forte e crescente apprezzamento della comunità finanziaria internazionale per il Gruppo Banca Ifis, impegnata attivamente su innovazione, impatto sociale e sostenibilità. LEGGI TUTTO

  • in

    Borse europee deboli, Milano appesantita da banche e utilities

    (Teleborsa) – Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che continuano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso, appesantita da banche e utilities. Oggi il focus è sui dati chiave sugli occupati mensili statunitensi. La statistica sul mercato del lavoro è considerata uno degli indicatori principali a cui Federal Reserve guarda per le decisioni di politica monetaria. Oggi a New York si terrà una sessione di trading breve, con chiusura alle 13:00 ora locale, mentre domani sarà chiusa per il Giorno dell’Indipendenza.Sul fronte macroeconomico, l’indice PMI dei servizi nella Zona Euro a giugno 2025 si è rafforzato a 50,5 punti dai 50 della stima preliminare, risultando superiore ai 49,7 del mese precedente. Parallelamente, l’indice PMI composito è salito a 50,6 punti da 50,2 (e rispetto ai 50,2 della stima preliminare). A Milano spicca il ribasso di UniCredit, che stamattina ha pubblicato un supplemento al documento d’offerta per Banco BPM, evidenziando che – alla luce della poca chiarezza circa la portata e l’interpretazione delle prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power – le autorità competenti potrebbero comminare importanti sanzioni amministrative per la violazione delle prescrizioni. Intanto, la banca continua a spingere sul dossier Commerzbank e a questo scopo ha inviato lo scorso mese lettere al cancelliere tedesco Friedrich Merz e ad altri due rappresentanti dell’esecutivo di Berlino per sostenere la sua proposta, ha scritto il Suddeutsche Zeitung.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,06%. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,32%. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,25%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +85 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,40%.Tra i mercati del Vecchio Continente nulla di fatto per Francoforte, che passa di mano sulla parità, si muove in modesto rialzo Londra, evidenziando un incremento dello 0,46%, e incolore Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 39.670 punti, con uno scarto percentuale dello 0,29%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 42.135 punti. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,06%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,36%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio positivo per Campari, che vanta un progresso dell’1,46%. Sostanzialmente tonico Saipem, che registra una plusvalenza dello 0,97%. Guadagno moderato per Amplifon, che avanza dello 0,94%. Piccoli passi in avanti per Azimut, che segna un incremento marginale dello 0,78%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Moncler, che continua la seduta con -1,55%. Giornata fiacca per Buzzi, che segna un calo dell’1,47%. Piccola perdita per Banca MPS, che scambia con un -1,07%. Debole Unicredit, che cede l’1,02%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ariston Holding (+2,48%), D’Amico (+2,41%), Newlat Food (+2,00%) e GVS (+1,68%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Technoprobe, che prosegue le contrattazioni a -1,77%. Sostanzialmente debole Cembre, che registra una flessione dell’1,44%. Si muove sotto la parità WIIT, evidenziando un decremento dell’1,43%. Contrazione moderata per Sanlorenzo, che soffre un calo dell’1,15%. LEGGI TUTTO

  • in

    Borsa, maggiorazione voto introdotta con Legge Capitali porta a “blindatura del controllo”

    (Teleborsa) – La maggiorazione del voto introdotta con la Legge Capitali “porta a una blindatura del controllo”. Lo ha detto Massimo Belcredi, professore di Corporate Finance dell’Università Cattolica, alla conferenza organizzata da Consob sugli strumenti di potenziamento dei diritti di voto.Alla data del Libro Verde, sulla Borsa Italiana c’erano 69 società (32% del listino) con la maggiorazione del voto e che sono ancora quotate, mentre erano 4 con il voto plurimo (7% delle IPO 2015-2021). In ambedue i casi, si tratta di società soprattutto familiari. La maggiorazione era attiva in 48 società, dove il primo azionista aveva in media il 51,3%; con i diritti di voto ottenuti con la maggiorazione salgono al 64,1% (+12,8%), quindi “si passa al controllo di diritto dell’assemblea ordinaria al controllo della straordinaria”, ha spiegato. Il controllo dell’assemblea ordinaria sale da 62% a 87% dei casi (+25%), mentre “il controllo dell’assemblea straordinaria sale da 6% – cioè era rarissimo al 51% dei casi (+45%), quindi più della metà”.”Dall’introduzione della Legge Capitali, 12 società hanno già adottato la maggiorazione in una delle due forme, maggiorato o super-maggiorato, con una prima ondata (7 società nel 2024 che l’anno fatto al volo) e nel 2025 se ne sono aggiunte altre 4, mentre un’altra l’ha fatto l’altro ieri – ha raccontato Belcredi – Tre società hanno applicato il 2x, tre società hanno adottato il 3x, mentre sei società hanno optato per il 10x”.L’esperto ha sottolineato che per 3 società la delibera è stata varata da assemblea ad hoc, ma non negli altri casi, perché “è ipotizzabile che le assemblea di bilancio siano più frequentate dagli investitori istituzionali e quindi più semplice approvare a maggioranza qualificata le proposte”.Inoltre, “la proposta è stata approvata sempre, ma in due casi la maggioranza che l’ha approvata è stata inferiore al 50% del capitale sociale, in due casi la maggioranza è stata appena sopra i 2/3 (69,5%; 71%), quindi è stata una close call con un’assemblea combattuta. In un caso il voto doppio già presente è risultato decisivo per approvare il 10x, quindi l’azionista di controllo già godeva di voti doppi e lo ha sfruttato in assemblea”.Secondo la ricerca di Belcredi, i diritti di voto medi dell’azionista nelle 11 società che hanno deliberato post Legge Capitali hanno fatto sì che: l’approvazione del 2x fa salire da 51% a 67% (+16%) e anche il 3x porta a effetti molti simili. Quando c’è il 10x, sale da 67% a 91% (+24%). “I numeri non mentono – ha detto l’esperto – abbiamo una serie di società dove ci si sta blindando al 90%”.In conclusione, ha fatto notare che “la maggiorazione all’italiana ha caratteristiche particolari ed è la più tollerante di tutte assieme alla Francia, salvo gli Stati Uniti e altri che hanno adottato un approccio liberalistico”. Infatti, “la maggiorazione: è accessibile a tutte le quotate; la delibera è a maggioranza 2/3, ma il meccanismo two-step rende aggirabile la soglia; il voto maggiorato è esercitabile in tutte le delibere (addirittura per il secondo step); il meccanismo è progressivo nel tempo e quindi va in direzione opposta a meccanismi di sunset clause che vengono richiesti in giro per il mondo; la separazione è estrema: il 10x sarà pur in linea con altri ordinamenti ma è estremo, perché porta ad arrivare al 90% del controllo, quindi c’è un forte rischio di entrenchment e di conflitti di interesse”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sicurezza stradale, ASPI: al via la campagna con i ministeri dei Trasporti, del Lavoro e Polizia di Stato

    (Teleborsa) – Prende il via oggi la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale promossa da Autostrade per l’Italia in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Polizia di Stato, per sensibilizzare i viaggiatori sull’importanza di una guida corretta anche a tutela dei lavoratori che ogni giorno operano sulla rete autostradale. La campagna, che richiama il claim “La libertà è movimento, in sicurezza”, – spiega ASPI in una nota – ricorda l’importanza del rispetto delle regole stradali, in particolare in prossimità di un’area di cantiere e in presenza di persone al lavoro: dall’attenzione alla segnaletica, al rispetto della distanza di sicurezza e dei limiti di velocità. Protagonisti dell’iniziativa un’operatrice delle aeree di servizio e un addetto alla viabilità di ASPI che hanno prestato i loro volti alla campagna: in primo piano ci sono loro, un fermo immagine che racconta la vita di coloro che lavorano lungo la rete, con la loro storia, i loro affetti e il futuro che li aspetta: “Rallenta fra pochi giorni divento papà”; “Rallenta fra un mese mi sposo”. “Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia – evidenzia la nota – proseguono il loro impegno congiunto per la sicurezza, una priorità e un valore imprescindibile per affrontare un tema nei confronti del quale non si deve mai abbassare la guardia”.”La tutela degli automobilisti e degli operatori autostradali, rappresenta un obiettivo comune che la Polizia di Stato e Aspi da sempre condividono, confermando l’impegno congiunto per la sicurezza sulle strade quale valore imprescindibile per la mobilità del futuro. Sensibilizzare sull’importanza di una guida corretta e attenta anche in prossimità delle aree di cantiere è indispensabile per garantire la sicurezza degli utenti e di tutti coloro che si trovano ad operare sulle nostre autostrade”, sostiene il direttore del Servizio Polizia Stradale Santo Puccia.”La sicurezza – afferma l’amministratore delegato di ASPI, Arrigo Giana – è valore cardine e presupposto irrinunciabile della strategia di Autostrade per l’Italia: sicurezza delle infrastrutture e delle persone, di chi lavora lungo la rete e degli utenti che la percorrono ogni giorno. In quest’ottica, elementi fondamentali sono per noi il rispetto delle norme da parte di tutti i nostri dipendenti, la massima aderenza alle iniziative a tutela dei lavoratori anche delle aziende esterne che con noi collaborano ogni giorno, l’impegno per migliorare la diffusione della cultura della prevenzione a tutti i livelli. La campagna per la sicurezza stradale promossa ancora una volta sul territorio, in stretta sinergia con le Istituzioni, va proprio in questa direzione: abbiamo scelto di valorizzare i volti delle persone che ogni giorno operano sulla nostra rete, per sensibilizzare gli automobilisti a una guida responsabile a tutela della propria incolumità e di chi lavora quotidianamente nei cantieri”. La nuova campagna sarà diffusa sulle principali testate nazionali, web, social e in affissione presso le Aree di Servizio della nostra rete. Inoltre, in radio su RTL 102.5, ogni venerdì alle 8:45, andrà in onda fino al 25 luglio la nuova rubrica “Non chiudere gli occhi”, dedicata alla sicurezza stradale e ai comportamenti di guida corretti. LEGGI TUTTO

