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    ESMA: non ci sono prove definitive dell’effetto Greenium sui bond

    (Teleborsa) – L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) “non può confermare un vantaggio sistematico in termini di prezzo” per le obbligazioni ESG, secondo un rapporto che tiene conto di dati fino a marzo 2023. Tuttavia, gli emittenti di obbligazioni ESG hanno “beneficiato in passato di un prezzo statisticamente significativo guidato dalle loro credenziali ESG a livello di emittente”, viene aggiunto in un report che analizza l’esistenza di un effetto ESG sui prezzi (il “Greenium”) tra diversi tipi di titoli etichettati come “sustainable”.Il Greenium è l’extra rendimento che gli investitori concedono alle società che emettono un green bond rispetto al rendimento di un’obbligazione convenzionale con la stessa scadenzaL’Autorità spiega che l’emissione di debito “sustainable-labelled” è aumentata rapidamente negli ultimi anni (+28% in un anno nel 1sem23 e +663% dal 1sem18), ed è aumentata la varietà di strumenti di debito con un aspetto di sostenibilità introdotti sul mercato.Le ricerche esistenti suggeriscono che gli emittenti di debito sustainable-labelled potrebbero beneficiare di un vantaggio di prezzo, spesso soprannominato il Greenium, ma “le prove tuttavia non sono conclusive e si concentrano in gran parte solo sui green bond”, scrive l’ESMA.La valutazione è stata condotta per un set di dati totale di 8.696 obbligazioni di emittenti domiciliati nel SEE, con un valore nominale in circolazione combinato di 3,7 trilioni di euro.Poiché il mercato del debito sostenibile continua ad evolversi costantemente, e considerando che questa analisi esamina un campione specifico di obbligazioni in circolazione, questi risultati “non dovrebbero essere interpretati come un rifiuto generale riguardo alla possibilità di vantaggi nel prezzo legati agli strumenti di debito sostenibili”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    KBC Group, Standard Ethics conferma il rating ESG

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “E” di KBC Group, gruppo bancario-assicurativo belga che si rivolge principalmente a clienti privati, retail, piccole e medie imprese. Si tratta del terzo notch su nove (nella fascia “Very Low”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.In accordo alla metodologia di Standard Ethics, la banca tratta le principali tematiche ESG con apposite policy e un adeguato sistema di gestione dei rischi. Rendiconta le attività extra-finanziarie secondo i criteri stabiliti a livello internazionale e fissa obiettivi di natura ambientale condivisi su scala globale.Residuano spazi di miglioramento nella sfera della governance: si citano a titolo di esempio politiche di genere più ambiziose, una composizione quali-quantitativa degli organi apicali più in linea con i Principi di Corporate Governance dell’Ocse, soprattutto su temi come indipendenza e parità di genere, oppure un Codice di Condotta dotato di ulteriori richiami espliciti alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità di Onu, Ocse e Ue. Gli analisti individuano, infine, margini di implementazione circa le politiche sull’intelligenza artificiale.(Foto: toppercussion | 123RF) LEGGI TUTTO

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    ESMA avvierà azione di vigilanza su requisiti di sostenibilità della MiFID II

    (Teleborsa) – L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), l’ente regolatore e supervisore dei mercati finanziari dell’UE, avvierà un’azione di vigilanza comune (CSA) sui requisiti di sostenibilità della MiFID II. Obiettivo della CSA, portata avanti con le autorità nazionali competenti (NCA), sarà quello di valutare i progressi compiuti dagli intermediari nell’applicazione dei principali requisiti di sostenibilità, entrati in vigore nel 2022 a seguito delle modifiche agli Atti Delegati MiFID II.In particolare, la CSA riguarderà i seguenti aspetti: come le aziende raccolgono informazioni sulle “preferenze di sostenibilità” dei propri clienti; quali disposizioni le aziende hanno messo in atto per comprendere e classificare correttamente i prodotti di investimento con fattori di sostenibilità ai fini della valutazione dell’idoneità; come le aziende garantiscono l’idoneità di un investimento rispetto alla sostenibilità (compreso l’uso di un “approccio di portafoglio”); il modo in cui le aziende specificano eventuali obiettivi legati alla sostenibilità con cui un prodotto è compatibile come parte della valutazione del mercato di riferimento del prodotto di investimento. LEGGI TUTTO

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    Banche, studio: casi di greenwashing in aumento 70% nell’ultimo anno

    (Teleborsa) – Un numero crescente di aziende sia quotate che private sono state collegate a comunicazioni ingannevoli su questioni ambientali, con il rischio di greenwashing che nell’ultimo anno è aumentato in Europa e nelle Americhe, e vede i settori delle banche e dei servizi finanziari come “particolarmente esposti”. È quanto emerge da uno studio pubblicato da RepRisk, società specializzata in ricerche e analisti sui rischi ESG.Nell’ultimo anno (settembre 2022 – settembre 2023), un episodio di rischio ESG legato al clima su quattro è stato legato al greenwashing, in aumento rispetto a uno su cinque del rapporto precedente. I settori delle banche e dei servizi finanziari hanno registrato un aumento del 70% nel numero di incidenti di greenwashing legati al clima nell’ultimo anno, rispetto all’anno precedente.ltre il 50% di questi incidenti legati al rischio di greenwashing legati al clima menzionavano i combustibili fossili o collegavano un istituto finanziario a una compagnia petrolifera e del gas.Secondo il rapporto, nell’ultimo anno 1.850 aziende sono state collegate a un incidente rischioso che comportava una comunicazione ingannevole, di cui 1.160 (63%) associate al problema per la prima volta. Dai dati emerge che il rischio greenwashing non si limita alle società quotate e sono esposte anche le aziende private. Nonostante il rischio legato alle aziende private, le aziende quotate maggiormente monitorate vedono questo rischio con maggiore frequenza: il 12% delle aziende quotate con almeno un episodio di rischio nell’ultimo anno è stato collegato a comunicazioni ingannevoli, rispetto al 3% delle aziende private.Per le aziende europee, asiatiche e nordamericane, il clima è una questione critica con circa il 54% degli incidenti a rischio di greenwashing lo scorso anno legati al cambiamento climatico, alle emissioni di gas serra e all’inquinamento globale. Per le aziende con sede in America Latina e nei Caraibi, la distribuzione delle problematiche appare leggermente diversa, con solo il 27% dei rischi di greenwashing dello scorso anno legati al clima.(Foto: toppercussion | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gruppo Casillo, Standard Ethics alza il rating ESG

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha alzato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Gruppo Casillo a “EE” dal precedente “EE-“. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Gruppo Casillo è uno dei principali operatori dell’industria molitoria (commercializzazione e trasformazione del grano duro e tenero) e opera globalmente nei settori dello stoccaggio cereali, trading di commodities agricole e retail. Opera in un settore condizionato dall’approvvigionamento delle materie prime, con una complessa catena di fornitura. La società, parte dello Standard Ethics Food&Beverage Sustainability Italian Benchmark, ha adottato negli ultimi anni policy e procedure per la corretta gestione delle tematiche ESG allineandosi alle indicazioni internazionali di Onu, Ocse e Ue. Nel corso dell’esercizio, il Gruppo ha adottato una nuova Policy di Remunerazione che contempla anche obiettivi ESG, ha continuato le iniziative di riduzione degli impatti ambientali (prevalentemente attraverso lo sviluppo di asset fotovoltaici e soluzioni di economia circolare), le implementazioni per la sicurezza alimentare, la tracciabilità e la corretta gestione della catena di fornitura – su cui si attendono ulteriori iniziative. In ambito governance, il Gruppo ha rafforzato le modalità di gestione dei rischi tramite l’adozione di un Tax Control Framework e l’implementazione del RAF (adeguandosi alle contingenze macroeconomiche derivanti dalla crisi ucraina e dal rischio inflattivo), al contempo semplificando la struttura organizzativa.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Edison: inaugurata nuova centrale idroelettrica di Quassolo

    (Teleborsa) – Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Quassolo, in provincia di Torino compiendo un ulteriore passo in avanti nello sviluppo di impianti da fonte rinnovabile e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello nazionale ed europeo. La centrale di Quassolo, situata lungo la sponda sinistra del fiume Dora Baltea, è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione con una potenza installata di 2.700 kW e una producibilità di 8.300.000 kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 3.000 famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di 3.300 tonnellate di CO2 all’anno. Alla realizzazione della centrale hanno partecipato anche i residenti dei comuni di Quassolo, Borgofranco di Ivrea, Quincinetto, Tavagnasco, Montalto Dora e Settimo Vittone, oltre ai clienti di Edison Energia di tutta Italia, aderendo alla campagna di crowdfunding Edison Crowd per Quassolo lanciata dal Gruppo nel 2022 e scegliendo così di diventare protagonisti della transizione energetica del proprio territorio. Ai partecipanti all’iniziativa viene corrisposto un interesse fisso annuo lordo (pari al 6% per i cittadini dei sei comuni e 5% per i clienti Edison) sulle somme investite, ogni sei mesi a partire dal 30 aprile 2022 fino al 30 aprile 2025. Edison è stato il primo operatore energetico in Italia a lanciare iniziative di questo tipo già nel 2018, concludendo con successo tre campagne di crowdfunding.”Siamo orgogliosi di muovere, con l’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica di Quassolo, un ulteriore passo in avanti nel processo di decarbonizzazione del Paese e nel raggiungimento dei nostri target di sviluppo al 2030, che ambiscono ad accrescere la potenza rinnovabile installata fino a 6 GW attraverso 5 miliardi di euro in investimenti – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Da 140 anni siamo un operatore responsabile, impegnato nello sviluppo economico e sociale delle comunità locali con un’ottica di lungo periodo. Grazie all’iniziativa del crowdfunding i cittadini hanno potuto avvicinarsi ai temi dell’energia e partecipare in maniera attiva alla transizione energetica del Paese, toccando con mano i benefici derivanti dalla realizzazione di un impianto di questo tipo sul loro territorio”.”Da 140 anni siamo un operatore responsabile leader della transizione energetica e vogliamo continuare ad esserlo, portando la generazione rinnovabile al 40% del nostro mix produttivo. Uno sforzo in cui l’idroelettrico riveste un ruolo altamente strategico, essendo la prima fonte di energia rinnovabile del Paese e vantando una filiera industriale che vede l’Italia tra le prime a livello mondiale – dichiara Marco Stangalino vice presidente esecutivo e direttore Power Asset Edison –. Negli ultimi anni siamo stati tra i pochi operatori che hanno continuato ad investire e costruire nuovi impianti mini-idroelettrici, proprio come questo di Quassolo, che consente di produrre energia green al servizio dei territori”.A prova del successo riscosso e dell’adesione entusiasta dei partecipanti al crowdfunding, l’obiettivo di raccolta per il finanziamento della centrale di Quassolo pari a 300.000 euro – fa sapere Edison in una nota – è stato raggiunto in appena 20 giorni e persino in anticipo rispetto alla data di scadenza inizialmente stabilita. Nell’ambito di questa iniziativa, Edison ha messo a disposizione del territorio il proprio know-how e le proprie competenze di operatore storico nell’idroelettrico per generare valore per le persone e il territorio, attraverso un approccio innovativo e di condivisione. Per Edison il green energy crowdfunding è uno strumento in grado di offrire a tutti la possibilità di essere promotori del cambiamento e della sostenibilità del proprio territorio.La centrale è stata realizzata in soli 19 mesi, sotto la direzione della Divisione Ingegneria di Edison. In fase di progettazione dell’impianto, è stata rivolta particolare attenzione agli impatti sul territorio e alla conservazione del contesto paesaggistico, con l’obiettivo di assicurare la naturale integrità ecologica del fiume Dora Baltea, a conferma dell’impegno di Edison per la tutela dell’ambiente. L’idea del progetto è nata nel 2013, mentre i lavori di costruzione sono iniziati nel novembre 2021 e si sono conclusi nel giugno 2023. Nel cantiere sono intervenuti circa 150 operai, 20 ingegneri e 12 imprese specializzate, per un totale di oltre 65.000 ore lavorate. L’investimento complessivo è stato di 12 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, masse ESG hanno superato 14 miliardi (il 33,7% del gestito)

    (Teleborsa) – Banca Generali è sempre più focalizzata sulla finanza sostenibile e raddoppia le masse ESG: a metà del piano triennale 2022-24 queste sono passate dai 6,5 miliardi di fine 2021 (pari al 14,6% del totale gestito) ai 14,1 miliardi a fine giugno 2023 (il 33,7% delle masse gestite). I dati sono emersi ne corso nel corso della presentazione del progetto fotografico “BG4SDGs – Time To Change”, supportato da Banca Generali e curato dal fotografo Stefano Guindani, che fornisce una rappresentazione suggestiva delle sfide poste dai 17 obiettivi dell’Agenda Onu al 2030. Per la fine del 2024, Banca Generali conferma l’obiettivo di raggiungere i l 40% di prodotti ESG (fondi e wrappers) sul totale delle soluzioni gestite complessive. “L’impegno di Banca Generali nella sostenibilità va oltre le dinamiche d’offerta e il ruolo di custode per la protezione dei patrimoni che ci caratterizza e si adopera sempre di più per tradursi in un impatto a favore dell’intera comunità”, ha sottolineato Gian Maria Mossa, Amministratore delegato e Direttore generale di Banca Generali”, aggiungendo “siamo convinti che conoscenza e sensibilizzazione siano passaggi imprescindibili per muoversi in questa direzione”.Ad oggi, la banca ha già coinvolto il 71% dei propri dipendenti in attività formative dedicate ed il 30% della rete è già padrona di un bagaglio di conoscenze approfondite in ambito ESG.L’impegno della Banca è stato riconosciuto anche dalle agenzie di rating specializzate: MSCI score A da BBB del 2022, Standard Ethics EE+ ai massimi in Italia, Moodys 62/100. Da segnalare poi l’ultima revisione dall’agenzia di rating Sustainalytics di Morningstar, che ha recentemente migliorato ulteriormente il giudizio a 7,8 punti Negligible Risk, confermando il posizionamento di Banca Generali al rimo posto nel settore Asset Manager & Custody Services su circa 400 operatori globali. LEGGI TUTTO

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    Enel Grids: “Design e innovazione per una rete elettrica più efficiente e sostenibile”

    (Teleborsa) – Una rete elettrica sempre più efficiente, sostenibile e in armonia con l’ambiente e le comunità locali: un obiettivo raggiungibile, se all’innovazione si accompagna un approccio aperto e collaborativo. È quanto dimostrano i risultati della challenge sul design delle cabine primarie lanciata da Enel Grids. Il rinnovamento della rete di distribuzione elettrica – sottolinea Enel Grids in una nota – passa da un’infrastruttura che sappia coniugare design innovativo, integrazione con il paesaggio urbano, sicurezza e flessibilità. Elemento centrale all’interno di un sistema elettrico, la cabina primaria ha il compito fondamentale di trasformare l’energia ricevuta dalla rete di Trasmissione Nazionale dalla alta alla media tensione, così da distribuirla capillarmente a cittadini e imprese. In questo contesto si pone il progetto vincitore “New Energies”, che ha proposto un sistema multifunzionale pensato per sfruttare al meglio tutti gli elementi naturali – sole, luce, vento e acqua piovana – e abbinare all’efficienza energetica delle cabine il migliore rapporto tra investimenti e benefici economici, ambientali e sociali. Un sistema versatile che risponde all’esigenza di innovare l’infrastruttura elettrica e renderla più resiliente anche in virtù di un’impronta sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita, in grado di facilitare l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili e accelerare il percorso del Paese verso una maggiore elettrificazione. Il progetto vincitore “New Energies” presenta numerose soluzioni concepite in un’ottica di efficienza e sostenibilità: i pannelli solari alloggiati sul tetto, il pavimento poroso che permette la penetrazione di acqua piovana ed evita il formarsi delle isole di calore, la recinzione a onda composta da una griglia modulare che fa entrare la luce e il vento, fino ad arrivare alla rigenerazione vegetale attorno alla cabina attraverso il metodo Miyawaki, che prevede la piantumazione di specie autoctone più piccole al di sotto di alberi più alti. La challenge rientra nella più ampia strategia di Enel Grids in chiave di riprogettazione degli elementi essenziali delle reti di distribuzione elettrica. Un percorso che, dopo aver coinvolto design e struttura di contatori, cassette stradali, cabine secondarie e sostegni per linee elettriche – tutti rivisti alla luce delle nuove esigenze di circolarità e sostenibilità economica, ambientale e sociale – punta ora a trovare una nuova veste a strutture importanti e complesse come le cabine primarie. LEGGI TUTTO