5 Gennaio 2023

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    Gruppo Fs, cantieri al via per 30 miliardi nel 2023 da Anas e Rfi

    (Teleborsa) – Dopo un 2022 chiuso con 10,5 miliardi di contratti aggiudicati e 283 gare lanciate per un valore di 21 miliardi per Rfi e 4,6 miliardi di contratti aggiudicati e 25 gare lanciate 4,6 miliardi da parte di Anas, nel 2023 il Polo infrastrutture del Gruppo Fs aprirà cantieri per quasi 30 miliardi. Numeri da record favoriti anche dalla conferma in Legge di Bilancio dei meccanismi di compensazione degli extracosti che consentiranno di superare i rallentamenti registrati nella parte centrale del primo semestre dell’anno proprio a causa dei rincari di materie prime ed energia che hanno costretto le stazioni appaltanti ad adeguare i costi delle opere e a fermare o ripetere molte gare. Le due società hanno comunque raggiunto gli sfidanti obiettivi che si erano prefissati, superando di ben 10 miliardi di euro le gare lanciate nel 2021 (+64%). Restano da superare invece comunque alcune criticità sul fronte della progettazione e del dialogo con i territori ma arrivano ottimi segnali sul fronte delle autorizzazione dove il comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici previsto dal Dl semplificazioni del 2021 si sta muovendo per ridurre in maniera significativa i tempi nel quadro degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Buone notizie anche dai pareri di Via che hanno avuto una forte accelerazione e promettono di crescere ancora nel 2023 mentre per quel che riguarda il passaggio dal contratto al cantiere, la norma dei decreti semplificazioni del 2020 e 2021 che impone di avviare i lavori entro sei mesi sta accelerando tutto.Rete ferroviaria italiana ha già speso 4,6 miliardi dei 24,82 che gli assegna il PNRR. Di questi 3,5 miliardi sono stati stanziati per le linee Alta velocità (Terzo valico, Brescia-Verona-Padova, Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina) e 1,1 miliardi sugli interventi diffusi (sistemi elettronici Ertms, upgrade rete e stazioni al Sud). Si tratta del 18% delle risorse complessive, una delle migliori performance tra gli investimenti previsti dal Piano. Buoni segnali per il 2023 arrivano anche dalla chiusura del 2022. Nel solo mese di dicembre sono state pubblicate da parte di Rfi 46 gare per oltre 8 miliardi di euro che sembrano allontanare il rischio di rallentamenti o blocchi anche per il nuovo anno. LEGGI TUTTO

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    BCE, Panetta: trading criptovalute dovrebbe essere come gioco d'azzardo

    (Teleborsa) – Il Regolamento europeo sui mercati delle cripto-attività (il cosiddetto Regolamento MiCA) è un passo importante per la regolamentazione del mondo cypto ed è fondamentale che venga implementato il prima possibile. Tuttavia, ciò non basta. Lo sostiene Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea (BCE), in un post sul blog della BCE stessa. “È necessario lavorare ulteriormente per garantire che tutti i segmenti del settore siano regolamentati, comprese le attività finanziarie decentralizzate come il prestito di criptovalute o i servizi di portafoglio non-custodial”, ha spiegato.Panetta è il funzionario BCE che interviene più spesso su questo settore, con posizioni molto critiche. A inizio dicembre aveva affermato che le cripto-attività “sono invece diventate la bolla speculativa di una intera generazione” e “molte di esse non sono altro che una nuova forma di gioco d’azzardo”.Nel post pubblicato oggi ha ribadito queste posizioni. “La regolamentazione dovrebbe riconoscere la natura speculativa delle criptovalute unbacked e trattarle come attività di gioco d’azzardo – ha scritto – I consumatori vulnerabili dovrebbero essere protetti attraverso principi simili a quelli raccomandati dalla Commissione Europea per il gioco d’azzardo online. Dovrebbero essere tassati in base ai costi che impongono alla società”.Secondo l’economista italiano, la regolamentazione e la tassazione da sole non saranno però sufficienti per affrontare le carenze delle criptovalute. “Per costruire solide basi per l’ecosistema della finanza digitale, abbiamo bisogno di un asset digitale privo di rischi e affidabile, che può essere fornito solo dalla moneta della banca centrale – ha detto – Ecco perché la BCE e le banche centrali di tutto il mondo stanno lavorando sulle valute digitali delle banche centrali sia al dettaglio che all’ingrosso”. “Preservando il ruolo della moneta della banca centrale come ancoraggio del sistema di pagamento, le banche centrali salvaguarderanno la fiducia da cui dipendono in ultima analisi le forme private di denaro”, è stata la sua conclusione. LEGGI TUTTO

