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    Allarme ONU, Ronchi: accelerare impegni di decarbonizzazione

    (Teleborsa) – “È necessario accelerare gli impegni di decarbonizzazione che devono rientrare nelle priorità dei Governi. All’Italia manca una legge per la protezione del clima che fornisca a tutti i settori un orizzonte sulla traiettoria della decarbonizzazione”. Lo ha dichiarato l’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi in una intervista a Il Manifesto sul tema del riscaldamento globale.”Al momento – dice – non si vede corrispondenza tra la gravità della crisi climatica e l’effettivo impegno della politica, anche in Italia”. Secondo Ronchi, invece, proprio l’Italia dovrebbe essere protagonista. “Si trova nel Mediterraneo, un’area critica dal punto di vistadel rischio climatico. Importa combustibili fossili, dunque disporre di fonti di energia rinnovabile consentirebbe di tagliare la bolletta energetica”.L’ex Ministro ribadisce la necessità di una legge: “servirebbe a definire gli obiettivi di decarbonizzazione in modo che siano vincolanti e non dipendano dagli indirizzi del singolo governo, a meno che cambi la legge. Servirebbe inoltre a dare un quadro certo di riferimento ai diversi settori, a ripartire in maniera vincolate l’impegno di Riduzione tra i settori, a stabilire gli strumenti per raggiungere gli obiettivi”. LEGGI TUTTO

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    Clima, Cingolani: “Serve cambiamento epocale entro il 2030”

    (Teleborsa) – “Purtroppo non ci sono novità positive, ma un peggioramento di tutti i parametri più pericolosi. Da qui al 2030 siamo chiamati a un cambiamento epocale.” Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a La Repubblica commentando il rapporto dell’Onu sui cambiamenti climatici.”Ci sono scenari contenuti nel rapporto secondo cui, se riusciamo a rispettare una certa quantità di emissioni di gas climalteranti nei tempi previsti dagli Accordi di Parigi, allora potremo tenere sotto controllo l’incremento di temperatura”, evidenzia. Nel caso contrario “potremmo arrivare a livelli di temperatura altissimi, oltre i 3 gradi. Una situazione insostenibile, letale”. Secondo il ministro quello ad ostacolare il cambiamento sono “questioni geopolitiche importanti e complesse. Non basta l’impegno di un singolo Paese. Serve uno sforzo globale, ma per ottenerlo occorre che i criteri di distribuzione dei “sacrifici” siano chiari. Ora non lo sono affatto”. LEGGI TUTTO

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    Clima, Cina: mondo “abbia fiducia” in nostro impegno

    (Teleborsa) – Il mondo deve “avere fiducia” negli impegni della Cina nella lotta al cambiamento climatico. Lo ha assicurato oggi Pechino dopo la pubblicazione del rapporto degli esperti climatici dell’Onu (Ipcc).La Cina, il più grande inquinatore del mondo, si è impegnata a iniziare a ridurre le proprie emissioni di gas serra prima del 2030 ma allo stesso tempo ha annunciato la riapertura delle miniere di carbone per alimentare l’attività economica. “La comunità internazionale deve avere piena fiducia nell’attuazione dell’azione della Cina per il clima”, ha affermato il Ministerodegli Esteri cinese in una dichiarazione all’Afp. “Attueremo fedelmente i nostri impegni internazionali”, aggiunge la diplomazia cinese. LEGGI TUTTO

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    Meteo, dall'Africa arriva “Lucifero”: punte di 48 gradi al Sud

    (Teleborsa) – Si è aperta ieri la settimana più rovente dell’estate con temperature che, in particolare al Sud, potranno arrivare a toccare i 48 gradi. E i primi segni tangibili di questa nuova ondata di calore si avranno già oggi, con 4 città da bollino rosso (Bari, Campobasso, Latina e Roma).Numeri che domani, mercoledì 11 agosto, raddoppierà (con Frosinone, Palermo, Perugia e Rieti che si aggiungeranno all’elenco). Il bollino rosso viene utilizzato nel bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute per contrassegnare i centri urbani dove si registra il massimo livello di rischio caldo per tutta la popolazione, non solo quindi solo per le fasce più deboli come invece indica il bollino arancione.Per difendersi dal caldo il ministero ribadisce alcune fondamentali regole: evitare di esporsi al caldo o al sole dalle 11 alle 18; non frequentare zone particolarmente trafficate, in particolare per le persone più fragili; uscire nelle ore più fresche, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone e evitando l’attività fisica all’aperto nelle ore più calde. Poi attenzione alla conservazione dei farmaci, bere abbondantemente, evitando bevande troppo fredde e quelle alcoliche.Importante poi seguire un’alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti. Quanto all’abbigliamento, il ministero della Salute suggerisce di indossare indumenti chiari, leggeri, in fibre naturali (es. cotone, lino), riparandosi la testa con un cappello leggero di colore chiaro e utilizzando occhiali da sole. LEGGI TUTTO

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    Starace (Enel): “rapporto IPCC rende urgente intraprendere azioni coraggiose”

    (Teleborsa) – “Accogliamo con favore la pubblicazione del documento dell’IPCC per policymakers che illustra i punti salienti dal nuovo rapporto dell’organizzazione Climate Change 2021: the Physical Science Basis, rapporto che rende ancora più urgente la necessità da parte delle economie globali di intraprendere azioni coraggiose per ridurre rapidamente le emissioni, di pari passo con la limitazione dell’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C” commenta Francesco Starace, amministratore delegato di Enel. “Il Gruppo Enel si è già impegnato a ridurre dell’80% le proprie emissioni dirette entro il 2030, rispetto al 2017, in linea con l’obiettivo degli 1,5°C, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Esortiamo i governi di tutto il mondo a fare il possibile, in modo tale che l’economia globale abbandoni rapidamente le attività inquinanti e potenzi le soluzioni volte ad arginare il cambiamento climatico. Tale azione – prosegue il manager – è essenziale se vogliamo portare tutti i nostri fornitori e clienti a intraprendere un percorso comune. In tal senso, Enel, in qualità di firmataria della campagna “Business Ambition for 1.5°C” promossa dalle Nazioni Unite e da altre istituzioni, si impegna a raggiungere la neutralità in termini di emissioni entro il 2050 lungo tutta la catena del valore, comprese sia le emissioni dirette (Scope 1) che quelle indirette (Scope 2 e 3)”.”Quando si parla di scenari climatici – continua Starace – la scienza ha compiuto progressi significativi e il lavoro dell’IPCC è fondamentale per capire cosa potrebbe riservarci il futuro e quali sono le nostre capacità di mitigazione e adattamento. Il sesto ciclo di valutazione dell’IPCC, che produrrà un’importante serie di rapporti IPCC, offrendo una visione completa delle conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici, rappresenta una risorsa fondamentale per i policymakers, le aziende private e la società nel complesso. L’approccio completo e trasparente dell’IPCC è importante per diffondere la conoscenza e la consapevolezza a qualsiasi livello”.”Il rapporto “Climate Change 2021: the Physical Science Basis”, preparato dal Gruppo di lavoro I dell’IPCC, condivide le informazioni più recenti per quanto riguarda la comprensione fisica del clima attuale e le proiezioni future, inclusa una maggiore consapevolezza in merito all’impatto umano sui cambiamenti climatici. Il rapporto descrive in dettaglio il bilancio energetico della Terra, i processi sul feedback climatico e la sensibilità climatica, evidenziando il potenziale cambiamento della temperatura globale, oltre a rafforzare la richiesta di un’azione urgente per la mitigazione dei cambiamenti climatici, dopo l’ IPCC Special Report on Global Warming of 1.5°C (il rapporto speciale sul riscaldamento globale di 1,5°C) e i relativi rischi per il pianeta e l’umanità”.”Di particolare interesse – conclude l’Ad di Enel – è la maggiore attenzione alle informazioni regionali derivanti dai miglioramenti del modello e le ultime scoperte sugli eventi estremi, compresi eventi compositi, tenendo conto le scale temporali del meteo e del clima, che sono informazioni essenziali per la valutazione dei rischi legati al clima. I futuri rapporti di questo ciclo saranno ugualmente importanti nel sostenere la definizione di un’efficace strategia di mitigazione e adattamento per costruire un futuro resiliente rispetto alle variazioni climatiche: Gruppo di lavoro II – Impatti, adattamento e vulnerabilità; Gruppo di lavoro III – Mitigazione dei cambiamenti climatici”. LEGGI TUTTO

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    Roghi Sardegna: domani Patuanelli, Todde e Fontana in visita

    (Teleborsa) – Domani, martedì 10 agosto, il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, la viceministra al Mise Alessandra Todde e la sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana, saranno in visita istituzionale in Sardegna per visitare le aree colpite in questi giorni dagli incendi. Incontreranno i sindaci dei comuni colpiti, le aziende agricole, gli imprenditori.Inoltre parteciperanno all’assemblea Anci di tutti i sindaci sardi a Sennariolo, il Comune più colpito e successivamente anche le categorie del territorio che hanno subito i maggiori danni a causa delle devastazioni.”Il Governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, ai sindaci, alle imprese, agli imprenditori e ai cittadini che in queste settimane hanno vissuto sulla propria pelle le devastazioni causate dagli incendi che hanno colpito duramente anche la Regione Sardegna. Domani saremo in Sardegna per incontrare i sindaci e le categorie dimostrando che il governo non ha alcuna intenzione di lasciarli soli. Grazie al Ministro Patuanelli e alla sottosegretaria al Mite Fontana per aver deciso di venire in Sardegna a conferma che lo Stato c’è”, dichiara con una nota la viceministra Todde, unica rappresentante sarda al Governo. LEGGI TUTTO

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    Clima, IPCC: “Obiettivo emissioni nette CO2 pari a zero per bloccare riscaldamento globale”

    (Teleborsa) – Stanno avvenendo cambiamenti nel clima della Terra in ogni regione e in tutto il sistema climatico. Molti di questi cambiamenti sono senza precedenti in migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, e alcuni tra quelli che sono già in atto – come il continuo aumento del livello del mare – sono irreversibili in centinaia o migliaia di anni. Tuttavia, forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra limiterebbero i cambiamenti climatici. Se, da una parte, grazie a queste riduzioni, benefici per la qualità dell’aria sarebbero rapidamente acquisiti, dall’altra, potrebbero essere necessari 20-30 anni per vedere le temperature globali stabilizzarsi. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato oggi. Il documento del Gruppo di lavoro 1 dell’IPCC, “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche” è stato approvato venerdì 6 agosto da 195 governi membri del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, nel corso di una sessione virtuale che si è tenuta per due settimane a partire dal 26 luglio, e costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022.”Questo rapporto riflette sforzi straordinari in circostanze eccezionali – ha detto Hoesung Lee, presidente dell’IPCC –. Le innovazioni contenute in questo rapporto e i progressi nella scienza del clima che esso riflette, forniscono un contributo inestimabile ai negoziati sul clima e ai processi decisionali”. Il rapporto fornisce nuove stime sulle possibilità di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5 gradi nei prossimi decenni. “A meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra – si legge nel rapporto – limitare il riscaldamento a circa 1,5 gradi o addirittura 2 gradi sarà un obiettivo fuori da ogni portata”. Per il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres il rapporto IPCC “deve suonare una campana a morto per il carbone e i combustibili fossili prima che distruggano il nostro pianeta. L’odierno rapporto – ha aggiunto – è un codice rosso per l’umanità. I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili: le emissioni di gas serra dovute alla combustione di combustibili fossili e alla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo a rischio immediato miliardi di persone”. Le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane – rileva il documento – sono responsabili di circa 1,1 gradi di riscaldamento rispetto al periodo 1850-1900. Mediamente nei prossimi 20 anni, secondo il rapporto, la temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5 gradi di riscaldamento. La valutazione – spiega l’IPCC – si basa sulle serie di dati osservati utilizzate per valutare il riscaldamento avvenuto nel passato. Allo stesso tempo, il rapporto poggia sui più recenti avanzamenti scientifici nella comprensione delle risposte del sistema climatico alle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane. “Questo rapporto è un riscontro oggettivo (reality-check) – ha detto la co-presidente del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC, Valérie Masson-Delmotte –. Ora abbiamo un quadro molto più chiaro del clima passato, presente e futuro, che è essenziale per capire dove siamo diretti, cosa si può fare e come ci possiamo preparare”. Molte caratteristiche dei cambiamenti climatici – spiega il documento – dipendono direttamente dal livello di riscaldamento globale, ma ciò che le persone vivono in prima persona in diverse aree del pianeta è spesso molto diverso dalla media globale. Per esempio, il riscaldamento sulla superficie terrestre è più elevato rispetto alla media globale, nell’Artico è più del doppio. “I cambiamenti climatici stanno già influenzando ogni regione della Terra, in molteplici modi. I cambiamenti che stiamo vivendo aumenteranno con un ulteriore incremento del riscaldamento”, ha detto il co-presidente del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC, Panmao Zhai.Dalle analisi del rapporto emerge che nei prossimi decenni un aumento dei cambiamenti climatici è atteso in tutte le regioni. Con 1,5 gradi di riscaldamento globale, ci si attende un incremento del numero di ondate di calore, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Con un riscaldamento globale di 2 gradi gli estremi di calore raggiungerebbero più spesso soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute.Ma la temperatura non è l’unico elemento in gioco. I cambiamenti climatici stanno portando molti cambiamenti in diverse regioni destinati ad aumentare con un ulteriore riscaldamento. Questi includono cambiamenti nei valori dell’umidità, nei venti, nella neve e nel ghiaccio, nelle aree costiere e negli oceani. I cambiamenti climatici stanno, ad esempio, intensificando il ciclo dell’acqua. Un fenomeno che determina, in alcune regione, piogge più intense e inondazioni ad esse associate, e siccità in altre. I cambiamenti climatici stanno, infatti, influenzando gli andamenti delle precipitazioni. Alle alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumentino, mentre ci si attende che diminuiscano in gran parte delle regioni subtropicali. Sono attesi cambiamenti nelle precipitazioni monsoniche, con variazioni nelle diverse regioni.Per le aree costiere ci si attende un continuo aumento del livello del mare per tutto il XXI secolo che contribuirebbe a inondazioni costiere più frequenti e gravi nelle aree basse rispetto al livello del mare e all’erosione delle coste. Eventi estremi riferiti al livello del mare che prima si verificavano una volta ogni 100 anni, entro la fine di questo secolo potrebbero verificarsi ogni anno.Un ulteriore innalzamento del riscaldamento intensificherà lo scioglimento del permafrost, la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e della calotta polare, e la perdita del ghiaccio marino artico estivo.I cambiamenti nell’oceano quali il riscaldamento, le più frequenti ondate di calore marino, l’acidificazione degli oceani e la riduzione dei livelli di ossigeno in mare – spiega il rapporto – sono stati chiaramente collegati all’influenza umana. Questi cambiamenti influenzano sia gli ecosistemi marini che le persone che dipendono da essi, e continueranno almeno per il resto di questo secolo.Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire anche nelle città. Tra questi figurano le ondate di calore (le aree urbane sono di solito più calde dei loro dintorni), le inondazioni dovute a forti precipitazioni e l’aumento del livello del mare nelle città costiere.Il Sesto Rapporto di Valutazione fornisce, inoltre, una valutazione dei cambiamenti climatici su scala regionale più dettagliata rispetto al passato. Per la prima volta il rapporto include un focus sulle informazioni utili per valutazione del rischio, l’adattamento e altri processi decisionali che sono di aiuto nel tradurre i cambiamenti fisici del clima – calore, freddo, pioggia, siccità, neve, vento, inondazioni costiere e altro – nei loro significati più diretti per le società e per gli ecosistemi. “È chiaro da decenni che il clima della Terra stia cambiando, e il ruolo dell’influenza umana sul sistema climatico è indiscusso” ha sottolineato Masson-Delmotte. Il nuovo rapporto riflette anche importanti progressi nella scienza dell’attribuzione ovvero la comprensione del ruolo dei cambiamenti climatici nell’intensificazione di specifici eventi meteorologici e climatici come ondate di calore estreme e precipitazioni intense, ma mostra anche che le attività umane hanno ancora il potenziale per determinare il corso del clima futuro. È chiara l’evidenza scientifica che mostra che l’anidride carbonica (CO2) è il principale motore dei cambiamenti climatici, anche se altri gas serra e inquinanti atmosferici contribuiscono a influenzare il clima. “Stabilizzare il clima richiederà riduzioni forti, rapide e costanti delle emissioni di gas a effetto serra, e raggiungere emissioni nette di CO2 pari a zero. Limitare altri gas serra e inquinanti atmosferici, specialmente il metano, potrebbe avere dei benefici sia per la salute che per il clima” ha concluso Zhai.(Foto: © designua/123RF) LEGGI TUTTO

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    Weekend con temperature da bollino rosso

    (Teleborsa) – Si prospetta un fine settimana all’insegna delle temperature torride in molte città italiane, che registreranno temperature da bollino rosso superiori ai 40°C nell’arco del weekend. Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, che monitorala situazione die 27 principali centri urbani, saranno sei le città da bollino rosso sabato 31 luglio: Campobasso, Frosinone, Palermo, Perugia, Pescara, Trieste. Domenica 1° agosto si aggiungeranno a queste sei anche Bari e Catania. Bollino arancione invece per Bari, Bologna, Catania, Firenze, Rieti, Roma, Viterbo.L’ondata di calura non s fermerà con il weekend. Sono attese temperature roventi per la settimana che termina a Ferragosto, a causa dell’anticiclone africano, con punte fino a 47°C in Campania e 46°C in Puglia e Sicilia. (Foto: © Aleksandr Papichev/123RF) LEGGI TUTTO