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    Mediobanca, Gruppo Lucchini vende azioni per 7,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Gilpar, società del Gruppo Lucchini, ha venduto 180.247 azioni Mediobanca il 28 agosto 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 20,76896 euro, per un controvalore di circa 3,74 milioni di euro.Sinpar, altra società del Gruppo Lucchini, ha venduto 180.248 azioni Mediobanca, sempre nella seduta di ieri. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 20,7689 euro, per un controvalore di circa 3,74 milioni di euro.Il Gruppo Lucchini, secondo l’ultimo aggiornamento al 23 agosto, aderiva al patto di consultazione dei soci Mediobanca con complessive 3.695.300 azioni, pari al 6,13% del patto e allo 0,45% del capitale sociale della banca. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale scende più delle attese a luglio

    (Teleborsa) – Scende più delle attese la produzione industriale giapponese a luglio 2025. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un decremento dell’1,6% su base mensile, dopo il +2,1% registrato a giugno. Le stime degli analisti erano per una discesa dell’1,1%.L’indice grezzo ha segnato un calo su base annuale dello 0,9%.Alla frenata della produzione contribuisce la crescita delle scorte (+0,8% su mese), mentre diminuiscono le consegne (-2,5%). La ratio delle scorte è pari a +0,4%. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, adesioni a OPS di MPS salgono al 27%. Focus su mosse Caltagirone

    (Teleborsa) – Le adesioni all’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da MPS su Mediobanca hanno raggiunto il 27,1% dei titoli oggetto dell’offerta al termine della seduta del 28 agosto, rispetto al 19,4% in cui erano da qualche giorno e che rifletteva prevalentemente le azioni conferite dal primo azionista di Piazzetta Cuccia, Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio.Ieri è stato consegnato il 7,6% del capitale e, sebbene non ci siano conferme ufficiali su chi abbia consegnato il mega pacchetto, gli occhi del mercato sono puntati sull’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone, che all’assemblea Mediobanca dello scorso 21 agosto si era presentato con una quota appena inferiore al 10%, la più alta dopo quella di Delfin.L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e, salvo proroghe, si concluderà alle 17,30 dell’8 settembre con pagamento del corrispettivo il 15 settembre. Ad oggi, l’offerta propone di scambiare ciascuna azione Mediobanca con 2,533 azioni MPS. Alla chiusura di Borsa di ieri, il valore implicito dell’offerta era di 20,16 euro, a sconto del 3%.MPS, che ha posto come soglia il raggiungimento del 66,67% del capitale, si è però riservata di accettare anche solo il 35%, soglia minima irrinunciabile e che appare a portata di mano. Oltre che del supporto certo di Delfin e Caltagirone, MPS può contare su quello probabile di chi, tra le accuse di conflitto di interessi da parte del CEO di Mediobanca Alberto Nagel, ha contribuito alla bocciatura dell’operazione su Banca Generali (oltre alle casse Enpam, Cassa Forense ed Enasarco, anche Amundi, Anima, Tages, Benetton, Unicredit), anche se questi soggetti potrebbero aspettare un rilancio prima di aderire. Per utilizzare le DTA (deferred tax assets, crediti di imposta differiti) l’offerta dovrebbe comunque superare la soglia del 50%. LEGGI TUTTO

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    Banche, Salvini: con 46 miliardi di utili possono dare contributo a crescita del Paese

    (Teleborsa) – Il vicepremier e ministro dei Trasporti, MatteoSalvini, ha dichiarato che il sistema bancario potrebbe dare un contributo alla crescita del Paese grazie alla crescita dei profitti registrati negli ultimi anni. “Le banche italiano hanno registrato utili per 46 miliardi di euro, in crescita del +14%, in buona parte legati alla differenza fra tassi di interessi che le banche chiedono rispetto a quelli che offrono”, ha sottolineato ospite a La Piazza di Affari Italiani. “Senza contare che in caso di problemi le spalle della banca sono coperte dallo Stato”, ha aggiunto.Per questo il ministro ha affermato che “su 46 miliardi di utili, da liberale, penso che un contributo alla crescita del paese il sistema bancario potrebbe anche darlo, soprattutto considerando che alcune banche pagano le tasse all’estero”.Salvini ha parlato anche della guerra in Ucraina. “Il governo italiano sostiene e ribadisce che non invierà ragazzi in Ucraina, non siamo in guerra con la Russia. Le minacce arrivano dalle frontiere sud dove gli scafisti cercano di riempirci di immigrati, fra cui estremisti religiosi”, ha dichiarato. “L’Italia è contraria all’invio di figli e nipoti in Ucraina. E anche io non cambierò idea, la penso come il Papa”, ha concluso Salvini. LEGGI TUTTO

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    Usa, Cook fa causa a Trump: licenziamento illegale

    (Teleborsa) – La governatrice della Federal Reserve, LisaCook, ha fatto causa a Donald Trump. L’accusa è di voler portare a termine un “tentativo senza precedenti e illegale” di rimuoverla dal suo incarico. Nel ricorso, Cook ha chiesto alla corte di dichiarare “illegittima e nulla” la sua rimozione, sostenendo di essere ancora “membro attivo del Board of Governors della Federal Reserve”. Il presidente statunitense aveva infatti inviato a Cook una lettera di licenziamento, motivando tale decisione accusandola di aver fornito false dichiarazioni in alcune richieste di mutuo. L’accusa di frode nei confronti di Cook era partita il 20 agosto dal direttore Federal Housing Finance Authority e alleato di Trump, Bill Pulte. Cook però non è mai stata incriminata. La stessa governatrice ha ricordato che, in base al Federal Reserve Act, i governatori possono essere rimossi solo “per giusta causa”. LEGGI TUTTO

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    Auto, Volkswagen rinnova per 5 anni la collaborazione Amazon su digitalizzazione e IA

    (Teleborsa) – Il gruppo Volkswagen e Amazon Web Services (AWS), sussidiaria di Amazon che fornisce servizi di cloud computing, hanno rinnovato per altri cinque anni la collaborazione sulla Digital Production Platform (DPP), la “factory cloud” sviluppata dal gruppo per supportare la produzioneautomobilistica a livello globale. La piattaforma permette di introdurre sistemi IT avanzati e applicazioni di intelligenza artificiale negli impianti, rendendo la produzione più flessibile e veloce, riducendo i costi informatici e accelerando il lancio di nuovi modelli sul mercato. Attraverso la piattaforma, si legge in una nota di Volkswagen, il gruppo può utilizzare sistemi informatici con soluzioni standardizzate in più stabilimenti. Ad oggi sono 43 i siti produttivi in Europa, Nord e Sud America già connessi al sistema, su un totale di 114 impianti Volkswagen nel mondo.”La nostra ambizione è diventare il motore tecnologico automobilistico globale. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo costantemente digitalizzando e connettendo tutte le aree della nostra azienda. Il nostro obiettivo è portare prodotti e tecnologie ai nostri clienti ancora più velocemente. La Piattaforma di Produzione Digitale gioca un ruolo chiave in questo: è il sistema nervoso digitale dei nostri stabilimenti e la chiave per un futuro di produzione basato sull’intelligenza artificiale”, ha affermato Hauke ??Stars, Membro del Consiglio di Amministrazione per l’IT del Gruppo Volkswagen. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa, settore chip sotto pressione

    (Teleborsa) – Wall Street continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,1% sul Dow Jones, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.497 punti.Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,55%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,3%).Settore tech sotto pressione nonostante i risultati trimestrali di Nvidia abbiano superato le attese degli analisti, con previsioni di ricavi superiori anche alle stime di Wall Street. A raffreddare l’interesse degli investitori sono stati il calo dei ricavi del data center e i dubbi sulle previsioni per il mercato cinese. In calo anche i titoli degli altri principali produttori di chip.Telecomunicazioni (+1,01%) e informatica (+0,49%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti sanitario (-0,64%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,45%). LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out al 15,58%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 28 agosto 2025 sono state presentate 185.042 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 984.456 adesioni, pari al 15,588418% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO