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    Kibo Energy acquisisce l’australiana Carbon Resilience per 135 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Kibo Energy, quotata a Londra, ha stipulato un accordo di compravendita condizionale per l’acquisizione di Carbon Resilience Pte Limited, una società privata australiana di energia rinnovabile e decarbonizzazione industriale, per 135 milioni di dollari.L’acquisizione, effettuata di concerto con la divisione di gestione patrimoniale istituzionale del gruppo ARIA, sarà completata attraverso l’emissione di circa 966 milioni di nuove azioni Kibo a un prezzo stimato di 0,104 sterline per azione, a seguito di una proposta di consolidamento con rapporto di 1.600 a 1 azione.L’operazione segna un’importante acquisizione inversa (RTO – reverse takeover) e rappresenta la svolta strategica di Kibo verso una produzione di energia pulita su larga scala e consolidata.Carbon Resilience controlla un portafoglio di otto siti di energia rinnovabile strategicamente posizionati nel Queensland, che offrono una capacità di generazione potenziale superiore a 14 GW.Kibo acquisirà il 100% del capitale azionario emesso di Carbon Resilience e di eventuali prestiti azionari in essere.Si prevede che l’RTO proposto riammetta Kibo alla quotazione sull’AIM dopo l’approvazione degli azionisti e delle autorità di regolamentazione. Una volta completato, il gruppo allargato collaborerà con partner blue chip globali per realizzare una piattaforma di decarbonizzazione che include carburante sostenibile per l’aviazione, acciaio verde e carburanti per la nautica.(Foto: Karsten Wurth on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in marginale ribasso a 34,00 euro/Mwh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per il 9 ottobre è pari a 34,00 euro/MWh, in marginale ribasso rispetto al 8 ottobre attestatosi 34,06 euro/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO

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    Base Power raccoglie 1 miliardo di dollari di finanziamento per espansione attività

    (Teleborsa) – Base Power, startup di batterie per uso domestico co-fondata dall’imprenditore Zach Dell, ha detto mercoledì di avere raccolto 1 miliardo di dollari per incrementare la produzione di sistemi di accumulo di energia e costruire uno stabilimento produttivo in Texas.Il round di finanziamento di Serie C, guidato da Addition LP di Lee Fixel, ha incluso altri investitori esistenti come Lightspeed Venture Partners, Andreessen Horowitz e Altimeter, ha dichiarato l’azienda mercoledì in un comunicato. “Stiamo costruendo una capacità produttiva nazionale per riparare la rete elettrica”, ha dichiarato il Chief Operating Officer Justin Lopas. “Questo stabilimento ad Austin è il nostro primo e stiamo già pianificando il secondo”.(Foto: © Vasin Leenanuruksa/123RF) LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in rialzo a 34,06 euro/Mwh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per l’8 ottobre è pari a 34,06 euro/MWh, in rialzo rispetto al 7 ottobre attestatosi 33,13 euro/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO

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    Reti elettriche, grande disparità nella necessità di investimenti tra Nord e Sud Europa

    (Teleborsa) – Germania, Paesi Bassi e Belgio necessitano di investimenti molto più ingenti per modernizzare le proprie reti di trasmissione elettrica entro il 2034 rispetto ai paesi dell’Europa meridionale, con la necessità di assicurarsi oltre 200 miliardi di euro di finanziamenti, secondo un report di Scope Ratings.”L’entità della disparità tra le regioni è evidente”, spiega l’analista Mikel Zabala. L’agenzia d rating stima che per ogni euro di grid assets esistenti, Italia e Spagna investiranno la stessa cifra in nuove infrastrutture di trasmissione elettrica per far fronte alla crescita della domanda e migliorare la resilienza con l’aumento delle energie rinnovabili. Al contrario, Germania e Paesi Bassi spenderanno una cifra notevolmente superiore, circa 4-4,5 euro per ogni euro di risorse esistenti. Nel caso del Belgio, si tratta di circa 2,7 euro.La sfida degli investimenti in questi paesi deriva dalla necessità di integrare l’eolico offshore, supportare una flotta di generazione più decentralizzata nell’entroterra e gestire significativi flussi di elettricità transfrontalieri, tutti aspetti meno rilevanti in Italia e Spagna.I gestori dei sistemi di trasmissione (TSO) tedeschi si trovano ad affrontare un deficit di finanziamento di circa 30 miliardi di euro su un fabbisogno di investimenti totale di 125 miliardi di euro entro il 2029, sebbene nuovi incentivi normativi dovrebbero consentire di colmare tale deficit. Il TSO belga ha prefinanziato parzialmente il suo fabbisogno di cassa di 7,5 miliardi di euro entro il 2028. Il governo olandese ha adottato la decisione decisiva di fornire garanzie a copertura totale del fabbisogno di investimenti di 90 miliardi di euro del suo TSO nazionale fino al 2034.”Per i consumatori, questi investimenti potrebbero aumentare le bollette elettriche di circa il 20% nel prossimo decennio, ma i potenziali risparmi sui costi di generazione e sui servizi accessori potrebbero ridurre l’impatto netto sulla bolletta complessiva a lungo termine”, si legge nel rapporto. LEGGI TUTTO

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    Orsted, collocate tutte le azioni dell’AuCap. CEO: molto soddisfatto del forte sostegno

    (Teleborsa) – Orsted, colosso danese delle energie rinnovabili, ha reso noto che l’emissione di diritti di nuove azioni si è chiuso con un rapporto di sottoscrizione di 15:7 e un prezzo di sottoscrizione di 66,60 DKK per nuova azione.Un totale di 894.298.680 nuove azioni (equivalenti a circa il 99,3%) sono state sottoscritte dagli azionisti esistenti tramite l’esercizio dei diritti di opzione loro assegnati o da altri investitori tramite l’esercizio dei diritti di opzione acquisiti, di cui 451.522.164 nuove azioni (equivalenti a circa il 50,1%) sono state sottoscritte dallo Stato danese in conformità al suo impegno. La domanda per le azioni rimanenti è stata “straordinariamente elevata”, si legge in una nota, e ha superato il numero di nuove azioni non sottoscritte tramite l’esercizio dei diritti di opzione. Su questa base e per venire incontro all’ampia e diversificata base azionaria, il board ha deliberato di allocare le azioni rimanenti come segue: tutti gli ordini per le azioni rimanenti fino a 22.446 nuove azioni riceveranno l’assegnazione completa. Gli ordini per le azioni rimanenti superiori a 22.446 nuove azioni riceveranno un’assegnazione di 22.446 nuove azioni. A seguito della domanda di azioni rimanenti, il consorzio bancario non sottoscriverà nuove azioni in base al proprio impegno di sottoscrizione.”Sono molto soddisfatto del forte sostegno che abbiamo ricevuto per la nostra emissione di diritti da parte di piccoli e grandi investitori danesi e stranieri, incluso il nostro azionista di maggioranza, lo Stato danese – ha detto il CEO Rasmus Errboe – L’emissione di diritti rafforza la base finanziaria di Orsted, consentendoci di concentrarci sulla realizzazione dei nostri sei parchi eolici offshore in costruzione, di continuare a gestire l’incertezza normativa negli Stati Uniti e di consolidare la nostra posizione di leader di mercato nell’eolico offshore”.”Continueremo a lavorare sodo per attuare la nostra strategia e raggiungere risultati trimestre dopo trimestre – ha aggiunto – Sarà un percorso lungo e impegnativo e nei prossimi anni ci aspetta molto lavoro per garantire il progresso dei nostri progetti in costruzione, migliorare la nostra competitività e concentrare l’attività sull’eolico offshore, soprattutto in Europa”. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto scende a 101,99 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dal 29 settembre al 5 ottobre 2025 il prezzo medio dell’energia elettrica è stato di 101,99 euro/MWh, in calo del 6,1% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il Gestore dei Mercati Energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono risultati pari a circa 4,48 milioni di MWh (+1,5%), con la liquidità all’83,8%.I prezzi medi di vendita si sono attestati tra 95,63 euro/MWh della Sardegna e 103,31 euro/MWh del Centro Nord. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, OPEC+ incrementa produzione di 137mila barili a novembre

    (Teleborsa) – Nella riunione online di domenica, gli otto paesi OPEC+ hanno deciso di aumentare le loro quote di produzione di 137.000 barili al giorno a novembre. Si tratta di un aumento inferiore rispetto alle aspettative di molti analisti, mentre il cartello cerca di evitare di esercitare pressioni sui prezzi a causa della domanda debole.”Alla luce delle stabili prospettive economiche globali e degli attuali solidi fondamentali del mercato, come riflesso delle basse scorte di petrolio, gli otto paesi partecipanti hanno deciso di attuare un aggiustamento della produzione di 137.000 barili al giorno rispetto agli ulteriori aggiustamenti volontari di 1,65 milioni di barili al giorno” rispetto ai livelli di ottobre. Lo si legge in una nota dell’organizzazione dei maggiori produttori di petrolio.Tale aumento segue quello di pari entità deciso nella precedente riunione del 7 settembre.L’OPEC+ si riunirà di nuovo il 2 novembre. LEGGI TUTTO