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    Spindox, Intermonte consiglia di aderire all’OPA: poche possibilità di rilancio

    (Teleborsa) – La quota di ampia maggioranza che Progressio deterrà prima del lancio dell’OPA su Spindox, sufficiente a garantirle il controllo dell’assemblea ordinaria e straordinaria, “riduce significativamente le possibilità di un rialzo del prezzo offerto”. Lo evidenziano gli analisti di Websim Corporate Research (Intermonte), sottolineando che i soci che scegliessero di non aderire si esporrebbero al rischio di eventuali operazioni potenzialmente diluitive, come fusioni con veicoli controllanti.Anche alla luce della revisione delle stime, Websim ritiene quindi opportuno raccomandare agli azionisti di minoranza di aderire all’offerta obbligatoria che Progressio sarà tenuta a promuovere nell’autunno 2025.Il 31 luglio 2025 i principali azionisti di Spindox hanno siglato un accordo vincolante per la cessione del 74,12% del capitale sociale a Progressio SGR, ad un prezzo per azione pari a 13 euro cum dividend, equivalente ad un corrispettivo complessivo di 57,8 milioni di euro. Il closing è atteso per ottobre e comporterà il lancio di un’OPA obbligatoria totalitaria alle medesime condizioni. Progressio SGR, primario operatore indipendente di private equity attivo nel mid-market italiano da oltre vent’anni, sosterrà lo sviluppo della società affiancando il management, che reinvestirà una quota rilevante dei proventi incassati e continuerà a guidare la gestione operativa. L’eventuale delisting di Spindox da Euronext Growth Milan sarà subordinato al livello di adesioni registrato in OPA.Nel primo semestre del 2025 Spindox ha registrato un valore della produzione di 54,8 milioni di euro (-3,1% a/a), penalizzato dalla cessazione di un’attività non ricorrente a bassa marginalità e dalla debolezza dell’automotive; al netto di tali effetti, i volumi negli altri settori sono rimasti stabili. Il 2Q25 ha confermato la stessa dinamica, con VoP a 26,8 milioni di euro (-2,3% a/a, -4,3% t/t) e EBITDA Adj. a 2,5 milioni di euro. A livello semestrale, l’EBITDA Adj. si è attestato a 5,1 milioni di euro (+8,6% a/a), con margine al 9,4% (vs 8,4% nel 1H24), in costante miglioramento grazie a maggiore efficienza operativa e focus su servizi a più alto contenuto tecnologico. La PFN è positiva per 2,1 milioni di euro (vs 5,9 milioni di euro a fine 2024), il management si attende un progressivo miglioramento nei prossimi trimestri.Websim ha rivisto le stime dal 2025 in avanti, riducendo i ricavi attesi del 9%, 12% e 13% nei tre anni di riferimento e di conseguenza l’EBITDA/EBIT dell’8-15%, a riflesso di una dinamica di crescita più selettiva. Al 2027 stima un Valore della Produzione di 132 milioni di euro, con un CAGR EBITDA 25-27 del +16% e una marginalità in progressivo miglioramento (EBITDA al 10,5%, EBIT al 7,7%). La PFN per il 2025 è attesa positiva per 6,6 milioni di euro, con un ulteriore rafforzamento nei periodi successivi. LEGGI TUTTO

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    illimity, Intesa: urgenza per Banca Ifis di avviare processo di riorganizzazione e derisking

    (Teleborsa) – La perdita significativa di illimity per il primo semestre 2025 “era già stata annunciata e non rappresenta una sorpresa”, ma “i risultati annunciati hanno mostrato una performance operativa molto debole”. Lo scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo, ritenendo che Banca IFIS abbia “urgenza di avviare il processo di riorganizzazione e derisking, al fine di conseguire le sinergie pianificate e ripristinare una redditività positiva”.Viene ricordato che, a inizio agosto, illimity ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2025, con una perdita netta di 118 milioni di euro, confermando il dato preliminare pubblicato il 4 agosto (perdita di circa 120 milioni di euro). La perdita è principalmente attribuibile all’esito delle attività di valutazione effettuate su attività ed esposizioni creditizie, che hanno portato all’iscrizione di ulteriori accantonamenti e svalutazioni su crediti per 106 milioni di euro. Escludendo gli accantonamenti straordinari, la società ha registrato una perdita anche a livello pre-accantonamenti (-4 milioni di euro), a seguito di un calo dei ricavi (-18% su base trimestrale), penalizzato da una flessione del margine di interesse (-19% su base trimestrale), e di costi in aumento (+16% su base trimestrale, in parte influenzati da effetti non ricorrenti).La tempistica prevista per il completamento del consolidamento di illimity da parte di Banca Ifis prevede: il 29 agosto la conclusione del periodo di sell-out; a settembre il delisting di illimity; il 25 settembre l’assemblea degli azionisti per la nomina dei nuovi organi sociali di illimity; a dicembre il completamento della due diligence su illimity richiesta dalla BCE.”Ci aspettiamo che il nuovo piano industriale di Banca IFIS, la cui pubblicazione è prevista per il primo semestre del 2026, fornisca ulteriore chiarezza sul percorso per realizzare sinergie, semplificare e ridurre i rischi della struttura di illimity, nonché sull’attivazione della strategia di co-investimento in NPL, con l’obiettivo di mitigare l’impatto del calendar provisioning sui nuovi portafogli acquisiti”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    FNM, Intesa aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 0,69 euro per azione (dai precedenti 0,66 euro) il target price su FNM, società quotata su Euronext Milan e attiva nella mobilità integrata in Lombardia, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 64%.Gli analisti scrivono che i risultati del secondo trimestre del 2025 hanno superato le aspettative, in parte sostenuti da componenti straordinarie positive nei settori Mobilità e Servizi e Infrastrutture Ferroviarie. L’utile netto è aumentato del 78% su base annua, principalmente grazie a una plusvalenza da rivalutazione di 7,7 milioni di euro su TE. La società ha ottenuto un rifinanziamento di 1 miliardo di euro, estendendo la scadenza del debito al 2031 a un costo inferiore al previsto. Le previsioni sull’EBITDA per l’esercizio 2025 sono state confermate, con una revisione delle previsioni sulla PFN che riflette il miglioramento della performance del flusso di cassa. LEGGI TUTTO

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    BofA rivede target su asset gatherer italiani. Top picks sono Fineco e Mediolanum

    (Teleborsa) – Bank of America ha rivisto al rialzo i target price sui principali asset gatherer italiani, ribadendo le precedenti raccomandazioni. Confermati i Buy su FinecoBank (TP a 21,5 euro da 20,8) e Banca Mediolanum (TP a 18,5 euro da 16) dopo i risultati del secondo trimestre 2025, poiché le valutazioni rimangono interessanti, rispettivamente a 18x e 13x il rapporto prezzo/utili (PE) del 2026, mentre prosegue il forte slancio dei flussi. L’utile per azione (EPS) aumenta del 3% in tutto il settore, con Banca Mediolanum di più.Con riguardo a FinecoBank, viene sottolineato che l’attività di brokerage si normalizzerà dopo l’elevata volatilità nel primo semestre del 2025, ma viene previsto il supporto di un aumento degli investitori attivi e di una maggiore domanda di BTP/ETF. FinecoBank ha un CMD nel primo trimestre del 2026, che dovrebbe concentrarsi su intelligenza artificiale, intermediazione e offshore.Su Banca Mediolanum viene ricordato che la cessione della quota di Mediobanca libera 150 milioni di euro di capitale, che ora viene ipotizzato vengano utilizzati per un DPS speciale di 0,20 euro. Complessivamente, BofA prevede un DPS totale di 1,00 euro nel 2025, per un rendimento del 6%.BofA mantiene il rating Neutral su Azimut Holding (TP a 31 euro da 30), data l’incertezza sullo spin-off di TNB (redditività, utilizzo dei proventi), ma prevede maggiore chiarezza al Capital Markets Day di novembre. Il CMD del 6 novembre dovrebbe infatti presentare le nuove guidance per il 2029 e la politica di restituzione del capitale. Vi è il potenziale per maggiori pagamenti dopo le esigenze normative/di seeding, poiché Azimut è ora priva di debiti. Detto questo, Azimut ha storicamente utilizzato la liquidità in eccesso per M&A, si legge nella ricerca.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    ELES, KT&Partners conferma Add: primo semestre in linea, OPAS a sconto

    (Teleborsa) – KT&Partners ha confermato il fair value (a 3,19 euro, per un potenziale upside del 39%) e la raccomandazione (Add) sul titolo ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore.Gli analisti ricordano che, il 4 agosto 2025, Mare Engineering Group ha concluso la sua offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale (OPAS) su ELES, acquisendo 1,51 milioni di azioni tramite l’offerta (e i restanti 3,66 milioni al di fuori della finestra di offerta), raggiungendo una quota di capitale del 29,0% (27,2% dei diritti di voto; 28,2% escludendo le azioni proprie) e diventandone il principale azionista. L’offerta di 2,25 euro è inferiore del 42% al target price di 3,19 euro (e inferiore all’intervallo compreso tra 2,83 e 3,37 euro indicato nel parere di congruità indipendente) e implica un EV/EBITDA per l’esercizio 2025 di 5,7 volte rispetto a 8,2 volte di KT&Partners, “sottovalutando la forte crescita di ELES, l’espansione dei margini e il miglioramento del profilo di cassa netto”, si legge nella ricerca.Poiché i risultati preliminari di ELES per il primo semestre del 2025 sono sostanzialmente in linea con le aspettative, KT&Partners ha confermato le ultime stime pubblicate lo scorso maggio, in attesa della pubblicazione dei risultati completi del primo semestre del 2025 il 26 settembre 2025. Confermato un fatturato per l’esercizio 2025 di 41 milioni di euro (+12,2% su base annua), con un secondo semestre previsto in crescita rispetto al primo. Si prevede che la crescita sarà trainata da un rimbalzo dei semiconduttori (26,5 milioni di euro, +12,5% anno su anno), supportato dai segmenti AI e HPC, nonostante la debolezza prevista nel settore Automotive. Il segmento A&D (14 milioni di euro, +15,2%) continua a beneficiare dell’aumento dei budget globali per la difesa. L’EBITDA previsto per l’esercizio 2025 è di 6,7 milioni di euro, con un margine stabile del 16,4%. La liquidità netta prevista per l’esercizio 2025 è di 0,8 milioni di euro.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    4AIM SICAF, KT&Partners abbassa fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha abbassato il fair value (a 157,3 euro per azione da 185 euro, per un potenziale upside del 215%) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo 4AIM SICAF, prima SICAF focalizzata su investimenti in società quotate e quotande su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che, il 30 luglio 2025, 4AIM SICAF ha pubblicato i risultati del primo semestre del 2025, che evidenziano una perdita da investimenti di 0,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 3,3 milioni di euro registrato nel primo semestre del 2024. Tale risultato implica una performance del -10,2% nel primo semestre del 2025, sulla base del valore delle attività finanziarie totali di 8,9 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2024, sceso a 7,0 milioni di euro alla fine del primo semestre del 2025 (suddiviso tra 5,1 milioni di euro in strumenti finanziari quotati e 1,9 milioni di euro in strumenti finanziari non quotati). Per confrontare la performance di 4AIM, l’indice FTSE Italia Growth ha registrato un rendimento del +4% nel primo semestre del 2025. I costi di holding sono aumentati a 0,84 milioni di euro da 0,78 milioni di euro, poiché le minori spese di consulenza sono state più che compensate dalle maggiori spese per il personale, la gestione e l’audit. Al netto di ammortamenti, oneri finanziari netti e altre voci, la perdita netta si è ridotta a 2 milioni di euro rispetto ai 4,2 milioni di euro dell’anno precedente: la differenza è principalmente dovuta a un minore impatto negativo derivante dalle attività quotate (-0,35 milioni di euro rispetto ai -3,2 milioni di euro del primo semestre del 2024 e 0,8 milioni di euro di liquidità). Di conseguenza, il patrimonio netto è sceso a 8 milioni di euro e il NAV per azione a 113,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 142,3 milioni di euro dell’esercizio 2024.La nuova composizione del portafoglio di 4AIM contava 49 società alla fine del primo semestre del 2025, in calo rispetto alle 51 società detenute alla fine del terzo trimestre del 2025. Le partecipazioni del fondo includono 4 nuove società aggiunte nel secondo trimestre: A.B.P. Nocivelli, Class Editori, Eurogroup Lamination e Star7; due di queste (Class Editori ed Eurogroup Lamination) sono quotate sul segmento principale di Euronext Milan. Complessivamente, queste nuove partecipazioni rappresentavano il 2,3% del valore del portafoglio di società quotate del fondo a fine giugno 2025 (circa 0,15 milioni di euro). Nel frattempo, il fondo ha completamente disinvestito da 6 società: Arnoldo Mondadori Editore, Askoll EVA, Dominion Hosting Holding, Newprinces, Ubaldi Costruzioni e Zignago Vetro.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Finecobank, Equita alza il prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Avanza bene il titolo Fineco che sta mettendo a segno un modesto profit a +1,18%.A fare da assist alle azioni è la conferma del giudizio “buy” da parte degli analisti di Equita che allo stesso tempo hanno rivisto al rialzo il target price a 21,5 euro.La scorsa settimana Finecobank ha annunciato una raccolta netta in forte rialzo (+62%) a luglio a 1,2 miliardi di euro.La tendenza del titolo analizzata su base settimanale mostra un andamento analogo a quello del FTSE MIB. Ciò significa che il titolo viene supportato da elementi provenienti dal mercato piuttosto che da notizie legate alla società stessa.Lo studio del leader italiano nell’equity trading presenta un indebolimento della trendline al test del bottom visto a quota 18,7 Euro. In presenza di spunti positivi si propende per una spinta in alto fino al top 18,89. Le previsioni sono per una continuazione della tendenza negativa verso il supporto 18,57. LEGGI TUTTO

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    Enel: HSBC conferma buy, taglia tp

    (Teleborsa) – Si muove rialzo il titolo Enel che mostra un guadagno dell’1,20%.Gli analisti di HSBC confermano il giudizio “buy” sul titolo. Tagliato invece il target price a 8,70 euro.L’analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del gruppo energetico, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo status tecnico di medio periodo di Enel rimane negativo. Nel breve periodo, invece, evidenziamo un miglioramento della forza rialzista, con la curva che incontra la prima area di resistenza a 7,958 Euro, mentre i supporti sono stimati a 7,893. Le implicazioni tecniche propendono a favore di un nuovo spunto rialzista con target stimato verosimilmente in area 8,023. LEGGI TUTTO