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    Trevi, Polaris Capital Management scende al 9,991%

    (Teleborsa) – Polaris Capital Management, società globale di gestione degli investimenti, è scesa al 9,991% di Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ingegneria del sottosuolo. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 15 aprile 2025. In precedenza, al 25 novembre 2024, la quota era al 14,961%. LEGGI TUTTO

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    ESI, EnVent conferma target price di 2,5 euro e rating Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM conferma a 2,50 euro per azione il target price di ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, e ribadisce la raccomandazione “Outperform” visto l’upside potenziale del 69% sul prezzo attuale.Dall’ultimo aggiornamento, gli analisti affermano che ESI ha annunciato l’acquisizione di una società veicolo autorizzata a sviluppare un impianto fotovoltaico da 3 MWp. L’intero progetto, incluso il sito dell’impianto, richiederà un investimento di 3 milioni di euro. L’inizio dei lavori è previsto per aprile 2025, con il completamento previsto entro la fine dell’anno. Questo accordo rappresenta il primo passo per ESI verso il raggiungimento di 20 MW di capacità proprietaria entro i prossimi tre anni.Viene fatto notare che nel 2024 la domanda globale di energia ha registrato un’accelerazione, con un consumo di elettricità cresciuto quasi a una velocità doppia, trainato dalle esigenze di raffreddamento, dall’attività industriale e dall’espansione dei data center e dell’intelligenza artificiale. In Italia, il mercato fotovoltaico è cresciuto del 30%, aggiungendo 6,8 GW di nuova capacità, principalmente da impianti di grandi dimensioni, mentre le installazioni residenziali hanno registrato un calo. Si prevede che il decreto FER X, che introdurrà incentivi per un massimo di 10 GW di nuova capacità rinnovabile tramite aste e sistemi di accesso diretto, innescherà una ripresa del mercato nella seconda metà del 2025.EnVent ha aggiornato ed esteso le stime per ESI al 2027, tenendo conto dei risultati del 2024, del portafoglio ordini di fine anno e del passaggio strategico del Gruppo da puro EPC a produttore indipendente di energia. Le ipotesi riviste riflettono una traiettoria più graduale dei ricavi e un miglioramento della redditività, incorporando anche l’aumento dei costi operativi legato alle nuove attività IPP e gli investimenti necessari per implementare la pipeline pianificata da 20 MW.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, upgrade a Buy di Alantra con taglio target price

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 2,70 euro per azione (da 4,30 euro) il prezzo obiettivo su ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold” visto l’upside potenziale del 67%.Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2024 hanno confermato un forte calo dei ricavi, ancora influenzato dalla graduale eliminazione del Superbonus, dal ritardo nell’introduzione di nuovi incentivi (Industria 5.0, REC) e dalla debole domanda da parte delle utility a causa della persistente incertezza normativa. I ricavi sono scesi a 13,6 milioni di euro, ben al di sotto dei livelli dell’esercizio 2023 e delle aspettative, mentre la redditività è diventata negativa a causa dell’inflazione dei costi e della riduzione dei volumi. Sebbene la visibilità rimanga limitata, Aton si sta orientando verso l’export, i canali B2B e la crescita legata ai REC.Secondo Alantra, l’esecuzione nell’esercizio 2025 rimane fondamentale per stabilizzare una base di costi sotto pressione a causa del calo dei volumi e dell’aumento dei costi di input, e per rilanciare potenzialmente sia la crescita che la redditività, supportata dai recenti lanci di prodotti. Il mercato principale è in gran parte scomparso, incidendo sulle performance del primo semestre del 2025 e rendendo arduo il raggiungimento degli obiettivi di fatturato. Nonostante una proposta solida e prodotti scalabili, la domanda privata rimane debole. Aton sembra impegnata a finalizzare alcuni contratti chiave, non pienamente rispecchiati nelle stime, che potrebbero contribuire a ripristinare la fiducia e ad accelerare il suo percorso di crescita. Per riflettere questo scenario, il broker ha rivisto le stime per il periodo 2025-2026, riducendo in media il fatturato e l’EBITDA rispettivamente del 4% e del 9%.Viene fatto notare che il prezzo delle azioni è sceso di oltre il 60% dall’ultima pubblicazione di Alantra del 24 settembre, “una correzione che ora colloca il titolo a livelli interessanti rispetto ai suoi fondamentali”. Il broker vede quindi “un potenziale di upside e margini per una rivalutazione del prezzo qualora si concretizzasse un contratto significativo nel 2025”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Litix, Integrae SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 2,50 euro per azione (da 3,80 euro) il prezzo obiettivo su Litix, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della lavorazione artistica del marmo, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 154%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano un valore della produzione FY25 pari a 7,50 milioni di euro ed un EBITDA pari a 1,35 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 18%. Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 11,50 milioni di euro (CAGR 2024-27: 21,3%) nel FY27, con EBITDA pari a 3,05 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 26,5%), in crescita rispetto a 0,78 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 12,1%). A livello patrimoniale, stimano per il FY27 una NFP cash positive pari a 2,45 milioni di euro.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Farmacosmo, ValueTrack abbassa fair value. Apprezza svolta strategica

    (Teleborsa) – ValueTrack ha abbassato a 1,00 euro per azione (dai precedenti 1,20 euro) il fair value sul titolo Farmacosmo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore Health, Pharma & Beauty.Gli analisti scrivono che il percorso di Farmacosmo verso una piattaforma di benessere integrata e diversificata sta iniziando a dare i suoi frutti, con l’esercizio 2024 caratterizzato dalla forte espansione di Bau Cosmesi (fatturato quasi raddoppiato e margini saldamente a doppia cifra) e dalla continua crescita di ContactU, che sta guadagnando terreno nel settore della salute digitale grazie a solidi KPI e al valore del marchio (ad esempio, un tasso di pazienti ricorrenti del 23%). L’efficienza operativa ha iniziato a concretizzarsi con il lancio di Farmacosmo Logistics, mentre il portafoglio è stato razionalizzato con l’uscita da Innovation Pharma e l’acquisizione completa di FarmaWow.ValueTrack apprezza la svolta strategica di Farmacosmo verso la redditività, ottenuta con l’uscita dal B2B a bassa marginalità. Ciò premesso, ritiene che un’espansione più controllata dovrebbe consentire al Gruppo di attivare meglio le leve di efficienza e di scalare in modo più redditizio.Di conseguenza, entro il 2027, prevediamo: Valore della Produzione a 73,2 milioni di euro, in crescita del 4% CAGR 2024-27; EBITDA a 2,5 milioni di euro e margine (3%), trainato principalmente da Bau Cosmesi; indebitamento netto a 8,6 milioni di euro, con tasso di conversione OpFCF/EBITDA al 75%. LEGGI TUTTO

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    Farmacosmo, Integrae SIM avvia copertura con Buy e TP a 1,3 euro

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Farmacosmo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore Health, Pharma & Beauty. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 1,30 euro per azione (con un upside potenziale del 100%), mentre il giudizio sul titolo è “Buy”.Considerando che nel primo anno di piano è attesa una fisiologica contrazione del fatturato, legata alla progressiva riduzione del contributo del canale B2B e alla fase iniziale di sviluppo delle nuove linee di attività, si prevede un’inversione di tendenza già a partire dal 2026, con una crescita progressivamente più marcata grazie alla piena implementazione delle direttrici strategiche delineate. In questo contesto, il valore della produzione è stimato in crescita fino a 74,80 milioni di euro nel 2027, corrispondente a un CAGR del 5,2% nel periodo FY24–FY27, a conferma della solidità del riposizionamento in atto e della capacità del nuovo modello di business di generare valore nel medio periodo.Diversamente dalla dinamica del fatturato, l’EBITDA è atteso in crescita già a partire dal 2025, in coerenza con la strategia di Farmacosmo orientata al rafforzamento della marginalità e alla valorizzazione delle aree a più elevata redditività. In particolare, l’EBITDA stimato per il FY25 si attesta pari a 0,75 milioni di euro e si prevede un incremento progressivo fino a 2,25 milioni di euro entro il 2027, corrispondente a un CAGR (FY24-FY27) pari al 74,4%. Di conseguenza, anche l’EBITDA margin è previsto in significativo miglioramento, passando dallo 0,7% registrato nel FY24 al 3% stimato per il FY27.Nel periodo di piano, si prevedono investimenti in attivo fisso contenuti, pari a circa 0,46 milioni di euro, in linea con l’approccio asset-light adottato dal Gruppo. Viene stimato, infine, un miglioramento della NFP, frutto in primo luogo dei migliorati risultati della gestione operativa, che da 3,9 milioni di euro di debito del FY24 passerà a 0,09 milioni di euro cash positive al termine del 2027.Tra i punti di forza della società vengono citati: Modello multiverticale diversificato (Copertura completa dei segmenti pharma, beauty, pet care e digital health, con oltre 70.000 referenze live e sei piattaforme proprietarie); Tecnologia proprietaria avanzata – Software interni (Delivery Manager e Farmavendor) che ottimizzano logistica, pricing e customer service; Elevata fidelizzazione e AOV (L’83,0% delle vendite proviene da clienti abituali con un TrustScore su Trustpilot di 4,7/5. Inoltre, l’AOV risulta essere superiore a 103,00 euro); Strategia just-in-time (Modello logistico che riduce i costi fissi e aumenta la scalabilità operativa).Le opportunità del mercato indicate sono: Crescita strutturale nei verticali ad alta marginalità (Nutraceutica, pet care e servizi di digital health (come ContactU) in espansione); Espansione omnicanale (Integrazione tra e-commerce e farmacie fisiche/hub per quick-commerce e telemedicina); Allentamento normativo (Un possibile allentamento delle normative porterà, nel tempo, a una maggiore vendita online di prodotti).I maggiori punti deboli della società sono: Mercato italiano (Farmacosmo opera principalmente in Italia, il che comporta una limitata diversificazione geografica e dimensioni relativamente contenute rispetto ai concorrenti internazionali); Gestione complessa di più verticali (Sono richiesti continui investimenti in IT, logistica e marketing personalizzato); Dipendenza da fornitori chiave (soprattutto nel B2B) con impatto potenziale sulla continuità e condizioni d’acquisto.Inoltre, i maggiori rischi del mercato sono: Concorrenza crescente (Player globali come Amazon e locali sempre più aggressivi nel pharma e beauty online); Rischi tecnologici e operativi (Le violazioni dei dati o i cyber attacchi possono causare perdite e compromettere la reputazione aziendale).(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Talea, Integrae SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 10,60 euro per azione (da 11,40 euro) il prezzo obiettivo su Talea Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’e-retailing di prodotti legati alla salute e benessere della persona, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 130%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi per il FY25 pari a 130 milioni di euro e un EBITDA pari a 7,30 milioni di euro, corrispondente a una marginalità dell’5,4%. Per gli anni successivi, si aspettano che i ricavi possano aumentare fino a 161 milioni di euro (CAGR 24-27: 8,1%) nel FY27, con EBITDA pari a 15,60 milioni di euro (corrispondente a una marginalità del 9,4%), in crescita rispetto a 2,84 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 2,2%). A livello patrimoniale, stimano per il FY27 una NFP pari a 12,49 milioni di euro di debito. (Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    DEA, Banca Profilo incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha incrementato il target price (a 15,20 euro per azione da 13,70 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia.Gli analisti hanno aumentato le stime sui ricavi per il 2025-27 dell’8,7% annuo rispetto alla precedente stima, poiché avevano sottostimato i ricavi della Distribuzione per il 2024. Hanno mantenuto pressoché invariata la crescita percentuale annua per la distribuzione nel 2025-27, poiché la crescita è trainata dalla metodologia tariffaria. Illuminazione pubblica e Altro sono rimasti invariati. Viene ricordato che la crescita dei ricavi nel 2025 è principalmente legata al consolidamento di ASPM. Hanno rivisto le ipotesi di costo principalmente in relazione al Costo dei Servizi (+15% rispetto alla precedente stima), che nel 2024 era superiore alle previsioni, e al Costo del Lavoro (-10% rispetto alla precedente stima). L’aumento del fatturato ha più che compensato l’impatto sul margine EBITDA, che ora si attesta al 39,9% nel 2025 (+1,1 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e al 40,8% nel 2026 (+1,6 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e nel 2027. Complessivamente, hanno incrementato in media del 19% i ricavi per il 2025-2026.Alla fine del 2024, un emendamento alla Legge di Bilancio ha esteso la concessione (in scadenza nel 2030) fino a 20 anni, subordinatamente alla presentazione di un piano di investimenti. Ciò elimina la procedura di gara competitiva prevista per il 2030, garantendo agli attuali distributori un orizzonte operativo più lungo. Un aspetto chiave dell’equity story di DEA è stato il consolidamento di operatori di piccole dimensioni con una capacità di distribuzione inferiore a 25.000 unità, non idonei al rinnovo delle concessioni e troppo piccoli per essere obiettivi delle grandi multiutility.Banca Profilo ricorda che il settore è altamente frammentato in termini di numero di distributori, ma altamente concentrato in termini di capacità di distribuzione con: i) E-Distribuzione (85%), ii) 5 aziende (11%), iii) oltre 100 aziende (4%). Sebbene la Legge di Bilancio non stabilisca soglie esplicite in termini di PoD richiesti per l’estensione, la legislazione vigente consente lo sviluppo autonomo di piani di investimento esclusivamente per i distributori che servono più di 100.000 PoD. Inoltre, gli operatori più piccoli potrebbero essere meno attrezzati a sostenere gli investimenti richiesti, in termini di capacità finanziaria e complessità esecutiva.”Pertanto, sebbene il quadro normativo stia subendo cambiamenti significativi e un decreto attuativo dovrà specificare i dettagli dell’estensione, riteniamo che le tendenze di fondo continuino a puntare al consolidamento – si legge nella ricerca – In questo scenario, DEA rimane ben posizionata per fungere da hub aggregatore, grazie alla sua comprovata capacità esecutiva (5 operazioni dal 2023) e al diritto di acquisire 24.000 PoD (con un price cap di 20 milioni di euro)”. LEGGI TUTTO