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    Lavoro, Istat: nel 2050 tasso di attività salirà al 73,2%. Più anziani al lavoro

    (Teleborsa) – Nel corso degli anni si prevede una crescita del tasso di attività totale, che nel 2050 raggiungerebbe il 73,2%, più sostenuta per la componente femminile (+9 punti percentuali) rispetto a quella maschile (+3,7 punti percentuali), comportando un ulteriore avvicinamento tra i generi. Nel 2050 il divario rimane comunque significativo, con valori pari al 79,3% per gli uomini e al 66,5% per le donne. È quanto emerge dal report Istat con le previsioni delle forze di lavoro al 2050.La crescita prevista del tasso di attività non sarà uniforme su tutto il territorio italiano, rilevandosi alcune disparità, in particolare tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Il Nord-ovest e il Nord-est presentano una traiettoria di crescita simile. Grazie a un previsto incremento rispettivamente di 5,6 e 5,2 punti percentuali, al 2050 si attestano entrambi intorno a un tasso di attività pari al 78%. Il Centro, che nel 2024 presenta valori del tasso di attività leggermente inferiori (70,6% contro il 73,1% del Nord-est e il 72,3% del Nord-Ovest), evolve in futuro convergendo gradualmente ai livelli del Nord, raggiungendo nel 2050 un valore pari al 77,5%. Il Mezzogiorno, pur presentando una crescita paragonabile a quella del Nord Italia (+5,8%), nel 2050 potrebbe arrivare a una quota di popolazione attiva pari al 61,9%, mantenendo inalterata la distanza dalle altre ripartizioni. Nei prossimi decenni la quota di anziani di 65 anni e più sul totale della popolazione potrebbe aumentare da meno di uno su quattro individui (24,3%) nel 2024 a più di uno su tre nel 2050 (34,6%). Contestualmente la quota di persone di 15-64 anni scenderà al 54,3%, dal 63,5% del 2024. La speranza di vita alla nascita è prevista in aumento per entrambi i sessi: secondo lo scenario mediano nel 2050 raggiungerà per i maschi 84,3 anni (dagli 81,7 del 2024) e per le femmine 87,8 anni (dagli 85,6 del 2024). Per di più, la speranza di vita a 65 anni nel 2050 potrebbe crescere per gli uomini a 21,5 anni (dai 19,8 del 2024) e per le donne a 24,4 anni (dai 22,7 del 2024). L’aumento della sopravvivenza, inoltre, è generalmente affiancato a un miglioramento generale delle condizioni di salute. Secondo stime della Ragioneria Generale dello Stato, il requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento di vecchiaia salirà nel 2050 a 68 anni e 11 mesi per entrambi i sessi (dai 67 anni attuali), e toccherà la quota dei 70 anni nel 2067. Proprio a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, dell’allungamento della vita media e dell’innalzamento graduale dell’età pensionabile è interessante l’analisi del tasso di attività fino ai 75 anni, allargando il bacino delle forze di lavoro oltre i canonici 15-64 anni. Se la popolazione residente di 15-64 anni è prevista in continua diminuzione fino al 2050, quella di 65-74 anni potrebbe crescere fino al 2039 (quando si prevede sfiorerà i 9 milioni), mentre dal 2040 in poi potrebbe diminuire. Questo andamento sarà dovuto alle generazioni molto numerose nate negli anni del baby boom che tra il 2025 e il 2039 andranno a popolare le classi di età tra i 65 e i 74 anni. Dal 2040 in avanti le coorti che compiranno un’età compresa tra i 65 e i 74 anni sono quelle nate dalla metà degli anni ’70 in poi, meno numerose delle precedenti. Si prevede un aumento della partecipazione al mercato del lavoro delle persone in età mature e anziane. Tra il 2024 e il 2050, il tasso di attività tra i 55 e i 64 anni salirebbe dal 61% al 70%. Inoltre, il tasso di attività nella fascia di età 65-74 anni potrebbe crescere dall’11% nel 2024 al 16% nel 2050. Il tasso di attività esteso alla classe di età 15-74 anni potrebbe dunque raggiungere nel 2050 il 62% (con un incremento di quattro punti percentuali dal 58% del 2024). Per le donne la crescita risulterebbe di 5,6 punti percentuali, arrivando al 55% nel 2050. Gli uomini, con un aumento minore e pari a 1,8 punti percentuali, raggiungerebbero un tasso di attività pari al 68,3% nel 2050. Rispetto a quanto visto per la popolazione di 15-64 anni, estendendo l’età fino a 75 anni, si osservano andamenti diversi nei valori assoluti di attivi e inattivi per sesso. In particolare, anche se la partecipazione femminile rimarrà inferiore a quella maschile per tutto il periodo (come per i 15-64enni), si prevede intorno al 2038 un sorpasso della popolazione femminile attiva su quella inattiva. Un tale sorpasso, che per le 15-64enni non è visibile, è dovuto alle generazioni del baby boom, che mentre nel 2024 sono ancora attive (avendo tra i 50 e 64 anni), nel 2050, con una età compresa tra i 76 e 90 anni, saranno uscite dal mercato del lavoro (per pensionamento o decesso). LEGGI TUTTO

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    Treni: sciopero nazionale del personale martedì 21 ottobre

    (Teleborsa) – Oggi, martedì 21 ottobre, torna a fermarsi nuovamente il settore ferroviario per lo sciopero nazionale indetto da Cobas Lavoro Privato, Coordinamento Ferrovieri e Assemblea Nazionale Manutenzione Rfi. La protesta coinvolgerà in particolare il personale tecnico impegnato nella manutenzione degli impianti e delle infrastrutture gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), la società del gruppo Fs responsabile della rete dei binari, dei segnali e delle stazioni.Lo sciopero è iniziato alle 00.00 e terminerà alle 23.59 di oggi. Non essendo coinvolti macchinisti e capitreno, lo sciopero non dovrebbe avere ricadute dirette sulla circolazione dei treni. Tuttavia non è possibile escludere disagi per i pendolari o possibili ritardi dovuti a problemi tecnici o rallentamenti legati alla gestione della rete. Trenitalia ha chiarito che “la circolazione dei treni sarà regolare – si legge sul sito della società del gruppo Fs -. Lo sciopero in programma non riguarda il personale di Trenitalia e non avrà impatto sulla regolarità del servizio”. LEGGI TUTTO

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    Manovra: affitti brevi e banche, tensioni nella maggioranza

    (Teleborsa) – L’aumento a sorpresa della tassazione sugli affitti brevi non piace affatto a Forza Italia e raccoglie critiche anche dalla Lega. I due alleati però si dividono invece ancora una volta sul capitolo delle banche, ancora aperto per eventuali modifiche.E mentre fa discutere l’assenza di Quota 103 e di Opzione donna, proseguono le trattative dei ministeri con la Ragioneria per rimodulare i tagli. Il testo definitivo della legge di bilancio è ancora al Mef per le ultime limature, suscettibile di cambiamenti fino all’ultimo. Al Senato lo attendono in settimana.La partita più delicata e spinosa resta quella del contributo delle banche. Le misure contenute nella bozza – cinque articoli tra cui l’affrancamento della riserva, l’aumento dell’Irap, la sospensione delle Dta e la deducibilità degli interessi passivi – potrebbero subire qualche modifica, seppure non sostanziale, anche dopo gli incontri di oggi e domani tra il Mef e l’Abi.Come da prassi, il governo deve anche comunicare le nuove norme alla Bce che dovrà passarle al vaglio. Francoforte si prenderà qualche giorno per emettere un parere con il rischio che si ripeta quello che avvenne nel 2023, con il flop della tassa sugli extraprofitti delle banche: dopo l’intervento della Bce, l’esecutivo la cambiò dando alle banche la possibilità di accantonare il capitale invece di versare la tassa. Nell’attesa la maggioranza torna a spaccarsi. Intanto, la Lega non molla il pressing sulle banche e alza il tiro: “Se si lamentano non sono cinque ma sono sei, sono sette” i miliardi, avverte Matteo Salvini. Non si fa attendere la risposta piccata di Forza Italia.”A parte che non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre. Quindi non è che uno decide per gli altri”, dice Antonio Tajani, che invita alla calma. LEGGI TUTTO

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    Emissioni auto, von der Leyen: revisione anticipata entro fine anno

    (Teleborsa) – “A seguito dell’ultimo dialogo strategico” con l’automotive, “ho deciso di accelerare la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni” che prevede lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel nel 2035, anticipandola “entro la fine di quest’anno”. Lo scrive la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella lettera ai leader in vista del vertice di giovedì. “Nella preparazione della revisione” del regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni, “stiamo valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030, come gli e-fuel – per i quali mi sono già impegnata nelle linee guida – e i biocarburanti avanzati” prosegue assicurando di “restare fedele al principio di neutralità tecnologica ed efficienza dei costi”. “Oltre al gas anche altre voci delle bollette energetiche rimangono troppo elevate: lo scorso anno sono aumentate le tasse, i prelievi e gli oneri sia per l’industria che per le famiglie. L’elettricità è colpita in modo sproporzionato, con tasse per l’industria 15 volte superiori a quelle per il gas e per le famiglie 5 volte superiori: ciò va contro la nostra necessità di elettrificare massicciamente e come tutti sappiamo, l’elettrificazione dovrebbe essere al centro della nostra competitività, della nostra sicurezza energetica e dei nostri obiettivi climatici”, scrive von der Leyen. “All’interno della nostra Unione – prosegue – la realtà varia notevolmente da un paese all’altro. I prezzi sono più bassi in Svezia, Finlandia, Francia e Spagna, ma notevolmente più alti in Italia, Irlanda e Europa sud-orientale. Dobbiamo studiare misure UE efficaci a breve termine per ridurre i prezzi dell’energia nell’Unione, salvaguardando al contempo le condizioni di parità interne. In questo contesto, la Commissione europea presenterà proposte pertinenti il prima possibile”.”Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è solo un’azione più audace e rapida”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Germania, Ryanair taglia 24 rotte

    (Teleborsa) – Prosegue la battaglia alle tariffe aeroportuali da parte di Ryanair che prende di mira la Germania, dove ritiene che continuino ad essere tra le più alte in Europa.Il vettore irlandese ha così deciso di tagliare nel periodo invernale 24 rotte, molte delle quali dagli aeroporti di Berlino e Amburgo, riducendo la capacità rispetto allo scorso anno e cancellando di fatto alcune destinazioni come Dortmund, Dresda e Lipsia. LEGGI TUTTO

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    Gas russo, Ue accelera su addio

    (Teleborsa) – Le importazioni di gas russo saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2026 , pur mantenendo un periodo di transizione per i contratti esistenti . In particolare, i contratti a breve termine conclusi prima del 17 giugno 2025 potranno essere mantenuti fino al 17 giugno 2026, mentre i contratti a lungo termine potranno essere validi fino al 1° gennaio 2028. Lo ha stabilito il Consiglio Ue spiegando che le modifiche ai contratti esistenti saranno consentite solo per scopi operativi strettamente definiti e non potranno comportare un aumento dei volumi, fatta eccezione per alcune flessibilità specifiche per gli stati membri senza sbocco sul mare interessati da recenti cambiamenti nelle rotte di approvvigionamento.Nel dettaglio: il regolamento proposto introduce un divieto graduale e giuridicamente vincolante sulle importazioni di gas da gasdotto e di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia, con un divieto totale in vigore dal 1° gennaio 2028. L’accordo del Consiglio mantiene questa scadenza e rappresenta quindi un segnale ambizioso di volontà di portare a termine la graduale eliminazione. Contribuirà all’obiettivo generale di realizzare un mercato energetico dell’UE resiliente e indipendente, preservando al contempo la sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE.”Un’Europa energeticamente indipendente è un’Europa più forte e sicura. Sebbene negli ultimi anni abbiamo lavorato duramente e insistito per eliminare il gas e il petrolio russi dall’Europa, non ci siamo ancora riusciti. Pertanto, è fondamentale che la presidenza danese abbia ottenuto un sostegno schiacciante da parte dei ministri dell’energia europei per la legislazione che vieterà definitivamente l’ingresso del gas russo nell’UE”, ha detto Lars Aagaard, Ministro per il clima, l’energia e i servizi pubblici della Danimarca. LEGGI TUTTO

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    Schillaci: “In arrivo 20 mila nuovi infermieri oltre il turnover”

    (Teleborsa) – “Gli infermieri sono al centro della manovra: ne verranno assunti 20 mila in più rispetto al turnover naturale”. È quanto affermato da Orazio Schillaci, ministro della Salute, in occasione della cerimonia di consegna della Florence Nightingale Medal della Croce Rossa al ministero della Salute.Il ministro ha sottolineato che, nel rispetto delle disposizioni della legge di bilancio, sarà compito delle Regioni procedere con le assunzioni di infermieri e medici, in base alle proprie capacità finanziarie. Inoltre, ha concluso che “con il crescere del Fondo Sanitario aumenterà anche per le Regioni la possibilità e la capacità di assumere nuovo personale”. LEGGI TUTTO

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    Coim, accordo con Manali Petrochemicals per l’acquisizione di Notedome

    (Teleborsa) – Coim, multinazionale che dal 1962 sviluppa e realizza specialità chimiche, ha raggiunto un accordo di massima con Manali Petrochemicals Ltd. per l’acquisizione di Notedome, azienda leader nel settore dei sistemi poliuretanici con sede nel Regno Unito, specializzata nel settore dell’elastomero.Coim e MPL procederanno alla finalizzazione e all’esecuzione di un contratto di acquisto azionario vincolante, in base al quale COIM acquisirà il 100% del capitale sociale di Notedome Ltd dalla controllata di MPL, AMCHEM (Singapore).Le parti hanno concordato una valutazione pari ad almeno 8,5 volte l’EBITDA rettificato di Notedome Ltd, come determinato congiuntamente. L’operazione sarà completata senza cassa e senza debiti, subordinatamente alle consuete condizioni di chiusura e all’approvazione degli azionisti da parte del venditore.Con questa acquisizione strategica, COIM rafforza la sua presenza internazionale nel settore dei sistemi poliuretanici e amplia ulteriormente la sua capacità di prodotti e servizi nei principali mercati europei.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO