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    UE vende all’asta 3,27 milioni di quote di emissione a 76,17 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,27 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 76,17 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power taglia guidance 2025 con rallentamento mercato BESS

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha comunicato che i ricavi totali si attestano a 13,7 milioni di euro nel primo semestre del 2025, rispetto a 14,5 milioni al 30 giugno 2024. Tale differenza riflette l’evoluzione naturale delle commesse, le dinamiche operative legate a tempistiche autorizzative variabili e alla fisiologica modulazione dei flussi progettuali, nonché, la presenza di un’importante plusvalenza realizzata nel primo trimestre del 2024.L’EBITDA è pari a 8 milioni, sostanzialmente in linea rispetto a 8,1 milioni al 30 giugno 2024. L’EBITDA margin è in crescita e si attesta al 58% rispetto al 56% del primo semestre 2024. L’EBIT è pari a 7,8 milioni, rispetto a 8 milioni al 30 giugno 2024. Il risultato netto di periodo si attesta a 5,4 milioni, rispetto a 5,3 milioni al 30 giugno 2024.L’Indebitamento Finanziario Netto complessivo è pari a 4,1 milioni (cash negative) rispetto a 7,4 milioni (cash negative) al 31 dicembre 2024. L’Indebitamento Finanziario Netto evidenzia una dinamica positiva, beneficiando in modo significativo dell’incasso di acconti da parte dei clienti, correlati al raggiungimento di milestone contrattuali previste nell’ambito di commesse in fase di esecuzione.”Il primo semestre del 2025 ha rappresentato per il Gruppo AGP un ulteriore capitolo per il consolidamento della nostra visione industriale – ha commentato l’AD Giovanni Di Pascale – In un contesto globale complesso e in continua evoluzione, il nostro Gruppo ha saputo distinguersi per capacità di adattamento, solidità finanziaria e coerenza strategica, confermando il proprio ruolo di riferimento nel panorama delle infrastrutture energetiche sostenibili”.”I risultati raggiunti confermano la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile – ha aggiunto – Tuttavia, alla luce di alcune variabili esterne non sempre favorevoli e della positiva conclusione di un progetto che ha avuto un impatto sulla nostra struttura finanziaria, abbiamo deciso di posticipare gli obiettivi economici del 2025 agli anni successivi, pur mantenendo intatta la nostra significativa marginalità, e migliorare la nostra posizione finanziaria attesa per fine 2025″.Il CdA ha ritenuto opportuno un aggiornamento delle guidance 2025 del piano per tener conto sia di ritardi normativi relativi alla definizione delle aste del MACSE, attese per il mese di ottobre (rispetto alle quali molti investitori hanno espresso la necessità di attendere preliminarmente i risultati) con impatto negativo sui dati economici; nonché, dalla recente chiusura di un importante progetto con impatto positivo sulla struttura finanziaria. In particolare, quindi, è stato preso in considerazione uno slittamento temporale degli obiettivi economici del 2025 agli anni successivi, accompagnato da un miglioramento della performance attesa sul fronte finanziario.Ora per il 2025 si attende un Valore della produzione a 25-30 milioni di euro (vs precedenti attese di 46-51,5 milioni), EBITDA a 15-18 milioni (vs 27-30,5 milioni), EBITDA Margin confermato a circa il 60%, Posizione Finanziaria Netta cash positive per circa 8 milioni (vs cash negative per circa 2 milioni).(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    FISG ed Enel insieme per la stagione 2025-2026

    (Teleborsa) – La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio annuncia l’avvio di una nuova partnership con Enel che, per la stagione sportiva 2025-2026, sarà Main Sponsor della Federazione. Un’ulteriore occasione per ribadire l’impegno del Gruppo elettrico al fianco delle più importanti organizzazioni sportive del Paese. L’accordo – concluso con la collaborazione di Infront, official advisor di FISG – segna l’inizio di un percorso condiviso in una stagione di straordinaria importanza per gli sport del ghiaccio italiani, che culminerà con i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.”La presenza di Enel al fianco della FISG – fa sapere la Federazione in una nota – rappresenta un sostegno concreto allo sviluppo e alla promozione delle discipline del ghiaccio, dalla crescita dei settori giovanili all’attività delle Nazionali, fino agli eventi di rilievo internazionale ospitati in Italia. La collaborazione nasce dalla condivisione di valori comuni, come la passione, la sostenibilità e l’energia delle persone che rafforzano il legame tra sport, comunità e territorio. Con Enel come Main Sponsor, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio affronta la stagione 2025-2026 con rinnovato entusiasmo e con l’obiettivo di trasformare le sfide in opportunità di crescita e condivisione, in un anno destinato a segnare la storia dello sport italiano”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 3,9 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni al 5 settembre 2025, sono saliti di circa 3,9 milioni di barili a 424,6 MBG, contro attese per un decremento di 1,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 4,7 MBG, arrivando a 120,6 MBG, contro attese per una salita di 0,2 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una crescita di 1,5 milioni a quota 220 MBG (era atteso un decremento di 0,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 405,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    Equinor, “mente aperta” su possibile combinazione degli asset rinnovabili con Orsted

    (Teleborsa) – Equinor, azienda energetica norvegese controllata dallo stato, ha una “mente aperta” sulla struttura della partnership con Orsted, colosso danese delle energie rinnovabili, inclusa la possibilità di combinare i loro asset rinnovabili. Lo ha detto il presidente Jon Erik Reinhardsen in un’intervista a Bloomberg.Unire gli asset eolici delle due aziende “è una delle tante opzioni”, ha dichiarato Reinhardsen, aggiungendo che “valuteremo sempre ciò che è ottimale per i nostri azionisti in termini di struttura più adatta. Indipendentemente dalla forma che assumerà, abbiamo una mente aperta”.”Siamo sostanzialmente nella prima vera crisi del settore eolico offshore, con una forte inflazione, sfide normative e, non da ultimo, ciò che abbiamo visto ultimamente negli Stati Uniti”, ha affermato Reinhardsen, con riferimento alla forte opposizione dell’amministrazione Trump all’energia eolica, che ha spinto Orsted a un nuovo profit warning. Equinor ha sostenuto l’aumento di capitale di Orsted con 940 milioni di dollari per mantenere la sua quota del 10%.”Abbiamo bisogno di dimensioni più grandi in questo settore, proprio come abbiamo visto nel settore petrolifero e del gas, ed è così che sono nate le grandi multinazionali – ha affermato Reinhardsen – Dobbiamo costruire alleanze più solide in grado di affrontare questo mercato”. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica, Imparato (Stellantis): “Target Ue non raggiungibili”

    (Teleborsa) – “Gli obiettivi fissati dall’Europa per il settore auto per il 2030 e 2035 non sono più raggiungibili, a meno che non si ipotizzi di andare incontro a un crollo del mercato di circa il 30% o al tracollo finanziario di tutti i produttori in Europa. Accogliamo quindi con grande favore la discussione strategica sull’evoluzione della normativa in Europa, è una discussione importante”. È quanto ha affermato Jean-Philippe Imparato, responsabile dell’Europa di Stellantis, durante una tavola rotonda nell’ambito dello Iaa Mobility 2025, il Salone dell’auto di Monaco. “Abbiamo lanciato avvertimenti, abbiamo discusso, abbiamo costruito e avanzato proposte molto studiate con i nostri colleghi e con le autorità di Bruxelles. Penso, e pensiamo, che ora sia il momento di agire e di agire rapidamente, se possibile prima della fine dell’anno”, ha detto Imparato. Secondo il manager, bisogna lavorare per il rinnovo del parco