19 Gennaio 2022

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    Energia, Cingolani: interessante opzione Sace per alleviare sofferenze di liquidità del settore all'ingrosso

    (Teleborsa) – “L’aumento dei costi delle materie prime energetiche, e in particolare del gas, è una emergenza che sta colpendo tutti i settori dell’economia. Sta diventando insostenibile. Per ora siamo intervenuti con provvedimenti contingenti. Purtroppo sembra essere abbastanza strutturale e ci stiamo muovendo su qualche provvedimento infrastrutturale”. Lo ha dichiarato il ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, al question time rispondendo in merito alle difficoltà di alcune aziende che vendono energia all’ingrosso che sono andate in crisi di liquidità. Per quel che riguarda “la scelta del coinvolgimento di Sace come garante per gli istituti bancari nei confronti degli operatori del settore in crisi di liquidità trovo questa cosa particolarmente interessante. Sace non rientra nei radar del Mite ma mi faccio carico di parlarne con il Mef. Ho sentito oggi Franco e credo sia un argomento da approfondire in quanto potrebbe alleviare le sofferenze di questi sistemi intermedi non economicamente forti”, ha affermato il ministro.”È ovvio che non abbiamo decarbonizzato abbassando il consumo di gas, lo abbiamo tenuto costante. Ma lasciamo Iva a casa di altri e creiamo lavoro a casa di altri, produciamo più CO2 perché lo prendiamo a casa d’altri, lo trasportiamo e lo stocchiamo. Abbiamo un energy mix troppo dipendente dall’esterno anche se per fortuna abbiamo differenziato le sorgenti più di altri. È evidente che queste cose non ci aiutano sommate alla sindrome Nimby anche sulle rinnovabili che spesso ci rallenta. Qui serve un piano”, ha spiegato Cingolani.Infine, il ministro della Transizione ecologica non ha escluso la possibilità di commissariamento di Sogin, “anche tenuto conto della circostanza che in primavera si dovrà comunque provvedere al rinnovo degli organi societari”. “Si deve comunque constatare che nel corso degli ultimi anni si sono verificate alcune disfunzionalità che pongono dubbi sulla effettiva capacità di Sogin di rispettare gli impegni che è stata chiamata ad assolvere. In primis – ha sottolineato il ministro – l’andamento della attività di decomissioning che, rispetto agli obiettivi fissati dai vari piani a vita intera, continua a procedere molto a rilento, con conseguente slittamento sull’obiettivo finale. Sullo stato di avanzamento del decomissioning si rappresenta che al 31 dicembre del 2021 Sogin ha eseguito il 35,5% dei lavori di smantellamento dei siti e l’estrema lentezza delle attività si evince confrontando gli obiettivi fissati con le soglie di avanzamento effettivamente raggiunti”. “In secundis – ha aggiunto Cingolani – la corretta attuazione del progetto Cemex che riguarda lo smaltimento dei rifiuti radioattivi nell’impianto di Saluggia, ove sono stati allocati 270mila litri di rifiuti radioattivi liquidi acidi stoccati in serbatoi in acciaio costruiti negli anni 60 con il pericolo di sversamento di una parte di tali liquidi nell’ambiente circostante e i relativi ingentissimi danni ambientali che ne potrebbero derivare”. “Terzo – ha concluso il ministro – la correttezza delle rendicontazioni ad Arera circa i contratti per il Deposito nazionale sulle quali sono in corso indagini della Guardia di finanza”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Bianchi: oltre il 93% delle classi sono in presenza

