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    Milano chiude in rosso con stacco cedole. Eurolistini deboli con focus su geopolitica

    (Teleborsa) – Chiusura negativa per Piazza Affari (su cui pesa lo stacco cedola di alcune grandi società), in una giornata complessivamente debole per le principali Borse europee, dopo che nel weekend è arrivato l’attacco statunitense all’Iran, sollevando i timori di una guerra regionale, con Teheran che minaccia la chiusura dello Stretto di Hormuz, cruciale per il 25% del commercio mondiale di petrolio.Sempre sul fronte geopolitico, durante il fine settimana, i membri della NATO hanno concordato di aumentare il loro obiettivo di spesa per la difesa al 5% del PIL, come auspicato dal presidente degli Stati Uniti Trump. “Siamo in un’alleanza in cui combattiamo insieme e, se necessario, soffriamo e moriamo insieme per la nostra difesa collettiva, e anche la Spagna ha accettato gli obiettivi”, ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, prima del vertice Nato di due giorni all’Aia.Sul fronte macroeconomico, in Eurozona a giugno il PMI flash manifatturiero si è attestato a 49,4 (come a maggio e contro 49,7 atteso), quello dei servizi a 50 (come previsto e contro 49,7 precedente) e quello composito a 50,2 (come a maggio e contro 50,4 atteso).Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,155. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,52%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,69%.Invariato lo spread, che si posiziona a +94 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,41%.Tra le principali Borse europee si muove sotto la parità Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,35%, resta vicino alla parità Londra (-0,19%), e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,69%.Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dello 1,00%; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 41.222 punti, in calo dell’1,01%. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,2%); con analoga direzione, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-1,13%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo A2A (+1,37%), Enel (+1,16%), Inwit (+0,88%) e Italgas (+0,71%).Le peggiori performance, tra chi non stacca il dividendo, si sono registrate su Azimut, che ha chiuso a -2,63%. Scivola Iveco, con un netto svantaggio del 2,54%. In rosso Telecom Italia, che evidenzia un deciso ribasso del 2,42%. Spicca la prestazione negativa di Banca Popolare di Sondrio, che scende del 2,22%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Technoprobe (+3,32%), Juventus (+1,88%), Anima Holding (+1,68%) e Ascopiave (+1,53%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Comer Industries, che ha terminato le contrattazioni a -7,81%. D’Amico scende del 3,31%. Calo deciso per Ferretti, che segna un -2,74%. Sotto pressione Fincantieri, con un forte ribasso del 2,71%. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street in attesa della risposta dell’Iran. Niente scossoni sul greggio

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che l’Iran ha promesso rappresaglie per gli attacchi aerei statunitensi contro i suoi impianti nucleari nel fine settimana, alimentando il timore di un conflitto più ampio in Medio Oriente. Tehran ha definito la mossa di Trump un “azzardo” e ha lasciato intendere che gli attacchi del fine settimana abbiano ampliato la gamma di obiettivi legittimi per le sue forze armate. Trump, nel frattempo, ha sollevato la questione di un cambio di regime in Iran in un post sui social media.Occhi puntati soprattutto sui prezzi del petrolio, a causa delle preoccupazioni per la chiusura dello Stretto di Hormuz, una rotta chiave per l’approvvigionamento petrolifero da parte dell’Iran.Sul fronte della politica monetaria, questa settimana gli investitori seguiranno con attenzione l’audizione semestrale di due giorni del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, davanti al Congresso. L’audizione arriva dopo che la banca centrale statunitense ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella riunione di politica monetaria di giugno, ma ha segnalato rischi inflazionistici dovuti all’aumento dei dazi commerciali.Sempre sul fronte dei tassi, oggi sono in calendario interventi da parte di Christopher Waller (board Fed), Austan Goolsbee (Fed di Chicago) e Mary Daly (Fed di San Francisco).Nei prossimi giorni si avranno anche alcune indicazioni da parte di grandi multinazionali, con le trimestrali del colosso dell’abbigliamento sportivo Nike e del gigante delle spedizioni FedEx. Oggi, prima dell’apertura del mercato, FactSet ha segnalato ricavi in crescita e margini in calo nel terzo trimestre.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si ferma a 42.229 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.977 punti (+0,15%). Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,05%); sulla stessa linea, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,11%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by, frena il settore dei chip

    (Teleborsa) – Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 42.125 punti, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 5.956 punti.Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,70%; con analoga direzione, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,55%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,62%), energia (+0,49%) e utilities (+0,48%). Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti telecomunicazioni (-1,35%), informatica (-0,73%) e materiali (-0,69%).Pesa la debolezza dei titoli azionari del settore dei chip dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’amministrazione Trump punta a imporre nuovi ostacoli normativi alle apparecchiature per semiconduttori statunitensi spedite in Cina. Nel frattempo, il governatore della Fed, Chris Waller, ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di tagliare i tassi di interesse nella prossima riunione, dati i recenti dati sull’inflazione contenuta e il fatto che qualsiasi shock sui prezzi dovuto ai dazi sulle importazioni sarà di breve durata. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by, frena il settore dei chip

    (Teleborsa) – Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 42.125 punti, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 5.956 punti.Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,70%; con analoga direzione, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,55%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,62%), energia (+0,49%) e utilities (+0,48%). Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti telecomunicazioni (-1,35%), informatica (-0,73%) e materiali (-0,69%).Pesa la debolezza dei titoli azionari del settore dei chip dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’amministrazione Trump punta a imporre nuovi ostacoli normativi alle apparecchiature per semiconduttori statunitensi spedite in Cina. Nel frattempo, il governatore della Fed, Chris Waller, ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di tagliare i tassi di interesse nella prossima riunione, dati i recenti dati sull’inflazione contenuta e il fatto che qualsiasi shock sui prezzi dovuto ai dazi sulle importazioni sarà di breve durata. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by, frena il settore dei chip

    (Teleborsa) – Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 42.125 punti, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 5.956 punti.Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,70%; con analoga direzione, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,55%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,62%), energia (+0,49%) e utilities (+0,48%). Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti telecomunicazioni (-1,35%), informatica (-0,73%) e materiali (-0,69%).Pesa la debolezza dei titoli azionari del settore dei chip dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’amministrazione Trump punta a imporre nuovi ostacoli normativi alle apparecchiature per semiconduttori statunitensi spedite in Cina. Nel frattempo, il governatore della Fed, Chris Waller, ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di tagliare i tassi di interesse nella prossima riunione, dati i recenti dati sull’inflazione contenuta e il fatto che qualsiasi shock sui prezzi dovuto ai dazi sulle importazioni sarà di breve durata. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, restano i timori di un coinvolgimento Usa nel conflitto Israele-Iran

    (Teleborsa) – Il listino USA mostra un timido guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,29%; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 5.999 punti.Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,45%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,25%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+0,56%), utilities (+0,54%) e beni industriali (+0,50%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto sanitario, che riporta una flessione di -0,42%.I mercati ancora impegnati a comprendere le intenzioni degli Stati Uniti in merito ad un coinvolgimento nel conflitto tra Israele e Iran. Donald Trump ha fatto sapere che una decisione verrà presa entro le prossime due settimane mentre è in programma nella giornata di oggi una riunione tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna con i funzionari iraniani per provare ad allentare le tensioni nella regione. Giornata di ribassi per il prezzo del petrolio anche se il bilancio settimanale dovrebbe restare positivo. Non sono diminuite infatti le preoccupazioni relative a potenziali interruzioni dell’approvvigionamento dovute allo scontro in corso.Intanto, secondo il Wall Street Journal, la catena di negozi fai da te Home Depot è pronta a presentare un’offerta per il distributore di prodotti per l’edilizia GMS.Sul fronte macroeconomico, non migliora l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia. A giugno, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) è rimasto a -4 punti, stesso punteggio registrato a maggio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -1,7 punti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, restano i timori di un coinvolgimento Usa nel conflitto Israele-Iran

    (Teleborsa) – Il listino USA mostra un timido guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,29%; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 5.999 punti.Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,45%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,25%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+0,56%), utilities (+0,54%) e beni industriali (+0,50%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto sanitario, che riporta una flessione di -0,42%.I mercati ancora impegnati a comprendere le intenzioni degli Stati Uniti in merito ad un coinvolgimento nel conflitto tra Israele e Iran. Donald Trump ha fatto sapere che una decisione verrà presa entro le prossime due settimane mentre è in programma nella giornata di oggi una riunione tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna con i funzionari iraniani per provare ad allentare le tensioni nella regione. Giornata di ribassi per il prezzo del petrolio anche se il bilancio settimanale dovrebbe restare positivo. Non sono diminuite infatti le preoccupazioni relative a potenziali interruzioni dell’approvvigionamento dovute allo scontro in corso.Intanto, secondo il Wall Street Journal, la catena di negozi fai da te Home Depot è pronta a presentare un’offerta per il distributore di prodotti per l’edilizia GMS.Sul fronte macroeconomico, non migliora l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia. A giugno, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) è rimasto a -4 punti, stesso punteggio registrato a maggio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -1,7 punti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, restano i timori di un coinvolgimento Usa nel conflitto Israele-Iran

    (Teleborsa) – Il listino USA mostra un timido guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,29%; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 5.999 punti.Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,45%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,25%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+0,56%), utilities (+0,54%) e beni industriali (+0,50%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto sanitario, che riporta una flessione di -0,42%.I mercati ancora impegnati a comprendere le intenzioni degli Stati Uniti in merito ad un coinvolgimento nel conflitto tra Israele e Iran. Donald Trump ha fatto sapere che una decisione verrà presa entro le prossime due settimane mentre è in programma nella giornata di oggi una riunione tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna con i funzionari iraniani per provare ad allentare le tensioni nella regione. Giornata di ribassi per il prezzo del petrolio anche se il bilancio settimanale dovrebbe restare positivo. Non sono diminuite infatti le preoccupazioni relative a potenziali interruzioni dell’approvvigionamento dovute allo scontro in corso.Intanto, secondo il Wall Street Journal, la catena di negozi fai da te Home Depot è pronta a presentare un’offerta per il distributore di prodotti per l’edilizia GMS.Sul fronte macroeconomico, non migliora l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia. A giugno, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) è rimasto a -4 punti, stesso punteggio registrato a maggio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -1,7 punti. LEGGI TUTTO