17 Novembre 2021

Daily Archives

More stories

  • in

    TJX, vendite in forte aumento nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – TJX, multinazionale statunitense di beni casalinghi e d’abbigliamento, ha registrato vendite nette per il terzo trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 ottobre 2021) pari a 12,5 miliardi di dollari, con un aumento del 24% rispetto al terzo trimestre dell’anno fiscale 2021 e del 20% rispetto al terzo trimestre dell’anno fiscale 2020. Gli analisti si aspettavano vendite per 12,3 miliardi di dollari, secondo dati Refinitiv. L’utile netto per il terzo trimestre è stato di 1 miliardo di dollari e l’utile diluito per azione è stato di 0,84 dollari, con un aumento del 24% rispetto agli 0,68 dollari per azione dello stesso trimestre di un anno fa.”Sono estremamente soddisfatto della continua forza della nostra attività, con le vendite comparabile dei negozi aperti che sono aumentate di un fortissimo 14% rispetto all’anno fiscale 2020, e un utile per azione di 0,84 dollari, ben al di sopra del nostro piano”, ha commentato Ernie Herrman, amministratore delegato e presidente.”Abbiamo visto tendenze robuste durante tutto il trimestre, con vendite comparabili che sono uscite dal trimestre forti come l’inizio del trimestre – ha aggiunto – Inoltre, le nostre attività domestiche in tutte le nostre divisioni hanno continuato le loro prestazioni fenomenali e le vendite complessive di negozi di abbigliamento open-only sono aumentate mid-single digits”.Per l’inizio del quarto trimestre dell’anno fiscale 2022, la crescita delle vendite comparabili è aumentata rispetto al quarto trimestre dell’anno fiscale 2020. A causa della continua incertezza dell’attuale contesto, al momento l’azienda non fornisce indicazioni finanziarie precise.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

  • in

    Petrolio, prezzi in calo su timori eccesso produzione

    (Teleborsa) – Segnali di nervosismo e preoccupazione tornano sul mercato petrolifero con gli investitori intimoriti da un possibile eccesso di offerta. I mercati scontano tale scenario e scattano le vendite: il contratto sul WTI, consegna dicembre, perde lo 0,67% a 80,22 dollari al barile, mentre il derivato sul Brent, gennaio, scende dello 0,87% a 82,04 dollari. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del segretario generale dell’Opec, Mohammad Barkindo, secondo cui un surplus delle scorte si sta già formando per il mese di dicembre. LEGGI TUTTO

  • in

    Cambi, sterlina ai massimi da inizio 2020 sull'euro

    (Teleborsa) – Prosegue sostenuta la sterlina nei confronti dell’euro dopo il rally innescato in scia al dato sull’inflazione che ha evidenziato una accelerazione dei prezzi, nel mese di ottobre. Un’indicazione importante per la Bank of England che a sorpresa non ha ritoccato i tassi nell’ultima riunione. La valuta inglese è volata sui massimi da febbraio 2020. Nei confronti della divisa unica, la sterlina ha spinto l’euro fino a sotto quota 84 pence, mentre rispetto al biglietto verde è arrivata a un top di 1,3480. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche, sfide future e possibili scenari del settore

    (Teleborsa) – La Presidente della BCE Lagarde, nel suo discorso al quarto Forum della Supervisione bancaria, ha invitato le Banche a concentrarsi sulle sfide post-crisi.In particolare, il comparto bancario dovrà affrontare: le conseguenze di lungo termine in termini di qualità degli asset e di gestione del rischio di credito, che emergeranno solo gradualmente; le sfide della trasformazione digitale e dei cambiamenti climatici che avranno inevitabilmente un impatto sulle banche. In termini di digitalizzazione, le preferenze dei consumatori stanno cambiando rapidamente. Nuovi attori, dalle fintech alle grandi aziende tecnologiche, stanno guidando sempre più la concorrenza nel mercato dei servizi finanziari, con la creazione di opportunità per le banche della Zona Euro, impegnate a gestire la bassa redditività e l’efficienza dei costi.Una maggiore focalizzazione sulla digitalizzazione potrebbe consentire alle banche di raggiungere i clienti senza avere una fitta rete di filiali, in modo da generare rendimenti più elevati e contribuire a migliorare l’efficienza dei costi.Per quanto riguarda i rischi legati ai cambiamenti climatici, le banche dovranno mutare il modo in cui operano, poiché le possibilità di default dei portafogli “più vulnerabili” potrebbero aumentare del 30%, in uno scenario in cui il cambiamento climatico non venisse affrontato.Attualmente, poche banche hanno integrato tali rischi nelle strategie o nei processi di gestione del rischio esistenti. Sono tutti ancora molto lontani dal soddisfare le aspettative di vigilanza che la BCE ha esposto nella sua guida sui rischi legati al clima e all’ambiente.Andamento del comparto bancario europeoA Piazza Affari, il settore bancario ha sottoperformato di poco l’indice FTSEMIB, negli ultimi sei mesi, con una rischiosità più accentuata rispetto a quella del principale indice italiano, mentre nel panorama europeo, la performance dei titoli bancari ha fatto da traino all’andamento positivo delle Borse Europee. IndiciUltimoprezzoMaxannoMinannoPerf.3 mesiPerf.6 mesiValue at risk FTSE Italia All-Share – Banks 10.111,18 10.420,61 7.067,37 3,95 8,48 3,3635 EURO STOXX Banks 103,77 106,25 69,49 4,95 6,47 3,5805 FTSE MIB 27.804,93 27.877,89 21.311,51 4,32 12,27 2,1194 EuroStoxx 50 4.401,49 4.386,19 3.473,76 4,06 9,56 1,9589 L’andamento positivo è stato generato dal miglioramento della qualità degli attivi.In particolare, a settembre, le sofferenze delle banche sono diminuite del 22,5% sui dodici mesi, mentre ad agosto la riduzione era stata del 19,5%. Tale variazione risente, tuttavia, dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.Nel mese di settembre, i depositi del settore privato sono cresciuti del 7,4% sui dodici mesi (contro l’8,1% in agosto), mentre i prestiti al settore privato sono cresciuti dell’1,7% sui dodici mesi (1,8% nel mese precedente).I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,6% sui dodici mesi (3,7% nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dello 0,7% (1,2% nel mese precedente).I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie si sono collocati all’1,74% (1,85% in agosto), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,03% (8,05% nel mese precedente).I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,15% (1,07% in agosto), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,73%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,8%.Principali banche europee a confrontoIn Italia, la principale banca è Intesa Sanpaolo, sia in termini di totale attivo che in termini di capitalizzazione di mercato, con una politica dei dividendi abbastanza generosa per gli azionisti.Per quanto riguarda la valutazione delle banche in termini di Price to earnigs (P/E), le società italiane risultano abbastanza care rispetto a quelle europee.Tra i colossi bancari europei, spiccano i Gruppi francesi, BNP Paribas e Credit Agricole, presenti anche in Italia, che hanno attività rispettivamente pari a 2.725 e 2.090 miliardi di euro. Banche europeeP/EDividend Yield (%)Totale attivo (mld euro)30/09/2021 Intesa Sanpaolo 12,00 5,68 1.071 Unicredit 14,95 1,04 948 Banco BPM 18,24 2,16 196 BPER Banca 4,11 2,09 134 Banca MPS 4,31 — 143 BNP Paribas 8,86 4,49 2.725 Crédit Agricole 9,10 6,27 2.090 Banca Santander 8,95 1,53 1.578 Caixabank 3,31 1,07 685 Banco Bilbao 9,35 2,63 651 Risultati delle principali banche italiane e possibili scenari futuriI risultati delle banche italiane sono stati tutti positivi nel terzo trimestre dell’anno e potrebbero accelerare per la fine del 2021, in scia alla ripresa economica in corso in tutto il Paese.L’analisi dei bilanci evidenzia per: Intesa Sanpaolo: un utile netto pari a 4.006 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, raggiungendo il target per l’intero esercizio 2021. Sulla base di questo risultato, Il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto sui dividendi 2021 di 1,4 miliardi di euro , pari 7,21 centesimi per azione. Lo stock di crediti deteriorati scende a settembre 2021, rispetto a dicembre 2020, del 12,6% al lordo delle rettifiche di valore e del 14,9% al netto. La banca afferma di aver superato in anticipo, per circa 8 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi di euro previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021; Unicredit: un utile netto sottostante di 1,1 miliardi di euro, pressoché invariato trimestre su trimestre (+0,5%) ed in deciso aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+60%). Nei nove mesi l’utile si attesta a 3,1 miliardi di euro, equivalente a un RoTE sottostante del 7,9%. La qualità dell’attivo è migliorata nonostante la pandemia Covid-19, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,5%; Banco BPM: un utile netto di 472 milioni di euro, nei primi 9 mesi dell’anno, in crescita del 79,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. Banco BPM ha approvato il piano industriale 2021-2024 che prevede il conseguimento di un utile di circa 740 milioni di euro nel 2023 e di oltre 1 miliardo nel 2024, con una crescita media annua del 33,4% rispetto ai 330 milioni del 2020. I ricavi sono stimati crescere mediamente del 2,4% annuo a 4,6 miliardi nel 2024 (a 4,3 miliardi nel 2023). Per gli azionisti è previsto un payout nell’arco di piano pari al 40%; BPER Banca: un margine di interesse pari a 1.119,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, di cui 980,7 milioni riferibili all’attività commerciale di intermediazione con la clientela. Un utile di periodo di pertinenza della capogruppo pari a 586,2 milioni di euro, di cui 84,4 milioni di euro nel terzo trimestre 2021 e un continuo miglioramento della qualità del credito, con un NPE ratio lordo al 5,5%, in ulteriore calo rispetto al trimestre precedente (5,7%) e con un forte incremento della copertura sui crediti deteriorati che ha raggiunto il 55,3%; Banca Monte dei Paschi di Siena: ricavi complessivi per 2.266 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile consolidato ammonta a 388 milioni di euro, a fronte di una perdita di -1.532 milioni di euro conseguita nello stesso periodo del 2020. I crediti deteriorati lordi sono pari a 4 miliardi di euro, stabili rispetto a dicembre 2020. Passando all’analisi di possibili aggregazioni future tra le principali banche italiane, ormai il mercato si attende la creazione di un terzo polo bancario, che potrebbe essere quello tra Banco BPM e BPER Banca.Tuttavia, i numeri non ci sono per creare un terzo colosso bancario italiano, poiché anche la fusione tra le due banche popolari del Nord, porterebbe alla creazione di un gruppo con un totale attivo gestito di appena 330 miliardi di euro.Quindi, l’ipotesi più probabile è che si rimanga con due poli bancari costituiti da Intesa Sanpaolo e Unicredit. TitoloUltimo prezzoCapitalizzazione (€)Indice di rischiosità del titoloPerf. 3 mesiPerf. 6 mesi Intesa Sanpaolo 2,4825 48.168.118.533 0,5393 1,41 3,98 Unicredit 11,506 25.807.519.525 0,1967 8,06 12,72 Banco BPM 2,764 4.231.752.160 0,1697 -0,9 3,37 BPER Banca 1,901 2.713.465.943 0,1036 4,02 -5,19 Banca MPS 0,9952 1.010.525.375 0,0732 -14,28 -16,58 Le altre tre banche: Banco BPM, BPER Banca e Banca MPS, potrebbero essere acquisite dai due colossi bancari italiani o, addirittura, essere prese di mira dai Gruppi bancari francesi e spagnoli.Ad esempio, è considerata molto positiva un’eventuale aggregazione di Banco BPM con Unicredit.Dopo il fallimento delle trattative con Unicredit, Banca MPS potrebbe unirsi a BPER Banca.I due colossi francesi, BNP Paribus e Credit Agricole, come anche le due banche spagnole Banco Santander e Banco di Bilbao, potrebbero essere interessate sia a BPER Banca che a Banca MPS. LEGGI TUTTO

  • in

    Iveco, ad Amazon 1.064 veicoli commerciali S-WAY a gas naturale

    (Teleborsa) – Iveco, brand di Cnh Industrial, fornirà ad Amazon 1.064 veicoli commerciali S-WAY alimentati a gas naturale a supporto delle proprie attività europee. Amazon ha già preso in consegna il primo lotto di 216 unità di Iveco S-WAY Cng (gas naturale compresso), che sarà gestito dai suoi partner in Europa, mentre sono state ordinate altre 848 unita’ con consegne che inizieranno a metà del 2022 (per un ordine complessivo di 1.064 mezzi). Questi 1.064 veicoli commerciali pesanti montano i propulsori FPT Industrial Cursor 13 a gas naturale e sono equipaggiati con serbatoi da 1052 litri, i più capienti in assoluto, con un’autonomia prevista di 620 km tra un rifornimento e l’altro. Le 848 unità ordinate per il 2022 includeranno anche Iveco Driver Pal, l’assistente vocale di bordo del brand con funzionalità Amazon Alexa. “Siamo all’avanguardia nelle tecnologie della propulsione a gas naturale da 25 anni e abbiamo sviluppato soluzioni che consentono agli operatori di ridurre sensibilmente le emissioni fin da oggi”, ha commentato Gerrit Marx, Ceo designato di Iveco Group. “La collaborazione con leader globali come Amazon è una testimonianza delle capacità dei nostri prodotti innovativi e del nostro tenace impegno verso l’obiettivo della decarbonizzazione del settore dei trasporti entro il 2050″.”Iveco – ha proseguito – continua a essere l’apripista nei motori a combustione alimentati con combustibili rinnovabili, l’unica soluzione praticabile già disponibile su larga scala sul mercato per la riduzione delle emissioni. Non va dimenticato che un camion a gas naturale compresso alimentato a biometano può abbattere le emissioni di CO2 anche del 95% (misurando il cosiddetto ciclo well-to-wheel della CO2 ovvero dal pozzo alla ruota), contribuendo così efficacemente al processo di decarbonizzazione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Casa, Bankitalia: atteso rialzo prezzi

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre si rafforzano i segnali di pressioni al rialzo sui prezzi di vendita delle case in Italia. E per la prima volta dall’inizio della rilevazione nel 2009, la quota di operatori che ravvisa un aumento delle quotazioni nel terzo trimestre rispetto al precedente è superiore, seppur lievemente, a quella di chi ne indica un calo. Lo riporta la Banca d’Italia sulla base dell’indagine congiunturale sul mercato delle abitazioni, condotta presso oltre mille agenti immobiliari dal 27 settembre al 22 ottobre 2021.Anche le attese di crescita delle quotazioni nel trimestre in corso sono divenute prevalenti rispetto alle aspettative di un calo dei listini. Il miglioramento nei giudizi sulle condizioni della domanda, in atto dall’inizio dell’anno, si è, tuttavia, arrestato e lo sconto medio rispetto al prezzo iniziale richiesto dal venditore è tornato ad aumentare, seppur lievemente, aggiunge lo studio nel sommario.Le prospettive degli operatori per il trimestre in corso sono migliorate, sia con riferimento al proprio mercato sia riguardo l’evoluzione del mercato nazionale. Poco più di un terzo degli agenti ritiene che l’introduzione del cosiddetto “super bonus 110%” abbia avuto un’influenza positiva sulla domanda di abitazioni nel corso dell’ultimo anno, con effetti più accentuati per quella di abitazioni indipendenti.Da ultimo, secondo l’analisi di Bankitalia si è consolidata la percezione degli agenti che l’epidemia abbia indotto nel complesso un’espansione nella domanda di abitazioni, con un impatto almeno fino alla metà del 2022. LEGGI TUTTO

  • in

    Sostenibilità, da Unicredit finanziamento Esg da 0,5 milioni di euro a supporto di Azzurra

    (Teleborsa) – Ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali e le emissioni di CO2. Con questo obiettivo UniCredit ha perfezionato un’operazione di finanziamento da 0,5 milioni di euro a sostegno Azzurra, societa` del Gruppo Marazzato che gestisce il centro polifunzionale di conferimento e trattamento finale di rifiuti industriali di Villastellone, in provincia di Torino. I fondi messi a disposizione di Azzurra da parte di UniCredit – fa sapere l’Istituto in una nota – rientrano nel programma Finanziamento Futuro Sostenibile, con cui la Banca supporta le imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilita` per un futuro migliore, grazie al conseguimento di risultati basati su criteri ESG: Environmental, Social e Governance. Questo finanziamento, nello specifico, consentira` alla societa` torinese di focalizzarsi sull’approvvigionamento di energia elettrica e su azioni per ridurre le emissioni di CO2, con cui si e` impegnata ad affiancare, alla propria attivita` di smaltimento e riciclo, investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi legati ad una sempre maggiore attenzione al contenimento dello sfruttamento delle risorse naturali.”Quest’operazione – dichiara Paola Garibotti, responsabile regionale Nord Ovest di UniCredit – e` la prima di una serie che abbiamo concluso nel Nord Ovest con il programma Finanziamento Futuro Sostenibile, attraverso il quale concediamo a un’impresa di stipulare un finanziamento previo raggiungimento entro 3 anni di 2 obiettivi in ambito ESG. Abbiamo deciso di realizzare questo progetto perche´ ci rendiamo conto di quanto sia importante l’attenzione all’ambiente e desideriamo dare il nostro contributo concreto. La trasformazione ecologica dell’economia, insieme a quella digitale, e` uno dei driver del nostro piano di sostegno della crescita e della ripresa del Nord Ovest e del Paese”. “Azzurra persegue da anni un percorso di crescita sostenibile – spiega Ivano Bosi, ceo della societa` in capo alla holding del Gruppo Marazzato – in linea con i trend mondiali del momento. La coda della pandemia ha generato un incremento di PIL, cui fa riscontro un aumento della produzione dei rifiuti e relativo ampliamento delle esigenze di mercato nella gestione della raccolta e smaltimento degli stessi. Per rispondere al meglio al nuovo scenario, abbiamo predisposto un adeguamento dell’impiantistica sotto il profilo sia qualitativo che quantitativo. Ponendo le basi per uno sviluppo ecosostenibile, e moltiplicando in parallelo le iniziative a supporto della formazione del personale sul tema della crescente sensibilizzazione alla cura dell’ambiente. Inclusa l’attenzione all’approvvigionamento di nuove fonti di energia scaturite da soluzioni alternative al fossile, in grado di assicurarci l’esatta potenza di cui il nostro impianto chimico necessita per le lavorazioni degli scarti: escludendo cosi` a priori perdite di carico e inutili sprechi. Siamo lieti di constatare l’attenzione che primari gruppi bancari come Unicredit destinano in misura crescente alle kpi energetico-organizzative sempre piu` impattanti e decisive nella valutazione di un processo di erogazione creditizia, e ringraziamo vivamente l’Istituto per l’attenzione dedicata alla condivisione della nostra vision”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, permessi edilizi ottobre +4% apertura cantieri -0,7%

    (Teleborsa) – Segnali contrastanti giungono dal mercato edilizio USA a ottobre. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati sono diminuiti dello 0,7% a 1,520 milioni di unità, dopo il calo del 2,7% registrata a settembre (dato rivisto da -1,6%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in aumento fino a 1,576 milioni.I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un incremento del 4% a 1,650 milioni di unità, dopo il -7,8% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per un aumento dei permessi a 1,638 milioni. LEGGI TUTTO