10 Gennaio 2022

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    Covid, Giovannini: “Nei trasporti quadro confortante. Situazione sotto controllo”

    (Teleborsa) – “Il quadro per ora è confortante e nella settimana ci confronteremo anche con gestori tpl per capire la loro situazione. Alcuni dicono che per il tpl non si è fatto nulla rispetto all’anno scorso: vorrei ricordare i dati, quest’anno le corse aggiuntive in termini km sono 3 volte quelle dell’anno scorso e abbiamo stanziato per servizi aggiuntivi oltre 800 milioni erogati alle Regioni, e stiamo lavorando per consentire alle regioni di usare questi fondi”. È quanto ha affermato il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a SkyTg24 Economia parlando dell’impatto dei contagi sul settore dei trasporti.”Trenitalia – ha sottolineato Giovannini – ha ripensato la propria programmazione cancellando circa il 3% corse e sta discutendo con le Regini su come gestire la situazione”. Sotto controllo, assicura il ministro, la situazione Super Green pass con verifiche a campione. “Tra la mezzanotte e le due Trenitalia – ha fatto sapere il ministro – ha effettuato controlli su oltre 100mila persone e quelle identificate come persone che non avevano il Green pass rafforzato sono circa 200: 197 persone che sono state allontanate o dalle piattaforme o, in due casi, dal treno. Siamo all’1,9% di allontanamento, una percentuale in linea anzi più bassa di quando è entrato in funzione il Green pass ordinario, quando era il 3%. Dal punto di vista delle verifiche – ha aggiunto – la situazione è assolutamente sotto controllo”. Nel dettaglio, per quanto riguarda Trenitalia, i controlli effettuati sono stati 10.445 e hanno interessato 343 treni. “Nei giorni scorsi ci siamo confrontati con gli operatori. Ci sono due problemi diversi, il primo – ha spiegato Giovannini – riguarda il problema di autisti e macchinisti che possono essere colpiti dalla variante, il secondo è il tema dei controlli. Il passaggio dal Green pass ordinario a quello rafforzato dal punto di vista dei controlli non cambia. I controlli ci sono eccome ma sono a campione”. Sul fronte delle infrastrutture Giovannini ha assicurato che “non c’è il rischio che la variante Omicron fermi i cantieri, perché il 2022 è un anno in cui vengono emanati bandi, assegnate grandi gare per lavori che iniziano nella seconda parte 2023 e questo tipo di attività non è messa in discussione dalla variante Omicron”. Inoltre – ha aggiunto – “il picco dei contagi è vicino e quindi con il rientro del contagio credo che questo problema non impatterà sulle opere”. Il ministro ha, tuttavia, evidenziato il problema del “caro delle materie prime che alcuni considerano più strutturale con, di conseguenza, il tema delle basi d’asta per i grandi appalti”. LEGGI TUTTO

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    PA, il Ministero ha pubblicato il bando per proposte di formazione

    (Teleborsa) – Il ministero della Pubblica Amministrazione ha emanato un avviso agli operatori di mercato per l’invio di manifestazioni di interesse con proposte di formazione per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano per i dipendenti pubblici. La pubblicazione dell’avviso avviene nel giorno della presentazione ufficiale a Palazzo Vidoni del Piano “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”. “Tutti i player nazionali e internazionali – si legge in una nota – potranno partecipare allo sforzo di riqualificazione della Pubblica amministrazione mettendo a disposizione, a titolo gratuito, contenuti formativi coerenti con gli obiettivi del Piano e, in particolare, con il modello di competenze digitali definito nel cosiddetto ‘Syllabus'”. Il termine per l’invio delle proposte è fissato al 31 gennaio. LEGGI TUTTO

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    Carige, Fitd concede a Bper periodo esclusiva

    (Teleborsa) – Il comitato di gestione del fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) – all’esito di una valutazione comparativa delle offerte non vincolanti ricevute e di un articolato processo di valutazione con interlocuzioni e approfondimenti condotti con un numero considerevole di soggetti potenzialmente interessati all’acquisto della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema Volontario in Banca Carige (79,99%), come comunicato lo scorso 28 luglio – ha deliberato di concedere a BPER Banca un periodo di esclusiva di 4 settimane per il completamento di una due diligence confirmatoria e la definizione e sottoscrizione di un contratto di acquisizione nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre il 15 febbraio 2022.L’offerta di BPER Banca – si legge in una nota del Fondo – ha natura non vincolante e, in caso di perfezionamento dell’operazione, prevede il lancio da parte di BPER Banca di un’OPA sulle restanti azioni di Banca Carige non detenute dal Fitd e dallo SVI per un corrispettivo di euro 0,80 per azione.La decisione assunta dal Comitato di Gestione del Fitd “s’inquadra nell’ambito del processo di cessione della partecipazione avviato il 2 aprile 2021 e, in linea con le best practices in materia, strutturato in diverse e apposite fasi preparatorie, esecutive e di perfezionamento dell’operazione, nel rispetto delle previsioni statutarie e di legge riguardanti gli interventi preventivi del Fondo che prevedono, tra gli altri, specifici limiti qualitativi (procedure competitive e trasparenti, economicità e partecipazione di un soggetto terzo) e quantitativi (principio del minor onere, limiti alla possibilità di intervento)”. Nel processo di valutazione – cpnclude la nota – il Fitd si è giovato del contributo degli advisors Deutsche Bank, KPMG, Prometeia e del consulente Gatti Pavesi Bianchi Ludovici in ordine alla regolarità del processo seguito, al rispetto della normativa e della regolamentazione applicabili, alla concreta realizzabilità in tempi brevi dell’operazione, al progetto industriale sottostante, nonché alla tutela di tutti i depositanti, i dipendenti e di tutti gli stakeholders di Banca Carige. LEGGI TUTTO

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    Pratiche commerciali scorrette, Antitrust sanziona Samsung e Personal Renting

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha chiuso il procedimento relativo alla promozione e alle modalità di gestione di una formula commerciale innovativa, il noleggio per 24 mesi di beni di consumo quali tablet e smartphone, sanzionando Samsung per 150 mila euro e Personal Renting – società specializzata nel settore del noleggio dei beni di consumo, interamente controllata dalla società Findomestic facente parte del gruppo BNP Paribas – per 300mila euro. Lo si legge nel bollettino settimanale pubblicato oggi dall’Autorità.Samsung, secondo l’Antitrust, ha diffuso messaggi pubblicitari ingannevoli in merito all’offerta del servizio di noleggio utilizzando affermazioni rassicuranti, come l’espressione “senza pensieri”, e omettendo alcune informazioni essenziali, quali l’applicazione di importanti penali in caso di danni o di smarrimento degli apparecchi noleggiati. L’Autorità ha inoltre accertato una seconda pratica commerciale aggressiva a carico di Personal Renting, consistente nella applicazione ai consumatori, al momento della restituzione dei beni, di importanti penali. In particolare, nella delicata fase di restituzione degli apparecchi e di verifica del loro stato di usura, Personal Renting – spiega l’Agcm – applicava ai consumatori penali di importo elevato e di gran lunga superiori all’effettivo valore residuo dell’apparecchio, per asseriti danni o per mancate restituzioni, senza contraddittorio e senza fornire un adeguato riscontro ai clienti. La fase di accertamento del valore e dello stato d’uso dell’apparecchio era affidata a partner commerciali esterni che erano interessati alla sottostima dell’apparecchio stesso in quanto tale valutazione rappresentava per loro il prezzo di acquisto del dispositivo. L’entità delle sanzioni – si legge nel Bollettino – è stata decisa dall’Autorità considerato il comportamento collaborativo tenuto dalle società nel corso del procedimento e le misure correttive adottate spontaneamente sia da Samsung sia da Personal Renting. LEGGI TUTTO

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    Caro materiali, Assistal: risorse insufficienti, chiediamo al Governo un confronto serio e responsabile

    (Teleborsa) – “Prendiamo atto che per il Governo, il problema è stato affrontato e risolto con il rinnovo del fondo compensativo da 100 milioni anche per il secondo semestre 2021, senza preoccuparsi del fatto che, oltre a risorse insufficienti, nel paniere finora considerato non sono presenti moltissimi materiali di uso comune nel mercato della costruzione degli impianti, dei servizi energetici e del facility management. Questo determina che moltissime imprese, a priori, non possono far fronte a nessuna forma di recupero. Inoltre, facciamo osservare che i bandi già aperti e ancor di più quelli futuri saranno fondati sulla totale incongruenza rispetto ai prezzi di mercato e che quindi diverranno inaccessibili per le imprese, in ragione di costi insostenibili”. È quanto ha affermato Angelo Carlini, presidente Assistal. “Avevamo chiesto stanziamenti più corposi e un’estensione del periodo di compensazione anche al secondo semestre del 2020, senza che nessuna delle nostre richieste venisse accolta, pertanto, continuiamo a chiedere al Ministro Giovannini e al Governo un confronto serio e responsabile, a partire dall’adozione di strumenti straordinari da indirizzare alla risoluzione di un problema straordinario che non si può pensare di superare con procedure ordinarie e datate, come l’alea dell’8% – ha aggiunto –. In questo modo, le rilevazioni parziali e lontane dalla realtà registrate dal Mims, vengono ulteriormente diminuite nel loro valore compensativo, secondo la frequente logica di dare con una mano e riprendere immediatamente con l’altra. Il Governo, come già accaduto negli scorsi mesi, sta adottando nuove misure a sostegno delle attività colpite: sono interventi sacrosanti che però non interessano il nostro settore che, a differenza di altri, ha in programma moltissime attività a partire dalla realizzazione dei progetti del PNRR”. “In questo contesto – ha concluso Carlini –, le nostre imprese devono essere messe nella condizione di poter lavorare: non abbiamo bisogno di misure generiche, abbiamo bisogno di ristabilire l’equilibrio di mercato e recuperare i costi di materiali che gravano esclusivamente sulle aziende. Le richieste avanzate hanno l’obiettivo di dare ossigeno ad un settore che non può essere abbandonato al proprio destino dalle Istituzioni: dobbiamo garantire alle imprese di poter accedere alle gare e di iniziare o portare a termine i lavori. Solo così salveremo un intero settore, migliaia di posti di lavoro e centinaia di imprese che, altrimenti, chiuderanno i battenti”. LEGGI TUTTO

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    Media Maker, accordo commerciale con Chili da 10 milioni

    (Teleborsa) – Media Maker, società specializzata nella produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi ed editoriali, ha stipulato un accordo commerciale con CHILI, Tech Media Company leader nel settore media e intrattenimento con una piattaforma OTT proprietaria che distribuisce direttamente in cinque Paesi europei, per un valore complessivo di 10 milioni di Euro, avente ad oggetto lo scambio bilaterale di servizi nel corso del 2022.L’accordo commerciale con CHILI – spiega una nota – fa seguito a quello siglato nel mese di Novembre, per complessivi 5 Milioni, e va a consolidare ulteriormente la partnership tra le due Società. LEGGI TUTTO

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    Turismo, Garavaglia: “Settore soffre. Governo verso ristori e proroga cassa Covid”

    (Teleborsa) – Il governo va verso la proroga della cassa Covid per i settori più colpiti dalla pandemia e prepara nuovi ristori, con l’obiettivo di sostenere un settore, quello turistico, che da tempo manifesta tutta la sua sofferenza per le conseguenze dell’ondata di contagi in Italia e delle restrizioni adottate dalle autorità per contenerla. È quanto ha affermato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in conferenza stampa al Padiglione Italia all’Expo di Dubai, dove oggi ha partecipato a un forum internazionale organizzato dal padiglione italiano sulle nuove frontiere del turismo sostenibile.”Si va verso due direzioni: la prima – sottolinea Garavaglia – è il prolungamento della cassa Covid, la cassa integrazione, per i settori più colpiti. La seconda è rappresentata da ristori che consentano di recuperare un po’ del fatturato che non c’è, coprendo un po’ di costi per evitare fallimenti. Tour operator e agenzie di viaggi – ha proseguito il ministro – non possono operare per legge, sostanzialmente, perché se i corridoi sono bloccati non si può lavorare. E lo stesso vale per i piccoli grandi hotel delle grandi città dove manca il turismo di lungo raggio. A Roma su 1200 hotel attualmente ce ne sono 400 chiusi e la scorsa settimana due hanno chiuso definitivamente licenziando 200 persone. Bisogna prevenire questi fenomeni e interventi come la proroga della cassa Covid vanno in quella direzione. L’Italia paga anche un prezzo maggiore del dovuto perché è uno dei Paesi più sicuri al mondo, ma una comunicazione ossessiva negativa sul Covid danneggia il sistema Paese”. Riguardo all’ipotesi di un altro scostamento di bilancio per garantire sostegni al turismo così in difficoltà per il Covid Garavaglia ha commentato, microfoni di SkyTg24, “mi auguro proprio di no perché vuol dire che le cose vanno meglio, però non possiamo saperlo”. “Quello scorso – ha sottolineato il ministro – è stato un Consiglio dei ministri complicato perché la situazione è complicata e sono complicate le decisioni che sono state prese. Abbiamo preso la decisione molto forte come sistema Paese sull’obbligatorietà oltre i 50 anni dei vaccini e finora l’ha deciso solo l’Italia. Ci auguriamo che sia quella definitiva. Ora abbiamo bisogno di serenità e di tenere le regole certe e chiare. Questo consente agli operatori di organizzarsi e, se pensiamo al turismo, consente ai cittadini e agli stranieri di organizzarsi e partire”. LEGGI TUTTO

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    Bonus psicologo, Anzaldi: “Finanziare proposta con quota canone Rai”

    (Teleborsa) – “Nella Legge di Bilancio 2022 era stato proposto un Bonus Salute Mentale da 50 milioni di euro per aiutare economicamente le persone che decidono di rivolgersi a uno psicologo, uno psicanalista, uno psichiatra, uno psicoterapeuta. Una proposta bipartisan appoggiata pubblicamente da tutti i principali gruppi parlamentari: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italia Viva e Liberi e Uguali. Tutti, maggioranza e opposizione. Ma, nonostante l’accordo tra le forze politiche, il governo non ha ritenuto di inserirla nella Legge di Bilancio. Mentre sono sopravvissuti tanti altri bonus, dai rubinetti alle zanzariere. Nel 2021, dati dell’Istituto Piepoli, il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso di salute mentale non ha potuto farlo per ragioni economiche. Mentre il 21% è stato costretto a interromperlo. Chiediamo al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un’esigenza immediata e pressante. Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone”. Questo l’appello lanciato sulla piattaforma Change.org dal giornalista Francesco Maesano, con una petizione diretta al Governo che, ad oggi, ha raggiunto 211.341 firme.La proposta prevede due bonus: uno iniziale da 150 euro una tantum slegato dal’Isee. E uno più consistente e progressivo: 1600 euro annui per Isee da 0 a 15mila; 800 euro annui per Isee da 15mila a 50mila; e 400 euro annui per Isee da 50mila a 90mila. “Non un investimento sostitutivo rispetto al servizio pubblico, che pure andrebbe potenziato, ma – si legge nel testo della petizione – una risposta di civiltà rispetto ai tantissimi che si rivolgono ai professionisti nel silenzio e nell’assenza di qualsiasi tipo di sostegno”.Dal deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi arriva la proposta di finanziare il bonus psicologo con una quota del canone Rai. “Tutti concordano col bonus psicologo ma in Legge di Bilancio non sono stati trovati i fondi. Visto che anche la Rai si mobilita, con la petizione online lanciata da Maesano del Tg1 e l’appello a firmarla di Lodo Guenzi su Rai3, il servizio pubblico potrebbe aiutare a finanziarla – afferma Anzaldi. Basterebbe devolvere una piccola quota del canone, quasi 2 miliardi raccolti ogni anno, per reperire i 50 milioni necessari a coprire la misura esclusa dalla Legge di Bilancio. Per la Rai poco più del 2% di quanto riceve dagli italiani, che potrebbe recuperare in pubblicità”. LEGGI TUTTO