3 Novembre 2022

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    Cairn Capital (Mediobanca) diventa Polus Capital dopo fusione con Bybrook

    (Teleborsa) – Cairn Capital, società di gestione del credito alternativo, ha cambiato nome in Polus Capital Management dopo la fusione con Bybrook Capital, società specializzata nel debito distressed acquisita lo scorso anno. Cairn Capital è controllata da Mediobanca, che ne ha acquisito la maggioranza nel 2015, ma opera in modo indipendente rispetto alla divisione asset management della banca milanese. Il cambio di denominazione è stato annunciato in una lettera agli investitori, il cui contenuto è stato visionato e riportato da Bloomberg.Con un team di oltre 30 professionisti a Londra e New York, Polus Capital gestisce 9 miliardi di dollari di asset per conto di investitori istituzionali, inclusi fondi pensione, assicuratori o family office. La sua attività si concentra in tre ambiti: leveraged credit, special situation e structured credit.L’attività special situation – precedentemente Bybrook Capital – gestisce circa 3 miliardi di dollari di capitale e ha generato il 16% dei rendimenti finora quest’anno e il 14% negli ultimi tre anni, riferisce la lettera. L’unità sta raccogliendo nuovi fondi per il suo hedge fund di punta absolute return, che cerca di capitalizzare su “opportunistic credit”, secondo la lettera.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +107 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 28 ottobre 2022 sono risultati in aumento di 107 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sopra del consensus (+97 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 52 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.501 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 2,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.602) e in diminuzione del 3,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.636 BCF). LEGGI TUTTO

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    Sterlina crolla con prospettive recessione prolungata. Bailey commenta danni Truss

    (Teleborsa) – La sterlina è crollata di circa il 2% rispetto al dollaro USA, toccando il minimo da metà ottobre, dopo che la Bank of England (BoE) ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti base e segnalato la prospettiva di una lunga recessione. Il cambio GBP/USD è sceso fino a quota 1,11, prima di recuperare leggermente e assestarsi su un livello superiore a 1,12. Secondo le stime della banca centrale, il PIL continuerà a scendere per tutto il 2023 e anche nella prima metà del 2024 poiché “i prezzi elevati dell’energia e condizioni finanziarie sostanzialmente più rigide incidono sulla spesa”.”Non possiamo fare promesse sui tassi di interesse futuri, ma in base alla nostra posizione oggi, pensiamo che il tasso bancario dovrà salire di meno rispetto a quello attualmente valutato nei mercati finanziari”, ha affermato il governatore Andrew Bailey nella conferenza stampa che ha seguito la decisione.”Le proiezioni centrali condizionate al percorso implicito del mercato del tasso bancario servono a ricordare che non dovremmo aumentare troppo il tasso bancario – ha spiegato – Il Comitato di politica monetaria ritiene che il percorso del tasso bancario richiesto per riportare l’inflazione in modo sostenibile all’obiettivo sia inferiore a quello prezzato sui mercati finanziari”.Le domande dei giornalisti hanno inevitabilmente toccato anche le recenti turbolenze di mercato innescate dai piani fiscali dell’ex primo ministro Liz Truss, i quali hanno danneggiato la credibilità del Regno Unito. “Ciò avrà un effetto duraturo – ha detto – Dovremo lavorare molto duramente per metterlo nel passato”.E rispetto alla pressione sui Titoli di Stato (gilt), ha detto: “C’è stato un premio del Regno Unito sui tassi. Se guardate a come si sono spostati i tassi del Regno Unito da quando eravamo qui all’inizio di agosto rispetto all’area euro e agli Stati Uniti, sono tutti aumentati, ma il Regno Unito è chiaramente aumentato molto di più, ed è salito durante questo periodo quando c’era una notevole turbolenza nei mercati”. “Questo è un problema che dovremo affrontare”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Governo, da caro energia a Legge bilancio: le prossime tappe

