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    IWB, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il Buy su Italian Wine Brands (IWB), gruppo vinicolo quotato su Euronext Growth Milan, e abbassato il target price a 43,3 euro per azione (da 49,6 euro). La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi consolidati pro-forma pari a 430,4 milioni di euro (+5,2% sul 2021).Gli analisti sottolineano che il 2022 è stato caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche su tutti i fattori produttivi (come vino sfuso, vetro, energia) e da difficoltà legate alla carenza di materie prime (in particolare vetro). Questi fattori hanno influito sui volumi e sui margini del gruppo.Date queste tendenze, TP ICAP Midcap preferisce rimanere cauta, aggiustando la stima dei ricavi per il 2022 a 387 milioni di euro (rispetto a 411 milioni stimati in precedenza) e l’EBITDA a 32 milioni di euro (rispetto a 36 milioni), con un margine dell’8,2% (vs. 8,7%).”Riteniamo tuttavia che il contributo delle due acquisizioni diverrà ancora più evidente nel 2023, consentendo al gruppo di aumentare i volumi, e soprattutto i margini, sfruttando tutte le potenzialità di Enovation nel mercato statunitense e di Barbanera con i suoi pregiati vini toscani”, si legge in una nota.Confermano il Buy, aggiungono che “le acquisizioni e le scelte strategiche del gruppo fanno prevedere un anno di transizione, ma comunque solido, con forti prospettive per il futuro”.(Foto: Per gentile concessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano) LEGGI TUTTO

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    CNH Industrial, Equita aumenta stime e target price

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 17,5 euro per azione (+6%) il target price su CNH Industrial, società leader globale nel settore dei macchinari e dei servizi. La revisione della raccomandazione arriva dopo la diffusione dei risultati del quarto trimestre 2022, giudicato positivo, e l’annuncio del delisting da Milano, con il titolo che resterà quotato solo solo NYSE.Alzando le stime per i prossimi due anni, dopo le poche – seppur positive – indicazioni sul 2023, Equita ha confermato il giudizio Hold sul titolo, affermando che è “da valutare come trading idea in caso di ulteriore debolezza”. LEGGI TUTTO

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    Estrima, Equita riduce target price con ordini inferiori alle attese

    (Teleborsa) – Equita ha ridotto a 3 euro (-9%) il target price sul titolo Estrima, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore della micro-mobilità elettrica con il veicolo Birò, confermando il giudizio a Buy. Gli analisti sottolineano che il livello di ordinativi del 2022 è risultato “insoddisfacente”, con la performance del secondo semestre che è stata “ragionevolmente influenzata dalla capacità produttiva, che ha subito limitazioni dal collo di bottiglia nei componenti elettronici e nelle batterie”.Per il 2023 stimano un riassorbimento parziale di queste condizioni, che potrebbe permettere di rientrare su un volume produttivo più allineato a 4 unità giornaliere (con un potenziale di 10 unità). “Il lancio del nuovo modello presentato all’EICMA dovrebbe aiutare il pricing e lo sviluppo degli ordinativi nel 2023”, viene sottolineato. Equita prevede una crescita dei ricavi 2021-25 del 32% CAGR e un EBITDA nel 2025 di 6 milioni di euro.Intanto, migliora l’andamento di Estrima, che si attesta a 1,785 euro, con un aumento dello 0,28%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 1,795 e successiva a 1,825. Supporto a 1,765. LEGGI TUTTO

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    Elica, Intermonte prevede margini resilienti in 4° trim a fronte di domanda debole

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato a 4 euro per azione il prezzo obiettivo su Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva a pochi giorni dall’approvazione, da parte del CdA, delle informazioni finanziarie aggiuntive al quarto trimestre del 2022, in programma il 14 febbraio.Gli analisti si aspettano ricavi per il quarto trimestre a 128 milioni di euro, in calo del 5% per una diminuzione dei segmenti B2B/B2C e un aumento del comparto motori. L’EBITDA Adjusted dovrebbe essere piatto a 13,8 milioni di euro, con un margine del 10,7%.”Elica sembra ben attrezzata per affrontare il mercato delle cappe più difficile previsto nel 2023, un periodo in cui alcuni pilastri chiave della storia azionaria di Elica (gamma di prodotti innovativi nel B2C, opportunità di crescita in Nord America, lancio del nuovo footprint produttivo, capacità di controllo dei costi) saranno fondamentali per continuare a costruire resilienza e consolidare il solido track record del management”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Aeffe, Intesa abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 1,45 euro per azione (da 1,55 euro) il suo prezzo obiettivo su Aeffe, società del lusso che opera sia nel settore del pret-a-porter sia nel settore delle calzature e pelletteria, confermando il giudizio sul titolo a “Hold”. Gli analisti hanno rivisto la loro raccomandazione dopo la pubblicazione dei risultati preliminari del 2022, che si è chiuso con ricavi pari a 352 milioni di euro, rispetto a 324,6 milioni di euro del 2021 (+8,4% a tassi di cambio correnti, +7,7% a tassi di cambio costanti).Il broker crede che l’interruzione superiore alle attese in Cina nel 4° trimestre 22 abbia influito sulla redditività e sul flusso di cassa. Pertanto, ha ridotto la previsione di EBITDA 2022 del 4,9% a 34,4 milioni di euro, pari a un margine EBITDA al 9,8% (rispetto al precedente 10,2%, -110 punti base anno su anno) e aumentato l’indebitamento netto 120,5 milioni di euro a 126 milioni di euro.Sottolineando che il management ha deciso di privilegiare la qualità delle vendite e ottimizzare il wholesale in uno scenario macro complesso, Intesa Sanpaolo ha ridotto del 2,6% le vendite previste per il 2023 (ora ipotizzate in aumento del 2,5% su base annua a 361 milioni di euro ), ma ha lasciato invariata l’ipotesi di vendite a 400 milioni di euro nel 2024, quando il gruppo dovrebbe beneficiare del pieno decollo di Moschino Kids e M05CH1N0 JEANS.Inoltre, ipotizza un EBITDA margin flat nel 2023 con un recupero all’11% solo nel 2024, quando dovrebbero esserci anche dei risparmi dovuti alla semplificazione delle la struttura del gruppo. LEGGI TUTTO

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    Fenix Entertainment, EnVent pone rating “under review”

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets messo “under review” il giudizio e il target price di Fenix Entertainment, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi. La società ha chiuso il 2022 con un valore della produzione pari a 33,4 milioni di euro e una posizione finanziaria netta pari a 19,9 milioni di euro, inferiori alle attese degli analisti per – rispettivamente – 38,9 milioni di euro e 18,7 milioni di euro.”In precedenza avevamo commentato il mutamento dello scenario per Fenix, con un diverso mix di attività e un livello di utilizzo del contante che si traduce in un notevole carico finanziario – si legge nella ricerca – Prevediamo bassa redditività o perdite nel breve termine e, come affermato anche dal management, ulteriori finanziamenti per riequilibrare la situazione finanziaria e rilanciare le produzioni, che a loro volta implicano una diluizione del prezzo delle azioni”.(Foto: Alex Litvin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Unicredit, pioggia di revisioni al rialzo del target price

    (Teleborsa) – All’indomani del rally (+12%) innescato dalla diffusione dei conti 2022 e dagli annunci riguardanti la generosa distribuzione agli azionisti, il titolo UniCredit ha continuato a salire, chiudendo la seduta odierna con un aumento superiore all’1%. La giornata è stata positiva per l’intero comparto bancario italiani, ma le azioni di UniCredit hanno beneficiato anche di numerose revisioni al rialzo del target price da parte degli analisti.UBS ha alzato il prezzo obiettivo a 24 euro per azione (da 18,50), confermando il Buy. Stesso giudizio per Deutsche Bank, che ha aumentato il target a 20,20 euro (da 15,40), Intesa Sanpaolo (19,30 euro) e JPMorgan (21 euro). Barclays ha migliorato la raccomandazione a Overweight (da Equal Weight), con un prezzo obiettivo a 24 euro.Equita ha confermato il Buy e alzato il target price a 23,50 euro per azione (da 15,60). Gli analisti hanno migliorato le stime di net income 2023 del 37% a 5 miliardi di euro, leggermente al di sotto della guidance per un approccio più prudente su fees, trading e costi operativi. Viene sottolineato che gli spunti positivi dalla call “confermano l’ottima capacità di generare capitale e remunerare gli azionisti”.Credit Suisse, che ha una raccomandazione Outperform, ha aumentato il target price a 21,20 euro per azione (da 17,20). Gli analisti si aspettano “che la sensibilità agli aumenti dei tassi, i miglioramenti disciplinati dell’efficienza, la comprovata solidità del bilancio e un’eccezionale copertura offrano un rialzo alle prospettive del management”. Inoltre, pensano che l’obiettivo di UniCredit di mantenere un utile netto piatto rispetto al 2022 sia troppo prudente e migliorano le stime sull’utile netto del 10% fino al 2023-25. LEGGI TUTTO

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    OVS, Equita aumenta target price dopo stop a negoziazioni per Coin

    (Teleborsa) – Equita ha confermato la raccomandazione a “Hold” su OVS, società di abbigliamento quotata su Euronext Milan, alzando il target price sul titolo a 3 euro per azione (+15%). La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha diffuso risultati sopra le attese per il quarto trimestre 2022 e annunciato la rinuncia all’acquisizione di Coin.L’esclusiva per l’acquisto di Coin, avviata lo scorso giugno, era stata estesa fino a fine gennaio 2023. “Riteniamo la notizia positiva per il titolo, in quanto l’integrazione avrebbe rappresentato un esercizio complesso e probabilmente non riflesso nelle aspettative di valorizzazione dell’asset da parte del venditore”, scrivono gli analisti.Intanto, è ottima la performance di OVS, che si attesta a 2,58 euro, con un aumento del 17,17%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 2,67 e successiva a 2,94. Supporto a 2,4. LEGGI TUTTO