16 Novembre 2022

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    Edilizia, Censis: Ecobonus e 110% costati 55 miliardi

    (Teleborsa) – I 55 miliardi investiti fino a oggi per Super ecobonus hanno attivato un valore della produzione totale pari ad almeno 115 miliardi di euro, coinvolgendo 900.000 unità di lavoro dirette e indirette. Gli interventi realizzati fino a oggi contribuiscono al 40% del risparmio di gas che il Governo intende realizzare attraverso le misure varate per far fronte all’inverno 2022-2023. Sono le stime del Censis, relative al periodo compreso tra agosto 2020 e ottobre 2022, realizzato in collaborazione con Harley&Dikkinson e la Filiera delle costruzioni.Emerge anche che il superbonus fa lievitare il valore immobiliare delle unità abitative tra il 3% e 5%, grazie al salto di classe energetica. Sulla base dei dati disponibili si stima che la spesa di 55 miliardi di euro generi un risparmio di 11.700 Gwh/anno, che corrispondono a 1,1 miliardi di metri cubi di gas, pari al 40% del risparmio energetico che il Piano emergenziale di riduzione dei consumi del settore domestico si prefigge di realizzare nell’autunno-inverno 2022-2023 (2,7 miliardi di metri cubi di gas).Per avere ancora un ordine di grandezza dei costi e dei benefici del Superbonus, considerando gli interventi finanziati dagli ecobonusordinari fino al 2020 insieme a quelli finanziati attraverso il superbonus, si arriverebbe a un risparmio stimabile in circa 2 miliardi di metri cubi di gas, pari a oltre due terzi di tutti i risparmi di gas previsti in Italia dalle ultime misure di riduzione dei consumi per il settore domestico.La riduzione nelle emissioni di co2 dovuta agli interventi con il superbonus è stimabile in 1,4 miliardi di tonnellate di mancateemissioni, che contribuiscono alla riduzione dell’impronta ecologica del patrimonio edilizio italiano e permettono di conseguire risultatiimportanti nel processo di transizione ecologica del Paese. LEGGI TUTTO

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    FED, Mary Daly: strategia raise-to-hold, pausa ora è fuori discussione

    (Teleborsa) – Mary Daly, presidente della Federal Reserve di San Francisco, crede che i tassi di interesse potranno raggiungere un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5,25%, rispetto all’attuale intervallo target del 3,75%-4%. “Penso ancora che sia un punto di approdo ragionevole per noi prima di fermarci, e la parte di attesa è davvero importante. È una strategia di raise-to-hold”, ha detto durante un’intervista a CNBC.Daly ha affermato di vedere un punto in cui la FED sarà in grado di valutare l’impatto dei suoi aumenti prima di continuare con i rialzi, ma non è ora. “Una pausa è fuori discussione in questo momento. Non fa nemmeno parte della discussione – ha detto – In questo momento, la discussione riguarda giustamente il rallentamento del ritmo e concentrando la nostra attenzione su quale sia il livello dei tassi di interesse che finirà per essere sufficientemente restrittivo”.La funzionaria della Federal Reserve ha anche affermato di vedere un allentamento dell’inflazione dei beni di base come una “notizia positiva” ed è incoraggiata dal generale rallentamento dell’economia. “I consumatori stanno facendo un passo indietro, stanno cambiando il modo in cui allocano la spesa. Hanno a che fare con un’inflazione elevata, ovviamente. Devono fare compromessi, rimettere a posto le cose che altrimenti otterrebbero. Ma si stanno anche preparando per un’economia più lenta”, ha detto.Daly ha affermato di aspettarsi che tassi più elevati continuino ad avere un impatto sull’economia e riportino l’inflazione in linea. “Quando li alziamo e li manteniamo, nel tempo mentre manteniamo la politica monetaria diventa più restrittiva man mano che l’inflazione scende, quindi questo è un altro fattore che dovremo considerare”, ha detto. Ha aggiunto che il suo obiettivo è ridurre l’inflazione “nel modo più efficiente e delicato possibile”. LEGGI TUTTO

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    REVO Insurance ammessa da Borsa Italiana al segmento STAR

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha disposto l’inizio delle negoziazioni sul mercato regolamentato Euronext Milan, segmento STAR, delle azioni ordinarie e dei diritti di assegnazione di REVO Insurance a partire da lunedì 21 novembre 2022.In pari data avrà efficacia la fusione per incorporazione della controllante REVO in Elba Assicurazioni, e le azioni ordinarie e i diritti di assegnazione di REVO verranno esclusi dalle negoziazioni su Euronext Growth Milan. Pertanto, l’ultimo giorno di negoziazioni di tali strumenti finanziari di REVO su Euronext Growth Milan sarà venerdì 18 novembre 2022.REVO è la SPAC promossa da Alberto Minali e Claudio Costamagna, che a fine 2021 ha perfezionato l’acquisizione di Elba Assicurazioni. L’obiettivo della società è creare un operatore assicurativo di rilievo nell’ambito delle specialty lines e dei rischi parametrici dedicato principalmente al mondo delle PMI.(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    TIM, Frank Cadoret lascia il CdA

    (Teleborsa) – TIM ha comunicato che il Consigliere Frank Cadoret ha rassegnato da oggi le dimissioni dall’incarico. Cadoret risulta possedere 13.000 azioni ordinarie di TIM. La breve nota della società non riporta le motivazioni alla base delle dimissioni.Dopo diversi incarichi all’interno del gruppo SFR, per il quale si è anche occupato della cessione della società al Gruppo Altice nel 2014, Cadoret è entrato nel gruppo Vivendi, principale azionista di Telecom Italia. Dopo aver gestito numerosi progetti cruciali per Vivendi, è entrato nel Gruppo Canal+ come CEO per la Francia, dove ha attuato un piano di trasformazione delle operazioni TV in Francia.A inizio mese Reuters ha scritto che Vivendi stava chiedendo di accelerare il processo per coprire il posto in consiglio lasciato libero da Luca de Meo (CEO di Renault), che ha rassegnato le proprie dimissioni a fine settembre. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, per raggiungere obiettivo Net Zero necessari 106 miliardi di dollari/anno a livello globale

    (Teleborsa) – L’aviazione oggi è responsabile di circa il 2,5% delle emissioni di CO2 a livello globale, il dato più basso tra i mezzi di trasporto. La gran parte delle emissioni, circa l’84%, sono generate durante il volo, mentre le operazioni di terra che vedono coinvolti l’aeroporto e gli spostamenti per raggiungerlo contribuiscono per il 7% del totale. In linea con il programma Fit for 55, l’aviazione europea ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del volo del 55% al 2030 e di diventare completamente Net Zero entro il 2050. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è fondamentale intervenire sulle principali leve di decarbonizzazione: rinnovo della flotta e miglioramenti tecnologici permetteranno di ridurre le emissioni del 19%; le nuove procedure ATM e di ground operations dell’8%; e l’utilizzo dei nuovi carburanti SAF avrà un impatto del 42%. È quanto emerge dal webinar “Verso un’aviazione a impatto zero: progetti innovativi per coniugare la sostenibilità ambientale e la crescita del settore”, secondo appuntamento di Adl Aviation Talks, il ciclo di incontri organizzato da Arthur D. Little dedicato al rilancio dell’aviazione in Italia.Aeroporti Green, rinnovo delle flotte, carburanti sostenibili e intermodalità, sono stati i temi al centro della conversazione introdotta da Saverio Caldani, amministratore delegato di Arthur D. Little; e guidata da Francesco Marsella, managing partner di Arthur D. Little; con Marco Troncone, amministratore delegato Aeroporti di Roma; Fabio Lazzerini, amministratore delegato ITA Airways e proprio oggi riconfermato dall’Assemblea degli azionisti; Fabrizio Favara, chief strategy officer Gruppo Ferrovie dello Stato; Claudio Eminente, direttore Centrale Programmazione Economica Sviluppo Infrastrutture ENAC. Ad aprire e chiudere il dibattito sono intervenuti rispettivamente Nicola Zaccheo, presidente ART e Pierluigi Di Palma, presidente ENAC.”Il trasporto aereo – ha dichiarato Zaccheo – tra l’altro in forte ripresa specie in Italia, richiede grande attenzione alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale. Ancor più se consideriamo la necessità di ridurre la dipendenza energetica dagli idrocarburi. La sostenibilità deve però essere anche economica ed è qui che il ruolo del regolatore diventa cruciale. L’autorità di regolazione dei trasporti già negli attuali modelli per i diritti aeroportuali prevede tariffe articolate in modo da ottimizzare la capacità degli scali, ridurre l’inquinamento acustico e ambientale, grazie a sistemi incentivanti una maggiore qualità degli investimenti in tecnologie sostenibili. Nei nuovi modelli aeroportuali ART, ormai prossimi alla loro approvazione, sono inserite misure che favoriscono ancor più investimenti green, quali, ad esempio, meccanismi che introducono premialità nel tasso di rendimento degli investimenti previsti in materia di tutela ambientale”.”L’aeroporto è il luogo dove si possono implementare sin da subito tecnologie mature per migliorare l’impatto ambientale – ha evidenziato Marsella – le iniziative possono essere molteplici come l’efficienza energetica per diminuire i consumi, elettrificazione dei mezzi di terra, auto-produzione di energia da fonti rinnovabili, soluzioni di storage e flessibilità. Oggi l’aeroporto è un microcosmo in cui le iniziative di sostenibilità possono avere grande impatto sulle comunità locali e rappresentare anche nuove linee di business ancillare”.”L’azzeramento delle emissioni nel trasporto aereo richiede uno sforzo corale, ma – ha sottolineato Troncone – sarà necessario non ragionare più solo in termini di sostenibilità ma di crescita sostenibile. Il focus deve infatti spostarsi sullo sviluppo e sulla crescita per assicurarsi che siano prodotte le risorse per la transizione. Oggi la Tassonomia europea non va in questa direzione, anzi appare molto restrittiva e sembra far prevalere lo stigma nei confronti del settore piuttosto che lo stimolo ad assicurare le risorse per supportare la transizione energetica. Siamo convinti che la direzione possa essere diversa: Aeroporti di Roma ha una politica molto aggressiva di green finance, mettendo in gioco progettualità e obiettivi chiari e verificabili che diano maggiori garanzie di solidità della roadmap e del raggiungimento dei target. Le direttrici di sviluppo industriale nazionale, nel solco già positivamente tracciato da ENAC, anche per comporre gradualmente il gap di connettività del Paese, dovranno concentrarsi sulla crescita infrastrutturale per incentivare il rispetto dei massimi requisiti green. In tal modo sarà possibile