9 Marzo 2023

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    TIM, AGCOM chiede audizione su rete e piano industriale

    (Teleborsa) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) intende ascoltare i vertici di TIM in merito alle offerte ricevute per la rete fissa e al piano industriale. Il Consiglio dell’Autorità, all’unanimità, ha infatti dato mandato al presidente Giacomo Lasorella di concordare con i vertici della società di telecomunicazioni “un’audizione per avere aggiornamenti sull’offerta di coinvestimento per la realizzazione di reti in fibra ad alta velocità e sulla realizzazione del piano industriale”.L’audizione “ha rilevanza per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete”, si legge in una nota.Domenica scorsa è arrivata da Cassa depositi e prestiti (CDP) e Macquarie un’offerta congiunta per la rete di TIM, alternativa a quella del fondo statunitense KKR. Entrambe le offerte, secondo le indiscrezioni di stampa, valutano il perimetro 18 miliardi di euro, debiti compresi, con quella di KKR che avrebbe anche un meccanismo di earnout per arrivare a 20 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Green economy, Ue risponde a Usa: ok a nuovo regime aiuti di Stato

    (Teleborsa) – Via libera della Commissione Ue al nuovo quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le imprese europee nella transizione verso un’economia a zero emissioni. Lo rende noto lo stesso esecutivo Ue. Il nuovo regime di aiuti – che rimarrà in vigore fino alla fine del 2025 – “prolunga la possibilità per gli Stati membri di sostenere ulteriormente le misure necessarie per la transizione verso un’industria a zero emissioni. Ciò riguarda in particolare i regimi per accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili e dello stoccaggio dell’energia e i regimi per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, che gli Stati membri possono ora istituire fino al 31 dicembre 2025″, si legge nella nota diffusa dalla Commissione.”Le nostre regole” sugli aiuti di Stato “consentono di accelerare gli investimenti ‘Net-Zero’ in questo momento critico, proteggendo al contempo la parità di condizioni nel mercato unico e gli obiettivi di coesione”. Lo ha detto la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, dopo l’adozione del quadro temporaneo di crisi Ue che concede ai Ventisette più flessibilità sui sussidi pubblici per la transizione verde. Le modifiche apportate offrono “ai Paesi membri la possibilità di dare sostegni in modo rapido, chiaro e prevedibile” e “sono proporzionate, mirate e temporanee”, ha sottolineato. Il nuovo quadro temporaneo – il terzo dopo quelli messi in campo da Bruxelles sull’emergenza Covid e, in seguito, sulle conseguenze della guerra in Ucraina – introduce nuove misure per accelerare ulteriormente gli investimenti nei settori chiave per la transizione verso un’economia a zero emissioni, così da garantire un sostegno agli investimenti per la produzione di attrezzature strategiche, in particolare batterie, pannelli solari, turbine eoliche, ma anche pompe di calore, elettrolizzatori e cattura e stoccaggio del carbonio, nonché per la produzione di componenti chiave e per la produzione e il riciclaggio delle relative materie prime critiche. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 14 marzo aste BTP a medio e lungo. Inclusi BTP Green

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione fino a 9,75 miliardi di euro di BTP a medio e lungo termine, inclusi BTP Green. I titoli vanno in asta martedì 14 marzo, mentre la data di regolamento è giovedì 16 marzo.In particolare, saranno collocati: BTP 3 Anni con scadenza 15/04/2026, cedola del 3,80%, per un importo compreso tra 3,5 e 4 miliardi di euro; BTP 7 anni con scadenza 15/12/2029, cedola del 3,85%, per un importo compreso tra 2,5 e 3 miliardi di euro; BTP Green con scadenza 30/04/2035, cedola del 4%, per un importo compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro; BTP 50 anni con scadenza 01/03/2072, cedola del 2,15%, per un importo compreso tra 500 e 750 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Wall Street è poco mossa, attesa per dati occupazione

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa dopo che le richieste di disoccupazione settimanali sono salite a 211.000 durante la settimana terminata il 4 marzo, rispetto alle aspettative del mercato di 195.000 e considerando che si tratta della prima volta che le richieste hanno superato quota 200.000 dall’inizio di gennaio. Il dato macroeconomico arriva dopo quello sulle offerte di lavoro di ieri (risultate in calo ma sopra le aspettative) e prima del rapporto mensile sul mercato del lavoro, che sarà diffuso nella giornata di domani.Gli investitori sperano in una lettura debole, che non rafforzi quindi l’idea di un’economia ancora troppo forte, che spingerebbe la Federal Reserve a mantenere un’aggressiva stretta monetaria per riportare l’inflazione sotto controllo.Ieri il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ripetuto che i dati determineranno la dimensione del rialzo dei tassi alla prossima riunione, sottolineando che non è stata ancora presa una decisione al riguardo. Powell, in audizione alla Camera, ha detto che sono in arrivo alcuni dati “potenzialmente importanti”, in particolare quelli sul mercato del lavoro in uscita venerdì 10 e quelli sull’inflazione in pubblicazione la prossima settimana (CPI e PPI).Il Beige Book ha rilevato attività in lieve aumento e continuo miglioramento delle strozzature all’offerta, un mercato del lavoro che rimane “solido” con aumenti dell’occupazione “modesti o moderati”, mentre le pressioni inflazionistiche restano diffuse, anche se gli aumenti dei prezzi sono in via di riduzione in molte aree.Il listino USA continua la seduta vicino alla parità, con il Dow Jones che lima lo 0,20%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 3.983 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,09%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,12%).Utilities (+0,92%), informatica (+0,43%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,41%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti finanziario (-2,75%), materiali (-1,35%) e telecomunicazioni (-0,49%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Intel (+2,75%), Microsoft (+1,09%), Cisco Systems (+0,67%) e Merck (+0,54%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su JP Morgan, che prosegue le contrattazioni a -4,74%.Seduta negativa per Caterpillar, che mostra una perdita dell’1,61%.Fiacca Boeing, che mostra un piccolo decremento dell’1,34%.Discesa modesta per Walgreens Boots Alliance,, che cede un piccolo -1,25%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Paypal (+3,40%), Intel (+2,75%), Constellation Energy (+2,41%) e DexCom (+1,78%).I più forti ribassi, invece, si verificano su JD.com, che continua la seduta con -10,82%.Vendite a piene mani su Pdd Holdings Inc. Sponsored Adr, che soffre un decremento del 6,64%.Sotto pressione Netflix, che accusa un calo del 3,14%.Scivola Warner Bros. Discovery,, con un netto svantaggio del 2,71%. LEGGI TUTTO

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    OPA Net Insurance, adesioni oltre il 41%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Net Holding (che fa capo a Poste Vita) sulle azioni ordinarie di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 9 marzo 2023, sono state presentate 152.544 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 7.505.569, pari al 41,43457% dell’offerta e al 38,31297% sulle eventuali massime 19.590.153 azioni oggetto di offerta. Il secondo dato tiene conto dell’integrale esercizio dei warrant.L’offerta è iniziata il 27 febbraio 2023 e terminerà il 6 aprile 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Net Insurance acquistate sul mercato nei giorni 5 e 6 aprile 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Datalogic, utile scende a 30 milioni nel 2022. Dividendo di 0,30 euro

    (Teleborsa) – Datalogic, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 654,6 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto al 2021; a cambi costanti il fatturato risulta in aumento del 4,4%, mentre la crescita organica al netto dell’effetto cambi è stata pari al 3,4%. L’Adjusted EBITDA è stato pari a 80,3 milioni di euro (-15,6%), pari al 12,3% dei ricavi consolidati. Il risultato netto è stato pari a 30,1 milioni di euro (-23,8%).”Nonostante il difficile contesto in cui il nostro gruppo si è trovato ad operare nel corso del 2022 principalmente attribuibile allo shortage dei componenti, siamo cresciuti in tutte le geografie e nelle principali industry continuando ad investire in R&D il 10% del nostro fatturato e riuscendo a compensare, sebbene parzialmente, i fenomeni inflattivi sui costi di approvvigionamento con azioni sui prezzi”, ha commentato l’AD Valentina Volta.”Nel 2023 permane l’incertezza sull’evoluzione della domanda, oggi ancora negativa rispetto all’anno precedente, soprattutto per la prima parte dell’anno – ha aggiunto – Nonostante questo, il gruppo prosegue nel porre in essere azioni mirate ad un progressivo recupero e miglioramento della marginalità operativa e della capacità di generazione di cassa operativa, continuando a mantenere solidi livelli di investimento in ricerca e sviluppo”.Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario ordinario pari a 30 centesimi di euro per azione, per un importo complessivo massimo di 17.033.831 euro, con stacco della cedola in data 22 maggio 2023 (record date 23 maggio 2023) e pagamento a partire dal 24 maggio 2023. LEGGI TUTTO

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    CAREL, perfezionata l'acquisizione del 100% di Eurotec

    (Teleborsa) – CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, ha perfezionato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Eurotec, distributore e system integrator basato a Auckland in Nuova Zelanda.L’accordo era stato annunciato lo scorso 21 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Danieli, ricavi e margini in aumento nella semestrale al 31 dicembre

    (Teleborsa) – Danieli, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di macchine e impianti per l’industria siderurgica, ha chiuso la semestrale consolidata al 31 dicembre 2022 con ricavi operativi pari a 1.865 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA è stato pari a 145,5 milioni di euro (+25%), mentre l’utile netto attribuibile al gruppo è risultato pari a 74,1 milioni di euro (+24%).La società spiega che l’aumento dei margini è stato spinto dai risultati del settore ABS Steel Making, che ha beneficiato nel secondo semestre del 2022 di un mix favorevole tra prezzi, volumi e crediti per società energivore (in una situazione di costi per energia anche decuplicati nel periodo) e con un settore Danieli Plant Making con margini in tenuta ma ancora non soddisfacenti per l’effetto temporaneo, ma significativo, di incremento dei costi per tutta la componentistica elettronica e dei trasporti che solo ora stanno rientrando su valori coperti dai prezzi contrattualmente concordati con i clienti.Il portafoglio ordini del gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto e ammonta, al 31 dicembre 2022, a 5.190 milioni di euro (di cui 400 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 5.052 milioni di euro al 30 giugno 2022. LEGGI TUTTO