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    Vendite a Wall Street su commenti hawkish e mercato del lavoro forte

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Wall Street, dopo che nuovi dati macroeconomici supportano la posizione aggressiva della Banca centrale statunitense e alcuni commenti hawkish di funzionari FED hanno ribadito che i tassi di interesse rimarranno elevati più a lungo del previsto. I verbali del FOMC, diffusi ieri sera, avevano già evidenziato l’atteggiamento da falco della Federal Reserve e il suo impegno a combattere l’inflazione attraverso ulteriori aumenti dei tassi di interesse.Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ha detto oggi che l’inflazione è “il più grande vento contrario” che l’economia statunitense si trova ad affrontare e i funzionari della banca centrale americana “rimangono determinati” a riportarla all’obiettivo del 2%. Esther George, presidente della Federal Reserve Bank of Kansas City, ha invece affermato che i tassi rimarranno alti almeno fino al 2024.Sul fronte macroeconomico, l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense è stato molto migliore del previsto a dicembre 2022, secondo secondo il report della Automated Data Processing (ADP). Inoltre, sono diminuite oltre le attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Sempre sul fronte macro, è calato oltre le previsioni il deficit commerciale americano, mentre sono aumentate più del previsto le scorte di greggio nell’ultima settimana.Stanno crollando Walgreens Boots Alliance, che ha battito le attese degli analisti con la trimestrale ma ha registrato una perdita netta di 3,72 miliardi di dollari per un maxi onere legato alla risoluzione delle controversie sugli oppioidi, Silvergate Capital, che ha riportato un forte calo dei depositi relativi alle criptovalute nel quarto trimestre e ha affermato che avrebbe ridotto la sua forza lavoro del 40%, e Bed Bath & Beyond, la quale ha affermato che “vi sono dubbi sostanziali sulla capacità della società di continuare a operare come un’entità in funzionamento” e che sta esplorando alternative strategiche.Scambi in ribasso per la Borsa di New York, che accusa una flessione dell’1,14% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 3.809 punti, in calo dell’1,15%. In rosso il Nasdaq 100 (-1,44%); sulla stessa linea, in discesa l’S&P 100 (-1,1%).Al top tra i giganti di Wall Street, Chevron (+1,84%), Verizon Communication (+1,03%), Merck (+0,70%) e Amgen (+0,53%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Walgreens Boots Alliance, che continua la seduta con -8,07%.Scivola Salesforce, con un netto svantaggio del 3,47%.In rosso Microsoft, che evidenzia un deciso ribasso del 2,87%.Spicca la prestazione negativa di United Health, che scende del 2,64%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Pinduoduo, Inc. Sponsored Adr (+5,61%), Warner Bros. Discovery, (+3,47%), T-Mobile Us, (+2,69%) e Diamondback Energy, (+2,66%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Crowdstrike Holdings,, che ottiene -8,71%.Tonfo di Walgreens Boots Alliance,, che mostra una caduta dell’8,07%.Lettera su Workday, che registra un importante calo del 7,31%.Scende Datadog, con un ribasso del 7,15%. LEGGI TUTTO

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    MEF, in asta 7 miliardi di BOT 12 mesi l'11 gennaio

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di 7 miliardi di euro di BOT 12 Mesi (scadenza 12/01/2024). I titoli vanno in asta mercoledì 11 gennaio, mentre la data di regolamento è venerdì 13 gennaio.In scadenza, il 13 gennaio, ci sono 7,15 miliardi di euro di BOT 12 Mesi.Il MEF ha aggiunto che, in seguito all’assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 11 gennaio 2023 non verrà offerto il BOT trimestrale. LEGGI TUTTO

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    Gas torna a salire nonostante clima mite. Rischi da concorrenza su GNL

    (Teleborsa) – I prezzi del gas sono tornati a crescere nella seduta odierna sulla Piazza di Amsterdam, dopo i cali dei giorni scorsi. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, si è assestato a 69,4 euro/MWh, in rialzo del 6,7% rispetto alla chiusura precedente. Si tratta di livello inferiore ai valori dell’inizio della guerra in Ucraina e simile a quelli che si registravano tra dicembre 2021 e gennaio 2022.A favorire la moderazione del prezzo nelle ultime settimane, con un ribasso di circa il 50% da inizio dicembre 2022, sono le temperature superiori alle media che sta sperimentando il continente europeo, le quali portano ad una minor richiesta di gas e al mantenimento dei livelli di stoccaggi.Secondo un report di Morgan Stanley, i consumi di gas all’interno del perimetro europeo sono scesi del 12% rispetto alla media stagionale a dicembre, con il calo della domanda residenziale e commerciale che è stato del 10% in dicembre. Le importazioni di GNL, hanno scritto gli analisti, hanno invece raggiunto invece un nuovo massimo storico, con gli Stati Uniti, il Qatar e la Russia che sono rimasti i più grandi fornitori. Nel caso di Mosca questo può essere un controsenso per i suoi interessi: se esporta tanto GNL favorisce il calo del prezzi del gas sul mercato di Amsterdam.L’Europa è inoltre entrata in quello che potrebbe essere il gennaio più caldo mai registrato. Tuttavia, i prezzi del carburante sono più alti del normale e il continente rimane esposto a ulteriori interruzioni dell’approvvigionamento. Infatti, i mercati del gas tornare a essere tesi quest’anno poiché le forniture di GNL saranno limitate, senza nuovi importanti progetti di esportazione a breve termine, e la concorrenza asiatica potrebbe aumentare.”Ci sono ancora molti rischi intorno alla fornitura russa rimanente e anche il potenziale per una maggiore concorrenza per il GNL dalla Cina, poiché il paese abbandona la sua politica zero-Covid – hanno scritto gli analisti di ING in un report sul tema – I prezzi dovranno ancora rimanere elevati per garantire che la distruzione della domanda mantenga il mercato in equilibrio durante l’inverno 2023-24″. LEGGI TUTTO

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    Covid, la protesta del settore aereo: raccomandazione test su viaggiatori dalla Cina non ha basi scientifiche

    (Teleborsa) – La raccomandazione concordata ieri congiuntamente dagli Stati membri dell’UE che richiede un test Covid-19 negativo per passeggeri che viaggiano tra la Cina e l’UE non è piaciuto alle compagnie aeree rappresentate da A4E (Airlines for Europe) e IATA (International Air Transport Association), insieme agli aeroporti rappresentati da ACI EUROPE (Airports Council International) che in una nota congiunta hanno presentato le loro perplessità.”Tale raccomandazione – si legge nella nota – è in contrasto con la valutazione pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) il 3 gennaio 20231, che conferma che l’attuale ondata di casi di Covid-19 in Cina non dovrebbe avere un impatto sulla situazione epidemiologica nel UE/SEE. Questo perché le varianti Covid-19 circolanti in Cina sono già presenti nell’UE/SEE, così come la maggiore immunità acquisita dalla popolazione dell’UE. Pertanto, testare sistematicamente i viaggiatori in arrivo dalla Cina non può essere considerata una misura basata su criteri scientifici e basata sul rischio”.A4E, ACI EUROPE e IATA hanno quindi chiesto di evitare di testare i passeggeri come un modo per monitorare Covid-19 proponendo invece di dar seguito alla raccomandazione di testare le acque reflue degli aeroporti e degli aerei in arrivo dalla Cina. “Ciò deve tuttavia avvenire con un esame dettagliato degli aspetti tecnici e operativi prima che venga presa qualsiasi decisione in merito all’utilizzo del campionamento delle acque reflue negli aeroporti e negli aeromobili – precisano –. Quando richiesto, gli aeroporti e le compagnie aeree faranno tutto il possibile per facilitare tale campionamento, fermo restando che deve essere effettuato dalle autorità sanitarie competenti, in quanto il personale aeroportuale e delle compagnie aeree non è qualificato per farlo”.”Sebbene sia deplorevole che le raccomandazioni concordate ieri costituiscano in gran parte una reazione istintiva – prosegue la nota –, è ora fondamentale che siano attuate dagli Stati membri dell’UE in modo del tutto uniforme, nel pieno rispetto degli addendum al protocollo di sicurezza sanitaria dell’aviazione dell’UE a essere pubblicato nei prossimi giorni da EASA ed ECDC. Questi addendum forniranno indicazioni dettagliate in merito ai test sui passeggeri e sui test delle acque reflue”.”A4E, ACI EUROPE e IATA non vedono l’ora di impegnarsi ulteriormente con l’UE sulla rivalutazione di queste raccomandazioni entro la metà di gennaio 2023. Esortiamo gli Stati membri dell’UE e la Cina a lavorare insieme e a riconsiderare quanto prima i loro requisiti per una sistematica pre-partenza test sui viaggiatori sulla base di una valutazione del rischio basata su criteri scientifici”, concludono. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto Bologna: 8,5 milioni di passeggeri nel 2022, -9,7% sul 2019

    (Teleborsa) – Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, società quotata su Euronext STAR Milan che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, ha registrato 8,5 milioni di passeggeri nel 2022, in aumento del 107,1% sul 2021 e in calo del 9,7% sul 2019, ultimo anno pre-Covid. La società evidenzia che, dopo due anni molto difficili, l’andamento del traffico aereo ha registrato un progressivo miglioramento a partire dalla primavera. In particolare, i dati dei passeggeri mensili sono passati dal -50,6% di gennaio 2022 su gennaio 2019 al +2,4% di giugno 2022 su giugno 2019, con dati in crescita per tutta la stagione estiva, per poi tornare a calare negli ultimi due mesi dell’anno.In particolare, nel 2022 i passeggeri su voli nazionali sono stati 2.217.001, in crescita del 44,3% sul 2021 e del 13,2% sul 2019, mentre i passeggeri su voli internazionali – più penalizzati dalle limitazioni agli spostamenti e con una ripresa più lenta in quanto maggiormente influenzata da dinamiche globali – sono stati 6.268.289, in aumento del 144,8% sul 2021, ma ancora in calo del -15,7% sul 2019.I movimenti aerei annuali sono stati 65.505, in crescita del 72,3% sul 2021 e in calo del 10,1% sul 2019, mentre le merci trasportate per via aerea sono state 42.926 tonnellate in crescita sia rispetto al 2021 (+10,5%) sia rispetto al 2019 (+12,9%). “Il cargo si conferma quindi il settore in cui il Marconi ha reagito meglio alla crisi pandemica, grazie anche alla vitalità del sistema economico del territorio”, si legge in una nota.Nella classifica delle destinazioni “più volate” nel 2022 ci sono Catania, Barcellona e Palermo ai primi tre posti. Seguono: Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Bari, Tirana, Brindisi, Londra Heathrow e Francoforte. Si evidenzia, rispetto al 2021, un progressivo ritorno di mete internazionali e business, rispetto a quelle in prevalenza nazionali che hanno caratterizzato gli ultimi anni.Con riferimento ai dati del solo mese di dicembre 2022, i passeggeri complessivi sono 577.974, pari ad una crescita del 23,3% sullo stesso mese del 2021, ma in calo del 18,4% su dicembre 2019. I passeggeri su voli nazionali sono stati 142.557 (-10,0% sul 2021 e -5,4% sul 2019), quelli su voli internazionali 435.417 (+40,3% sul 2021 e -21,9% sul 2019). LEGGI TUTTO

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    FED, George: tassi rimarranno alti almeno fino al 2024

    (Teleborsa) – Tenere i tassi a un livello elevato “fino a quando non avremo la prova che l’inflazione sta effettivamente scendendo è davvero il messaggio che stiamo cercando di diffondere”. Lo ha affermato Esther George, presidente della Federal Reserve Bank of Kansas City, in una intervista con CNBC. Il livello dei tassi “sarà superiore al 5% e prevedo di rimanere lì per un po’ di tempo, ancora una volta fino a quando non avremo il segnale che l’inflazione sta iniziando in modo davvero convincente a ripiegare verso il nostro obiettivo del 2%”, ha aggiunto.Alla riunione della FED di dicembre, il Federal Open Market Committee ha votato per aumentare i tassi di mezzo punto percentuale a un intervallo compreso tra 4,25% e 4,5%, mentre i verbali della riunione pubblicati ieri hanno indicato che i membri non vedono alcuna possibilità di tagli dei tassi nel 2023.Alla domanda se la sua opinione è che il tasso dovrebbe mantenersi al di sopra del 5% nel 2024, George ha risposto affermativamente. Le sue parole arrivano a 24 ore di distanza da quano il presidente della FED di Minneapolis Neel Kashkari ha detto che pensa che il tasso dovrebbe salire al 5,4% e potrebbe salire ancora di più se l’inflazione non scendesse.”Non prevedo una recessione – ha detto George nell’intervista – Ma sono abbastanza realistica sul fatto che quando vedi una crescita al di sotto della tendenza e l’idea che il nostro strumento funzionerà, riducendola, non c’è molto margine. Qualsiasi shock potrebbe arrivare, qualsiasi rischio per le prospettive potrebbe mandare l’economia in quella direzione. Quindi non è la mia previsione, ma capisco che abbassare la domanda crei quel tipo di possibilità”. LEGGI TUTTO