evitare crisi di capacità nel medio termine e al contempo assicurare focus massimo sull’intermodalità, intesa non solo come treno/aereo ma anche come terrestre elettrica, nonché aria/aria con gli e-Vtol, i c.d. taxi volanti, velivoli a impatto zero”.”L’impegno di tutti – ha dichiarato Eminente – deve andare verso la sostenibilità: sociale, economica e ambientale da raggiungere utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e in particolare l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’intermodalità. Questi principi sono alla base del Piano Nazionale degli Aeroporti che Enac sta sviluppando e che rappresenta la visione strategica del nostro Paese per il trasporto aereo per i prossimi 15 anni”.”Nei prossimi vent’anni saranno introdotti nel mercato circa 40mila velivoli di nuova generazione, che garantiranno migliore efficienza grazie all’evoluzione dell’aerodinamica, dei materiali e della propulsione (incluso ibrido e elettrico). Il 40% dei nuovi velivoli – ha detto Marsella – andrà a sostituire la flotta attuale, mentre il 60% soddisferà le esigenze di crescita del settore. Ma la sfida più grande è rappresentata dall’introduzione dei carburanti alternativi, per i prossimi trent’anni l’aviazione dovrebbe concentrarsi sulla produzione e adozione di Biofuel e Synfuel e, contestualmente, prepararsi per lo shift all’Idrogeno Liquido (post-2050)”.”Abbiamo avuto la fortuna incredibile di partire come compagnia aerea in modalità di start up, per cui fare della sostenibilità uno dei nostri pilastri è stata una scelta naturale – ha dichiarato Lazzerini – L’aspetto ambientale di sostenibilità per noi deve comunque andare di pari passo con quello economico, perché un’azienda deve fare profitti per sostenere investimenti legati a progetti green. La nostra ambizione è quella di diventare entro il 2026 la compagnia aerea più green d’Europa, infatti il prossimo anno entreranno in flotta 39 nuovi aeromobili di ultima generazione. Il nostro è un obiettivo di ampio respiro che rappresenta sia un asset di valorizzazione per la Compagnia sia un tassello fondamentale per fare sistema”.Gli aeroporti italiani scontano ancora un gap importante in termini di intermodalità, un aspetto fondamentale per migliorare l’esperienza del passeggero e assorbire in maniera sostenibile il previsto aumento di traffico presso gli scali italiani. “Ad oggi – ha evidenziato Marsella – il collegamento aeroporto-centro città è affidato per il 70% dei passeggeri ai mezzi privati, poiché sono ancora pochi gli aeroporti con un collegamento ferroviario efficiente con il centro città. I nuovi Masterplan prevedono per il 2030 la costruzione di 11 nuovi collegamenti con importanti aeroporti che consentiranno di servire l’80% del traffico passeggeri domestico”. “L’intermodalità – ha commentato Favara – rappresenta la sostenibilità del settore dei trasporti. Il Gruppo FS sta aumentando e potenziando l’accessibilità ai territori, partendo dai collegamenti tra i nodi di trasporto, come aeroporti e stazioni. Stiamo lavorando per realizzare nuovi collegamenti ferroviari con gli aeroporti e connetterli con destinazioni oggi non servite direttamente da voli aerei, in una logica di servizio integrato hub-spoke. Per una vera intermodalità è importante che tutti gli stakeholder lavorino insieme, valorizzando i differenti servizi di trasporto. Il servizio Leonardo Express, che con fino a 126 treni al giorno collega la stazione ferroviaria di Roma Termini a Fiumicino Aeroporto, ha raggiunto quest’estate i livelli pre covid (2019) in alcuni giorni anche superandoli, con oltre 350mila passeggeri al mese”.”ENAC, attraverso la sua leadership, accompagna la trasformazione in chiave green di tutto il settore aereo in maniera orchestrata – ha affermato Di Palma –. L’orizzonte temporale decennale di tali trasformazioni necessita di una continuità di supporto istituzionale e di finanza pubblico/privata per assicurare competitività al sistema italiano. In tale contesto sarebbe necessaria una rimodulazione del PNRR per sostenere gli ingenti investimenti indispensabili per assicurare la transizione del settore aereo”.”L’investimento stimato per portare a termine questa trasformazione ammonta a 106 mld di dollari/anno a livello globale. L’aviazione non solo non ha da sola le risorse da investire, ma si trova anche in una situazione di alto indebitamento ereditato dalla crisi del Covid19. È fondamentale quindi – ha concluso Marsella – avere accesso a programmi di finanza pubblica e privata attivabile sulla base di progetti selezionati e condivisi da tutto il settore”. LEGGI TUTTO

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    Caleffi, ricavi in calo del 10% nei primi 9 mesi 2022

    (Teleborsa) – Caleffi, società quotata su Euronext Milan e specializzata nella produzione e nella commercializzazione di articoli di lusso per la casa, ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio 2022 con ricavi consolidati pari a circa 39,9 milioni di euro, in decremento del 10% rispetto al 30 settembre 2021 (44,4 milioni di euro).”L’elemento caratterizzante l’attuale scenario economico internazionale è sicuramente il conflitto russo-ucraino, che ha esteso i suoi effetti negativi sui rialzi delle materie prime e ancor più dell’energia – ha commentato l’AD Guido Ferretti – L’inflazione ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi decenni e questo, associato alle politiche monetarie conseguenti, porta inevitabilmente a un sensibile rallentamento sia in termini di PIL che di livello dei consumi”.”Fare previsioni in tale contesto risulta particolarmente complesso, ma riteniamo, alla luce dell’evoluzione delle vendite in questi ultimi mesi, di traguardare un fatturato nell’intorno dei 59 milioni di euro, con un EBITDA compreso fra il 9 e il 10%”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Ed Ditmire nominato Head of Investor Relations

    (Teleborsa) – Stellantis ha annunciato che Ed Ditmire entrerà a far parte della società come Head of Investor Relations, riportando a Richard Palmer, Chief Financial Officer, a partire dal 1 dicembre 2022. Andrea Bandinelli assumerà all’interno di Stellantis un nuovo incarico che sarà annunciato in seguito. Bandinelli era Head of Investor Relations dal 1° marzo 2021, dopo essere stato Head of Financial Communication di Groupe PSA da settembre 2017.”Il rapporto di fiducia di Ed con la comunità degli investitori, in particolare nel mercato statunitense, contribuirà a guidare il nostro coinvolgimento degli investitori durante la realizzazione di Dare Forward 2030, il nostro piano strategico a lungo termine – ha affermato Richard Palmer, CFO di Stellantis – Siamo lieti di accoglierlo nel nostro viaggio durante il quale ci stiamo trasformando in un’azienda tecnologica per la mobilità sostenibile”.Ed Ditmire si unisce a Stellantis da Nasdaq, dove ha guidato le relazioni con gli investitori per quasi 10 anni. In precedenza, ha lavorato nella ricerca azionaria sell-side per varie aziende. Ed Ditmire ha conseguito una laurea in economia presso la Rutgers University (New Jersey, USA), un MBA presso l’Università di Notre Dame (Indiana, USA) ed è CFA Charterholder. LEGGI TUTTO

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    BTP Italia, offerta retail termina con ordini per 7,27 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il terzo giorno della nuova emissione del BTP Italia si chiude con ordini per 1,85 miliardi di euro in 71.645 contratti. Nella seduta inaugurale erano stati raccolti 3,18 miliardi di euro, mentre nella giornata di ieri 2,24 miliardi di euro. Il totale raggiunge quindi quota 7,27 miliardi di euro. Si tratta di una raccolta in linea con quella registrata al termine del terzo giorno di collocamento del BTP Italia 2030 (avvenuto lo scorso giugno), che aveva ricevuto ordini per 7,26 miliardi di euro.Il titolo è indicizzato al tasso di inflazione italiana, con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.Lo strumento, lanciato per la prima volta nel marzo 2012, ha compiuto 10 anni ed è tornato sul mercato per la diciottesima volta. Quella in emissione in questi giorni, la seconda del 2022 dopo quella di giugno, avrà una durata di 6 anni e prevede un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.Il titolo è collocato sul mercato in due fasi: la prima fase si è svolta da lunedì 14 alla giornata odierna, mercoledì 16 novembre, ed era riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail). La seconda fase avrà invece luogo nella mattinata del giorno 17 novembre e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.Il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito, comunicato venerdì 11 novembre, è fissato all’1,60%. Il tasso potrà essere confermato o rivisto al rialzo, in base alle condizioni di mercato, nella mattinata del 17 novembre, e verrà comunicato prima dell’apertura della seconda fase ovvero del collocamento riservato agli investitori istituzionali.In occasione dell’ultima edizione, lo scorso giugno, il ministero dell’Economia aveva raccolto 9,4 miliardi di euro, il 76,91% dei quali assegnati a investitori retail. Nella sedicesima edizione, quella di maggio 2020, aveva raccolto 22,3 miliardi di euro, il 62,8% dei quali assegnati a investitori retail. Dal 2012 a oggi, sono stati raccolti in totale 181 miliardi di euro. LEGGI TUTTO