    (Teleborsa) – La DAD non è opposizione alla presenza ma la capacità di integrazione attraverso le tecnologie che permettono di sviluppare una didattica partecipativa”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante l’audizione in commissione Cultura alla Camera. “Ad oggi, alle 12 – ha affermato – il 93,4% delle classi è in presenza. Di questi il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente a distanza sono il 6,6%”. “Lungi da me fare polemiche, però in questi giorni ho sentito proporre stime che non avevano basi numeriche”.Il riferimento è alle stime fornite dall’Associazione Nazionale Presidi, secondo la quale al momento ci sarebbero il 50% delle classi in Dad. “Su un totale di 7.362.181 studenti, gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per l’infanzia gli alunni positivi o in quarantena sono il 9%. Per la primaria il 10,9% e per la secondaria il numero di studenti in Dad o in didattica integrata sono il 12,5%”. “Il personale sospeso per non essere in regola con il vaccino è dello 0,9%. Ciò dimostra l’alto grado di responsabilità dei nostri docenti”.”Abbiamo sempre dato priorità ad una scuola in presenza – afferma -, perché era un punto di riferimento per i ragazzi, per le famiglie e per la comunità nel suo insieme”. “La scuola – prosegue – è comunità. E vi può essere anche attività con strumenti digitali ma all’interno di un progetto didattico”. “In termini di vaccinazione abbiamo situazioni molto differenziate per diversi livelli. Un livello molto alto per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, con una copertura vicina all’85%. Più basso, ovviamente, per i ragazzi della primaria per via di aver avuto l’autorizzazione a procedere con le vaccinazioni il 25 di novembre. Ma se all’inizio della settimana scorsa eravamo al 12%, abbiamo poi chiuso al 25%, con un tasso molto alto di adesione alla vaccinazione”. LEGGI TUTTO

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    OVS, divisione Digital Business affidata a Matteo Molon

    (Teleborsa) – OVS, società di abbigliamento quotata su Euronext Milan, ha comunicato che la realtà dedicata al Digital Business – che include l’e-commerce ed il Customer Relationships Management – viene affidata a Matteo Molon. Il professionista proviene da Calzedonia, dove ricopriva il ruolo di Head of Omnichannel Customer Experience & E-commerce, e risponderà direttamente all’AD del gruppo.Inoltre, OVS ha reso noto che Ismail Seyis, già responsabile del marketing e dello sviluppo internazionale, lascerà tali incarichi nel mese di marzo per perseguire all’estero nuove sfide professionali, dopo oltre 6 anni in azienda. LEGGI TUTTO

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    Banca d'Italia, Signorini: crescita PIL Italia 2022 vicino al 4%

    (Teleborsa) – “L’evoluzione della pandemia, le difficoltà di approvvigionamento degli input produttivi e i rincari energetici continueranno a essere i fattori determinanti per le prospettive di crescita nel breve termine. Secondo le nostre più recenti valutazioni, l’attività economica crescerebbe quest’anno a ritmi prossimi al 4%”. Lo ha detto il direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, nel corso del suo intervento al Webinar Swiss Re Assicurare la ripresa. “Tali valutazioni – ha spiegato – si basano sull’ipotesi che l’attuale risalita dei contagi non comporti un forte inasprimento delle misure di contenimento, grazie ai progressi della campagna di vaccinazioni e all’esperienza maturata nel convivere con l’epidemia, adottando provvedimenti più mirati e minimizzandone così le ripercussioni negative sull’economia. La previsione presuppone inoltre una graduale risoluzione delle strozzature dal lato dell’offerta, all’origine del recente rallentamento del commercio globale. L’attività economica tornerebbe a espandersi in misura sostenuta dalla primavera, trainata principalmente dalla domanda interna”.”I consumi delle famiglie frenati nella prima parte dell’anno dall’incertezza sull’evoluzione dell’epidemia e dagli effetti del rincaro dei beni energetici – ha spiegato – tornerebbero a espandersi a ritmi robusti, grazie alle misure di stimolo, al miglioramento della situazione occupazionale e a un graduale ritorno della propensione al risparmio verso i più contenuti livelli precedenti la crisi pandemica”. Secondo Signorini, gli investimenti, “dopo il forte rialzo registrato lo scorso anno, continuerebbero a crescere a tassi elevati, sospinti dal miglioramento delle prospettive di crescita, da condizioni di finanziamento distese e dalle risorse a sostegno degli investimenti pubblici e privati previste nel PNRR e nella Legge di Bilancio”. LEGGI TUTTO

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    MFE (ex Mediaset) debole in borsa su potenziale acquisizione in Francia

    (Teleborsa) – Le azioni di MFE – MediaForEurope (ex Mediaset) perdono terreno in borsa sulle indiscrezioni che vorrebbero il gruppo interessato a presentare un’offerta per i tre canali televisivi in Francia messi in vendita da TF1 e da M6 nell’ambito del processo per ottenere il via libera dell’antitrust francese all’integrazione tra i due gruppi. Sul piatto ci sarebbero l’emittente di programmi per bambini Gulli e il generalista 6ter del gruppo M6, acquisiti tre anni fa da Lagardere, e il canale Tfx del gruppo TF1.Seduta negativa per Mfe A, che si posiziona a 0,82 con una discesa del 2,03%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 0,8128 e successiva a 0,8057. Resistenza a 0,8508. Peggiora la performance di Mfe B, con un ribasso del 2,52%, portandosi a 1,237. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 1,225 e successiva 1,214. Resistenza a 1,256. LEGGI TUTTO

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    Tesla, le priorità per sbloccare ulteriore crescita nel 2022

    (Teleborsa) – Sono quattro i temi principali su cui Tesla deve lavorare nel 2022 per continuare a crescere, secondo gli analisti di Credit Suisse. In un mercato in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta, la priorità numero uno rimane aumentare la capacità di produzione, che di conseguenza farà crescere i volumi di consegna. Gli analisti si aspettano che questa correlazione diretta sia sicura nel 2022, continui nel 2023 e molto probabilmente anche nel 2024. Credit Suisse prevede consegne pari a 1,47 milioni di unità nel 2022, in crescita del 57% rispetto al 2021, trainate principalmente dalla crescita della fabbrica di Shanghai. Negli ultimi mesi Tesla ha notevolmente ampliato il suo ritmo di produzione a Shanghai: a metà anno produceva nel sito circa 30.000 unità al mese, a dicembre ha prodotto oltre 65.000 unità. Le previsioni sono quindi che lo stabilimento contribuirà con oltre 800.000 unità di volume nel 2022, rispetto a circa 485.000 nel 2021.Per quanto riguarda il margine lordo, le aspettative sono che Tesla continui il miglioramento mostrato nel 2021. “A lungo termine, la solidità del margine lordo è fondamentale poiché alla fine finanzierà la crescita futura del volume attraverso tagli di prezzo”, scrivono glia analisti. Un fattore importante è poi la roadmap di prodotto. “Siamo molto interessati a saperne di più sul “Model 2″, che potrebbe offrire un prezzo base di 25.000 dollari ed essere il tentativo di Tesla di democratizzare i veicoli elettrici”, si legge nella ricerca.Infine, Tesla dovrà mostrare miglioramenti sul fronte delle batterie. “Sebbene i semiconduttori siano stati il principale vincolo di produzione a breve termine per Tesla (e il resto del settore), alla fine ci aspettiamo che il vincolo principale per Tesla e il resto del settore dei veicoli elettrici si sposti sulla disponibilità delle batterie”, è l’osservazione avanzata. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro migliora nei rating ESG

    (Teleborsa) – Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, ha ottenuto nuove valutazioni di sostenibilità da parte di alcuni primari istituti, attivi nella reportistica ESG, nelle scorse settimane. In particolare: Ecovadis ha aggiornato il rating ESG alzandolo da 62/100 a 83/100 e collocato la società, con un doppio balzo, da livello SILVER alla parte alta del Livello PLATINUM; Gaja Rating ha alzato il rating da 62/100 a 77/100; Sustainalytics ha assegnato una valutazione di 11,9, collocandolo al 324° posto su 14.142 aziende valutate; 5° su 94 aziende del settore Containers & Packaging e 2° su 56 aziende del settore Metal & Glass Packaging (ciò ha portato Morningstar ad assegnare a Zignago Vetro il posizionamento tra le REGIONAL TOP – RATED BADGE per il 2022).”Siamo particolarmente soddisfatti che il nostro gruppo abbia ottenuto questi rating ESG – ha commentato l’AD Roberto Cardini – Da molto tempo ci stiamo impegnando con assiduità e serietà per far sì che tutte le società del gruppo seguano un percorso virtuoso di continuo miglioramento di tutti i molteplici aspetti che vanno sotto l’ampio concetto di sostenibilità, non solo perché ci occupiamo di un materiale – il vetro – che è emblema di riciclabilità e circolarità, ma anche perché la virtuosità su molti altri temi, da quelli sociali a quelli del lavoro, sono da sempre un punto di riferimento che è parte della storia del nostro gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Le trimestrali positive di Richemont e Burberry spingono il lusso europeo

    (Teleborsa) – I dati positivi sulle vendite riportate da Richemont e Burberry spingono i titoli del lusso europeo nella giornata odierna. Richemont, secondo gruppo del lusso al mondo a cui fa capo il marchio Cartier, ha registrato un balzo dei ricavi nel terzo nel trimestre al 31 dicembre. Il titolo sale del 6,19% sulla Borsa di Zurigo. Burberry, azienda britannica che realizza vestiti, accessori e cosmetici, ha comunicato che gli utili annuali supereranno le attese del mercato dopo la spinta registrata nel terzo trimestre. Le azioni della società registrano aumento del 5,95% sulla borsa di Londra.A Milano, grande rialzo per Moncler, che sopravanza i valori precedenti del 4,31% e risulta il miglior titolo del FTSE MIB. Ottima performance per Brunello Cucinelli, che scambia in rialzo del 2,69%. Seduta decisamente positiva per Tod’s, che tratta in rialzo del 2,24%. Non beneficia del clima positivo sul comparto Ferragamo, che tratta in ribasso dello 0,69%.Richemont Le vendite sono aumentate del 32% rispetto al periodo dell’anno precedente, attestandosi a 5,658 miliardi di euro nel trimestre terminato il 31 dicembre 2021, trainate da aumenti a due cifre in tutte le regioni, canali e aree di business. Le Americhe hanno guidato la crescita con vendite in crescita del 55%, seguite da Europa, Medio Oriente e Africa, dove le vendite sono cresciute rispettivamente del 42% e del 30%. Il retail ha generato la performance più forte a livello di canale, con vendite in aumento del 45%, seguite da vendite al dettaglio online in aumento del 19% e vendite all’ingrosso in aumento del 14%.Le vendite dei marchi di gioielleria Cartier, Buccellati e Van Cleef & Arpels sono aumentate del 38%, mentre le vendite dei brand specializzati in orologi, tra cui Iwc e Vacheron Constantin, sono aumentate del 25% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La divisione di cui fanno parte Chloé, Montblanc and Peter Millar è crescita del 37%.BurberryNel terzo trimestre del suo anno fiscale, le vendite comparabili a prezzo pieno di Burberry sono aumentate del 26% rispetto allo stesso periodo di due anni fa, mentre le vendite a perimetro omogeneo sono diminuite del 3% a causa dei piani che prevedono una riduzione dei tagli ai prezzi. La casa di moda di lusso britannica ha detto di aspettarsi che l’utile operativo adjusted per l’anno finanziario che terminerà il 3 aprile aumenterà di circa il 35% a tasso di cambio costante. Gli analisti si aspettavano un aumento del 19% a 472 milioni di sterline, secondo il consensus di mercato fornito dall’azienda. “Le vendite a prezzo pieno hanno continuato a crescere a una percentuale a due cifre rispetto a due anni fa, accelerando rispetto al trimestre precedente e riflettendo un business di qualità superiore – ha commentato il presidente Gerry Murphy – Le nostre categorie principali di abbigliamento esterno e pelletteria hanno ottenuto ottimi risultati poiché abbiamo continuato ad attrarre nuovi consumatori più giovani verso il marchio. Nonostante le continue sfide dell’ambiente esterno, siamo fiduciosi di concludere l’anno alla grande”. LEGGI TUTTO