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    Pandemia spinge mercato del cloud in Italia

    (Teleborsa) – Continua a crescere la spesa per i servizi in cloud in Italia, con il mercato che nel 2021 vale 3,84 miliardi di euro (+16% rispetto al 2020). Lo rivela l’Osservatorio Cloud Transformation, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. “Le imprese e le pubbliche amministrazioni stanno affrontando la vera sfida: strutturare una strategia di lungo periodo che ponga il Cloud al centro della digitalizzazione”, ha detto Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation.”I numeri – ha aggiunto – mostrano segnali positivi, con un incremento degli investimenti. Occasioni di sistema come i fondi stanziati dal PNRR, il recente incremento delle infrastrutture Data Center sul territorio e l’avvio del progetto Gaia-X rappresentano venti favorevoli che il Paese è pronto a cogliere”. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha generato nelle imprese una rinnovata consapevolezza sulla rilevanza strategica del digitale: il 67% degli attori delle filiera digitale ha introdotto nuovi servizi all’interno della propria offerta e il 41% delle imprese del settore ha registrato una crescita dei ricavi. Un quadro complessivamente positivo che porta il 78% degli attori a voler effettuare o pianificare nuove assunzioni. “Il nostro ecosistema è chiamato a cogliere le opportunità a livello nazionale ed europeo e fare un ulteriore passo nella Cloud Transformation”, ha sottolineato Mariano Corso responsabile scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation. “Le grandi imprese hanno consolidato una visione di lungo periodo sul Cloud e le PMI, dopo la crescita di adozione e spesa registrata lo scorso anno, non sono tornate indietro: proprio gli investimenti di sistema possono rappresentare l’elemento finora mancante per colmare il gap di cui l’Italia ha storicamente sofferto rispetto al resto del mondo”, ha concluso.(Foto: Bethany Drouin) LEGGI TUTTO

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    CNR, Galleria Borghese inaugura nuova modalità di ingresso aumenta numero biglietti

    (Teleborsa) – La Galleria Borghese aumenta del 20% il numero di biglietti disponibili per turno di visita e inaugura una nuova modalità di ingresso. I visitatori potranno accedere ogni ora (la visita resta di due ore e la prenotazione è obbligatoria), in un flusso continuo che agevola la fluidità della visita e migliora l’esperienza. Questa nuova modalità, frutto della collaborazione con l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito di una lunga tradizione di studi sul comportamento delle folle, consentirà di ridurre considerevolmente le file alla biglietteria e all’ingresso del museo, oltre che a tutti i servizi correlati (bookshop e guardaroba), e di migliorare il livello di conservazione delle opere.”Il progetto si basa su una intensa sperimentazione condotta negli ultimi mesi, ma – spiega la direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti – è cominciato con una indagine condotta tempo fa su un campione di visitatori della Galleria. Credo che sia un grande risultato in vista della riapertura totale. Ancora una volta abbiamo utilizzato questo periodo per la ricerca, in questo caso orientata verso il miglioramento della visita in uno spazio straordinario come quello della Galleria. La visita ha bisogno del tempo lento della concentrazione e della meraviglia e combinare questa esigenza con i turni obbligati non è facile”. Per arrivare al risultato il team di ricerca sulla dinamica delle folle guidato da Emiliano Cristiani (CNR-IAC) – con, tra i principali collaboratori, Alessandro Corbetta (Eindhoven University of Technology), Sara Suriano (Sapienza Università di Roma), Elia Onofri (Università Roma Tre & CNR-IAC) e Pietro Centorrino (Sapienza Università di Roma) – ha creato un gemello digitale del museo che ha reso possibile simulare il movimento delle persone e misurare l’occupazione delle varie sale in ogni istante. “Il progetto di ricerca è partito presso Galleria Borghese nel 2019 – racconta Cristiani – dove abbiamo raccolto dati sugli spostamenti e i tempi di permanenza nelle sale mediante un sistema di ricevitori Bluetooth, dislocati in tutte le aree del Museo, e di trasmettitori distribuiti ai visitatori”. L’infrastruttura temporanea di rilevatori, così costruita all’interno della Galleria Borghese, ha permesso di tracciare in tempo reale il comportamento naturale dei fruitori del museo. “L’analisi dei dati – continua il ricercatore del Cnr-Iac – ci ha permesso di capire quali fossero i tempi di permanenza in ogni sala, i percorsi più seguiti e le sale più affollate”. Il team di ricerca ha poi creato un gemello digitale del museo che rende possibile simulare il movimento delle persone e misurare l’occupazione delle varie sale in ogni istante. Il simulatore permette di variare il numero di visitatori per turno di visita, la durata della visita, gli scaglioni di ingresso e la scelta delle entrate/uscite del museo. Un algoritmo di ottimizzazione ha, infine, calcolato i valori ottimali di tutti i parametri per massimizzare il numero di visitatori giornalieri, evitando però gli affollamenti eccessivi in ogni sala.”I vantaggi dell’uso di questo algoritmo per la Galleria Borghese – spiega il Cnr – saranno molteplici: diminuiranno le code in entrata nel Museo e si potrà aumentare il numero di biglietti disponibili per turno di visita. Questa nuova modalità di ingresso, grazie alla tecnologia messa a disposizione dal progetto di ricerca, tiene conto dei valori ottimali di tutti i parametri di accesso, permette di trovare il corretto bilanciamento tra numero di visitatori in entrata e presenza contemporanea nelle varie sale, evitando anche problematiche relative alla sicurezza. Il flusso continuo, ma ottimizzato, di visitatori, eviterà, inoltre, le fluttuazioni termoigrometriche dovute alla chiusura e apertura dei turni di ingresso nelle sale museali, contribuendo così ad una migliore conservazione delle opere e delle sale”. LEGGI TUTTO

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    Thales Alenia Space apre Centro Digitale di Eccellenza in Lussemburgo e si espande in Europa

    (Teleborsa) – Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), apre un Centro Digitale di Eccellenza in Lussemburgo. Questa iniziativa, con il sostegno del ministero dell’Economia del Lussemburgo e dell’Agenzia spaziale del Lussemburgo, – spiega la società in una nota – è in linea con le strategie digitali e spaziali del paese e contribuirà all’ecosistema locale.La nuova entità di Thales Alenia Space in Lussemburgo si concentrerà sullo sviluppo di soluzioni digitali altamente innovative per la comunicazione spaziale, osservazione e navigazione. Farà leva sui big data, l’intelligenza artificiale e le tecnologie di sicurezza informatica per affrontare – sottolinea la nota – le complesse sfide dei sistemi satellitari end-to-end, promuovendo al contempo un’eccellente esperienza utente.”Il Centro Digitale di Eccellenza in Lussemburgo – ha affermato Hervé Derrey, presidente e ceo di Thales Alenia Space – è un passo avanti nella strategia di trasformazione digitale di Thales Alenia Space, accelerando il cambiamento del business spaziale verso soluzioni digitali e promuovendo l’innovazione digitale e le partnership in tutti i domini spaziali, telecomunicazioni, osservazione, navigazione ed esplorazione”. Uno dei primi compiti del centro sarà quello di contribuire allo sviluppo della propria linea di prodotti Space Inspire, caratterizzati dalla riconfigurabilità in orbita delle missioni di comunicazione spaziale, nell’ambito del progetto Novacom II (parte del programma dell’ESA di Ricerca Avanzata nei Sistemi di Telecomunicazioni – ARTES). Il nuovo centro lavorerà anche sui digital twins, soluzioni digitali per il migliore accesso e uso dei dati per l’osservazione della Terra, motori di valorizzazione dei dati e molto altro.Il centro è progettato e organizzato in linea con il modello, con l’ambiente di lavoro e le pratiche già sperimentate nella Digital Factory di Thales, dedicata all’accelerazione della digitalizzazione di Thales e dei suoi clienti. Impiegherà esperti in tecnologie digitali che lavoreranno in modalità agile, utilizzando il design thinking e l’approccio lean startup per sviluppare software innovativi, in ??coordinazione con i futuri utenti. LEGGI TUTTO

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    Apple, Russia chiede rimozione app “Navalny”

    (Teleborsa) – Il Servizio Federale Antimonopoli russo (FAS) ha emesso un avvertimento ad Apple a causa dell’abuso della sua posizione dominante nel mercato della distribuzione delle applicazioni iOS.”Il FAS ha emesso un avvertimento ad Apple per eliminare i segni di violazione: l’azienda deve rispettarlo prima del 30 settembre 2021″, si legge nella nota, citata dalla Tass.La Apple di recente è finita nel mirino delle autorità russe poiché non avrebbe rimosso dal suo store online l’app creata dal gruppo di Alexei Navalny per restare in contatto con i suoi sostenitori (e mantenere in vita la sua strategia di smart voting, ovvero orientare il voto alle parlamentari di settembre verso i candidati che possono battere i nomi di Russia Unita) dopo che l’organizzazione è stata bollata come “estremista”. Ad averlo denunciato era stato lo stesso gruppo di Navalny. LEGGI TUTTO

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    Alphabet lancia Intrinsic, nuova società di software per robot

    (Teleborsa) – Alphabet, la holding quotata al Nasdaq a cui fanno capo Google e altre società controllate, ha annunciato il lancio di Intrinsic, una nuova società che ha l’obiettivo di “liberare il potenziale creativo ed economico della robotica industriale per milioni di aziende, imprenditori e sviluppatori”. Intrinsic sarà guidata da Wendy Tan-White, già a capo di X, il laboratorio di ricerca avanzata di Alphabet dove vengono studiati progetti futuristici.Intrinsic intende sviluppare strumenti software per rendere i robot industriali (nei campi più disparati) “più facili da usare, meno costosi e più flessibili”, in modo che più persone possano utilizzarli per realizzare nuovi prodotti, attività e servizi. In particolare, si cercheranno modi per dare ai robot industriali la capacità di rilevare, apprendere e apportare automaticamente modifiche mentre completano le loro attività, in modo che possano lavorare in una gamma più ampia di task.”Attualmente stiamo cercando partner nei settori automobilistico, elettronico e sanitario che stanno già utilizzando la robotica industriale e vogliono imparare insieme”, ha scritto Wendy Tan-White in un post sul sito di X, aggiungendo che la società intende assumere nuovi esperti di Intelligenza Artificiale, ingegneria del software e robotica.(Foto: © Uladzik Kryhin/123RF) LEGGI TUTTO

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    Scuola, Udir avanti con emendamenti a dl Semplificazioni per garantire la sicurezza

    (Teleborsa) – La sicurezza nelle scuole resta una priorità, soprattutto in vista della ripresa delle lezioni il 1° settembre, con la pandemia di Covid in corso e la variante delta che si sta diffondendo nel mondo. Una priorità soprattutto per il sindacato Udir, che ha presentato varie proposte di emendamento al decreto Semplificazioni, attualmente all’esame in I e VIII Commissione della Camera.L’Udir, sin dalla nascita, si è occupato dei problemi sulla sicurezza che coinvolgono le istituzioni scolastiche ed i dirigenti; un tema fondamentale che, per il sindacato, andrebbe affrontato a più livelli – politica, amministrazione centrale, dirigenti scolastici – perché la gestione della popolazione scolastica di ogni istituto è molto complessa e muove ogni giorno migliaia di studenti oltre al personale scolastico.Tutte le proposte di modifica inviate sono state presentate da diversi parlamentari e adesso sono al vaglio delle Commissioni. Tra le più importanti c’è la richiesta di rendere strutturali i parametri che regolano il dimensionamento scolastico, ma anche la limitazione delle responsabilità civili penali e amministrative dei dirigenti, anche in relazione ai contagi causati dalla pandemia Covid-19.”Riteniamo la sicurezza dei nostri alunni e di tutto il personale della scuola una priorità che va affrontata subito e in maniera efficace, ma auspichiamo che ogni dirigente possa lavorare con serenità senza pagare per colpe che non sono di propria, diretta, responsabilità”, sottolinea il Presidente dell’Udir, Marcello Pacifico. Fra i temi affrontati anche quelli della mobilità e delle nuove immissioni in ruolo, oltre al tema della equiparazione economica dei capi d’istituto agli altri dirigenti pubblici appartenenti alla stessa area. LEGGI TUTTO

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    USA, aumenta lobbying di colossi tech contro leggi antitrust. Cook chiama Pelosi

    (Teleborsa) – Si è mosso Tim Cook in persona per tentare di ammorbidire le proposte di nuove regole antitrust – contenute in sei diversi progetti di legge che il Congresso esaminerà in questi giorni – che hanno l’obiettivo di contrastare il crescente potere dei colossi del settore tecnologico. L’amministratore delegato di Apple avrebbe infatti chiamato la Speaker della Camera Nancy Pelosi, secondo quanto riporta riporta il New York Times. Sebbene l’attività di lobbying sia regolata e consentita negli USA, è comunque un fatto inusuale che il CEO della più grande azienda al mondo chiami la Speaker of the House, ovvero la terza carica degli Stati Uniti per importanza dopo Presidente e Vice.Secondo il quotidiano statunitense, il CEO di Apple avrebbe contatto anche altri membri del Congresso, mentre anche top manager di Amazon e Google avrebbero avuto contatti con il Congresso portando avanti un’offensiva di lobbying. A Pelosi Cook avrebbe spiegato che i provvedimenti sono stati affrettati e infliggerebbero un duro colpo all’innovazione. Pelosi in risposta avrebbe chiesto a Cook di identificare in modo preciso le obiezioni.L’attività di lobbying da parte dei colossi tech si è fatta più intense negli scorsi giorni, con dichiarazioni pubbliche da parte di top manager delle aziende della Silicon Valley. Il principale lobbista di Amazon, Brian Huseman, ha dichiarato che la legislazione “avrebbe effetti negativi significativi sulle centinaia di migliaia di piccole e medie imprese americane che vendono nel nostro negozio e decine di milioni di consumatori che acquistano prodotti da Amazon”.Il principale lobbista di Google, Mark Isakowitz, ha detto che le nuove leggi modificherebbero il modo in cui le persone utilizzano Internet. “I consumatori americani e le piccole imprese rimarrebbero scioccati dal modo in cui queste norme infrangerebbero molti dei loro servizi preferiti”, ha affermato. Un portavoce di Facebook, Christopher Sgro, ha invece dichiarato che le leggi antitrust “dovrebbero promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori, non punire le aziende americane di successo”. LEGGI TUTTO

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    Qualcomm pronta ad investire in ARM se salta deal con Nvidia

    (Teleborsa) – Qualcomm Technologies, azienda californiana specializzata nella produzione di semiconduttori, ha comunicato di essere pronta a investire nella società britannica ARM se l’acquisizione da 40 miliardi di dollari da parte di Nvidia venisse bloccata dai regolatori, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Telegraph.”Se ARM ha un futuro indipendente, penso ci sia molto interesse da parte di numerose aziende all’interno dell’ecosistema, inclusa Qualcomm, ad investire in ARM – ha affermato nuovo CEO di Qualcomm, Cristiano Amon – Se esce da SoftBank ed entra in un processo per diventare una società quotata in borsa, con un consorzio di aziende che investono, inclusi molti dei suoi clienti, penso ci siano grandi possibilità”.Amon ha aggiunto che Qualcomm sarebbe “sicuramente aperta a questo” e che la società ha “avuto discussioni con altre società che la pensano allo stesso modo”. LEGGI TUTTO