More stories

  • in

    AS Roma, perdita di 113,7 milioni di euro in secondo semestre 2021

    (Teleborsa) – Il CdA della A.S. Roma ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2021, relativa all’andamento gestionale del primo semestre dell’esercizio sociale 2021-22. Il periodo si è chiuso con una perdita di gruppo pari a 113,7 milioni di euro, rispetto alla perdita di 74,8 milioni di euro del primo semestre del precedente esercizio. La società calcistica spiega che alcuni costi e ricavi legati alla disputa delle gare della stagione 2019/20 hanno trovato la propria competenza economica nell’esercizio 2020/21, e nel semestre chiuso al 31 dicembre 2020 sono inclusi ricavi per 29,6 milioni di euro e costi operativi per 9,8 milioni di euro legati alla disputa delle ultime gare tra Serie A ed Europa League dopo il 30 giugno 2020, contabilizzati per competenza nel precedente semestre.Il totale ricavi si è assestato a 82,3 milioni di euro, contro i 98,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso esercizio. I ricavi da gare, pari a 18,3 milioni di euro (7,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si incrementano di 10,9 milioni di euro principalmente a causa del limitato impatto delle misure restrittive di contrasto alla pandemia. I ricavi derivanti dai diritti televisivi del campionato di Serie A e Coppa Italia sono pari a 32,4 milioni di euro (52,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020). La partecipazione alla UEFA Europa Conference League 2021/22 ha generato complessivamente ricavi per 11,9 milioni di euro che si confrontano con 15,3 milioni di euro, al 31 dicembre 2020. LEGGI TUTTO

  • in

    Protocollo sport, stop squadra con 35% positivi

    (Teleborsa) – “Blocco dell’intera squadra se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti; isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale”.Questi gli elementi principali della bozza del nuovo protocollo anti-Covid portato dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, alla Conferenza Stato-Regioni. “Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. LEGGI TUTTO

  • in

    IEG, RiminiWellness torna dal 2 al 5 giugno alla Fiera di Rimini

    (Teleborsa) – Ritorno alle origini, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro e all’innovazione. È su questa idea che si fonda RiminiWellness 2022, la 16esima edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata a fitness, sport, benessere e sana alimentazione, che quest’anno, dopo l’edizione “Active” del 2021, riconquista le sue date tradizionali, dal 2 al 5 giugno, presso la Fiera di Rimini. I biglietti per partecipare sono già disponibili online sul sito ufficiale di RiminiWellness e, – fa sapere IEG in una nota – fino al 28 febbraio sarà possibile acquistarli ad un prezzo speciale.Per RiminiWellness 2022, in aggiunta ai palchi dedicati alle lezioni dal vivo, alla sezione RiminiSteel che ospita sport da combattimento, arti marziali, body building e tutto ciò che riguarda la “cultura fisica”, è stata riconfermata anche l’area rivolta alle discipline olistiche del Pilates e dello Yoga, che stanno riscontrando sempre più interesse da parte del pubblico. Dopo un anno di assenza, – sottolinea IEG – torna anche Pro.Fit, la sezione B2B riservata agli operatori professionali, come i proprietari di palestre e centri fitness, personal trainer ma anche fisioterapisti, medici sportivi etc. che potranno scoprire e toccare con mano tutte le proposte dei principali player per le loro attività. Infine, non mancherà FoodWell Expo, il padiglione dedicato alla sana alimentazione. Anche quest’anno – assicura IEG – la cura per espositori e visitatori sarà al centro della manifestazione con grande attenzione alle normative per garantire un ambiente sicuro, sereno e sano, come da progetto #Safebusiness di IEG. Inoltre, contestualmente a questo impegno per la prevenzione e sicurezza, Italian Exhibition Group ha perseguito quello per la sanificazione, diventando il primo operatore fieristico e congressuale in Italia ad aver ottenuto la certificazione GBAC STAR, riconoscimento globale promosso dal Global Biorisk Advisory Council. Anche quest’anno, infine, RiminiWellness promuove il progetto #SafeTravel per rispondere alle esigenze di tutti i professionisti e il pubblico provenienti dall’estero, con l’obiettivo di aiutare ad agevolare i loro spostamenti e la loro permanenza in Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, stadi: riduzione capienza al 50%. Norma in vigore con pubblicazione in Gazzetta

    (Teleborsa) – Con la risalita dei contagi torna a dimezzarsi la capacità degli stadi. Fra le misure urgenti contenute nel decreto-legge che introduce nove norme per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria, approvato dal Consiglio dei ministri, figura, infatti, la riduzione delle capienze degli impianti: dall’attuale 75 al 50% per quelli all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso. A differenza di altri provvedimenti validi dal 10 gennaio, questa norma avrà efficacia immediata, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Non si è fatta attendere la reazione del mondo dello sport. Mezza serie A ha bloccato la vendita dei biglietti per le prossime partite, “in attesa di capire meglio” e di rimodulare la disposizione dei posti. La Lega di serie A ha stoppato la vendita dei posti per Inter-Juve, la Supercoppa in programma il 12 a San Siro. Con casi limite come quello di Roma-Juve, big match in programma all’Olimpico il 9 gennaio, e per il quale sono stati già venduti 12 mila biglietti in più della nuova capienza. Resta poi, per i calciatori, il nodo vaccino e green pass: riguarda solo il 2% dei giocatori, quelli non immunizzati, ma con una possibilità di ricorsi.Il Comitato 4.0 – costituito da Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro; Umberto Gandini, presidente Lega Basket Seria A; Pietro Basciano, presidente Lega Nazionale Pallacanestro; Massimo Righi, presidente Lega Pallavolo Serie A; e Mauro Fabris, presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile – alla luce delle misure governative sulla riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori negli impianti sportivi, ha lanciato un appello al governo ribadendo la scelta che la salvaguardia della salute è il bene fondamentale. “Da qui – si legge nella nota inviata dal Comitato – la scelta deve avere una conseguenza logica e coerente: andare verso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Sciocco e miope è chi afferma che sarebbe un diritto democratico garantire la non vaccinazione. Chi non si vaccina può farlo ma non può nuocere alla salute e alla libertà degli altri. Per gli atleti, in particolare gli atleti di alto profilo, non può essere consentita alcuna deroga. La restrizione degli accessi ai palazzetti e agli stadi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia rischiano il tracollo perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino, questa situazione sarà aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti, e dall’altro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute con i relativi aumentati controlli sanitari. Dal che si evidenzia, oggi, l’assurdità del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire l’inderogabilità del rifinanziamento della misura. Vi è da fare, a questo punto, una riflessione su questi due anni che abbiamo alle spalle e che solleviamo con forza al governo. Pallavolo, basket, calcio nella pandemia e anche ora hanno seguitato a disputare partite assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago. Mentre ciò avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attività produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attività. I club sportivi hanno pagato due volte, meno incassi, meno sponsor e, per assurdo, meno ristori perché proseguivano le attività. Ora, basta! Siamo irritati ed arrabbiati. Abbiamo necessità, ora e non domani, del rifinanziamento della misura relativa al credito di imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende l’intervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessità di una misura che assicuri ristori , lo diciamo senza remore perché il tracollo è vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciò si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attività sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo, se ciò non si verificasse i club rischiano il fallimento e lo Stato perderà quanto a lui dovuto e avrà meno posti di lavoro. Infine, ma non di minore importanza, è l’assurda storia sui ristori per i tamponi e le spese sanitarie. Ad oggi, nulla ancora è arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al presidente Draghi che il governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Plusvalenze, la Guardia di Finanza acquisisce documenti nelle sedi di Inter e Lega

    (Teleborsa) – La Guarda di Finanza ha perquisito le sedi di Inter e Lega nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulle plusvalenze della società nerazzurra relative agli anni 2017/19 acquisendo alcuni documenti. L’indagine è a carico di ignoti per false comunicazioni sociali. L’operazione dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, come si legge in un comunicato del procuratore facente funzione Riccardo Targetti, è finalizzata ad “acquisire documentazione relativa alle cessioni” da parte dell’Inter “dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori” che riguardano gli esercizi di bilancio 2017-2018 e 2018-2019.L’intento di inquirenti e investigatori, precisa la nota, è “verificare la regolarità della contabilizzazione delle relative plusvalenze”. L’ipotesi di reato, spiega ancora Targetti, per la quale sono in corso “le indagini preliminari, nei confronti di ignoti, riguarda il delitto di false comunicazioni sociali”. Gli accertamenti dovrebbero riguardare operazioni per 100 milioni di euro tra il 2017 e il 2019 per la cessione di una decina di giocatori di fascia medio-bassa, alcuni anche delle giovanili. I pm di Milano, Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, assieme al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, titolari del fascicolo sulle presunte irregolarità nei bilanci dell’Inter, hanno analizzato da fonti aperte anche i documenti contabili del Milan dai quali, è stato riferito, non sono emerse criticità. L’indagine milanese è nata in autonomia e temporalmente dopo quella di Torino che ha visto protagonista la Juventus. “Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari”, ha fatto sapere l’Inter in una nota ufficiale, dopo l’acquisizioni dei documenti.(Foto: Oscar Federico Bodini, CC BY-SA 2.0) LEGGI TUTTO