  • in

    Chesnara acquisterà HSBC Life UK per 260 milioni di sterline

    (Teleborsa) – Chesnara, operatore britannico delle polizze vita e pensioni quotato alla Borsa di Londra, ha stipulato un accordo per l’acquisizione di HSBC Life (UK), un fornitore britannico specializzato in polizze vita e investment bond, per un corrispettivo totale di 260 milioni di sterline, da HSBC.HSBC Life (UK) ha fondi propri ammissibili pari a 314 milioni di sterline al 31 dicembre 2024. Viene prevista una generazione di cassa incrementale per oltre 800 milioni di sterline nel corso dell’anno da parte di HSBC Life (UK), con una generazione di cassa di oltre 140 milioni di sterline nei primi cinque anni successivi all’acquisizione.Chesnara stima un aumento del dividendo finale per l’esercizio 2025 e del dividendo intermedio per l’esercizio 2026 rettificato del 6% e maggiore supporto alla futura traiettoria dei dividendi di Chesnara grazie alla generazione di cassa incrementale. Inoltre, viene segnalato un aumento del flottante e prevista idoneità all’inclusione nel FTSE 250, con conseguente aumento della liquidità delle azioni ordinarie della società.”La proposta di acquisizione di HSBC Life (UK) rappresenta un significativo passo avanti in termini di crescita per Chesnara – commenta Steve Murray, CEO di Chesnara – HSBC Life (UK) è un’azienda di alta qualità che opera in prodotti che conosciamo bene ed è in grado, sotto la nostra proprietà, di generare flussi di cassa sostanziali per molti anni. Questa transazione ad alto valore aggiunto ci consentirà di consolidare il nostro solido track record ventennale di crescita ininterrotta dei dividendi. È anche un ulteriore esempio di come un importante istituto finanziario abbia scelto di collaborare con noi, rafforzando la nostra reputazione di consolidatore leader nel settore vita e pensioni. Continuiamo a vedere una solida pipeline di fusioni e acquisizioni (M&A) in tutto il nostro gruppo, che siamo ben posizionati per sfruttare”. LEGGI TUTTO

  • in

    TXT e-Solutions acquista il 10% di Altilia per 1 milione di euro

    (Teleborsa) – TXT e-Solutions, azienda italiana di informatica quotata su Euronext STAR Milan, ha annunciato l’acquisizione di una quota di minoranza in Altilia, deep-tech company italiana leader nell’Intelligenza Artificiale per l’automazione intelligente dei processi documentali e decisionali.L’investimento iniziale consiste in un aumento di capitale a favore di Altilia per un valore di 1 milione di euro a fronte del quale TXT deterrà circa il 10% di Altilia. Il contratto prevede ulteriori opzioni a favore di TXT che permetteranno a quest’ultima di incrementare la propria quota in Altilia fino al 100%. L’operazione è soggetta alle consuete condizioni di closing e sarà completata entro il terzo trimestre 2025.Fondata come spin-off del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), finanziata e supportate nella crescita da CDP Venture Capital, Altilia ha sviluppato Altilia Intelligent Automation, una piattaforma no-code di AI che consente l’automazione di processi complessi in ambito digital finance, assicurazioni, legal e pubblica amministrazione.”L’ingresso in Altilia rappresenta per TXT un passo strategico volto al rafforzamento dell’offerta nel settore Financial Services. La nostra priorità è proporre ai nostri clienti servizi innovativi di alta qualità e tecnologicamente avanzati – ha dichiarato Nicola Cordone, Managing Director della divisione Digital Finance di TXT – Le sinergie con le nostre divisioni Digital Advisory, Smart Solutions e Software Engineering sono immediate e significative, sia in termini di offerta che di capacità di delivery”.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

  • in

    UniCredit aggiorna documento di offerta per BPM, rischio sanzioni da Golden power