    (Teleborsa) – Dopo i primi interventi su pandemia e giustizia, il Governo Meloni è pronto a intervenire con un decreto sul tema più urgente, ossia il caro bollette andando ad attingere a 5/6 miliardi dal tesoretto di 10 lasciato in eredità dal predecessore Draghi.A quanto risulta bisognerà attendere anche qualche giorno: nel Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere nel pomeriggio di domani non andrà il nuovo decreto aiuti con, tra l’altro, la proroga degli interventi sulle bollette. E’ quanto riferiscono fonti di Governo spiegando che il provvedimento “al momento” non è previsto e potrebbe essere varato la prossima settimana. Il Cdm dovrebbe esaminare invece le modifiche alla Nadef, con le nuove stime sul Pil e lo scenario programmatico legato agli interventi previsti in manovra, e la richiesta al Parlamento di aggiustamento di bilancio necessaria per utilizzare il maggiore gettito fiscale.Al netto della data, con il nuovo decreto dovrebbe, comunque, arrivare la proroga di alcune delle misure messe in campo dal precedente esecutivo, come ad esempio il credito d’imposta a favore delle imprese, che arriva al 40% per ridurre l’impatto delle bollette, in scadenza alla fine del mese.Ancora in fase di studio l’intervento sul bonus sociale o la replica dell’una tantum da 150 euro, oltre all’introduzione di uno scudo di sei mesi per chi non riesce a pagare le bollette. Anche in questo caso, la misura sarebbe ricalcata in scia a quella messa in campo dall’esecutivo Draghi che ha distribuito prima un’erogazione da 200 euro a favore delle famiglie con un reddito inferiore ai 35mila euro l’anno, e poi, con il decreto Aiuti ter, un secondo bonus da 150 euro a favore di una platea più ristretta.Si va anche verso la proroga del taglio delle accise sui carburanti – 30 centesimi al litro per benzina e diesel e a circa 10 centesimi per il gpl introdotta a marzo dall’esecutivo. Uno degli ultimi atti del Ministero dell’Economia sotto la guida Draghi era stata la proroga della misura al 18 novembre. La misura pesa sulle casse dello Stato per circa un miliardi di euro al mese ,ma se fosse cancellato si andrebbe incontro al rischio piuttosto concreto di una impennata dei prezzi.Intanto, sarà la nuova Nadef a fornire anche un primo quadro di massima della manovra, che destinerà i tre quarti delle risorse al pacchetto energia. “I pochi soldi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà”, torna a ribadire la premier Giorgia Meloni.Per il resto, la prossima legge di bilancio interverrà certamente sul tema pensioni (le ipotesi sono tutte sul tavolo, dal bonus per rimanere al lavoro oltre 63 anni al restyling – o anche proroga – di quota 102) ma anche sul cuneo (dando continuità all’attuale taglio di due punti), varando peraltro, probabilmente con un dl fiscale collegato. Di fatto, una nuova rottamazione. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria settembre +0,3%

    (Teleborsa) – Salgono leggermente gli ordini dell’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di ottobre 2022 gli ordini hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,3% contro il +0,3% stimato dal consensus e contro il +0,2% registrato nel mese precedente (rivisto da un preliminare di +0%).Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono scesi dello 0,5% dal -0,5% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati dell’1,5% (+1,4% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Technogym, fatturato 9 mesi sale del 17%. Raccolta ordini in crescita

    (Teleborsa) – Technogym, società quotata su Euronext Milan e attiva nella fornitura di tecnologie, servizi e prodotti di design per il settore Fitness e Wellness, ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con una crescita del fatturato del 17,4% (+14,2% a cambi costanti) a 498,7 milioni di euro, grazie al forte recupero di tutti i segmenti BtoB, mentre il segmento di clientela BtoC registra un fatturato doppio rispetto al livello pre-pandemia. La società romagnola segnala una crescita a doppia cifra in pressoché tutte le aree geografiche.”Technogym conferma il posizionamento di brand prestige ed aspirazionale nei vari segmenti di mercato e l’accelerazione dell’awareness sul consumatore a partire dal mercato USA”, ha commentato Nerio Alessandri, Presidente e Amministratore Delegato.”Guardando al futuro, le attuali incertezze del quadro macroeconomico non stanno impattando la domanda di wellness delle persone, come testimoniato da una raccolta ordini in crescita e che ci fa guardare con fiducia ai prossimi mesi”, ha aggiunto.La solida performance del Nord America (+47,1%) è supportata da una forte crescita dei Club, degli Hotel e del Residenziale. L’Europa (+17,7%) è sostenuta dalla ripartenza del settore Commercial e dalle ottime performance registrate in Francia, Benelux e Spagna. In APAC (+10,0%) spicca l’ottima performance di Australia e Giappone, nonché di alcuni paesi emergenti coperti dai distributori, che ha consentito di compensare la performance della Cina, impattata dalle restrizioni volte al contenimento del COVID-19. LEGGI TUTTO

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    Immigrazione, botta e risposta Italia-Germania. Tajani: chiediamo il rispetto delle regole

    (Teleborsa) – Sull’immigrazione “abbiamo chiesto soltanto il rispetto delle regole, lo abbiamo fatto in maniera ufficiale, con grande garbo ma anche con grande fermezza”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista alla Rai. Tajani è a Berlino dove ha partecipato al nono Vertice del Processo di Berlino sui Balcani occidentali, mentre nel pomeriggio sarà impegnato nella riunione dei ministri degli Esteri del G7.”Con un Paese amico e grande interlocutore come la Germania dobbiamo collaborare tantissimo, poi quando c’è da dare qualche messaggio, soprattutto sul tema dell’immigrazione, lo facciamo con determinazione, ma per garantire il rispetto delle regole. Abbiamo chiesto che le navi delle ong rispettino le regole europee quando salvano qualcuno in mare e poi chiedono di attraccare nei porti più vicini”, ha aggiunto Tajani.Ieri la trasmissione di Rai 3 “Il cavallo e la torre” ha reso nota la lettera con cui il governo tedesco ha chiesto che l’Italia presti “rapidamente soccorso” ai 104 minori non accompagnati salvati nel mare Mediterraneo dalla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca, rispondendo così alla “nota verbale” con cui il governo italiano, il 23 ottobre scorso, aveva chiesto di farsi carico dei migranti salvati sulle navi delle Ong che battevano bandiera tedesca e norvegese. In una nota intanto la Farnesina, d’intesa con il Ministero dell’Interno, ha fatto sapere di aver inviato per iscritto, con nota ufficiale, all’Ambasciata della Repubblica Federale tedesca “la richiesta di avere un quadro compiuto della situazione a bordo della “Humanity 1″ in vista dell’assunzione di eventuali decisioni”. “In particolare – specifica il Ministero degli Esteri –, è stato richiesto di conoscere al più presto informazioni di dettaglio sulle persone presenti a bordo della nave, sulle zone marine in cui ha operato la nave, se vi siano persone vulnerabili a bordo e se sia stata già avanzata richiesta di protezione internazionale”. “Da parte italiana – si conclude la nota – si continuerà naturalmente a monitorare la situazione a bordo di questa e delle altre navi e a fornire l’assistenza di emergenza che si dovesse rendere necessaria”.”Stiamo seguendo la situazione a stretto contatto e abbiamo visto che ci sono tre navi con persone a bordo che hanno chiesto aiuto. La Commissione non è responsabile del coordinamento” delle azioni di salvataggio in mare ma “occorre sottolineare che è un obbligo morale e legale” per gli Stati membri salvare persone in mare. È la posizione espressa dalla Commissione Ue attraverso la portavoce Anitta Hipper che ha risposto ad una domanda sui casi delle navi Humanity e Ocean Viking.(Foto: © cylonphoto / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero ottobre scende a 54,4 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce leggermente il settore terziario americano. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 54,4 punti a ottobre 2022 dai 56,7 punti del mese precedente, facendo peggio delle attese del mercato che erano per un calo fino a 55,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è diminuita a 55,7 punti dai 59,1 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 56,5 punti da 60,6 punti. Quella dell’occupazione è passata a 49,1 punti da 53, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 70,7 punti da 68,7. LEGGI TUTTO