  • in

    Volo da diporto e sportivo, Mims: “Adeguati a 600 Kg i limiti tecnici dei veivoli”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel rispetto della normativa europea, ha firmato il decreto sul Volo da Diporto o Sportivo (VDS), che eleva i limiti tecnici degli aeromobili dagli attuali 450 chilogrammi a 600 chilogrammi. Il decreto, predisposto dalla Direzione Generale per gli Aeroporti, il Trasporto Aereo e i Servizi Satellitari, – fa sapere il Mims in una nota – allinea il nostro Paese alle principali realtà europee e costituisce l’allegato tecnico della legge 106/1985 che disciplina il volo sportivo.L’adozione dei nuovi limiti – sottolinea la nota – produce effetti positivi anche per lo sviluppo dell’industria nazionale di settore concorrendo alla modernizzazione dello scenario VDS.All’Aero Club d’Italia viene delegata dal Mims – che su tale Ente esercita la vigilanza – la verifica della rispondenza e corretta applicazione di quanto previsto dal decreto. LEGGI TUTTO

  • in

    Ottavi di Champions, il nuovo sorteggio

    (Teleborsa) – Sono Villarreal-Juve e Inter-Liverpool i nuovi accoppiamenti per gli ottavi di Champions dopo che il sorteggio era stato annullato dall’UEFA.”In seguito a un problema tecnico con il software di un fornitore esterno che indica quali squadre non possono giocare tra di loro – questo il tweet dell’UEFA di qualche ore fa – si è verificato un errore materiale nel sorteggio di Champions League. Di conseguenza, il sorteggio è sotto dichiarato nullo e verrà interamente rifatto alle ore 15″.La decisione è arrivata dopo che l’Atletico Madrid aveva presentato ricorso sul sorteggio degli ottavi di Champions. Si era infatti verificata una situazione caotica, a causa del problema con un fornitore esterno spiegato dalla confederazione europea col suo tweet, a causa del quale il segretario generale Marchetti e gli organizzatori si erano dimenticati di inserire la pallina del Manchester United nell’urna del sorteggio dei possibili rivali dei ‘Colchoneros’, nonostante fosse una potenziale avversaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Sorteggi Champions, tutto da rifare: cosa è successo?

    (Teleborsa) – Tutto da rifare per il sorteggio degli ottavi di Champions, annullato dall’UEFA. “In seguito a un problema tecnico con il software di un fornitore esterno che indica quali squadre non possono giocare tra di loro – è il tweet dell’UEFA – si è verificato un errore materiale nel sorteggio di Champions League. Di conseguenza, il sorteggio è sotto dichiarato nullo e verrà interamente rifatto alle ore 15”.La decisione è arrivata dopo che l’Atletico Madrid aveva presentato ricorso sul sorteggio degli ottavi di Champions. Si era infatti verificata una situazione caotica, a causa del problema con un fornitore esterno spiegato dalla confederazione europea col suo tweet, a causa del quale il segretario generale Marchetti e gli organizzatori si erano dimenticati di inserire la pallina del Manchester United nell’urna del sorteggio dei possibili rivali dei ‘Colchoneros’, nonostante fosse una potenziale avversaria. Un errore, di cui anche gli inglesi di Sky Sports avevano chiesto spiegazioni in un briefing post-sorteggio, legato anche a quello precedente con lo United sorteggiato come avversario del Villarreal (eventualità impossibile visto che le squadre si erano affrontate nella fase a gironi) salvo poi essere rimossi (con il Villarreal che è stato successivamente accoppiato al City).Il Real Madrid ha preannunciato un’azione contro l’Uefa, quindi come minimo un ricorso, se verrà ripetuto il suo sorteggio di Champions, che negli ottavi aveva accoppiato le merengues con il Benfica. Il club 13 volte campione d’Europa fa infatti notare che l’errore che ha determinato l’annullamento del sorteggio si è verificato dopo che Benfica e Real erano stati accoppiati e sostiene che quindi questa doppia sfida, la prima determinata dalle urne, vada ritenuta ‘valida’. Lo riferiscono Cadena Cope e altri media spagnoli. LEGGI TUTTO