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    Renk, portafoglio ordini record di 5,9 miliardi di euro dopo semestre in netta crescita

    (Teleborsa) – RENK Group, fornitore tedesco leader di soluzioni di propulsione per i settori militare e civile, ha registrato un aumento sostanziale degli ordini acquisiti nei primi sei mesi di quest’anno, raggiungendo i 921 milioni di euro, con un incremento del 46,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato è aumentato del 21,5%, raggiungendo i 620 milioni di euro. L’EBIT rettificato ha registrato un aumento più che proporzionale, attestandosi a 89 milioni di euro, con un incremento del 29,4% rispetto ai 69 milioni di euro dell’anno precedente. Il margine EBIT rettificato nello stesso periodo è aumentato di 0,9 punti percentuali, attestandosi al 14,4%. Con un rapporto book-to-bill di 1,5x e un portafoglio ordini totale di 5,9 miliardi di euro, la visibilità è ulteriormente migliorata per i prossimi trimestri.”La nostra performance nel primo semestre dell’anno sottolinea la solida posizione di RENK – ha commentato il CEO Alexander Sagel – Ci stiamo concentrando pienamente su una partecipazione mirata alla sicurezza europea e globale. Il Gruppo RENK svolge un ruolo chiave, grazie alla sua leadership tecnologica, all’eccellenza operativa e alla chiara direzione strategica. La nostra crescita redditizia è in linea con la forte domanda dei nostri prodotti mission-critical. Siamo ben preparati a soddisfare questa crescente domanda in modo affidabile ed efficiente”.Alla luce del positivo primo semestre dell’anno, il board ha confermato le previsioni per l’intero anno 2025 e continua a prevedere un fatturato superiore a 1,3 miliardi di euro e un EBIT rettificato compreso tra 210 e 235 milioni di euro.”Abbiamo costantemente perseguito il nostro percorso di crescita redditizia nella prima metà di quest’anno e abbiamo ulteriormente migliorato il margine a livello di Gruppo attraverso l’aumento dei ricavi e una rigorosa gestione dei costi”, ha affermato la CFO Anja Manz-Siebje. LEGGI TUTTO

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    Porsche SE taglia la guidance e prevede maggiori investimenti sulla difesa

    (Teleborsa) – Porsche Automobil Holding SE (Porsche SE), la holding che detiene partecipazioni rilevati nelle case automobilistiche Volkswagen e Porsche AG, ha generato un risultato netto rettificato al netto delle imposte di 1,1 miliardi di euro nel primo semestre del 2025 (anno precedente: 2,1 miliardi di euro). Questo dato è stato significativamente influenzato dal risultato derivante dalla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni in Volkswagen e Porsche AG, rispettivamente di 1,2 miliardi di euro (anno precedente: 2,0 miliardi di euro) e 0,1 miliardi di euro (anno precedente: 0,3 miliardi di euro). Il risultato netto di gruppo per il primo semestre del 2025 ammonta a 0,3 miliardi di euro (anno precedente: 2,1 miliardi di euro).Porsche SE ha ridotto il debito netto a 4,9 miliardi di euro, rispetto ai 5,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2024.Sullo sfondo di una situazione geopolitica in continua evoluzione e di crescenti requisiti in materia di sicurezza, Porsche SE “intravede un notevole potenziale di sviluppo nel settore della difesa e della sicurezza e intende capitalizzarlo”, si legge nella nota sui conti.”Nel nostro percorso verso una piattaforma di investimento diversificata, monitoriamo attentamente i settori della capacità di difesa, della sicurezza e della resilienza europea – ha commentato il presidente Hans Dieter Potsch – Per quanto riguarda gli investimenti di portafoglio, il nostro obiettivo è aumentare il nostro coinvolgimento nei settori della difesa e correlati, mantenendo al contempo il nostro focus principale sulla mobilità e sulla tecnologia industriale”.In particolare, come primo passo, la holding intende creare una piattaforma per investimenti in aziende tecnologiche emergenti nel settore della difesa, anche in collaborazione con altri investitori e partner di rilievo. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra il capitale orientato all’innovazione e le tecnologie legate alla sicurezza. Porsche SE prevede di organizzare un “Defense Day”. Questo evento offrirà un’opportunità di networking per i family office tedeschi ed europei interessati a investire nel settore della difesa.Indipendentemente dalla creazione di una piattaforma, Porsche SE sta valutando attentamente possibili opzioni di investimento nel settore della difesa, in quanto futuro settore di importanza strategica. In linea con l’attuale strategia aziendale, l’attenzione si concentra su settori tecnologici come la sorveglianza satellitare, i sistemi di ricognizione e i sensori, la sicurezza informatica o i sistemi logistici e di approvvigionamento.Alla luce degli attuali sviluppi del mercato, in particolare nel settore automobilistico e come conseguenza diretta delle prospettive rettificate di Volkswagen e Porsche AG, Porsche SE prevede ora un risultato netto rettificato del Gruppo al netto delle imposte compreso tra 1,6 e 3,6 miliardi di euro (in precedenza: tra 2,4 e 4,4 miliardi di euro). Al 31 dicembre 2025, Porsche SE prevede ancora un indebitamento netto del Gruppo compreso tra 4,9 e 5,4 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Leonardo acquista Iveco Defence per 1,7 miliardi euro. Valuta con Rheinmetall i veicoli pesanti

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha sottoscritto l’accordo di acquisizione di Iveco Defence, una divisione di Iveco Group, per un controvalore di 1,7 miliardi euro (enterprise value) che sarà finanziato con la cassa disponibile. Con questa operazione, Leonardo compie un ulteriore passo per il consolidamento della propria posizione di riferimento nel settore della difesa terreste e rafforza il proprio ruolo di OEM (Original Equipment Manufacturer) integrato, con un portafoglio di soluzioni complete per la difesa e la sicurezza, su piattaforme cingolate e ruotate.”L’acquisizione di Iveco Defence è un tassello fondamentale nello sviluppo della nostra strategia di crescita inorganica a supporto della piena attuazione del Piano Industriale – afferma l’AD Roberto Cingolani – L’operazione consolida la nostra posizione di attore di riferimento nel settore della Difesa terrestre europea, mercato caratterizzato da forti prospettive di crescita future”.Iveco Defence ha la sede principale a Bolzano. Nel 2024 ha realizzato ricavi di 1.133 milioni di euro ed EBIT di 108 milioni di euro. Con 5 siti produttivi (con presenza in Germania, Romania e Brasile), circa 2.000 persone, 9 uffici commerciali in Europa, Stati Uniti e Brasile e 6 centri di ricerca e sviluppo in Italia, Brasile, UK e Germania, è specializzata nella progettazione, produzione e supporto logistico di veicoli per impiego prevalentemente militare, con un portafoglio prodotti che copre i settori dei veicoli leggeri e medi blindati, dei veicoli corazzati pesanti e dei veicoli logistici e tattici.L’integrazione tra i sistemi elettronici di Leonardo – inclusa una suite completa di sensori per l’elettronica di combattimento e torrette di nuova generazione – e i veicoli di Iveco Defence sarà in grado di garantire la massima efficacia delle soluzioni operative proposte, si legge in una nota. Le competenze altamente specializzate nei rispettivi verticali di riferimento, unite alla forte capacità logistica e produttiva, favoriranno maggiore efficienza operativa e accelereranno lo sviluppo tecnologico congiunto, creando al contempo anche nuove opportunità di sviluppo ed evoluzione delle competenze professionali e di valorizzazione delle persone.Leonardo verificherà insieme al partner Rheinmetall l’opportunità di valorizzare il perimetro dei veicoli pesanti. Il closing dell’operazione è previsto nel primo trimestre del 2026, subordinato all’approvazione da parte delle autorità regolatorie. LEGGI TUTTO

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    Leonardo migliora guidance su ordini e debito dopo primo semestre in crescita

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha chiuso il primo semestre 2025 con ordini che raggiungono gli 11,2 miliardi di euro (+8,9% rispetto al dato del periodo comparativo, +9,7% rispetto al dato isoperimetro). In incremento anche i ricavi, pari a 8,9 miliardi di euro (+11,7% rispetto al dato del periodo comparativo, +12,9% rispetto al dato isoperimetro) e il risultato operativo (EBITA), pari a 581 milioni di euro (+10,9% rispetto al dato restated del periodo comparativo, +15% rispetto al dato isoperimetro), in linea con le aspettative. Il risultato netto ordinario è pari a 273 milioni di euro (+44,4% vs 1H2024).Il Free Operating Cash Flow, negativo per 408 milioni di euro per effetto dell’usuale profilo infrannuale caratterizzato da assorbimenti di cassa nella prima parte dell’anno, evidenzia un miglioramento (+18,7% rispetto al dato del semestre precedente, +19% rispetto al dato isoperimetro) a dimostrazione dell’efficacia delle azioni intraprese. L’andamento del FOCF e il corrispettivo ricevuto nell’ambito della cessione del business UAS, pari a 446 milioni di euro, determinano un conseguente riflesso positivo sull’Indebitamento Netto di gruppo, in calo del 27,6% circa rispetto al 30 giugno 2024.”L’esecuzione del Piano Industriale prosegue lungo le linee strategiche individuate – ha dichiarato l’AD Roberto Cingolani – I risultati raggiunti nel primo semestre del 2025 evidenziano una solida prospettiva industriale del Gruppo con un ulteriore calo dell’indebitamento, a conferma della bontà del lavoro svolto. Sulla base della performance del primo semestre e delle prospettive di crescita abbiamo rivisto al rialzo le guidance 2025, individuando nuovi target a livello di ordini, FOCF e indebitamento netto”.Il gruppo aggiorna le guidance 2025 rese note a marzo 2025 come segue: incremento degli ordini da 21 miliardi a 22,25 – 22,75 miliardi, fattorizzando l’acquisizione di contratti jumbo; revisione al rialzo del FOCF da 870 milioni a 920-980 milioni, per effetto del buon andamento del business e degli anticipi correlati agli ordini aggiuntivi; riduzione dell’Indebitamento Netto di Gruppo da 1,6 miliardi a 1,1 miliardi, grazie al riflesso positivo del rafforzamento della generazione di cassa e allo slittamento al 2026 di alcune operazioni M&A attese nell’anno; si confermano le previsioni in termini di ricavi pari a 18,6 miliardi ed EBITA pari a 1.660 milioni.”Stiamo costantemente migliorando il nostro posizionamento competitivo sui mercati domestici e internazionali, confermandoci sempre più come player di riferimento all’interno del processo di consolidamento dell’industria della Difesa – ha aggiunto Cingolani – Avanza lo sviluppo delle JV con Rheinmetall e Baykar. Il programma GCAP è entrato nella fase operativa. Grazie alle recenti operazioni di M&A in ambito cyber security, abbiamo compiuto un ulteriore passo per ampliare il nostro portafoglio prodotti, per citare le ultime iniziative intraprese relative alla crescita inorganica”. LEGGI TUTTO

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    Iveco conferma “discussioni in stato avanzato” per settore difesa e restante società

    (Teleborsa) – Iveco Group conferma che “sono in corso discussioni in stato avanzato per potenziali operazioni riguardanti il settore della difesa, da un lato, e la restante società dall’altro”.Nella giornata odierna Bloomberg ha scritto che sta per concludere un accordo per la vendita della sua divisione difesa a Leonardo e del business dei trasporti commerciali all’indiana Tata Motors. Citando fonti vicine alla questione, ha scritto che Iveco potrebbe annunciare entrambe le transazioni già mercoledì, in occasione della presentazione dei risultati finanziari del secondo trimestre 2025.In conformità con i suoi doveri, il Consiglio di Amministrazione sta “analizzando e valutando attentamente tutti gli aspetti di queste potenziali operazioni”, si legge in una nota. Nel farlo, il Consiglio “tiene nella dovuta considerazione gli interessi di Iveco Group e di tutti i suoi stakeholder, compresi azionisti, dipendenti e clienti, e terrà informato il mercato in conformità alla normativa applicabile”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Thales Alenia Space, ordine da GovSat per satellite per telecomunicazioni per Difesa

    (Teleborsa) – GovSat, una joint venture pubblica-privata tra il Governo del Lussemburgo e l’operatore satellitare leader mondiale SES, insieme a Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha annunciato la firma di un contratto per la fornitura di un nuovo satellite in orbita geostazionaria per le telecomunicazioni di difesa, denominato GovSat-2.Operante in bande di frequenza X, Ka e UHF, il satellite fornirà servizi di telecomunicazione sicuri e a prova di interferenze per la difesa del Lussemburgo e dei suoi partner. Il satellite sarà realizzato sulla piattaforma Space 4000B2 di Thales Alenia Space. In qualità di primo contraente, Thales Alenia Space sarà responsabile della progettazione, realizzazione, collaudo e consegna del satellite. GovSat-2 avrà una vita operativa in orbita superiore ai 15 anni.Il satellite sarà cofinanziato da SES e dal Governo lussemburghese (il finanziamento da parte della Direzione della Difesa lussemburghese è soggetto all’approvazione parlamentare del relativo disegno di legge). LEGGI TUTTO

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    Thales alza guidance su vendite dopo oltre 10 miliardi di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Thales, gruppo francese specializzato nell’aerospaziale, nella difesa e nella sicurezza, ha comunicato che l’acquisizione ordini nel primo semestre del 2025 è stata pari a 10.352 milioni di euro, in calo del 4% rispetto al primo semestre del 2024 (-4% anche a perimetro e tassi di cambio costanti). Questo lieve calo è dovuto a un’elevata base di confronto, con la firma di tre contratti per un valore unitario di oltre 500 milioni di euro nel primo semestre del 2024, rispetto a uno solo nel primo semestre del 2025. L’andamento delle vendite rimane comunque molto positivo e il portafoglio ordini consolidato al 30 giugno 2025 ammontava a 50 miliardi di euro, con un aumento del 7% rispetto al primo semestre del 2024. A tal proposito, il Gruppo prevede, nel secondo semestre di quest’anno, l’acquisizione del contratto di Difesa Aerea firmato con il Regno Unito per un importo di 1,16 miliardi di sterline, con decorrenza da luglio 2025.Le vendite hanno raggiunto i 10.265 milioni di euro, in aumento dell’8,1% a variazione totale e a perimetro e tassi di cambio costanti rispetto al primo semestre del 2024. L’aumento delle vendite ha beneficiato in particolare della solida performance del settore Avionica e Difesa.Il Gruppo registra per il primo semestre del 2025 un EBIT rettificato di 1.248 milioni di euro, rispetto ai 1.096 milioni di euro del primo semestre del 2024, in crescita del 13,9% (+12,7% su base organica). Il margine EBIT rettificato ha raggiunto il 12,2% del fatturato, in significativo aumento rispetto al primo semestre del 2024 (11,5% del fatturato). A 877 milioni di euro, l’utile netto rettificato di Gruppo è in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno. Tale risultato include un contributo aggiuntivo temporaneo all’imposta sulle società in Francia pari a 60 milioni di euro. Escludendo questo impatto eccezionale, l’utile netto rettificato di Gruppo è in aumento dell’8%. L’utile netto delle attività correnti, di competenza del Gruppo, è stato pari a 664 milioni di euro, rispetto ai 625 milioni di euro del primo semestre 2024.Il free operating cash flow è stato positivo e si è attestato a 499 milioni di euro, rispetto ai -85 milioni di euro del primo semestre 2024. Questo forte incremento è stato trainato da un significativo miglioramento della variazione del fabbisogno di capitale circolante rispetto al 30 giugno 2024, grazie in particolare al profilo di pagamento costantemente soddisfacente dei clienti del Gruppo e alle azioni in corso nell’ambito dell’ottimizzazione delle scorte. L’indebitamento netto ha raggiunto i 3.427 milioni di euro al 30 giugno 2025, rispetto ai 3.044 milioni di euro al 31 dicembre 2024.”Il primo semestre del 2025 conferma il forte slancio di Thales dall’inizio dell’anno, con un significativo aumento dei nostri indicatori finanziari”, ha commentato il CEO Patrice Caine.”Il fatturato è in forte crescita, trainato dalla solidità delle nostre attività di Difesa e Avionica, che beneficiano del continuo aumento della capacità produttiva – ha aggiunto – Questa performance sostenuta ci consente di aumentare il nostro obiettivo annuale di crescita organica del fatturato. L’acquisizione ordini continua a registrare un solido slancio, in un contesto favorevole per la stragrande maggioranza delle nostre attività. Supererà ancora una volta il fatturato nel 2025, offrendo una visibilità eccezionale per gli anni a venire. Anche il margine EBIT rettificato è migliorato significativamente, a dimostrazione della rilevanza della strategia del Gruppo basata su innovazione dirompente, eccellenza operativa e un rapporto di fiducia con i nostri clienti.Thales rivede al rialzo il suo obiettivo di crescita organica delle vendite per il 2025 e conferma gli altri obiettivi: un rapporto book-to-bill invariato, superiore a 1; una crescita organica prevista delle vendite tra il +6% e il +7%, rispetto al +5-+6% precedente, corrispondente a un intervallo di fatturato compreso tra 21,8 e 22,0 miliardi di euro; un margine EBIT rettificato tra il 12,2% e il 12,4%. Il Gruppo prevede ancora un impatto diretto contenuto delle tariffe sulla base delle informazioni disponibili al 23 luglio 2025. Pertanto, le previsioni per il 2025 presuppongono tariffe reciproche del 10% dall’Europa e del 25% dal Messico, ed escludono eventuali misure di ritorsione che potrebbero essere adottate dall’Europa in tale contesto.(Foto: © LCVA | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    Lockheed Martin abbassa guidance su utile dopo onere da 1,6 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, ha registrato un fatturato di 18,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2025, rispetto ai 18,1 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2024. L’utile netto è stato di 342 milioni di dollari, pari a 1,46 dollari per azione, inclusi 1,6 miliardi di dollari di perdite di programma e 169 milioni di dollari di altri oneri. Questo dato si confronta con 1,6 miliardi di dollari, pari a 6,85 dollari per azione, nel secondo trimestre del 2024.Il flusso di cassa operativo è stato di 201 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2025, rispetto a 1,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024. Il free cash flow è stato di -150 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2025, rispetto a 1,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024.”Nel corso degli ultimi mesi, i sistemi e le piattaforme Lockheed Martin si sono dimostrati ancora una volta altamente efficaci nelle operazioni di combattimento e nel dissuadere ulteriori aggressioni. I nostri F-35, F-22, PAC-3, THAAD, Aegis e molti altri, con a bordo soldati, aviatori, marinai degli Stati Uniti e dei loro alleati si sono comportati in modo estremamente efficace nelle situazioni più cruciali e difficili – ha dichiarato il CEO Jim Taiclet – Sulla base di questo record di performance e della promessa di diverse tecnologie avanzate in fase di sviluppo, i nostri clienti statunitensi e alleati ci chiedono di potenziare e accelerare molti programmi chiave. Ad esempio, diverse nazioni alleate hanno recentemente annunciato ulteriori acquisti di F-35, l’Esercito degli Stati Uniti ha assegnato finora oltre 1 miliardo di dollari in contratti relativi ai missili e la Forza Spaziale degli Stati Uniti sta ordinando ulteriori satelliti GPS IIIF. Allo stesso tempo, il nostro processo di revisione dei programmi in corso ha identificato nuovi sviluppi che ci hanno portato a rivalutare la posizione finanziaria di una serie di importanti programmi legacy. Di conseguenza, stiamo sostenendo una serie di oneri in questo trimestre per far fronte a questi nuovi rischi identificati. Rimaniamo impegnati a fornire queste capacità critiche su cui i nostri clienti contano e siamo pienamente concentrati sulla crescita che prevediamo come risultato dell’aumento di interesse e della domanda per i prodotti e le tecnologie di Lockheed Martin”.”Manteniamo le previsioni per l’intero anno 2025 per fatturato, flusso di cassa operativo, spese in conto capitale, free cash flow e riacquisti di azioni – ha aggiunto – Gli oneri del programma sostenuti nel trimestre, derivanti dai nostri rigorosi processi di monitoraggio e revisione in corso, rappresentano un passo necessario per continuare ad agire per migliorare l’esecuzione dei programmi”.Lockheed Martin si aspetta un utile per azione per l’intero esercizio pari a 21,70-22,00 dollari, rispetto alla stima precedente di 27,00-27,30 dollari. LEGGI TUTTO