auto: “Oggi in Europa circolano 256 milioni di automobili e di questi 150 milioni hanno più di 10 anni. Quindi, invece di puntare solo sui veicoli elettrici a batteria (Bev) nel mercato delle auto nuove, apriamo al rinnovo del parco auto”, ha detto.”Il modo in cui il settore dei veicoli commerciali leggeri, è considerato in termini di regolamentazione ed evoluzione 2030-2035 è assolutamente letale. I veicoli commerciali leggeri in molti casi sono assolutamente fondamentali per il business B2B e per la redditività delle aziende, soprattutto quelle tradizionali”, ha spiegato Imparato.Gran parte dei contenuti del piano Dare Forward sono ancora validi, maturi e possono essere confermati ma alcuni probabilmente – ha detto Imparato – cambieranno. “L’elettrificazione al 100% entro il 2030 – ha sottolineato il responsabile Europa di Stellantis – non è più raggiungibile, per ovvie ragioni legate all’evoluzione del mercato. Con il ceo Filosa abbiamo cominciato la settimana scorsa a discutere di Dare Forward. Sono sicuro che Filosa darà anche aggiornamenti sulla visione perché abbiamo bisogno che ci presenti la visione di ciò che Stellantis potrà essere da qui a 5 anni, probabilmente 10 anni”. LEGGI TUTTO

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    Auto elettriche, nel 2025 vendite +38% ma prevista frenata per slittamento obiettivi Ue

    (Teleborsa) – Lo slittamento di due anni sul raggiungimento degli obiettivi UE di riduzione delle emissioni, inizialmente previsti per la sola annualità 2025, permetterà alle case automobilistiche di rallentare il passo sulla decarbonizzazione delle loro flotte, e porterà – tra il 2025 e il 2027 – a una riduzione nelle vendite di auto elettriche di 2 milioni di unità, rispetto a quanto sarebbe avvenuto mantenendo inalterata la normativa. È quanto emerge da una nuova ricerca di T&E, la principale organizzazione europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti, che invita la Commissione europea a mantenere una posizione ferma sugli obiettivi per il 2030 e il 2035 in occasione del dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica, che si terrà venerdì. Nei primi sette mesi dell’anno le case automobilistiche europee hanno venduto il 38% in più di auto elettriche (BEV) rispetto allo stesso periodo del 2024. Grazie a questa performance, i carmaker dell’Unione risultano tutti, a eccezione di Mercedes-Benz, su una buona traiettoria per rispettare gli obiettivi UE di riduzione delle emissioni, che saranno misurati sul periodo 2025-2027. BMW, Renault e Volkswagen sono sulla buona strada per raggiungere i target di emissioni nel 2025-27. Secondo lo studio EV Progress Report di T&E, BMW, Renault e Volkswagen dovrebbero raggiungere i loro obiettivi di emissione per il periodo 2025-27. BMW conseguirebbe una riduzione delle emissioni medie del suo immatricolato, tra il 2025 e il 2027, di 13 grammi per chilometro (gCO2/km) inferiore rispetto al limite massimo previsto dalla normativa UE. Stellantis e Renault sarebbero entro lo stesso limite rispettivamente di 9 e 2 gCO2/km, mentre Volkswagen lo rispetterebbe con un margine minimo (0 gCO2/km).Mercedes-Benz rischia di non riuscire a raggiungere gli obiettivi da sola. Mercedes-Benz, che detiene la presidenza della lobby automobilistica europea ACEA ed è la più accesa oppositrice degli obiettivi dell’Unione, è l’unica casa automobilistica europea che rischia di non riuscire a raggiungerli da sola. Sarebbe 10 gCO2/km al di sopra della soglia di conformità, e dovrebbe acquistare crediti da Volvo Cars e Polestar in un accordo di pooling. UE sotto pressione – L’UE è sotto pressione da parte delle case automobilistiche affinché indebolisca i propri obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 e il 2035. All’inizio di quest’anno ha già previsto un’importante modifica prorogando di due anni la scadenza dell’obiettivo per il 2025. Le case automobilistiche hanno risposto aumentando il gap di prezzo tra modelli elettrici ed endotermici, dal 30% all’inizio del 2025 al 40% a giugno. A seguito della proroga dell’obiettivo, si prevede che tra il 2025 e il 2027 nell’UE saranno vendute 2 milioni di auto elettriche in meno. Dinamiche di mercato positive spingono la vendite di auto elettriche – Questi dati contrastano peraltro con le dinamiche di mercato positive che stanno spingendo le vendite di auto elettriche. Secondo le previsioni di T&E [4], i costi delle batterie dovrebbero diminuire del 27% tra il 2022 e la fine di quest’anno e di un ulteriore 28% entro il 2027 rispetto ai livelli del 2025. L’infrastruttura di ricarica è stata implementata sul 77% della rete autostradale principale dell’UE e tutti gli Stati membri hanno già raggiunto o superato il numero di punti di ricarica pubblici richiesti dall’obiettivo dell’UE per il 2025. “Le case auto dipingono un quadro a tinte fosche, lamentando insormontabili difficoltà di mercato, specie per le auto elettriche. Ma la realtà è che le vendite di BEV sono in netta crescita, e lo sarebbero ancora di più se si fossero mantenuti gli obiettivi climatici stabiliti già nel 2019, affatto impossibili da raggiungere. Oggi ulteriori indebolimenti del green deal riguardo alla mobilità su strada avrebbero come solo conseguenza quella di spingere l’industria europea nella direzione sbagliata, facendole perdere terreno nella corsa globale all’elettrificazione dei trasporti”, ha affermato Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia.Nei mercati globali veicoli elettrici in aumento – Mentre in UE si discutono ulteriori allentamenti delle norme sulle emissioni, i mercati globali stanno passando rapidamente all’elettrico. India, Messico, Indonesia e Thailandia hanno quote di mercato dei veicoli elettrici rispettivamente del 5%, le prime due, e del 13% e 24% le seconde. Nel più grande mercato automobilistico del mondo, la Cina, la quota di vendita di BEV supererà il 30% entro la fine del 2025. Questi mercati si espanderanno rapidamente nel prossimo decennio e, se le case automobilistiche europee non recupereranno terreno, saranno egemonizzati dai produttori cinesi. “Le case automobilistiche europee vivono nel mondo dei sogni, se pensano che la Cina rallenterà lo sviluppo della tecnologia elettrica mentre loro sono impegnate a prolungare la vita del motore endotermico – ha aggiunto Boraschi –. Se si consentirà ai carmaker di rallentare ulteriormente la diffusione delle BEV, la nostra industria perderà ulteriore terreno in un settore chiave. Invece abbiamo bisogno di un’industria automobilistica europea che sia all’avanguardia in una delle tecnologie fondamentali del XXI secolo, non che ci porti a diventare un museo dell’automobile”,? LEGGI TUTTO

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    Sicurezza energetica, siglata dichiarazione congiunta Italia-Usa

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricevuto oggi a Roma il segretario all’Interno degli Stati Uniti d’America e Presidente del Consiglio nazionale per il dominio energetico della Casa Bianca, Doug Burgum, accompagnato dall’ambasciatore USA in Italia, Tilman Fertitta. Pichetto Fratin, insieme a Burgum e a Fertitta, – fa sapere il Mase in una nota – hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta per una cooperazione rafforzata in materia di sicurezza energetica tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Italiana. Il ministro ha confermato come questo accordo risponda alla comune priorità di Italia e Stati Uniti di accrescere la sicurezza energetica attraverso la diversificazione di fonti e vie di trasporto dell’energia. “Un’azione coerente – sottolinea la nota – con le iniziative messe in campo dal Governo italiano per rafforzare il ruolo dell’Italia quale hub sia verso l’Europa che nel Mediterraneo – in linea con i principi del Piano Mattei – e con il potenziamento delle capacità di rigassificazione del nostro Paese”. “È una priorità che il Governo si è data – ha sottolineato Pichetto – anche per rispondere alla domanda dei nostri cittadini e delle nostre imprese cui dobbiamo garantire energia sicura e sostenibile grazie a prezzi accessibili che sostengano la competitività delle nostre industrie, che resta l’obiettivo centrale anche per l’Europa. Per questo – ha aggiunto il ministro – l’Italia accoglie con favore la crescita dell’import di GNL americano, anche come parte integrante della nostra collaborazione strategica rispetto agli effetti della guerra in Ucraina. Il GNL americano contribuisce alla sicurezza degli approvvigionamenti anche grazie alla maggiore affidabilità della rotta che conduce dagli USA all’Italia e all’Europa rispetto ai rischi geopolitici che si registrano su altre rotte”. Pichetto ha sottolineato inoltre la centralità dell’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione e la sicurezza delle reti energetiche ed ha illustrato a Burgum le iniziative legislative del Governo italiano per riaprire al nucleare di nuova generazione sicuro e sostenibile e l’importanza di una sempre più forte collaborazione tra Italia e Stati Uniti in questo settore.Gli Stati Uniti e la Repubblica italiana, “avendo instaurato un rapporto solido e duraturo, accolgono con favore l’opportunità di rafforzare ulteriormente i loro legami, anche nel campo della sicurezza energetica – si legge nella dichiarazione congiunta Italia-Usa in cui un ruolo importante è quello riconosciuto al Gnl –. Oggi, nel far seguito alla dichiarazione congiunta dei Leaders tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica italiana del 17 aprile scorso, confermiamo il nostro impegno a cooperare per rafforzare la sicurezza energetica e favorire l’innovazione nel campo dell’energia. Riconosciamo la fondamentale importanza di forniture energetiche sicure, affidabili e a prezzi sostenibili, in linea con le rispettive priorità, obiettivi e piani dei nostri due paesi, per la stabilità e prosperità globale, e riaffermano la nostra forte partnership e impegno ad approfondire la cooperazione nei settori chiave dell’energia. Evidenziamo pertanto – recita la dichiarazione – la necessità di lavorare insieme per promuovere la realizzazione di investimenti da parte di operatori nel settore energetico italiani e statunitensi rispettivamente negli Stati Uniti e in Italia”.Gas naturale liquefatto (Gnl) per la sicurezza energetica e la diversificazione – “Riconosciamo il ruolo vitale del gas naturale liquefatto degli Stati Uniti – si legge nella dichiarazione – per assicurare la sicurezza nel settore energetico, soprattutto alla luce del panorama geopolitico in evoluzione e dell’importanza di una fornitura adeguata all’Italia e all’Europa di una cruciale fonte energetica di transizione come il Gnl e il gas naturale. Gli Stati Uniti, come leader a livello globale nell’esportazione di Gnl, e l’Italia, come hub strategico nel Mediterraneo, si impegnano a facilitare un commercio del Gnl anche con l’Europa stabile, sicuro e a prezzi sostenibili”. Questa cooperazione mira a “sostenere la diversificazione energetica europea: promuovere il flusso costante e sicuro di Gnl Usa verso l’Italia e nel più ampio mercato europeo, contribuendo a diversificare forniture energetiche a prezzi competitivi”. Rafforzare lo sviluppo delle infrastrutture – L’obiettivo – spiega la dichiarazione – è “incoraggiare gli investimenti nell’importazione di Gnl e infrastrutture per la rigassificazione in Italia, così come infrastrutture per l’esportazione negli Stati Uniti, in modo da assicurare catene di approvvigionamento efficienti e resilienti. Accrescere la trasparenza del mercato – L’obiettivo – prosegue la dichiarazione – è “lavorare insieme per promuovere mercati globali del Gnl aperti, trasparenti e competitivi, evitando la volatilità dei prezzi”. Intelligenza artificiale per l’innovazione in campo energetico – Inoltre secondo il testo della dichiarazione “è essenziale sviluppare fonti energetiche a prezzi sostenibili, affidabili e sicure per alimentare un futuro guidato dall’intelligenza artificiale. Abbiamo intenzione – si legge – di promuovere l’Intelligenza artificiale nella modernizzazione delle reti”. LEGGI TUTTO