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    BPER, Jefferies conferma buy e tp a 10 euro

    (Teleborsa) – BPER ha firmato accordi sintetici che coprono il 9,99% delle proprie azioni, che, secondo quanto comunicato dalla società, potrebbero essere utilizzate per riacquisti di azioni proprie. La principale implicazione, “a nostro avviso, è l’impegno ad abbassare il target CET1 a un livello inferiore alle aspettative del mercato (e nostre), il che è musica per le nostre orecchie e in linea con l’ottimo risultato di BPER nei recenti risultati dello stress test della BCE”.E’ quanto scrivono in un report gli analisti di Jefferies in cui confermano la raccomandazione “buy” sul titolo BPER e il prezzo obiettivo a 10 euro.Le azioni BPER confermano a metà seduta la buona performance dell’avvio mostrando un rialzo del 6,13%.Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa dell’istituto di credito emiliano rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Allo stato attuale lo scenario di breve di BPER rileva una decisa salita con obiettivo individuato a 10,32 Euro. In caso di momentanea correzione fisiologica il target più immediato è visto a quota 9,94. Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top 10,69. LEGGI TUTTO

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    Banca Akros premia Danieli: target price rivisto a 53 euro

    (Teleborsa) – Gli esperti dell’ufficio studi di Akros hanno rivisto al rialzo il target price sul titolo Danieli e allo stesso tempo confermato il giudizio “Accumulate”. Il prezzo obiettivo è stato portato a 53 euro dai 42,50 indicati in precedenza. Al momento il titolo Danieli mostra una tenuta pari a +0,1% a fronte delle vendite generalizzate che hanno colpito l’intero listino milanese.A livello comparativo su base settimanale, il trend della multinazionale friulana evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE Italia Mid Cap. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Danieli rispetto all’indice.Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l’opposizione della resistenza stimata a quota 49,03 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 47,68. E’ concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 46,82. LEGGI TUTTO

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    MPS, Jefferies avvia copertura con Buy: mercato sottovaluta sinergie con Mediobanca

    (Teleborsa) – Jefferies ha avviato la copertura su Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) con raccomandazione “Buy” e target price di 9,3 euro per azione, sottolineando che il mercato sottovaluta il ??potenziale sinergico dell’integrazione con Mediobanca.La complementarietà tra Mediobanca e MPS “aumenta la diversificazione, ma accresce la dipendenza dalle sinergie di fatturato”, si legge nella ricerca. La valutazione più elevata di Mediobanca rispetto a MPS implica una diluizione iniziale dell’EPS/TNAV, ma “questo è storia passata”. Guardando al futuro, “crediamo che l’operazione offra un chiaro potenziale di crescita: Mediobanca può ampliare le proprie capacità su una base più ampia, mentre la forza retail di MPS rafforza il franchise di Mediobanca”. La prevista rivalutazione delle imposte differite attive (DTA) entro il 2025 migliora la qualità degli utili e la traiettoria del capitale. Jefferies ritiene che l’obiettivo di sinergie di 700 milioni di euro sia raggiungibile, supportando un rendimento da dividendi best-in-class oltre il 12%/14% nel 2027/2028.Il corporate e investment banking è un’area di forza per Mediobanca. Jefferies stima che Mediobanca generi 1,8 euro di commissioni per ogni 100 euro di prestiti in questa divisione, rispetto agli 1,2 euro di MPS. Estendere la maggiore efficienza ai clienti di MPS potrebbe generare circa 320 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Nel segmento Consumer, MPS è sotto-penetrata. Sfruttare i prodotti e le competenze di Mediobanca nel segmento Consumer potrebbe anche generare un aumento dei ricavi (un’opportunità fino a 700 milioni di euro, nel lungo termine). Dal lato della raccolta, gli analisti calcolano che si potrebbero ottenere risparmi di 100 milioni di euro ottimizzando il MREL e riducendo la liquidità in eccesso. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, Banca Finnat alza target price: accelera nello sviluppo delle pipelines italiane

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 17,4 euro per azione dai precedenti 14,1 euro) sul titolo Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che la semestrale 2025 ha registrato un valore della produzione di 15,9 milioni di euro, rispetto a 10,4 milioni del corrispondente periodo 2024 (+54%) e ai 26,9 milioni stimati per fine anno. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 10,4 milioni di euro (+83% sul 1H2024 e rispetto ai 13,3 milioni preventivati sull’intero 2025) per una marginalità, sul valore della produzione, cresciuta al 65,4% dal precedente 55,1%. Il risultato operativo netto (Ebit) si è portato a 9,6 milioni di euro (5,5 milioni al 30.06.2024) mentre il risultato netto di Gruppo ha raggiunto 3,5 milioni di euro da 2,9 milioni della semestrale 2024 e a fronte di 6,1 milioni stimati per il consuntivo 2025.Alla luce della semestrale e dell’accelerazione nello sviluppo delle 2 principali pipelines italiane (Bright Storage e Redelfi 1), entrambe, sostanzialmente, a Gate 5, Banca Finnat ha rivisto al rialzo le intere stime per il periodo 2025/2028, con un Cagr sul Valore della Produzione portato al 38%, sull’Ebitda al 49% e sull’Utile di Gruppo al 54%.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Lemon Sistemi, Banca Finnat taglia target price: risultati ben inferiori alle attese

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha abbassato a 3,5 euro per azione (dai precedenti 4,6 euro) il target price su Lemon Sistemi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, fornitura e posa di impianti fotovoltaici, termoidraulici, di accumulo e della progettazione di soluzioni per l’efficientamento energetico, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo.Gli analisti hanno scritto che i risultati semestrali, pur considerando l’avvio in execution nel secondo semestre 2025 di alcuni contratti già sottoscritti, hanno evidenziato ricavi e valore della produzione (su base tendenziale) ben inferiori rispetto alle precedenti previsioni. Hanno quindi rivisto le aspettative in termine di top line per riflettere gli elementi che hanno portato a tale divergenza tra risultati e stime, tra cui: i) la transizione verso un modello di business incentrato sull’attività dei parchi fotovoltaici, ii) ritardi nello sviluppo dei BESS, iii) rallentamento generalizzato del settore fotovoltaico. Il broker ha quindi rivisto al ribasso l’impatto atteso del BESS, a causa dei continui ritardi che rischiano di provocare una perdita di interesse da parte degli investitori, e ha adeguato prudenzialmente le stime di ricavo dei parchi fotovoltaici alla pipeline attuale. “Pur mantenendo una view positiva sulle prospettive di crescita del business e sui possibili miglioramenti in termini di redditività, la riduzione del valore della produzione e la conseguente diminuzione dei principali margini lungo l’intero arco di piano ci ha spinto a rivedere al ribasso il fair value del titolo”, si legge nella ricerca.Nel dettaglio, i risultati al 30 giugno hanno evidenziato una temporanea contrazione del valore della produzione il quale si è attestato a 4,1 milioni di euro (-6,3% a/a), inferiore rispetto alle attese di 18,4 milioni. Sebbene questa riduzione abbia comportato margini operativi inferiori rispetto a quanto preventivato, nel corso del semestre Lemon Sistemi ha recuperato una buona redditività operativa, con un Ebitda positivo per 1 milione di euro a fronte di una perdita di 420 mila euro registrata nel primo semestre 2024.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Soges Group, KT&Partners conferma il rating e riduce il Fair Value

    (Teleborsa) – KT&Partners ha confermato la raccomandazione Add sul titolo Soges Group e abbassato il Fair Value a 4,03 euro dal precedente 5,19 euro.L’aggiornamento giunge a valle della semestrale che si è chiusa con ricavi delle vendite pari a 11,8 milioni di euro in aumento del 58,8% e una perdita netta per 1,4 milioni amplificatasi rispetto al decifit di 443 mila euro del primo semestre 2024.Gli analisti hanno quindi rivisto le previsioni per gli anni 2025-2028. “Nonostante i risultati del primo semestre del 2025 siano sostanzialmente in linea con le nostre aspettative, abbiamo tenuto conto delle aperture posticipate di Meliá Venezia Lido e Malaspina, che porteranno a ricavi inferiori alle attese per l’anno fiscale 2025 e a spese correnti non coperte che ridurranno i margini di fine anno”.Per il 2025, prevedono ora “un fatturato totale di 27,0 milioni (rispetto ai 29,9 milioni della nostra precedente stima), “riflettendo solo un contributo parziale di Meliá (aperto a inizio agosto, mancando il picco della stagione estiva) e un contributo minimo o nullo di Malaspina (la cui apertura è prevista tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026)”. Ipotizzano “una tempistica più conservativa per le nuove aperture e un percorso di crescita più prudente per le strutture esistenti, stimando ora un fatturato di 43,9 milioni di euro per l’anno fiscale 2028 (rispetto ai 47,3 milioni di euro stimati in precedenza)”. In termini di redditività, “per riflettere i costi di pre-apertura e di avviamento (in particolare il personale), stimiamo un EBITDAR per l’esercizio 2025 di 5,9 milioni di euro con un margine del 21,7% (in precedenza 8,5 milioni di euro, 28,6%) e un EBITDA per l’esercizio 2025 di 1,4 milioni di euro con un margine del 5,1% (rispetto a 4,1 milioni di euro, 13,5%)”.Alla luce di ciò, gli analisti prevedono una perdita netta per l’esercizio 2025 di 1,6 milioni (rispetto a un utile netto di 0,3 milioni precedente). La PFN per l’esercizio 2025 è stimata a 11,9 milioni (rispetto agli 8,4 milioni precedenti), principalmente a causa della minore generazione di EBITDA. “I margini previsti inferiori nei prossimi anni portano a previsioni di generazione di cassa più caute, con una PFN che dovrebbe ora raggiungere i 3,9 milioni di euro entro l’esercizio 2028”.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    TradeLab, KT& Partners avvia copertura con Hold e Fair Value a 4,18 euro

    (Teleborsa) – KT&Partners ha avviato la copertura sul titolo TradeLab con raccomandazione “Hold” e Fair Value di 4,18 euro. Originariamente radicata nella consulenza individuale ad alta intensità di manodopera, TradeLab è passata con successo a un modello di business basato su piattaforma, espandendosi attraverso il suo Knowledge Hub e piattaforme SaaS proprietarie, osservano gli analisti.Gli elementi chiave evidenziati da KT&Partners alla base della “tesi di investimento” sono: (i) il passaggio strutturale dall’attività di consulenza ad alta intensità di manodopera a flussi di fatturato scalabili e basati sulla tecnologia tramite Knowledge Hub e piattaforme SaaS, che insieme dovrebbero raggiungere 8,2 milioni di euro (il 64% del fatturato nell’anno fiscale 2028) con un CAGR del 38%, generando così un miglioramento dei margini di redditività e una maggiore leva operativa; (ii) una forte ricorrenza dei ricavi e una resilienza commerciale, dimostrate dal 72% delle vendite dell’anno fiscale 2024 generate da clienti ricorrenti, da oltre il 25% di continuità dei clienti mantenuta dal 2021 e da 115 nuovi clienti acquisiti con successo nell’anno fiscale 2024 (portando il totale a 363 clienti); (iii) un modello operativo a basso impiego di capitale (D&A pari a LEGGI TUTTO

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    Porto Aviation, ValueTrack alza fair value: semestre forte, pista libera fino al 2027

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato a 6,90 euro per azione (dai precedenti 6,00 euro) il fair value su Porto Aviation Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore aeronautico.Gli analisti scrivono che la società ha registrato solidi risultati nel primo semestre del 2025, pienamente in linea con le aspettative. Tra i punti chiave: il VoP ha raggiunto i 3,1 milioni di euro (+68% su base annua) con 7 aeromobili consegnati (rispetto ai 3 del primo semestre del 2024), supportato dalla domanda sostenuta nel mercato statunitense; l’EBITDA si è attestato a 420.000 euro (margine del 13,6%), in positivo rispetto ai -430.000 euro del primo semestre del 2024. Tuttavia, il confronto è influenzato dal rinvio delle consegne nel primo semestre del 2024 e da 250.000-300.000 euro di costi per i velivoli a 4 posti ora capitalizzati; liquidità netta a 1,1 milioni di euro, pressoché stabile rispetto all’esercizio 2024, trainata da circa 2 milioni di euro di liquidità disponibile, 35.000 azioni proprie e circa 113.000 euro di dividendi pagati.Il portafoglio ordini di 14 velivoli garantisce una buona visibilità per il secondo semestre del 2025 e l’inizio del 2026, escludendo 5 unità aggiuntive dal programma statunitense di 14 lotti previsto per l’anno fiscale 2026 (in attesa dei depositi dei clienti). Sul fronte industriale, PAG ha acquisito un sito di 6.000 mq a Vrsac (Serbia) per costruire un nuovo stabilimento a supporto dell’avvio del Risen 916 e dell’industrializzazione del velivolo a 4 posti. Inoltre, il programma di ricerca e sviluppo “Risen 4-Seats EASA” è stato completato a giugno, per un investimento totale di 4,1 milioni di euro (2,85 milioni di euro erogati).I risultati del primo semestre del 2025 sono in linea con le aspettative per l’intero2025, mentre il secondo semestre è stato rivisto a 9 consegne (una in meno) con un ASP (prezzo medio) più elevato, riflettendo un mix più ricco e prezzi più stabili. La filiale statunitense è posticipata al 2026, a seguito dell’espansione di Aerotec (Serbia), che assorbirà inizialmente la produzione incrementale di 4-Seats prima di trasferire l’assemblaggio finale/distribuzione all’estero. Le ipotesi di conto economico rimangono invariate, mentre la generazione di cassa è stata leggermente rivista al rialzo grazie a scorte più snelle e a un modello di pagamento anticipato a rate con acconti progressivi. Pertanto, entro il 2028, ValueTrack prevede un VoP di circa 12,2 milioni di euro (dai 6,3 milioni di euro del 2025, con un CAGR di circa il 25% nel periodo 2024-2028), con margini EBITDA/EBIT del 26,2%/21,9%, una liquidità netta di circa 3,2 milioni di euro e un OpFCF b.t./EBITDA >55% in media nel periodo.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO