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    Petrolio, Opec mantiene stime su domanda malgrado incertezze

    (Teleborsa) – L’Opec mantiene le sue previsioni di crescita della domanda di petrolio, per quest’anno e per il prossimo. Ciò, nonostante le incertezze economiche e commerciali. Secondo il rapporto mensile dell’organizzazione, la richiesta salirà di 1,3 milioni di barili al giorno (mb/d), nel 2025, come il mese precedente, e stima che la domanda sarà di 105 mb/d, rispetto ai 105,05 mb/d del mese scorso. Tale variazione si spiega con una correzione della domanda nel 2024 a 103,7 mb/d (rispetto ai 103,75 mb/d precedenti). Nel mese di aprile, l’Opec aveva rivisto leggermente al ribasso le previsioni di crescita per quest’anno, soprattutto a causa dei dazi statunitensi. Per il 2026, il rapporto mantiene una previsione di crescita della domanda di 1,3 mb/d, per una domanda totale di 105 mb/d. Dal lato dell’offerta, l’Opec ha rivisto leggermente al ribasso l’aumento della produzione non-Opec, per il 2025, portandola a 0,8 mb/d rispetto agli 0,9 mb/d della stima precedente, con una produzione stimata a 54 mb/d.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali aumentano di 4 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 9 maggio 2025, sono saliti di circa 4 milioni di barili a 441,8 MBG, contro attese per un decremento di 2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 3,2 MBG, arrivando a 103,6 MBG, contro attese per una salita di 0,1 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una discesa di 1 milione a quota 224,7 MBG (-0,6 milioni le attese).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 399,7 MBG. LEGGI TUTTO

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    E-Distribuzione: inaugurato il nuovo centro di controllo operativo di Milano

    (Teleborsa) – Tre Province e 370 comuni gestiti, oltre 57mila linee elettriche per un totale di 35mila km di rete a servizio di più di 3 milioni di cittadini.In questi numeri è racchiusa la carta di identità del nuovo quartier generale di via Rubattino, a Milano, cuore e cervello del sistema elettrico della rete di distribuzione regionale, inaugurato oggi dopo un importante intervento di ammodernamento che ne ha portato alla completa riorganizzazione, diventando così una delle strutture più tecnologicamente avanzate d’Italia. Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione, con il responsabile Area Lombardia Enrico Bottone, ha inaugurato il nuovo Centro Operativo alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Al taglio del nastro hanno preso parte anche Massimo Sertori, assessore regionale Enti Locali, Montagna Risorse energetiche Utilizzo Risorsa idrica; il presidente di ANCI Lombardia Mauro Guerra; il presidente di Assolombarda Alessandro Spada; e il vicario generale della Curia Arcivescovile di Milano, mons. Giuseppe Vigezzi.Attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, il nuovo Centro di Controllo Operativo di Milano ha il compito di gestire, in tempo reale, le migliaia di chilometri della rete elettrica di media tensione (23mila V e 15mila V) delle tre province di Milano, Monza e Pavia, nonché i 273 impianti primari di connessione con la rete di trasmissione ad alta tensione per tutta la Regione Lombardia. Da qui si possono individuare eventuali disservizi e intervenire tempestivamente in caso di necessità, coordinando velocemente le operazioni sul campo, sia in caso di emergenza sia per manutenzioni programmate. In aggiunta, il CCO di Milano può intervenire a supporto dei CO limitrofi di Como e Brescia e fungere inoltre da backup per i Centri Operativi di Piemonte e Liguria, essendo predisposto per prenderne in carico la gestione della rete in caso di situazioni complesse. Infine, durante i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, il CCO di Milano effettuerà monitoraggio completo delle connessioni e dei consumi di tutti gli eventi e sedi di gara.”Questo centro operativo – ha affermato Vincenzo Ranieri, ad di E-distribuzione – rappresenta il cuore pulsante della rete elettrica del Nord-Ovest: un’infrastruttura strategica che, grazie a tecnologie all’avanguardia e alla possibilità di intervento in tempo reale, consente di monitorare e gestire in modo sempre più efficiente una rete complessa e in continua evoluzione. Con oltre 3 milioni di cittadini serviti, rafforza la nostra presenza sul territorio e testimonia un impegno concreto verso un sistema elettrico più sicuro, resiliente e vicino alle persone. È un presidio fondamentale che ci consentirà di affrontare le sfide energetiche quotidiane con visione, competenza e responsabilità”.”Con questa infrastruttura, esempio di eccellenza tecnologica, la Lombardia – ha aggiunto Fontana – si conferma all’avanguardia nel settore energetico, pronta ad affrontare le sfide di domani con innovazione e determinazione. Sono lieto che in vista dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, il Centro avrà un ruolo fondamentale nel monitoraggio dei consumi delle venues delle gare, permettendo una gestione sinergica e coordinata delle risorse energetiche. Ma questo impianto non è solo un elemento strategico per la sicurezza e la continuità dell’energia, è anche un’opportunità per il settore industriale e commerciale della Lombardia, che potrà contare su un sistema più affidabile e resiliente”. LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: entro luglio closing con Ascopiave

    (Teleborsa) – “Il closing con Ascopiave è previsto entro luglio e per il momento non abbiamo previsto altro”. Così l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, in call con i giornalisti per commentare i risultati di gruppo per il primo trimestre, a proposito del perfezionamento della cessione delle reti esclusa Milano, dove il gruppo aveva il 100% dell’Atem. Sono quindi gli Atem di Brescia, Bergamo, Pavia, Lodi e Cremona, LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: trimestre con tensioni inaspettate, ma piano conferma ottima resilienza

    (Teleborsa) – “Il trimestre é partito con tensioni geopolitiche inaspettate e anche per questo siamo contenti dei risultati raggiunti”. Lo ha detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, durante la call di presentazione dei conti del primo trimestre 2025. “Dal nostro piano presentato nel 2021, nel mezzo abbiamo avuto la seconda ondata di Covid, la nuova guerra e ora i dazi, il cui impatto mi sembra stia un po’ rientrando: il nostro piano industriale conferma la sua ottima resilienza e la società continua a crescere e a dare il suo contributo al paese ai processi di decarbonizzazione ed economia circolare”. “Il piano industriale presentato a gennaio 2021, nonostante in mezzo ci siano stati una seconda fase del Covid, la guerra e ora la cosiddetta guerra dei dazi che mi sembra che in parte stia un po’ rientrando, continua a dimostrare un’ottima resilienza”, ha aggiunto Mazzoncini facendo riferimento al piano strategico di A2A 2021-2030.”La società – ha aggiunto il CEO – continua a crescere e dare il proprio contributo al Paese” per quanto riguarda “i processi di decarbonizzazione e sviluppo dell’economia circolare”. LEGGI TUTTO

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    Eni annuncia l’avvio della produzione del campo di Merakes East in Indonesia

    (Teleborsa) – Eni ha avviato la produzione di gas dal campo di Merakes East, nel bacino di Kutei, al largo dell’Indonesia. Il giacimento si trova nel blocco East Sepinggan (Eni 85%) e produrrà fino a 2,9 milioni di metri cubi di gas al giorno o circa 18.000 barili di olio equivalente al giorno alla produzione di Eni. Il campo si trova a 1,600 metri di profondità, circa 10 km a est di Merakes. È collegato tramite una connessione sottomarina all’unità di produzione galleggiante (FPU) di Jangkrik gestita da Eni, situata a circa 50 km di distanza. Questo startup è un ulteriore esempio di sviluppo fast track, dato che il pozzo è entrato in produzione in circa due anni dalla decisione finale di investimento. Dopo il trattamento iniziale a bordo dell’FPU, il gas sarà trasferito alla rete per rifornire il mercato interno e l’impianto di liquefazione di Bontang, che fornisce GNL sia per il mercato interno che per l’esportazione.L’avvio di Merakes East è un altro importante passo della più ampia strategia di Eni per la valorizzazione delle consistenti risorse di gas presenti nel prolifico bacino indonesiano del Kutei. Insieme allo sviluppo in corso del campo di Maha e alla recente approvazione dei piani di sviluppo del Northern Hub e di Gendalo-Gendang, l’avvio della produzione di Merakes Est è il risultato della stretta collaborazione tra Eni e SKK Migas, il Regolatore e Supervisore nel settore Upstream indonesiano. Negli ultimi anni, a seguito di importanti successi esplorativi e acquisizioni, Eni si è posizionata come il principale operatore del bacino di Kutei e uno dei principali attori del mercato indonesiano del gas; la Società prevede di produrre fino a 56 milioni di metri cubi al giorno di gas e 90.000 bopd di olio con l’avvio dei campi North Hub e Gendalo-Gandang.Eni ha recentemente annunciato l’avvio di trattative con PETRONAS per la costituzione di una joint venture per la gestione di alcuni asset Upstream in Indonesia e Malesia. Questa joint venture genererà sinergie sostanziali per renderla uno dei principali operatori di GNL nella regione e combinerà circa 3 miliardi di barili di petrolio equivalente (boe) di riserve con altri 10 miliardi di boe di potenziale esplorativo aggiuntivo. LEGGI TUTTO

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    Italgas, al via assemblea: presente il 76,29% del capitale

    (Teleborsa) – Ha preso il via l’assemblea di Italgas, nella sede storica di Torino. Presente il 76,29% degli azionisti presenti che sono chiamati a dare il via libera al bilancio del 2024 e a rinnovare il consiglio di amministrazione. Cdp Reti partecipa con il 25,96%, Snam con il 13,46% mentre Lazard é presente con il 7,5% delle azioni, rispetto a una quota posseduta del 9,7%. LEGGI TUTTO

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    Eni, collocato nuovo bond in dollari a tasso fisso da 1 miliardo

    (Teleborsa) – Eni, colosso energetico italiano, è rientrata con successo sul mercato americano prezzando un’emissione obbligazionaria in dollari statunitensi a tasso fisso con durata di 10 anni per un valore nominale di 1 miliardo di dollari statunitensi. L’offerta ha riscontrato un elevato interesse da parte del mercato raggiungendo una domanda complessiva di circa 5,7 miliardi di dollari statunitensi, provenienti da oltre 200 investitori professionali.Il prestito obbligazionario della durata di 10 anni (scadenza 19 maggio 2035) è stato collocato ad un prezzo di re-offer del 99,184% e pagherà una cedola annua del 5,75%. Si prevede che i proventi dell’emissione siano utilizzati per finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario di Eni. LEGGI TUTTO