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di scambio (OPS) promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM, UniCredit ha pubblicato il supplemento al documento di registrazione, alla nota informativa e alla nota di sintesi approvati dalla Consob. Il supplemento al prospetto deve essere letto congiuntamente al documento di registrazione, alla nota informativa e alla nota di sintesi, costituendone parte integrante, sottolinea la banca guidata da Andrea Orcel. L’offerente ha anche pubblicato il supplemento al documento di offerta approvato dalla Consob. Anche il supplemento al documento di offerta deve essere letto congiuntamente al documento di offerta, costituendone parte integrante.Nei documenti, UniCredit fa il punto su quanto successo negli ultimi mesi. L’autorizzazione Antitrust ricevuta è subordinata all’attuazione di misure correttive volte a risolvere le preoccupazioni concorrenziali sollevate dalla Commissione europea. A tal fine è prevista la cessione ad uno o più operatori qualificati di un ramo d’azienda costituito da 209 filiali di Banco BPM.Come già emerso, il 18 aprile 2025 UniCredit ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il decreto Golden Power, che prevede una serie di prescrizioni. Il Decreto Golden Power ha imposto le seguenti condizioni: non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi a favore delle famiglie e delle PMI nazionali; non ridurre il livello dell’attuale portafoglio di project finance di Banco BPM e UniCredit in Italia; per un periodo di almeno 5 anni: a) non ridurre l’attuale peso degli investimenti di Anima Holding in titoli emessi da soggetti italiani e b) sostenere lo sviluppo della società; cessare ogni attività in Russia (inclusa la raccolta di fondi, l’erogazione di prestiti, il collocamento di fondi e i prestiti transfrontalieri) entro nove mesi dalla data del decreto.Il 26 maggio 2025, UniCredit ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio al fine di ottenere l’annullamento del Decreto Golden Power. Nello stesso ricorso, UniCredit ha inoltre richiesto una misura cautelare volta alla sospensione del Decreto Golden Power. All’udienza del 4 giugno 2025, UniCredit ha rinunciato alla misura cautelare, anche al fine di ottenere una decisione più rapida nel merito. L’udienza per la discussione del merito è fissata per il 9 luglio 2025.L’interlocuzione con il MEF (in qualità di autorità competente per il monitoraggio delle condizioni del Decreto Golden Power) “è ancora in corso”, viene sottolineato.In parallelo UniCredit “mantiene interazioni con le rilevanti autorità”, incluse quelle incaricate del monitoraggio delle prescrizioni contenute nel sopracitato Decreto Golden Power al fine di ottenere una revisione delle prescrizioni e una maggior chiarezza circa la portata di tali prescrizioni e si riserva di assumere ogni decisione al riguardo.Qualora il Decreto Golden Power rimanesse invariato e assumendo che UniCredit rinunci alla relativa condizione su altre autorizzazioni, che le altre condizioni siano soddisfatte o rinunciate e l’Offerta pertanto si completasse, in ogni caso sussiste il rischio che la poca chiarezza circa la portata e l’interpretazione delle prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power possa condurre le autorità competenti, in sede di futuro monitoraggio, a comminare una sanzione amministrativa per la violazione di tali prescrizioni. In particolare, l’articolo 2 del D.L. 15 marzo 2012, n. 21 e successive modificazioni prevede una sanzione amministrativa pecuniaria fino al doppio del valore dell’operazione, e comunque non inferiore all’1% del fatturato dell’ultimo esercizio. Inoltre, in caso di violazione delle prescrizioni, sono sospesi i diritti di voto e sono nulle le delibere adottate in violazione delle prescrizioni. A titolo di riferimento, al 31 marzo 2025 il patrimonio netto di Gruppo di UniCredit e Banco BPM era pari rispettivamente a circa 65,3 miliardi e circa 14,9 miliardi di euro.UniCredit ricorda che le prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power hanno natura e parametri diversi dagli impegni resi vincolanti dalla Commissione europea in data 19 giugno 2025, i quali sono coerenti con i parametri normalmente applicati dalla Commissione nella valutazione degli aspetti antitrust delle operazioni di M&A. In linea di principio, gli impegni antitrust non dovrebbero incidere sull’attuazione delle prescrizioni Golden Power, ma le incertezze in merito all’ambito di applicazione e all’interpretazione delle prescrizioni Golden Power “non consentono di giungere a una valutazione conclusiva in merito”.UniCredit ha preso atto del fatto che la Commissione europea ha richiesto una serie di chiarimenti al Governo italiano in relazione al Decreto Golden Power e al suo fondamento giuridico (che potrebbe, tra l’altro, violare le libertà garantite dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea e la competenza esclusiva della Commissione europea ad esaminare le operazioni). Di conseguenza, il nulla osta antitrust rilasciato dalla Commissione europea fa espressamente salva qualsiasi valutazione del Decreto Golden Power. LEGGI TUTTO