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    Yolo Group, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha tagliato il target price (a 2,20 euro per azione da 2,80 euro, per un potenziale upside del 72%) e confermato la raccomandazione (Outperform) sul titolo Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan.Gli analisti hanno rivisto le proiezioni tenendo conto del primo semestre del 2025. I ricavi sono stati pari a 6,4 milioni di euro, circa il 50% del fatturato dell’esercizio 2024, in aumento del 52% rispetto al primo semestre del 2024, considerando il nuovo perimetro di consolidamento. Le commissioni di intermediazione sono cresciute dell’88% su base annua, beneficiando anche dell’acquisizione di RcPolizza.it. Su base omogenea, i ricavi da intermediazione sono aumentati del 51% su base annua. Questa dinamica ha più che compensato il calo dei ricavi da Tech Services & Advisory (-17% su base annua), influenzato da investimenti più lenti dei partner e tempi di attivazione dei progetti più lunghi. Di conseguenza, il mix di ricavi ha continuato a spostarsi verso l’intermediazione, che ora rappresenta circa l’80% del fatturato totale (rispetto al 66% del primo semestre del 2024), in linea con il Piano Strategico 2025-27 del Gruppo. L’EBITDA è stato di -1,2 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro nel primo semestre 2024. La perdita netta di Gruppo è stata di 2,1 milioni di euro, rispetto a 2,3 milioni di euro nel primo semestre 2024, principalmente influenzata dai maggiori costi diretti legati all’espansione delle attività di intermediazione. L’indebitamento netto si è attestato a 1,3 milioni di euro, rispetto a 1,0 milioni di euro di liquidità al 2024, dopo investimenti in conto capitale per 1,5 milioni di euro e acquisizioni per 0,5 milioni di euro.Guardando alla Borsa, viene fatto notare che a fine aprile il titolo ha registrato un minimo di breve termine a 1,09 euro, seguito da una stabilizzazione intorno a 1,20-1,25 euro durante i mesi estivi. Negli ultimi dodici mesi, il prezzo delle azioni Yolo è sceso del 13%, rispetto al +5% dell’indice Italia Growth.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    CatNat: i cinque consigli di IIA per una protezione più consapevole e inclusiva

    (Teleborsa) – Con l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo per le polizze catastrofali destinate alle piccole e medie imprese, il mercato italiano si prepara a un passaggio di sistema che coinvolge direttamente compagnie e imprese. Secondo i dati ANIA, in Italia solo il 5% delle imprese è attualmente coperto contro eventi catastrofali, a fronte di un potenziale di rischio tra i più elevati in Europa. Nel 2023 i danni assicurati per calamità naturali hanno superato i 6 miliardi di euro e nel 2024 si stima una cifra altrettanto elevata, a testimonianza dell’urgenza di ampliare la platea di soggetti protetti. La nuova normativa introduce un modello di relazione più diretta tra assicuratori e aziende, prevedendo la sottoscrizione delle coperture CatNat direttamente con le compagnie o tramite soluzioni digitali integrate nei servizi già attivi.In questo contesto, Italian Insurtech Association (IIA) individua cinque priorità per accompagnare la transizione verso un approccio più consapevole, trasparente e inclusivo alla protezione del rischio.”L’obbligo CatNat non deve essere interpretato come un vincolo, ma come un punto di partenza – afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Italian Insurtech Association –. È una misura che può favorire una reale insurance inclusion, avvicinando al mercato assicurativo migliaia di imprese che finora ne erano escluse. Le compagnie devono agire ora: informare, guidare, formare — mettendo a disposizione strumenti digitali e soluzioni agili che semplifichino la vita delle imprese. Allo stesso tempo, le imprese hanno l’opportunità di comprendere e misurare meglio il proprio profilo di rischio, migliorare la resilienza interna e integrare modelli previsionali nella gestione quotidiana. È un momento decisivo per l’intero comparto: innovazione nei prodotti, trasparenza nei contratti e fiducia nel mercato possono diventare i pilastri di un sistema assicurativo più inclusivo ed efficace”.Cinque consigli per un approccio consapevole e trasparente alle polizze CatNatComunicare in modo chiaro e basato sui dati: trasparenza e linguaggio semplice, supportati da strumenti digitali di simulazione e dati comparativi, per rendere comprensibili costi, benefici e rischi.Fare dell’educazione un servizio continuo: l’educazione assicurativa deve diventare parte integrante dell’offerta: webinar, guide interattive e percorsi digitali di autovalutazione.Costruire la cultura del rischio come valore aziendale: le PMI devono imparare a mappare i propri rischi, comprendere la vulnerabilità territoriale e inserire la prevenzione nei processi gestionali.Sfruttare la tecnologia per semplificare e includere: l’insurtech consente di rendere la protezione più accessibile: soluzioni embedded, intelligenza artificiale e automazione della sottoscrizione riducono le barriere d’accesso.Creare un dialogo continuo fondato su educazione e fiducia: le polizze CatNat devono essere solo l’inizio di un rapporto educativo e informativo costante tra compagnie e imprese. La formazione periodica, la condivisione dei dati sui nuovi rischi climatici e la trasparenza nei rinnovi devono diventare elementi permanenti del rapporto assicurativo, trasformando l’obbligo in cultura e partecipazione. Secondo Italian Insurtech Association solo la collaborazione attiva tra compagnie e imprese può trasformare l’obbligatorietà in una vera inclusione assicurativa, ampliando la base delle imprese protette e riducendo le disuguaglianze territoriali. LEGGI TUTTO

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    Generali presenta la seconda stagione del podcast “Crepe”

    (Teleborsa) – Secondo il rapporto “Mental Health Promotion and Prevention” pubblicato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), depressione e ansia in forma lieve o moderata colpiscono circa un adulto su cinque nei Paesi dell’area. Questi disturbi, spesso non riconosciuti o trattati tempestivamente, comportano conseguenze significative sia per la salute individuale sia per i costi a carico dei sistemi sanitari e dell’economia. Proprio per sottolineare l’urgenza del tema, in occasione della Giornata Mondiale della Salute MentaleGenerali presenta la seconda edizione di “Crepe”, il podcast promosso dal gruppo assicurativo con l’obiettivo di far luce sulle zone d’ombra in cui ancora oggi si rifugia chi ha un problema di salute mentale. In un contesto segnato da cambiamenti profondi, i nuovi episodi di Crepe esplorano come le pressioni contemporanee – sociali, lavorative, digitali – stiano ridefinendo l’equilibrio emotivo e la capacita` di connessione con gli altri. La seconda stagione da` voce a quattro persone che condividono la propria esperienza diretta, raccontando di cyberbullismo, emarginazione sociale, ansia da prestazione e ritiro sociale. Le loro testimonianze diventano il punto di partenza per riflettere non solo sul vissuto individuale, ma anche sul ruolo della comunita`, delle istituzioni e delle aziende nel costruire risposte piu` ampie e inclusive. “Il mondo che cambia porta problematiche nuove, che conducono a disagi molto diffusi. Il benessere delle nostre persone non e` solo una responsabilita` etica, ma un elemento strategico per costruire un futuro sostenibile. In un mondo che cambia rapidamente, dobbiamo quindi essere capaci di adattarci e supportare chi lavora con noi nell’affrontare le sfide di questa trasformazione” commenta Monica Bastiani, responsabile Head Office People Care & DEI di Generali. “Attraverso le storie personali e il contributo di esperti qualificati, Crepe – sottolinea Generali in una nota – vuole illuminare i meccanismi che alimentano queste nuove forme di sofferenza e indicare possibili percorsi di resilienza e supporto. Un impegno che rispecchia la visione di Generali come datore di lavoro responsabile, impegnato a promuovere ambienti di lavoro in cui il benessere mentale sia una priorita` condivisa. Generali, che conta oltre 87mila dipendenti nel mondo e circa 14mila in Italia, integra la responsabilita` sociale d’impresa in tutte le sue aree di azione, riconoscendo il proprio ruolo non solo come assicuratore e investitore, ma anche come datore di lavoro e corporate citizen responsabile”. La serie Crepe, una produzione OnePodcast in collaborazione con Generali, e` disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto. LEGGI TUTTO

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    Generali, Lovaglio (MPS): è un asset importante del nuovo gruppo

    (Teleborsa) – “Generali è un asset molto importante della nostra realtà anche se pesa un po’ meno che sul bilancio della sola Mediobanca”. Lo ha detto l’AD di MPS, Luigi Lovaglio, in audizione in Commissione di inchiesta sulle banche. “Generali – ha aggiunto – rappresenta una parte non correlata con l’attività bancaria, una fonte di reddito che è benvenuta nel nostro conto economico”. Certo “come tutti gli investimenti in cui la banca mette capitale deve dare una redditività positiva”. MPS “guarda questo investimento in un’ottica esclusivamente industriale e di opportunità di ulteriore ricchezza per tutti gli stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    Lloyds, rischio di un altro sostanziale accantonamento sui prestiti auto dopo azione FCA

    (Teleborsa) – Lloyds, colosso bancario e assicurativo britannico, ritiene “probabile che sia necessario un accantonamento aggiuntivo che potrebbe essere significativo” per risarcire i clienti a cui erano stati venduti prestiti per auto in modo improprio dopo che la Financial Conduct Authority (FCA) ha avviato un programma di risarcimento.Lloyds “continua a valutare l’impatto e le implicazioni del documento di consultazione FCA recentemente pubblicato sul finanziamento auto – si legge in una nota – Permangono incertezze sull’interpretazione e l’attuazione delle proposte, ma sulla base della nostra analisi iniziale e delle caratteristiche del regime proposto, è probabile che sia necessario un accantonamento aggiuntivo che potrebbe essere significativo”.I pagamenti per circa 14 milioni di contratti di finanziamento auto iniqui potrebbero iniziare il prossimo anno, nell’ambito di un regime di indennizzo per l’intero settore proposto da FCA. L’autorità britannica stima che i cittadini riceverebbero in media circa 700 sterline per contratto. In base al numero di consumatori che FCA stima potrebbero partecipare al regime, gli istituti di credito potrebbero erogare 8,2 miliardi di sterline di indennizzi.Le società di finanziamento auto hanno violato le leggi e i regolamenti in vigore all’epoca non divulgando informazioni importanti. Ciò ha portato a comportamenti iniqui, negando ai consumatori la possibilità di negoziare o trovare un’offerta migliore e, in alcuni casi, pagando di più per il prestito.”Molti istituti di credito per finanziamenti auto non hanno rispettato la legge o le normative – ha spiegato Nikhil Rathi, chief executive di FCA – Ora che abbiamo chiarezza giuridica, è tempo che i loro clienti ricevano un giusto risarcimento. Il nostro programma mira a essere semplice da utilizzare per le persone e da implementare per gli istituti di credito. Riconosciamo che ci saranno opinioni molto diverse sul programma, sulla sua portata, sulla tempistica e sulle modalità di calcolo del risarcimento. Su una questione così complessa, non tutti otterranno tutto ciò che desiderano. Ma vogliamo lavorare insieme al miglior programma possibile e porre rapidamente fine a questa questione”. LEGGI TUTTO

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    Filangieri (ISP Assicurazioni): raggiunto obiettivi di sostenibilità particolarmente sfidanti

    (Teleborsa) – “Nel periodo 2022-25, in ambito di sostenibilità, il Gruppo Intesa Sanpaolo Assicurazioni ha raggiunto e superato obiettivi che nel 2021 sembravano particolarmente sfidanti: in particolare abbiamo rivisto la gamma prodotti, incrementando le opzioni di investimento ESG dal 48% all’82%, e abbiamo visto crescere i premi su prodotti che favoriscono la sostenibilità in senso ampio, come le polizze per i senior e i caregiver, le polizze collettive salute e le coperture contro alluvione e terremoto, passate da 27 a 45 miliardi di capitali assicurati, solo per il retail”. Lo ha detto Lauretta Filangieri, Responsabile Sostenibilità del Gruppo Intesa Sanpaolo Assicurazioni, intervenendo nell’ambito del panel dal titolo “Comunicare la sostenibilità per valorizzare l’impegno dell’organizzazione”.”La responsabilità sociale è un tema centrale nel nostro Gruppo: per questo motivo investiamo molto sia nello sviluppo di soluzioni che rispondano alle esigenze reali di persone e imprese, sia nella diffusione della cultura assicurativa e della sostenibilità, attraverso iniziative concrete, di cui misuriamo l’impatto – ha aggiunto – Ne sono un esempio sia “In Action ESG CLIMATE”, programma che sostiene con contributi in denaro le start up portatici di idee innovative a favore della transizione ecologica, sia Area X, il nostro spazio torinese dedicato alla cultura della Protezione”. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Barbara Quaresmini si dimette dal CdA

    (Teleborsa) – Unipol Assicurazioni ha comunicato che Barbara Quaresmini ha rassegnato, per sopravvenute esigenze di carattere professionale, le proprie dimissioni dalla carica di amministratore, con effetto dalla data odierna.Quaresmini – consigliere non esecutivo, indipendente e componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate – era stata nominata dall’assemblea del 29 aprile 2025, nell’ambito della lista di maggioranza presentata dal patto di sindacato avente ad oggetto azioni Unipol, di cui facevano parte 18 candidati, tutti eletti, unitamente al primo nominativo della lista risultata seconda per numero di voti. Non residuando pertanto nella lista ulteriori candidati da eleggere, non trovano applicazione nel caso di specie le regole del voto di lista previste dallo Statuto.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di avviare le attività propedeutiche all’assunzione, in occasione di una prossima riunione, delle opportune deliberazioni in merito alla composizione dell’organo amministrativo, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari.L’organo amministrativo ha anche deliberato la nomina di Francesco Masci, Group Chief Financial Officer, quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. LEGGI TUTTO

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    Yolo, ricavi primo semestre in crescita del 52% trainata dall’intermediazione assicurativa

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2025 con una crescita dei ricavi totali a 6,4 milioni (+52% rispetto ai 4,2 milioni dell’esercizio precedente) trainata dall’intermediazione assicurativa, il cui peso sul totale è aumentato all’81% (66% nel 2024), in linea con le previsioni del Piano Strategico 2025-27. Volume dei premi gestiti dalle piattaforme a 11,8 milioni di euro (+88% rispetto al primo semestre del 2024).L’EBITDA del semestre è negativo per 1,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al dato negativo per 1,3 milioni del 2024 e in miglioramento in termini d’incidenza sui ricavi (da -31 a -19%). Il Risultato Netto è negativo per 2,1 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta risulta negativa per 1,3 milioni.”La forte crescita dei ricavi e dei premi gestiti conferma la validità delle scelte strategiche compiute, sia per innovare la tecnologia e i servizi, sia per rafforzare la proposizione phygital – ha detto l’AD Gianluca De Cobelli – Nella seconda parte dell’anno, la dinamica dei ricavi sarà alimentata dai progetti di sviluppo in attuazione del Piano Strategico 2025-2027 e dalla domanda delle imprese per conformarsi agli obblighi assicurativi sui rischi catastrofali. Confidiamo, pertanto, in un ulteriore miglioramento dei risultati”.Cresciute a 150 (+12% rispetto al primo semestre 2024) le partnership con banche, compagnie assicurative, gruppi retail e concessionari auto per il collocamento delle polizze e l’abilitazione della distribuzione digitale. LEGGI TUTTO