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    I Grandi Viaggi, ricavi in calo al 31 luglio

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione de I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata sull’MTA, ha approvato i risultati dei 9 mesi dell’anno fiscale (al 31 luglio 2021). Il fatturato è stato di 12,37 milioni di euro, in calo di circa il 35% rispetto ai 19,13 milioni di euro del corrispondente periodo 2020. Il decremento – sottolinea la società – “è da imputarsi al blocco delle vendite del primo trimestre 2020/2021, rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, ove tutti i settori di attività del gruppo erano operativi”.L’EBITDA è stato negativo per 3,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -4,2 milioni di euro del 31 luglio 2020, principalmente per il contenimento dei costi fissi. Il risultato netto consolidato del periodo, negativo per 6,7 milioni di euro, ha registrato un miglioramento rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (-7,6 milioni di euro nel 2020).Al 31 luglio 2021 la liquidità del gruppo ammonta a 27,71 milioni di euro; la posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 25,78 milioni di Euro, mentre quella a medio lungo termine risulta negativa per 5,89 milioni di euro, con una posizione complessiva finanziaria netta positiva di 19,89 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Eu Eco-Tandem, aperta selezione per esperti in turismo, sostenibilità e startup greentech

    (Teleborsa) – C’è tempo fino alla mezzanotte del 25 settembre 2021 per candidarsi in veste di advisor per il progetto internazionale EU Eco-Tandem, promosso dall’Enit, Agenzia Nazionale Italiana del Turismo, e cofinanziato dall’Unione Europea. “Un programma – spiega una nota – finalizzato a incoraggiare piccole e medie imprese, finora legate a un turismo di tipo tradizionale, favorendo la nascita di nuove sinergie ed approcci più ecosostenibili”. Quindici, i posti disponibili, per questo ruolo di responsabilità, retribuito, per il quale si cercano esperti in turismo, sostenibilità e startup greentech. Tra gli altri requisiti richiesti agli aspiranti consulenti, che insieme andranno a formare una commissione ad hoc, figurano: abilità di coaching, sufficiente disponibilità di tempo, un inglese fluente, esperienza e profonda conoscenza del settore e una grande attenzione nei confronti dell’Ambiente e della sostenibilità.Una volta scelti, i “Tandem advisor” avranno il compito di valutare, selezionare e abbinare PMI e startup partecipanti al programma, monitorare le attività che le vedono coinvolte e fornire loro – attraverso regolari incontri virtuali – assistenza e consulenza, captando in tempo anche eventuali ostacoli, che potrebbero impedire il corretto svolgimento del progetto. I consulenti dovranno quindi supportare e guidare i team (due Tandem per ogni advisor), lungo il loro percorso professionale ed assicurarsi, che seguano alla lettera le linee del programma, oltre ad identificare le aziende e le idee più promettenti.Prendendo parte a questa attività accademica i futuri advisor avranno la possibilità, tra l’altro, di: migliorare le proprie capacità di leadership e di gestione; tenersi informati sugli sviluppi e le ultime tendenze relativi alla sostenibilità applicata al turismo; partecipare ad un importante programma di ricerca e lavorare in un ambiente collaborativo con persone provenienti da diversi Paesi europei.La selezione per i consulenti avverrà a fine settembre ed entro il 14 ottobre 2021 è prevista la firma del Codice di Condotta. LEGGI TUTTO

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    Turismo, Garavaglia: ok da Speranza per riapertura viaggi Maldive e Seychelles

    (Teleborsa) – “Ho avuto da Speranza l’ok ad aprire i corridoi verso Maldive, Seychelles etc. perché il turismo non è solo far venire stranieri in Italia, funziona cosi'”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in relazione alla sua richiesta di poter riaprire flussi turistici dall’Italia verso mete esotiche. Quanto alla data della riapertura, a margine di una visita al Supersalone del Mobile, ha aggiunto che si augura “al più presto”. Intanto dal Supersalone del mobile il ministro ha definito l’evento “un segnale di ripresa non scontato perché quando ci siamo mossi con il collega Giorgetti ad aprile per garantire l’apertura della fiera non era scontato”. “Ci vogliono mesi e mesi per preparare un evento di questo tipo. Fortunatamente adesso siamo qui, contenti, è stata una bella cosa”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Turismo, Bankitalia: “Livelli pre Covid lontani: ingressi risalgono ma meno dei flussi in uscita”

    (Teleborsa) – Dopo lo stop causato dai mesi di lockdown riprende il turismo in ingresso in Italia ma i livelli precedenti alle misure restrittive restano ancora lontani. Recupera, invece, in misura maggiore il turismo degli italiani all’estero . Nei tre mesi terminanti a maggio 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 36,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata ancora di più, segnando un incremento del 57,8. È quanto emerge dall’indagine periodica sul turismo internazionale realizzata dalla Banca d’Italia sulla base di interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere, come valichi stradali e ferroviari, porti e aeroporti internazionali.Nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, precedente al diffondersi dell’allarme Covid, – rileva lo studio – permane una contrazione dell’83,4 per cento guardando ai flussi in ingresso e del 67,1 sui flussi in uscita. Il nostro Paese sta, dunque, anche faticando di più ad attrarre turisti stranieri di quanto altri Paesi di destinazione riescano a richiamare turisti italiani. Il periodo in esame (marzo-maggio) – spiega il rapporto – è precedente all’imposizione su vasta scala del cosiddetto “green pass”, quindi i dati non ne scontano ancora gli effetti. Secondo i dati dell’indagine nel mese solo di maggio 2021 il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 34 milioni, a fronte di un saldo positivo di 78 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Ma il confronto più eclatante è quello con il maggio del 2009, quando l’avanzo era stato di 2,072 miliardi a maggio 2019: praticamente questo consistente surplus si è quasi azzerato. Rispetto a maggio 2020 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono cresciute del 62,4 per cento (775 milioni di euro, da 477 milioni); quelle dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute dell’85,9 (741 milioni da 398 milioni di un anno prima); entrambi i flussi permangono su livelli ampiamente inferiori a quelli rilevati nel 2019. LEGGI TUTTO

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    Sardegna, la Regione: siamo dentro i parametri Covid, la stagione turistica non è a rischio

    (Teleborsa) – L’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ha assicurato che la Regione è ben al di sotto dei limiti che potrebbero comportare un cambio di classificazione, condizione che – ha spiegato – richiede un superamento contemporaneo dei numeri dei ricoveri in terapia intensiva, di quelli in degenza ordinaria, nonché del numero di contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. “Occorre la massima attenzione, ma non siamo a rischio – ha dichiarato – che sottolinea i grandi passi fatti dalla Sardegna nella campagna di vaccinazione. Siamo alla soglia dei 2 milioni di dosi somministrate e ogni giorno ci avviciniamo sempre più ai massimi livelli di immunizzazione che garantiranno sicurezza e serenità ai nostri cittadini e ai turisti”.L’assessore al Turismo, Gianni Chessa, ha affermato che la stagione turistica prosegue con ottime condizioni e ottimi numeri e “andrà avanti senza problemi con la collaborazione e la massima attenzione di tutti”. “Abbiamo moltiplicato gli sforzi – ha aggiunto – per garantire le condizioni ottimali e i risultati, in termini di numeri, lo confermano. Vogliamo lanciare un messaggio di serenità e di fiducia: la Sardegna attende i turisti e garantisce a tutti i più alti livelli di sicurezza, in quella che vogliamo sia la stagione del rilancio e della ripresa”. LEGGI TUTTO

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    Vacanze, 7 milioni di italiani non possono permettersele: il numero più alto in Ue

    (Teleborsa) – Una ricerca dei sindacati Ue (Etuc) sulla base di dati Eurostat ha rilevato che sono più di 7 milioni gli italiani che vivono a rischio di povertà e che non possono permettersi una vacanza: si tratta della cifra più alta d’Europa in termini assoluti. Lo studio ha rilevato che in tutto il Continente sono 35 milioni i cittadini che che ricevono una retribuzione sotto la soglia di povertà e non possono prendersi una pausa.Dalla ricerca è emerso che il 28% degli europei non può permettersi una settimana di vacanza fuori casa, ma la percentuale sale al 59,5% per le persone il cui reddito è al di sotto della soglia di rischio di povertà. La situazione peggiore è in Grecia, dove l’88,9% delle persone arischio di povertà non può permettersi una pausa, seguono Romania (86,8%), Croazia (84,7%), Cipro (79,2%) e Slovacchia (76,1%). In termini assoluti, dopo l’Italia – già sopra alla media Ue in termini percentuali con il 71,2% – seguono Spagna (4,7 milioni), Germania (4,3 milioni), Francia (3,6 milioni) e Polonia (3,1 milioni). LEGGI TUTTO

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    Federturismo: stagione estiva a rischio per mancanza di personale stagionale

    (Teleborsa) – La stagione estiva potrebbe essere a rischio per mancanza di personale. “Come già evidenziato prima dell’inizio della stagione estiva le imprese che aderiscono a Federturismo segnalano, da ogni parte d’Italia, fortissime difficoltà nel reperimento del personale”, si legge in una nota dell’associazione. “La ragione di tale ritrosia dei lavoratori ad essere assunti dalle imprese del settore risiede, tra le altre cose – secondo Federturismo – nella ‘concorrenza’ che si è venuta a determinare tra reddito da lavoro e fruizione del Reddito di Cittadinanza o di altri sussidi come la Naspi. Sono migliaia le testimonianze di imprenditori che si sono visti rifiutare proposte di assunzione da lavoratori oggi inoccupati”. Per l’associazione “non vi è dubbio che una tale situazione, del tutto paradossale, contrasti con la ratio ispiratrice degli strumenti di tutela dei lavoratori che non mirano, di certo, a scoraggiare il reimpiego dei disoccupati, ma costituiscono un mezzo di contrasto alla povertà ma anche uno strumento di politica attiva del lavoro. In questa ottica vanno lette tutte le misure che mirano a favorire l’assunzione dei percettori del Reddito di Cittadinanza e dei percettori di Naspi”. Per questo, è l’invito di Federturismo, “confidiamo che il Governo, anche alla luce delle norme introdotte con il recente Decreto di contrasto al Covid che rendono necessarie ulteriori risorse umane, possa valutare l’adozione di un provvedimento urgente per incentivare i lavoratori privi di un impiego ad accettare proposte di assunzione da parte delle aziende del settore turistico e termale”. Occorre, tuttavia, evidenziare che “gli strumenti premiali (in particolare, l’esonero contributivo e il credito d’imposta) che incentivano, senza dubbio, i datori di lavoro ad assumere i soggetti che fruiscono del reddito di cittadinanza, di contro non li stimolano a lasciare il sussidio per essere reimpiegati”. La “concorrenza” tra lavoro e RdC si mostra, “con particolare evidenza, con riferimento ai profili professionali di livello esecutivo laddove il livello retributivo previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro di settore e il valore del RdC non presentano una differenza abbastanza ampia da incentivare il soggetto beneficiario del sussidio ad optare per un’assunzione, in particolare stagionale, considerata la natura temporanea di gran parte dell’attività turistica e termale”. La difficoltà nel reperire il personale, “peraltro in un contesto di parziale ripresa della domanda dei servizi turistici, rischia di costituire un problema gravissimo per le imprese del settore che potrebbe minare le aspettative di recupero delle aziende stesse”. LEGGI TUTTO

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    Viaggi all'estero, Farnesina: rischio sanitario e di costi aggiuntivi

    (Teleborsa) – “Qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio sanitario: in molte isole greche, inclusa Corfù, la presenza di stranieri risultati positivi è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitarie locali nel reperire alloggi adeguati nei Covid-hotel”. È quanto ha scritto l’Unità di crisi della Farnesina a una società che ha organizzato un viaggio in Grecia, con partenza il 23 luglio, di 400 ragazzi italiani. In queste settimane sono stati diversi i casi di viaggi organizzati all’estero che hanno costretto ragazzi e ragazze minorenni a rimanere, senza che le autorità italiane potessero fare qualcosa, in strutture adibite alla quarante in Paesi esteri.Nella comunicazione – secondo quanto riporta l’ANSA – si invitano gli organizzatori a informare “anche i familiari dei ragazzi” dei rischi e “dei possibili costi aggiuntivi” legati a questi viaggi. Nel caso in cui il test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia dia risultato positivo non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.Soltanto pochi giorni fa la Farnesina aveva raccomandato “di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a Covid-19”.La richiesta di tamponi all’ingresso – nonostante il green pass che attesti un ciclo di vaccinazione commpleto – da parte di diversi Paesi europei sta scoraggiando gli italiani a partire per l’estero. Secondo Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese viaggio e turismo, nell’ultima settimana si è registrato un calo del 50% delle richieste di prenotazione sia per l’estero che per l’Italia. Oltretutto, gli italiani che avevano deciso di fare le vacanze oltreconfine erano già pochi: sempre secondo i dati della Federazione, il 15% delle prenotazioni. LEGGI TUTTO