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    Italia nella morsa dell'inverno: neve e disagi da Nord a Sud

    (Teleborsa) – Italia stretta nella morsa gelida dell’inverno: da Nord a Sud si registrano forti nevicate che stanno creando non pochi disagi. In molti Comuni, nelle zone più in difficoltà, soprattutto in Sardegna, si sta predisponendo la chiusura delle scuole. Con l’abbassamento delle temperature è arrivata la neve anche alle porte di Roma, in particolare ai Castelli Romani. Rocca di Papa, comune a pochi chilometri dalla Capitale, si è svegliata con le strade imbiancate. Il Comune ha attivato tutte le misure precauzionali con la Protezione Civile presente sul posto. “Al momento – comunica l’amministrazione – non si sono registrati problemi significativi e tutte le strade principali sono state sgombrate e rese percorribili in sicurezza. Il personale del Comune è stato allertato e pronto ad intervenire in caso di necessità”. Qualche problema di viabilità per il ghiaccio sulle strade è stato registrato nel comune limitrofo di Rocca Priora. Anche qui è caduto qualche fiocco di neve. stessa situazione ad Albano, Velletri e nei comuni che insistono sui Castelli Romani. Più copiose le nevicate ad alta quota e nelle zone montane come il Terminillo.Cima del Vesuvio imbiancata dalla neve e temperature in deciso calo è ciò che hanno trovato al loro risveglio anche i napoletani, e con loro i residenti dei comuni alle pendici del vulcano, come conseguenza del brusco calo delle temperature. La Protezione Civile in Campania ha emanato allerta meteo arancione dalle 12 di oggi fino alle 8 di sabato con possibili mareggiate lungo le coste e neve sopra i 400 metri.Anche Venezia tornerà a fare i conti con un’acqua alta rilevante: per questo è stata annunciata la messa in campo del sistema Mose, le paratoie a difesa della città. Per le 9.55, in base alle previsioni del Centro maree del Comune, è prevista una massima di 115 centimetri. Le temperature minime: nella notte ha nevicato anche a quote collinari. In montagna, comprese le prealpi, il pericolo di valanghe è marcato di grado ‘3’ su una scala fino a ‘5’. LEGGI TUTTO

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    Clima: S&P, aumenti temperatura più dannosi per economie in via di sviluppo

    (Teleborsa) – Un aumento della temperatura media annua di 1 grado Celsius per un solo anno risulta più dannoso per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo che per le economie avanzate. Lo rivela un’analisi condotta da S&P Global Ratings sui dati di 190 Paesi. Lo studio S&P ha rilevato che sette anni dopo tale aumento, il PIL pro capite è inferiore di 0,6-0,7 punti percentuali nei Paesi con temperature medie annue attuali di 22-24 gradi (principalmente nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo) rispetto a quelli con temperature medie di 15 gradi (Paesi con economie avanzate), a parità di altre condizioni. Inoltre, S&P ha riscontrato perdite permanenti di reddito dovute alla riduzione della produttività e degli investimenti, con il settore agricolo che subisce un impatto a lungo termine. Quando le temperature annue sono in media di 24°C, il PIL pro capite dei Paesi meno pronti ad affrontare il cambiamento climatico rimane inferiore di 2 punti percentuali, mentre i Paesi più pronti non registrano perdite durature, a sette anni dallo shock termico di 1°C.Negli ultimi decenni le economie si sono parzialmente adattate ai singoli aumenti di temperatura: la sensibilità del PIL agli shock termici è diminuita di circa il 30% negli ultimi 20 anni. Anche le risposte di politica macroeconomica di sostegno hanno aiutato le economie a riprendersi dagli shock climatici; una politica monetaria restrittiva sembra amplificare lo shock, mentre i bassi tassi di interesse reali sono associati a pochi danni.(Foto: © designua/123RF) LEGGI TUTTO

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    Appennini, almeno 50 milioni danni diretti da carenza neve

    (Teleborsa) – Ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani. Il governo “darà risposte entro breve, 2-3 settimane”, perché “il tempo è una categoria per gli imprenditori fondamentale: perdere tempo vuol dir fare chiudere aziende e far perdere posti di lavoro”, ha assicurato Santanchè. “Ci hanno parlato di 50 milioni, ma ho chiesto alle Regioni singolarmente di fare delle stime precise, perché i danni potrebbero essere maggiori”, ha, appunto, spiegato la ministra. LEGGI TUTTO

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    Lotta al cambiamento climatico, CDP conferma rating A- per A2A

    (Teleborsa) – L’organizzazione no-profit CDP (ex Carbon Disclosure Project), che detiene il piu` grande database internazionale sulle performance ambientali delle piu` importanti organizzazioni mondiali, ha confermato il rating A- per le prestazioni legate al cambiamento climatico di A2A. L’edizione di quest’anno vede il Gruppo ottenere uno dei punteggi piu` elevati nella classifica relativa al Climate Change e per l’assessment Water Security, dove A2A si posiziona con il rating A- in testa alle quasi 300 aziende italiane monitorate.Il percorso intrapreso da A2A prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2040, in anticipo di dieci anni rispetto agli obiettivi comunitari. Inoltre, viene confermato il target di riduzione delle emissioni approvato dalla Science Based Targets Initiative (SBTI) con orizzonte 2030, che mira a limitare l’innalzamento delle temperature globali al di sotto dei 2°C. Per quanto riguarda la transizione energetica, a piano sono previsti investimenti prevalentemente focalizzati su sviluppo delle rinnovabili, flessibilita` ed elettrificazione dei consumi: il traguardo al 2030 e` di raggiungere i 9 TWh di produzione di energia elettrica da fonti green. Nell’ambito dell’economia circolare, il Gruppo prevede di accrescere la capacita` di trattamento e valorizzazione dei rifiuti e il suo posizionamento nel segmento del mercato del biometano. LEGGI TUTTO

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    Iren, no profit CDP conferma rating climate change “A-“

    (Teleborsa) – CDP, organizzazione no-profit indipendente che a livello globale raccoglie, analizza e diffonde dati sulle performance ambientali di imprese, città, stati e regioni, ha confermato per il gruppo Iren il rating “A-” per le prestazioni connesse al cambiamento climatico.Il risultato, spiega la multiservizi quotata su Euronext Milan, conferma l’impegno continuo, anche in questo contesto di elevata volatilità dello scenario energetico, nella proposta di iniziative legate agli asset green, come ad esempio la crescita delle rinnovabili, che nel 2022 ha visto l’avvio di progetti per lo sviluppo di impianti fotovoltaici per circa 210 MW di nuova capacità installata, e nel perseguimento di importanti obiettivi di decarbonizzazione validati da Science Based Target initiative. Sono migliaia le organizzazioni che partecipano alla rilevazione annuale delle proprie emissioni di gas effetto serra e analizzano i rischi e le opportunità legate al climate change attraverso CDP, che detiene il più grande database internazionale sulle politiche di gestione del cambiamento climatico attuate dalle più importanti organizzazioni mondiali. Nel 2022 sono state oltre 15.000 le aziende che hanno partecipato alla survey, e circa 330 sono quelle incluse nelle Top List. LEGGI TUTTO

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    ENEA, Antartide: base Concordia, inizia campagna di ricerca estiva 2022-2023

    (Teleborsa) – Prende il via nella base antartica italo-francese di Concordia la campagna di ricerca estiva 2022-23 del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) e gestito da ENEA per la pianificazione logistica e dal Cnr per la programmazione scientifica. Con l’arrivo del primo gruppo di tecnici della nuova spedizione – fa sapere ENEA in una nota – si conclude il lungo periodo di isolamento per i 13 invernanti del 18esimo winterover che hanno portato avanti attività di ricerca e di manutenzione della base, rimasta irraggiungibile per nove mesi a causa di temperature esterne fino a -80°C.Fino al prossimo febbraio 45 ricercatori – 27 italiani e 18 francesi – si avvicenderanno nella stazione a oltre 3mila sul plateau antartico orientale per lavorare a 30 progetti di ricerca nell’ambito di astronomia, scienze della terra, fisica e chimica dell’atmosfera, climatologia e medicina. Tra questi progetti, 17 saranno a cura del PNRA, 11 dell’Istituto polare francese Paul Emile Victor (IPEV) e 2 gestiti congiuntamente. Inoltre, dal prossimo febbraio i 13 nuovi invernanti del 19esimo winterover – 6 italiani, 6 francesi e 1 medico tedesco dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) – si faranno carico per i successivi 9 mesi del mantenimento dell’infrastruttura e delle attività di ricerca invernali, tra cui 9 progetti di biomedicina in collaborazione con ESA.A supporto dei diversi progetti di ricerca, a Concordia saranno presenti anche 35 tecnici del PNRA e dell’IPEV, impegnati in attività di gestione della base e di carico e scarico dei voli che trasportano personale, cibo e strumentazione scientifica. Inoltre, gestiranno le operazioni legate alle traverse, i lunghi convogli trainati da slitte che muovono combustibile e materiali pesanti dalla costa alla stazione di Concordia.La stazione Concordia darà inoltre supporto al campo remoto di Little Dome C, distante circa 40 chilometri, dove è in corso il progetto europeo Beyond Epica Oldest Ice, il più grande studio sui cambiamenti climatici, che mira a estrarre a una profondità di circa 3 mila metri il nucleo di ghiaccio più antico della Terra per ricavare informazioni sul clima terrestre fino a 1,5 milioni di anni fa.”Questo inizio di stagione a Concordia è fortemente condizionato dalle temperature ancora molto basse, che rimangono per gran parte della giornata al di sotto dei -45°C, circa 5°C in meno rispetto a quelle degli anni passati – spiega Rocco Ascione dell’ENEA, station leader di Concordia –. In queste condizioni il lavoro all’esterno diventa estremamente difficoltoso: anche nelle giornate poco ventose il personale è stato esposto a un windchill[1] fino a -65°C, percependo temperature parecchio inferiori a quelle reali. Le basse temperature stanno limitando anche il normale impiego dei mezzi meccanici. Siamo comunque riusciti a riportare in superficie le attrezzature e i mezzi di trasporto dal loro ricovero invernale, costruito sotto il ghiaccio dove la temperatura si mantiene costante intorno ai -50°C anche durante il lungo inverno antartico”. LEGGI TUTTO

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    COP27, Meloni dà il via ai bilaterali: vede Sunak e Presidente Etiopia

    (Teleborsa) – La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’International Convention Center di Sharm el-Sheikh, dove viene inaugurata la conferenza su clima COP27, accompagnata dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, ed ha subito dato il via ad una serie di bilaterali, alcuni propedeutici ad aumentare le forniture di gas all’Italia. Dopo esser stata accolta dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, con il quale probabilmente ci sarà un delicato faccia a faccia, e dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, Meloni ha avuto una serie di bilaterali con il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, con il Premier del Regno Unito Rishi Sunak e con il Primo ministro della Repubblica federale democratica di Etiopia, Abiy Ahmed.Incontrando il Primo Ministro della Repubblica Federale Democratica d’Etiopia Abiy Ahmed, Meloni ha espresso soddisfazione per la recente conclusione dell’Accordo per una pace duratura attraverso la cessazione delle ostilità tra il Governo etiope ed il Fronte di Liberazione del Popolo Tigrino ed ha discusso delle opportunità di rafforzamento dei legami economici soprattutto in campo energetico. Con il Premier britannico Sunak, Giorgia Meloni si è trovata d’accordo sulla necessità di dare “una risposta unitaria all’aggressione russa all’Ucraina” ed alla cooperazione tra Italia e Regno Unito in ambito G7 e NATO. Al Presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog, la Premier italiana ha assicurato forte assonanza sulla difesa dei valori comuni a partire dalla lotta all’antisemitismo. Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, aprendo i lavori, ha sollecitato un “patto di solidarietà climatica” fra Stati ricchi e Stati emergenti. ricordando che il cambiamento climatico è “la sfida centrale del nostro secolo” e la “stiamo perdendo” perché le emissioni le temperature globali continuano a salire. La COP27 arriva in un momento cruciale, poiché la crisi economica, l’inflazione e la crisi energetica e del commercio internazionale hanno in qualche modo rallentato il passo delle economie Avanzate verso gli obiettivi posti dall’Accordo di Parigi. “Dobbiamo affrontare molte sfide, ma il cambiamento climatico è la più grande. Questa Cop27 dovrà tenere traccia delle promesse fatte”, ha ribadito con un tweet la Presidente della UE Ursula von der Leyen, richiamando l’obiettivo di limitare il riscaldamento climatico entro 1,5 gradi e l’impegno dell’Europa a “mantenere la rotta”. LEGGI TUTTO

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    “BG4SDGs-Time To Change”, la vita sotto i mari al centro del progetto fotografico di Banca Generali e Stefano Guindani

    (Teleborsa) – Nel 2022 l’arcipelago delle Maldive festeggia un giubileo molto particolare: il Golden Jubilee del turismo. Correva infatti il 1972 quando gli italiani furono i primi turisti a mettere piede su questo piccolo Stato-paradiso dislocato su 26 atolli e più di 1000 isole coralline, seguiti aruota da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Oggi il turismo rappresenta oltre il 35% del PIL delle Maldive e contribuisce significativamente allo sviluppo economico del Paese. Questo sviluppo, però, non è privo di conseguenze. Gli oltre 1,3 milioni di visitatori l’anno portano con sé abitudini e comportamenti che impattano in maniera significativa uno degli ecosistemi marini più delicati di tutto il Pianeta. Ecco perché oggi è fondamentale intervenire prima che i danni del turismo siano irreparabili. La vita sotto i mari nelle acque delle Maldive è al centro del racconto del nono capitolo di BG4SDGs – Time to Change, il progetto di Stefano Guindani con Banca Generali per approfondire lo stato dell’arte del processo di raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. In questa occasione, l’obiettivo di Guindani – spiega Generali in una nota – si è soffermato ad indagare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 14 “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile”. Per analizzare la situazione, il fotografo è andato ad esplorare alcuni angoli delle Maldive lontani dai grandi circuiti dei viaggi organizzati, per scoprire progetti di cooperazione finalizzati a preservare la fauna e la flora marina. A, Dharavandoo, ad esempio, il Manta Trust è una associazione che si adopera per la conservazione dei mobulidi, specie fortemente minacciata dai rifiuti presenti nei mari. A Dhigurah, invece, il Whale Shark Research Program tutela gli squali balena, specie autoctona che rischia l’estinzione a causa del cambiamento degli ecosistemi marini maldiviani. L’intensivo sfruttamento delle spiagge, invece, sta riducendo sempre più gli spazi per le tartarughe che non sanno dove deporre le uova, ma un aiuto arriva dall’Olive Ridley Project a Dhuni Kholu che si occupa di queste specie prima che diventino a rischio.”Da questo significativo viaggio, – ha dichiarato Guindani – spero di portare una testimonianza forte, un appello a preservarela vita sotto i mari, che compongono il 70% dell’intero pianeta. Ho visto tartarughe mutilate dalla plastica gettata in mare, squali balena minacciati dal surriscaldamento globale, mante costrette a modificare le loro rotte migratorie: creature da sempre padrone del loro habitat, messe in breve tempo in pericolo dai nostri comportamenti sconsiderati. Da questo viaggio mi porto immaginisuggestive di un mondo da tutelare, da proteggere a tutti i costi”. Il turismo, però, non è l’unico problema che le Maldive devono affrontare. Un’altra grande sfida per l’arcipelago è rappresentata dal cambiamento climatico. Il rapido scioglimento dei ghiacciai – testimoniato nel progetto anche da BG4SDGs alle Svalbard, in Norvegia – sta rapidamente innalzando il livello degli oceani. Si tratta di una vera e propria minaccia di estinzione per lo Stato al più basso livello sul mare al Mondo. Non a caso, il presidente Ibrahim Solih ha dichiarato che teme che le Maldive possano sparire entro la fine del secolo in corso. Uno scenario apocalittico che i maldiviani stanno provando a evitare a tutti i costi, anche attraverso la cooperazione internazionale, con progetti come il Modular Artificial Reef Structure (MARS), una iniziativa che prevede la creazione di corallo da trapianto creato con stampa 3D che favorisce la crescita di coralli bionici. Un modo intelligente e a impatto zero per creare barriere naturali contro l’innalzamento dei mari.Presentato lo scorso 15 settembre 2021 a Milano, BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri 8 mesi al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo sarà duplice: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani spazierà oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti, Turchia e Sudafrica. Ad affiancarlo c’è un accompagnatore d’eccezione come Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi del progetto e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare.L’SDG numero 14 “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile” è il nono obiettivo presentato in questa serie. Tutte le foto del progetto BG4SDGs sono consultabili anche sul sito internet di Banca Generali e sui profili ufficiali di Banca Generali su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube. LEGGI TUTTO