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    UniCredit: settore bancario europeo interessante ad attuali valutazioni dopo sell-off

    (Teleborsa) – L’indice Euro STOXX Banks ha perso il 18% dal “Liberation Day” di Trump, sottoperformando l’indice più ampio (STOXX Europe 600: -12%). Nonostante questo recente sell-off, le banche sono aumentate del 7% finora quest’anno, rispetto a un calo del 7% nello STOXX Europe 600. Lo fa notare UniCredit in un report sul tema, suggerendo che, considerati i solidi fondamentali delle banche europee e la convinzione che la qualità complessiva degli asset dovrebbe rimanere solida, le attuali valutazioni delle loro azioni sono sempre più interessanti.Secondo il rapporto, firmato da Michael Teig, Credit Strategist – Financials di UniCredit, la sottoperformance delle banche innescata dai cosiddetti dazi reciproci annunciati dagli Stati Uniti è dovuta a 1. profit taking da parte degli investitori in mezzo alla forte performance YTD delle banche; 2. aspettative di crescita economica più deboli che potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita dei prestiti delle banche e costringere la BCE a tagliare i tassi in modo più aggressivo, riducendo così il reddito netto da interessi; 3. aspettative di crescita del PIL più lente o persino il rischio di recessione, che avrebbero un impatto negativo sulla qualità degli asset delle banche europee; e 4. mercati dei capitali più deboli, che riducono le prospettive di entrate da commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale e degli asset e dalle transazioni del mercato dei capitali.Mentre le banche rimangono esposte all’incertezza economica causata dai dazi, in quanto sono un gioco macro con leva finanziaria, l’esperto considera l’attuale sell-off come esagerato considerando i fondamentali molto solidi delle banche europee in termini storici. Ad esempio, nel quarto trimestre del 2024, l’NPL ratio delle banche, un indicatore chiave della qualità degli asset bancari, è rimasto al di sotto del 2%. Ciò è ampiamente in linea con i trimestri precedenti, molto basso rispetto agli standard storici e molto più basso rispetto alle precedenti occasioni in cui le banche sono entrate in crisi.Data l’incertezza causata dalla guerra commerciale, UniCredit prevede che i rischi per le prospettive di qualità degli asset per le banche europee aumenteranno, con i portafogli di prestiti del settore manifatturiero più vulnerabili. Le banche in Germania e Austria saranno probabilmente tenute sotto stretta osservazione poiché i loro portafogli di prestiti aziendali mostravano già un andamento in calo nel secondo semestre del 2024 e una quota importante delle esportazioni di entrambi i paesi è destinata agli Stati Uniti.Nonostante un contesto in calo, la qualità complessiva degli asset delle banche europee dovrebbe rimanere solida. I livelli di disoccupazione nell’UE rimangono bassi e la disoccupazione è il principale motore della qualità degli asset delle banche. Le prospettive di tassi di interesse più bassi dovrebbero ridurre i rischi di rifinanziamento dei mutuatari e ridurre i rischi estremi nel settore immobiliare commerciale, sebbene i mutuatari siano esposti a un’incertezza economica maggiore rispetto agli ultimi mesi.Secondo il rapporto, la prima linea di difesa per le banche è una maggiore redditività: con un rendimento stimato del capitale proprio nel 2025 dell’11%, le banche potrebbero assorbire un aumento moderato degli accantonamenti per perdite sui prestiti, in contrasto con i loro livelli di redditività molto più bassi nei precedenti episodi di crisi. “In poche parole, sebbene il grande sell-off dell’equity bancario sia in linea con le precedenti fasi di avversione al rischio del mercato, questa volta le banche hanno fondamentali molto migliori – si legge nelle conclusioni – Riteniamo che il settore bancario europeo sia interessante alle attuali valutazioni, con un rapporto P/E stimato per il 2026 pari a 6,7x, ben al di sotto di quello dello STOXX Europe 600, che si attesta a 11,5x”. LEGGI TUTTO

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    De’ Longhi, Mediobanca taglia a Underperform

    (Teleborsa) – Ribasso per De’ Longhi, che tratta in perdita del 7,11% sui valori precedenti, allineandosi alla debolezza dell’intero listino milanese colpito da vendite generalizzate sui persistenti timori di conseguenze economiche sulla scia dei dazi annunciati dall’amministrazione Trump.A ciò si aggiunge la revisione al ribasso del giudizio sul titolo da “neutral” a “underperform” con target price a 25 euro. Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice FTSE Italia All-Share, evidenzia un rallentamento del trend della big degli elettrodomestici rispetto all’indice azionario italiano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Il quadro tecnico di De’ Longhi suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 23,48 Euro con tetto rappresentato dall’area 26. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 22,12. LEGGI TUTTO

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    WIIT, TP ICAP Midcap: potenziale impatto favorevole da scenario dazi

    (Teleborsa) – WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, potrebbe beneficiare del nuovo scenario commerciale globale contraddistinto dai dazi statunitensi. Lo scrivono gli analisti di TP ICAP Midcap in un report in cui analizzato l’impatto dei dazi USA sui titoli nella loro copertura, sottolineando comunque che resta difficile valutare appieno l’impatto della politica di Donald Trump, perché questi dazi potrebbero essere modificati o revocati a discrezione dell’amministrazione e in base alle risposte di altri paesi.Viene fatto notare che WIIT non ha una presenza negli Stati Uniti e trae vantaggio dalla sua forte esposizione europea (100% dei ricavi). Con i dazi sulle apparecchiature dei data center provenienti da Cina, Taiwan e Corea del Sud, è probabile che i fornitori statunitensi vedano costi più elevati, limitando potenzialmente l’espansione dell’IA e delle infrastrutture cloud negli Stati Uniti.I player europei come WIIT potrebbero trarre vantaggio da una migliore competitività. Inoltre, l’aumento dei costi di costruzione dei data center negli Stati Uniti potrebbe indurre le aziende multinazionali a investire di più in Europa. WIIT trae vantaggio anche dall’esposizione in Germania, dove sono previsti 600 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni in difesa e infrastrutture, rendendo i data center sempre più strategici. LEGGI TUTTO

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    Misitano & Stracuzzi, Intermonte taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il target price (a 4,50 euro per azione dai precedenti 5,40 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Misitano & Stracuzzi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle essenze agrumarie.Gli analisti scrivono che la top line ha superato le attese nel 2024. Affrontando forti sfide operative dovute ai vincoli di strutture datate, Misitano & Stracuzzi ha colto l’opportunità di aumentare la sua quota di portafoglio tra i clienti chiave al fine di posizionare la società come un fornitore sempre più affidabile prima dell’apertura di nuove strutture quest’anno. Ciò, unito a un notevole deterioramento dell’ambiente dei prezzi delle materie prime e prezzi ampiamente stabili con i clienti finali, è avvenuto a scapito del margine lordo, sebbene nonostante la diluizione la società abbia comunque soddisfatto le aspettative di EBITDA. La forte pressione sui prezzi delle materie prime (in particolare del terpene arancione, con prezzi in aumento di circa il 400%) dovrebbe continuare anche nel 2025, poiché la malattia del greening in tutto il mondo sta provocando uno dei peggiori raccolti di agrumi della storia, unita all’impatto dell’introduzione di nuovi dazi, che si applicheranno a circa il 20/25% delle vendite (Intermonte ipotizza che circa il 50% del 44% delle vendite esposte alle Americhe nel 2024 provenga dagli Stati Uniti).(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trevi, Alantra aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Alantra ha incrementato a 0,50 euro per azione (dai precedenti 0,45 euro) il target price su Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ingegneria del sottosuolo, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 118%.Gli analisti scrivono che Trevi ha registrato una forte ripresa nel secondo semestre del 2024, compensando completamente il debole inizio causato dai ritardi di progetto. I risultati del 2024 non solo hanno superato le stime, ma hanno anche superato gli obiettivi aziendali, sottolineando un’esecuzione migliorata e una leva operativa più forte. Questo segna il terzo anno consecutivo di rispetto delle guidance, con gli obiettivi per il 2025 effettivamente raggiunti con un anno di anticipo.La ripresa è stata guidata principalmente dalla divisione Trevi, che ora rappresenta il 79% dei ricavi totali. Il backlog rimane solido a 723 milioni di euro, fornendo una buona visibilità dei ricavi nel 2025. La leva finanziaria netta è migliorata a 2,4x, confermando un profilo finanziario rafforzato a seguito della ristrutturazione del gruppo.”Il piano aziendale aggiornato alza l’asticella sia sulla crescita che sulla redditività, puntando a oltre 100 milioni di euro di EBITDA e 1,4x debito netto/EBITDA entro il 2028 – si legge nella ricerca – La redditività sarà supportata dall’espansione del margine di Soilmec, dal mix di progetti ad alto margine di Trevi e dalla disciplina dei prezzi”. LEGGI TUTTO

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    ILPRA, Integrae SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha incrementato a 8,70 euro per azione (da 8,50 euro) il prezzo obiettivo su ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 101%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY25 pari a 78 milioni di euro e un EBITDA pari a 16,45 milioni di euro, corrispondente a una marginalità del 21,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che i ricavi possano aumentare fino a 100 milioni di euro (CAGR 24-27: 12,7%) nel FY27, con EBITDA pari a 21,45 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 21,5%), in crescita rispetto a 14,66 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 21%). A livello patrimoniale, secondo le nostre aspettative, la NFP potrebbe raggiungere, nel FY25E, un valore pari a 10,95 milioni di euro di debito. LEGGI TUTTO

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    Marzocchi Pompe, Integrae SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 5,00 euro per azione (da 7,50 euro) il prezzo obiettivo su Marzocchi Pompe, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazioni, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 79%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24A, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY25 pari a 35 milioni di euro e un EBITDA pari a 2,50 milioni di euro, corrispondente a una marginalità del 7,1%. Per gli anni successivi, si aspettano che i ricavi possano aumentare fino a 42 milioni di euro (CAGR 24-27: 1,6%) nel FY27, con EBITDA pari a 5,60 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 13,3%), in crescita rispetto a 3,64 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 9,1%). A livello patrimoniale, stimano per il FY27 una NFP pari a 4,82 milioni di euro di debito.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Valtecne, CFO SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – CFO SIM ha incrementato il target price (a 8,50 euro per azione dai precedenti 8,20 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Valtecne, società quotata su Euronext Growth Milan che opera nel settore della meccanica di alta precisione per dispositivi medicali e applicazioni industriali, visto il potenziale upside del 31%.Gli analisti scrivono che, nonostante un fatturato sostanzialmente invariato, Valtecne ha registrato una redditività e una generazione di cassa del 2024 significativamente superiori alle aspettative, alla luce di un mix di prodotti sempre più redditizio e di dinamiche favorevoli del capitale circolante. Nel 2025, l’attenzione sarà rivolta a una rapida integrazione di Utilità e allo sblocco del forte potenziale per sinergie di up/cross-selling, sfruttando una base clienti e un portafoglio prodotti altamente complementari.Alla luce dei risultati del 2024, CFO SIM ha aggiornato il modello tenendo conto di: 1) un moderato aumento dei ricavi di Medical Devices per riflettere un forte order backlog e un calo più ripido della divisione Industrial a seguito di risultati più deboli del 2024 e della strategia adottata nel breve termine, 2) una messa a punto delle ipotesi di redditività e 3) la reintroduzione di una politica di dividendi, in linea con il 2024. Il risultato combinato è una diminuzione media dell’1,9% e dell’1,7% nelle stime su VoP ed EBITDA rettificato nel periodo 2025-26.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO