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    Perugia, ultimato restauro cattedrale sostenuto da Plenitude e Cucinelli

    (Teleborsa) – Sono stati terminati, e verranno presentati oggi alle 19.00 in Piazza IV Novembre, i lavori di restauro eseguiti sulle facciate della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, iniziati a luglio 2021. Gli interventi hanno beneficiato del Bonus facciate e sono stati realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Plenitude che con il progetto CappottoMio, oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, ha acquistato il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90%.All’evento intervengono S. E. il Cardinale Gualtiero Bassetti, Brunello Cucinelli e Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude, società controllata da Eni che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di gas e luce, i servizi energetici e un ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.L’opera di restauro è stata condotta con una rigorosa aderenza all’impianto architettonico originario del 1437 e ha interessato: la parte sopraelevata in mattoni; le tre edicole; il pulpito in marmo di Carrara; il portale monumentale della facciata orientale su disegno di Pietro Carattoli e quello su Piazza IV Novembre di Galeazzo Alessi; la Loggia di Braccio; la statua bronzea di papa Giulio III; il campanile; le cortine murarie ornamentali in pietra d’Assisi, i basamenti, la seduta e la scalinata in travertino; la Cappella in mattoni del Battistero; il Portale del Giubileo; le specchiature della Cappella dello Spirito Santo; le bifore e le trifore, le vetrate e il rosone.”Uno dei punti cardine della nostra strategia di sostenibilità (ESG) è l’attenzione alle comunità – ha affermato Stefano Goberti – Questo progetto racchiude in sé tutti gli elementi essenziali di tale approccio: abbiamo investito su partnership di valore coinvolgendo tutte le professionalità necessarie per poter restituire alla comunità perugina un simbolo di profondo rilievo storico e religioso. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla valorizzazione del nostro patrimonio nazionale mettendo al servizio della comunità le best practice maturate in ambito di riqualificazione degli edifici anche attraverso le importanti misure previste dal governo”.”Mi è sempre piaciuto pensare che conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi, e gettiamo le fondamenta del nostro futuro – ha commentato Brunello Cucinelli – Oggi si inaugura il restauro di un monumento celebre, simbolo non soltanto religioso per i perugini e per l’Italia tutta. Ho imparato dalla mia famiglia, e dalla campagna, che ogni buona azione è come un seme che non manca mai di dare buoni frutti. Per questo auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata, poiché, come dicevano i miei stimati greci, se terrai in ordine e ben conservato l’ingresso della tua casa, anche la tua città sarà sempre ben conservata”. LEGGI TUTTO

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    “Trame.11 Festival dei libri sulle mafie”, FS Italiane Official Sponsor dell'evento

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS Italiane è Official Sponsor di “Trame.11 Festival dei libri sulle mafie” in programma dal 22 al 26 giugno a Lamezia Terme, in Calabria. “La partnership – sottolinea il Gruppo in una nota – rafforza l’impegno di FS Italiane a favore del mondo della cultura e della valorizzazione del territorio, in particolare del Sud. Il Gruppo, con il nuovo piano industriale 2022-2031, gioca un ruolo chiave nel rilancio e sviluppo del nostro Paese e vuole essere protagonista di ‘Un Tempo Nuovo’ per sottolineare l’importanza del momento storico che stiamo vivendo, in cui è determinante reagire e guardare con fiducia alle opportunità che il futuro riserva”. Ferrovie dello Stato ha da poco sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri finalizzato ad avviare una collaborazione duratura e strutturata a tutela della legalità, del contrasto alle infiltrazioni criminali e della sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri delle opere infrastrutturali gestite dal Gruppo. In questo quadro s’inserisce l’accordo con “Trame.11 Festival”. “Un appuntamento consolidato, – si legge nella nota – in un territorio che è stato messo a dura prova dalle organizzazioni criminali, in cui si alternano dibattiti, presentazioni di libri e testimonianze dei protagonisti dell’antimafia degli ultimi tre decenni. L’edizione del 2022 si inserisce in un momento cruciale della storia d’Italia: il trentesimo anniversario delle stragi terroristiche-mafiose in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle scorte”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Gallerie d'Italia: a Miano “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori”

    (Teleborsa) – Le Gallerie d’Italia in Piazza Scala a Milano, museo di Intesa Sanpaolo, presentano dal 25 maggio al 18 settembre 2022 la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces”: 96 marmi della Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di statuaria classica, in una grande esposizione che, con cinque nuove opere restaurate, inaugura il programma espositivo mondiale della Collezione.Il maestoso sarcofago consolare dalla via Ardeatina accoglierà i visitatori, con un gruppo di togati romani, negli spazi di grande respiro delle Gallerie, dove troverà la sua ideale collocazione il colossale Dace prigioniero simile agli esemplari del Foro di Traiano, accanto ai ritratti di Domiziano e di Antinoo, recentemente restaurati, parte della celebre galleria dei 122 busti della Collezione. Il percorso di mostra – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – termina con una sezione interamente dedicata ai restauri dove l’Ercole composto da 112 pezzi, già esposto a Roma, dialogherà con la scultura della Leda con il cigno: in entrambe le opere saranno visibili diverse fasi dell’intervento di pulitura, per raccontare le sfide che deve affrontare il restauro contemporaneo.L’esposizione “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces” nasce da un accordo tra la Fondazione Torlonia e il Ministero della cultura, con la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma. L’appuntamento di maggio 2022 è la prima tappa di un tour presso importanti musei internazionali che si concluderà con l’individuazione di una sede espositiva permanente del nuovo Museo Torlonia; mentre, presso i Laboratori Torlonia di via della Lungara, proseguono i restauri delle sculture della Collezione.Nella sede milanese la progettazione del nuovo allestimento è stata affidata all’architetto Lucia Anna Iovieno. “Dopo la mostra dedicata a Canova e Thorvaldsen, le Gallerie di Piazza Scala celebrano nuovamente l’arte scultorea ospitando gli straordinari marmi romani collezionati dalla famiglia di banchieri e mecenati Torlonia. L’iniziativa, – afferma Giovanni Bazoli, presidente Emerito di Intesa Sanpaolo – frutto della sinergia tra istituzioni pubbliche e private e dell’impegno curatoriale di Salvatore Settis e Carlo Gasparri, arricchisce l’offerta espositiva milanese con una proposta di altissima qualita`, che contribuisce a diffondere la conoscenza di un autentico tesoro del nostro Paese”. “L’evento espositivo – dichiara Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma – segna la seconda concreta tappa dell’accordo tra il Ministero della Cultura e la Fondazione Torlonia siglato nel 2016, prima di intraprendere un tour internazionale. Forte segnale di una collaborazione non comune tra istituzioni private, pubbliche e la famiglia, rappresentata dalla Fondazione Torlonia”. “Una collezione scaturita dalla passione per l’arte della Famiglia, che nell’elegante narrazione dei curatori – afferma Alessandro Poma Murialdo, presidente Fondazione Torlonia – racconta di alcuni momenti fondamentali della nostra civilta`. L’esposizione alle Gallerie d’Italia di Milano rappresenta l’evoluzione, dopo la mostra inaugurale ai Musei Capitolini di Roma, verso il tour internazionale di un progetto corale, nato grazie ad uno storico accordo tra pubblico e privato che assicura la trasmissione di questo eccezionale patrimonio artistico, componente essenziale della nostra identita` culturale, alle nuove generazioni”. “Alla sua apertura nel 1875, in una Roma che era da poco capitale d’Italia, il Museo Torlonia – spiegano i curatori Salvatore Settis e Carlo Gasparri – fu un’impresa di grande respiro e ambizioni. Questa mostra, che riporta alla coscienza di tutti i tesori di una collezione senza pari, copre meno di un sesto dei marmi Torlonia; ma incarna l’intento, condiviso fra il Ministero della Cultura e la Fondazione Torlonia, di riaprire il Museo nella sua interezza. Trasferendosi da Villa Caffarelli sul Campidoglio ai ben piu` vasti spazi delle Gallerie d’Italia in piazza della Scala, la mostra appare rinnovata non solo perche´ comprende cinque sculture in piu`, ma anche per il nuovo allestimento di Lucia Anna Iovieno, che conserva il filo narrativo attraverso la storia del collezionismo, ma propone nuovi e inattesi punti di vista e interrelazioni fra i marmi”. “Per Bulgari, essere main sponsor di restauro – commenta Laura Burdese, Bulgari Marketing & Communication vice presidente – significa contribuire a preservare e tramandare un patrimonio unico di arte e bellezza. Le radici greche e romane del Marchio rendono ancora piu` profonda la sintonia con questo progetto di ampio respiro che ha l’obiettivo di far scoprire questi tesori a un pubblico piu` vasto possibile. La tappa milanese e` un altro passo importante in questa direzione, nella convinzione che dalla conoscenza dei capolavori scaturisce la preziosa consapevolezza del nostro universo culturale ed estetico”. LEGGI TUTTO

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    Agenzia Entrate: al via consultazione su restituzione bonus ricerca

    (Teleborsa) – Aperta sul sito dell’Agenzia delle Entrate una consultazione pubblica sulla bozza di provvedimento che stabilisce le modalità di accesso alla procedura di riversamento spontaneo, senza l’applicazione di sanzioni e interessi, dei crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo indebitamente utilizzati.Lo annuncia la stessa Agenzia precisando che fino a mercoledì 25 maggio gli operatori potranno visionare la bozza e inviare le loro osservazioni e proposte via email. L’Agenzia “terrà conto dei contributi per la stesura del provvedimento definitivo, con l’obiettivo di condividere con tutti i soggetti interessati le scelte sottese all’emanazione di un documento che interessa un comparto strategico per il sistema economico del Paese”. Il provvedimento, spiegano le Entrate, “disciplina le modalità e i termini per l’accesso alla procedura che consente di regolarizzare gli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dal Dl n. 145/2013, maturato nei periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Il provvedimento approva inoltre il modello per la richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito, da presentare in via telematica entro il 30 settembre 2022”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, con Torino e Napoli si completa il sistema museale delle Gallerie d'Italia

    (Teleborsa) – Con l’apertura, nel corso della prossima settimana, delle due nuove sedi di Torino e Napoli, alla presenza del presidente Gian Maria Gros-Pietro e del consigliere delegato e ceo Carlo Messina, si completa la realizzazione del sistema museale delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, uno dei primi cinque al mondo in campo bancario. Parteciperà il professor Giovanni Bazoli, che – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – continuerà a svolgere le funzioni di presidente emerito su invito del consiglio di amministrazione della Banca. Bazoli continuerà a poter essere consultato dal presidente e dal consigliere delegato sui temi della governance e sui temi strategici e istituzionali riguardanti la Banca e proseguirà, in collaborazione con Gros-Pietro, a progettare e realizzare il Progetto Cultura, il piano che definisce la missione, la vision e i programmi del Gruppo nel settore culturale e dei beni storico-artistici.Il Progetto Cultura, che si articola su orizzonti di programmazione pluriennale ed è guidato da un comitato scientifico di esperti – spiega la nota – indirizza e propone i progetti e gli interventi nel campo dell’arte, della cultura e del patrimonio storico della Banca, realizzati dalla direzione Arte e Cultura e Beni Storici guidata da Michele Coppola. Le iniziative sono attuate autonomamente o in partenariato con altri soggetti pubblici e privati (musei, fondazioni, università, istituzioni pubbliche, enti teatrali e musicali) nazionali e internazionali.Il patrimonio architettonico, artistico, biblioteconomico e archivistico di Intesa Sanpaolo è costituito da oltre 20 edifici di pregio, 20 chilometri di documentazione gestita e valorizzata dall’Archivio Storico del gruppo, 7 milioni di positivi e negativi fotografici e da oltre 35mila opere d’arte, che coprono un arco temporale che spazia dal V secolo a.C. al XXI secolo: un’ampia selezione è esposta permanentemente nelle sedi di Gallerie d’Italia e tra queste figurano capolavori di Caravaggio, Tiepolo, Canaletto, Boccioni, Fontana, Manzoni e Burri.Nel 2017 Intesa Sanpaolo ha aggiornato il valore bilancistico delle collezioni, rideterminando a fair value il valore economico del proprio patrimonio storico-artistico, che è stato allineato alle valutazioni correnti nel mercato dell’arte, con l’adozione di rigorose procedure di revisione periodica delle quotazioni. È stata un’operazione pionieristica di rilevante impatto metodologico, economico e culturale perché, di là dalla significativa crescita del valore contabile e dai conseguenti riflessi positivi per gli azionisti, a partire da quell’anno i beni artistici sono stati anche pienamente legittimati come asset class nel mondo del credito e della finanza, con benefici effetti imitativi che hanno spinto altre aziende, non solo bancarie, a seguire l’esempio di Intesa Sanpaolo. Ad oggi le oltre 3.500 opere classificate quali beni artistici di pregio riportano un valore di circa 311,5 milioni di euro secondo il bilancio del 2021.Con le aperture delle sedi di Napoli e Torino le Gallerie d’Italia dispongono oggi di una superficie espositiva complessiva di oltre 30mila metri quadrati. Il sistema – sottolinea Intesa Sanpaolo – è stato concepito e creato con l’obiettivo di condividere con il Paese la conoscenza, l’accessibilità, la pubblica fruizione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico ereditato dai quasi 500 istituti bancari confluiti nel Gruppo e pervenuto con le donazioni di svariati soggetti privati. Le sedi espositive delle Gallerie d’Italia sono palazzi storici di grande pregio architettonico che in passato erano utilizzati come uffici della Banca e che, nell’opera di ristrutturazione e riallestimento dettata dalle esigenze delle nuove destinazioni d’uso – l’apertura al pubblico, la tutela e la conservazione delle opere, la sostenibilità e la piena accessibilità –, evidenziano la memoria delle loro passate funzioni. LEGGI TUTTO

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    “Cracking Art. Stories”, dal 10 maggio a Palermo per la prima volta la mostra open-air

    (Teleborsa) – Chiocciole, conigli, gatti, rondini, elefanti, tartarughe e pinguini. Sono oltre 40 le maxisculture dalle dimensioni più svariate pronte a invadere due spazi iconici della città di Palermo: i lussureggianti e storici giardini di Villa Malfitano e Villa Trabia. Dal 10 maggio fino al 10 luglio, arriva nel capoluogo siciliano Cracking Art, uno dei fenomeni d’arte contemporanea più conosciuti al mondo, con la mostra Stories.Grandissimi animali dalle tinte sgargianti renderanno il cuore di Palermo una galleria d’arte a cielo aperto, uno speciale museo senza barriere dove protagonisti sono sempre la natura e il rispetto per essa. La mostra, con il patrocinio del Comune di Palermo e dell’Assessorato alle CulturE, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale per volontà del suo Presidente Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, in collaborazione con la Fondazione G. Whitaker, e curata dal collettivo Cracking Art. Un’esposizione pensata e voluta gratuita e all’aperto, affinché possa essere alla portata di tutti, non solo in termini di accessibilità ma anche perché possa essere interiorizzata stimolando le reazioni e l’attenzione del singolo e, allo stesso tempo, della collettività verso importanti tematiche di interesse sociale.IL COLLETTIVO CRACKING ART – Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte. Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala – come i celebri animali colorati – invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all’arte a quelli della vita quotidiana. Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura. LEGGI TUTTO

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    Zurich main sponsor del film “La Ballata dei gusci infranti”: un messaggio corale di resilienza

    (Teleborsa) – È in uscita dal 31 marzo nelle sale italiane “La ballata dei gusci infranti”, il film di Federica Biondi prodotto da Linfa Crowd 2.0 e MUVLAB e sponsorizzato da Zurich.La pellicola – che vede la partecipazione di Lina Sastri, Giorgio Colangeli, Caterina Shulha, Simone Riccioni e Paola Lavini – racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Monti Sibillini, nel cuore dell’Italia, sconvolte dal sisma del 2016 e dalle sue tragiche conseguenze fisiche e psicologiche. Un evento catastrofico, in cui ciascuno di loro perde qualcosa: chi la casa, chi il compagno di una vita, ma la perdita più grande che tutti accusano è la certezza sul proprio futuro. Un evento sconvolgente che, seppur nella sua tragicità, finisce per legare fra loro i protagonisti e le loro storie, che si intersecheranno in un finale di rivalsa e ripartenza. Ciascuno di loro si scoprirà risorsa fondamentale dell’altro, ciascuno di loro riscoprirà l’importanza della collaborazione, della tenacia, della lungimiranza.”In un mondo in cui l’unica costante resta il cambiamento, essere lungimiranti – sottolinea Zurich in una nota – significa investire nella comprensione e nell’anticipazione dei rischi futuri. Con il sostegno a questa pellicola, Zurich vuole riaffermare l’importanza di sviluppare resilienza di fronte ai grandi eventi, abbracciando il futuro e i cambiamenti che esso porta con sé. La ballata dei gusci infranti è infatti un esempio di come la resilienza e la collaborazione possano diventare la forza per una rinascita e un domani migliore. Questa sponsorizzazione conferma inoltre l’impegno di Zurich e dei suoi agenti a sostenere il territorio, la cultura e la ricchezza nelle sue più diverse manifestazioni, nella convinzione che la diversità, sia essa di linguaggi, di espressioni o di contesti, sia condizione fondamentale di crescita e arricchimento, nelle arti così come nella quotidianità”. LEGGI TUTTO

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    Anica, Habib: “Industria italiana del cinema resiste e punta a qualità”

    (Teleborsa) – I dati sulle produzioni audiovisive italiane pubblicati dalla Dgca del Ministero della Cultura, aggiornati agli anni 2019-2020, confermano che, anche in biennio così diverso, caratterizzato nel 2020 dalla pandemia e dal primo lockdown, il settore ha mostrato una enorme capacità di reazione e resilienza”. È quanto afferma Benedetto Habib, presidente dell’Unione Produttori dell’Anica.”La produzione – sottolinea Habib – è ripartita dopo un’interruzione durata solo tre mesi, grazie allo sforzo che le organizzazioni datoriali e dei lavoratori hanno profuso nella definizione di un protocollo sanitario che consentisse la ripresa già dal luglio 2020. Nel triennio 2018-2020 l’industria audiovisiva ha avuto la capacità di continuare a garantire un’ampia scelta agli spettatori, incontrandone il gusto, dall’intrattenimento alla qualità. La conferma arriva anche dalle coproduzioni internazionali, soprattutto con Francia, Spagna e Germania, che sono state 159 e che, malgrado tutto, sono aumentate. I player internazionali investono in Italia e con le imprese italiane, confermando l’affidabilità di questo settore economico che dà lavoro diretto e produce un indotto che arriva a 200mila persone. L’aumento della domanda internazionale è molto forte perché i nostri prodotti hanno un buon successo all’estero sia artistico che di pubblico. L’industria italiana ha mostrato di saper intercettare il cambiamento e di produrre nuovi formati narrativi attraverso tutti i linguaggi dell’audiovisivo. Questo rapporto del Mic – conclude il presidente dell’Unione Produttori dell’Anica – dovrà costituire la base per definire una strategia capace di consolidare i trend positivi e la qualità del settore e di intervenire dove ce n’è necessità, per rendere questa industria, che racconta l’Italia nel mondo, sempre più competitiva”.(Foto: Coyau CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO