18 Maggio 2023

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    Imprese, dalla Campania la spinta delle nuove Start-Up con il progetto Sistemis

    (Teleborsa) – “Come Regione Campania sosteniamo con finanziamenti molto interessanti rivolti a Università, centri di ricerca, fondazioni, chiunque voglia lavorare sui territori per sviluppare potenziali idee d’impresa. Li accompagniamo attraverso il giusto fine tuning con realtà già consolidate per sviluppare una nuova generazione di idee che possono trasformarsi in veri e propri progetti imprenditoriali. Siamo pronti a sostenerli in modo concreto con un bando di 30 mln di euro, sia per start up in via di costituzione che per quelle già strutturate, che uscirà il prossimo 15 giugno attraverso il quale finanzieremo a fondo perduto l’80% dei costi per i progetti fino a 100mila euro, e il 70% per i progetti fino a 500mila euro. L’obiettivo è quello di far crescere questi progetti con il sostegno di tutto l’ecosistema”. Lo ha annunciato Valeria Fascione, assessore regionale all’Innovazione, nel corso della presentazione dei risultati della prima edizione “percorso start Up” del Progetto SISTEMIS nell’ambito del programma Ecosistema dell’Innovazione della Regione Campania che si è tenuta presso il Dipartimento di Economia dell’Università Federico II.”Dai progetti presentati oggi emerge un dato importante: I giovani del nostro territorio hanno voglia di mettersi in gioco e fornire il loro contributo attivo all’economia. Se accompagnata ed indirizzata a valorizzare idee imprenditoriali la “generazione Z” ha strumenti conoscitivi e tecnologici in grado di creare le imprese innovative del futuro – ha dichiarato Maurizio Turrà, consigliere della Confindustria Caserta – pensando che le più grandi imprese del mondo hanno avuto in comune fondatori intraprendenti, visionari, tenaci, determinati; tutti loro però hanno affrontato rischi e subito iniziali sconfitte ed insuccessi, salvo poi rialzarsi e volare verso il successo. Proprio per questo è fondamentale un affiancamento iniziale che possa prevedere e, per quanto possibile, limitare i rischi di start up e di crescita ed affrontare il mercato con successo”.”Il numero di studenti che ha accolto con piacere questa opportunità – ha detto Adele Caldarelli, direttore Demi e Ordinario di Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli – è stato di assoluto rilievo; hanno sviluppato idee molto interessanti che ci auguriamo possano avere un futuro imprenditoriale. Ridurre il divario tra mondo del lavoro e formazione, contribuendo a creare profili sempre più richiesti nel mercato del lavoro, è una mission per noi fondamentale”.Valentina Della Corte, responsabile scientifico del corso, ha sottolineato come “è stata una vera sfida con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi pratici che possano metterli di fronte alla realtà rispetto al concetto di start up di impresa. Studenti selezionati tra i corsi di laurea nei quali questi temi sono stati affrontati sul piano didattico, ai quali abbiamo mostrato come si passa dall’idea all’azione”.Protagonisti dell’evento sono stati i giovani imprenditori: con il supporto di Maria Cristina Gagliardi, consigliere delegato della commissione StartUp dell’Odcec Napoli – dopo un percorso di affiancamento di 200 ore che ha previsto attività di Animazione e scouting, Idea generation Business acceleration – hanno ufficialmente presentato le loro StartUp. I 15 partecipanti al progetto, tutti laureandi in Economia, hanno avuto l’opportunità di essere inseriti nel progetto regionale voluto dall’assessorato alla Ricerca scientifica e Start UP, di orientamento, stimolo e accompagnamento allo sviluppo di business idea, fino a redigere i business plan e rendere cantierabili le loro idee imprenditoriali. LEGGI TUTTO

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    Convegno Cisl, Tomasi (Aspi): “Indici sicurezza dei lavoratori dato più rappresentativo efficienza aziende”

    (Teleborsa) – “Il Gruppo Aspi in questi anni ha puntato sulla qualità delle competenze, per garantire eccellenza e sostenere così lo sviluppo del Paese. Un cambio di passo reso possibile grazie al forte impegno dell’Azienda nell’ambito dell’importante piano di trasformazione avviato che ha prodotto risultati tangibili, a partire dagli indici di sicurezza nei cantieri, il dato più rappresentativo dell’efficienza di un’azienda”. È quanto afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, in occasione del convegno CISL sui modelli di compartecipazione “Impresa sostenibile e democrazia nei luoghi di lavoro”.”Il percorso di rafforzamento di Autostrade per l’Italia – prosegue Tomasi – ha consentito di produrre più posti di lavoro, con un piano di assunzioni che sta andando ben oltre le 3000 risorse inizialmente previste. Per noi la persona è al centro di ogni processo di miglioramento aziendale. Questo approccio è indispensabile per mettere a terra il nostro piano di ammodernamento e potenziamento della rete autostradale, ottimizzando le nostre performance operative e aumentando l’efficienza delle strutture. Nel corso degli ultimi anni, Aspi ha introdotto un nuovo modello partecipativo di relazioni industriali: ciò ha consentito di porre le basi per una gestione condivisa delle nuove strategie del Gruppo, resa possibile grazie alla collaborazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che, in questo modo, hanno contribuito al raggiungimento dei traguardi fino ad ora raggiunti” LEGGI TUTTO

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    Incontro Mim personale Ata, Pacifico (Anief): “Prevedere i profili professionali”

    (Teleborsa) – “Il primo giugno ci sarà un nuovo incontro in Aran e si andrà anche ad affrontare il tema dei profili professionali. Il tavolo all’Aran c’è, questo è un tavolo politico, l’atto di indirizzo c’è. Siamo qui per chieder rassicurazioni e che interpretazioni in corso d’opera possono pervenire al presidente dell’Aran per andare a indirizzare la parte del contratto che dobbiamo andare a siglare”. È quanto ha affermatoMarcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, intervenendo nel corso dell’incontro odierno presso il ministero dell’istruzione e del merito: all’ordine del giorno il “personale Ata. Iter di definizione del CCNL Istruzione Ricerca 2019-21″.”Per trent’anni abbiamo un profilo As e un profilo C che non sono mai stati attivati: è dal 1994 – ha detto il leader Anief – che avremmo potuto avere questi profili e non li abbiamo mai avuti. La paura è che nell’individuare i profili continuiamo a non avere gli organici autorizzati dal Mef. Nel contratto possiamo decidere – nell’altro tavolo – come distribuire le risorse, ma dobbiamo prevedere l’organico. Ad oggi gli organici non ci sono. Ieri all’Aran ci hanno detto che se non facciamo i profili professionali i 38 milioni di euro ce li sogneremo. Avremo organici in più? E se la risposta è no, indirizziamo l’Aran affinché si possano usare questi soldi in altro modo? Ma se l’università perde tempo, magari l’integrazione dell’atto di indirizzo sarebbe utile; è vero che perderemmo altri 2 mesi di tempo, ma li perdiamo in ogni caso. L’1 ci vediamo, ma non lo chiuderemo il contratto. Questi 38milioni li possiamo mettere nella disponibilità del tavolo se non cambia niente?”.Il presidente Anief ha aggiunto inoltre che “c’è una nota del 4 maggio 2023 che ha creato problemi ai Dsga: l’amministrazione ha risposto dicendo che l’erogazione dei soldi alle scuole è bloccata perché nella scuola hanno messo nella spesa di gestione i soldi da dare ai Dsga. Ci vogliamo chiarire? Nell’articolo 57 della bozza dell’Aran si ribadisce che i Dsga non possono prendere un euro in più rispetto a quello che prendono. Questi Dsga, cosa possono prendere?”Sulla Mobilità intercompartimentale – ha affermato Pacifico – “è possibile riconoscerla in uscita anche per l’amministrativo? Cerchiamo di capire se si può chiarire. Ci sono emendamenti al decreto PA: se dovessero andare avanti sarebbe possibile fare passare nel profilo Dsga chi lavora come Dsga anche se non ha la laurea. Altro argomento sul personale Ata: a noi – ha concluso Pacifico – piacerebbe poter prevedere i buoni pasto. Bisogna riconoscere che chi lavora a scuola, per 6 ore, ha bisogno di un buono pasto”. LEGGI TUTTO

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    Maltempo, Viminale: “In Emilia Romagna 1.550 Interventi da martedì”

    (Teleborsa) – Sono oltre 1.550 gli interventi dei vigili del fuoco effettuati da martedì ad oggi nelle zone dell’Emilia-Romagna travolte dall’ondata di maltempo. Lo rende noto il Viminale in una nota, spiegando che al momento sono in corso 250 interventi, mentre altri 1.743 sono in coda. Sale, intanto, a 13 il bilancio delle vittime del maltempo nella Regione. La prefettura di Ravenna ha comunicato cinque vittime, che si aggiungono alle sei di quelle di ieri della provincia di Forlì-Cesena e alla vittima di San Lazzaro (Bologna). L’auto sommersa dalle acque tra Castel Bolognese e Solarolo segnalata nelle prime ore dell’alluvione e raggiunta in mattinata, è risultata essere vuota: la persona che era al suo interno, conteggiata ieri dalle autorità fra le vittime, è riuscita ad allontanarsi in tempo. A loro si aggiunge l’uomo morto a Cesena per un malore prima dell’esondazione del Savio. Al momento risulta anche almeno un disperso. La parte dell’Emilia-Romagna più colpita dalle inondazioni sarà in allerta rossa anche domani: la protezione civile l’ha diramata per l’area che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Rimini. Si prevedono deboli precipitazioni, ma l’allerta riguarda soprattutto la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua interessati, anche se in progressiva decrescita. Continuano a preoccupare moltissimo le frane nelle zone montane e collinari. “Al Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna e si risponderà ai primi interventi. È già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie – ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin –. L’Emilia-Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico, i fatti che si sono verificati hanno aggiunto alla pericolosità del territorio anche il fatto di avere il mare che in quel momento, con i venti che soffiavano da est a ovest, ha fatto da muro per il defluvio delle acque e ha aggravato molto la situazione”. “C’è un tema di solidarietà complessiva che – ha annunciato il Ministro – impegnerà anche il governo italiano ad attivare per la regione Emilia Romagna la richiesta del fondo di solidarietà europeo, è un evento che ha tutte le condizioni”.Le Marche chiedono lo stato di emergenza, a seguito dell’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha inviato questo pomeriggio una lettera al ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, e a Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile. La regione è scesa all’allerta gialla, domani sono previste piogge deboli sui Sibillini con picchi massimi di 15 mm. Sabato sarà ancora instabile con precipitazioni diffuse su tutto il territorio con picchi massimi sempre di 15 mm. “Al momento – ha detto il dirigente della protezione civile regionale Stefano Stefoni – la situazione è sotto controllo e non abbiamo ricevuto ulteriori segnalazioni per azioni di supporto. L’evento emergenziale si può considerare concluso e si va verso ripristino delle normali condizioni di operatività e la ricognizione dei danni anche se non abbassiamo la guardia in vista delle nuove precipitazioni che dovrebbero comunque essere moderate”. LEGGI TUTTO

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    Dl Bollette: approvata fiducia alla Camera con 199 sì

    (Teleborsa) – La Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto bollette, con 199 voti favorevoli, 129 contrari. La seduta è stata sospesa per pochi minuti. Alle 16 è iniziato l’esame degli 85 ordini del giorno. Il voto finale sul decreto, che sarà poi trasmesso al Senato, dovrebbe svolgersi nel tardo pomeriggio-sera. “Sostenere concretamente famiglie e imprese è la priorità del governo Meloni. Dopo il taglio del cuneo fiscale, grazie al decreto bollette – a affermato la vice ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali e deputata Fdi Maria Teresa Bellucci – viene favorita la capacità produttiva degli imprenditori e vengono aiutati i nuclei familiari che faticano a pagare le bollette a causa del caro energia. Con il rafforzamento del bonus sociale elettrico e del gas, a cui accederanno anche le famiglie più numerose, l’azzeramento degli oneri di sistema e i contributi straordinari in forma di credito d’imposta destinato alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas, la riduzione dell’Iva prevista anche per il teleriscaldamento e l’energia prodotta con il metano, si mettono a terra numerosi sostegni per agevolare la ripresa economica ampliando anche la platea dei beneficiari. Oggi, inoltre, il nostro impegno per abbattere la speculazione dei mercati sul prezzo del Gas segna un significativo successo. Il Gas, infatti, apre nuovamente in ribasso a 31,51 sulla piazza Ttf di Amsterdam ed è previsto un nuovo calo a luglio. Tutto questo grazie alle politiche degli ultimi mesi e al ruolo conquistato in Europa da Giorgia Meloni”. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, Ita cancella 111 voli nazionali. Rinviato lo sciopero per maltempo

    (Teleborsa) – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta hanno accolto la richiesta del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini e hanno deciso di rinviare al 4 giugno lo sciopero nazionale di 4 ore dell’handling aeroportuale, tenuto conto dei gravi danni causati dal maltempo in Emilia-Romagna. Lo ha annunciato il Ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, alla question time al Senato, affermando “Ci tengo a ringraziare le rappresentanze sindacali e tutti i lavoratori per la sensibilità dimostrata in questo frangente difficile di emergenza”. Il leader della Lega aveva fatto appello al “buon senso di tutti”, sottolineando che l’agitazione avrebbe avuto conseguenze particolarmente pesanti vista la drammatica situazione dell’Emilia-Romagna con strade e ferrovie interrotte.IN vista dello sciopero ITA Airways aveva già cancellato 114 voli nazionali per lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti proclamato per domani. “Ita Airways ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 68% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero”, si legge in una nota della compagnia.La richiesta di rinviare lo sciopero è stata accolta da quasi tutti i sindacati tranne Cub Trasporti, che ha confermato lo sciopero, ricordando che “già da ieri gli aeroporti dell’Emilia Romagna sono stati esclusi dallo sciopero a seguito dell’invito della commissione di garanzia” e definendo quindi “pretestuosa la richiesta del ministro Salvini che corre in aiuto delle società aeroportuali che da ben 6 anni non rinnovano il contratto”.L’agitazione è stata indetta da Cub Trasporti e Usb. Cub protesta contro “sfruttamento, salari da fame, precarietà e licenziamenti” e ha proclamato inoltre uno stato di agitazione per tutti i lavoratori del settore dal 20 maggio al 16 giugno. Gli scioperanti Usb garantiranno i voli con orario di decollo nelle fasce orarie 7.00 -10.00 e 18.00-21.00 e altri voli individuati da Enac. Ogni servizio sarà invece mantenuto in Emilia-Romagna, per non arrecare danni a una regione colpita dall’emergenza.Le rivendicazioni di Usb invece partono da salari e orari di lavoro: vengono chiesti 300 euro di aumento sui tabellari, 10 euro di salario minimo e la riduzione dell’orario a 32 ore settimanali a parita` di salario, a partire dal rinnovo del contratto degli handler. Viene chiesto un piano di assunzioni che parta dalle persone licenziate e riguardi anche lavoratori precari e part time. Usb protesta anche per ottenere una riforma di sistema che riequilibri i profitti delle gestioni aeroportuali coi salari dei lavoratori e per la tutela di salute e sicurezza degli stessi. Usb ha proclamato manifestazioni a Malpensa, con un presidio e un’assemblea che partiranno dalla mezzanotte, a Fiumicino, Genova, Pisa, Firenze e Napoli. LEGGI TUTTO

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    Cisco Systems paga il calo degli ordini. Bene conti trimestre

    (Teleborsa) – Risultati molto positivi per Cisco Systems, che però viene accolta con un po’ di malumore alla riapertura degli scambi a Wall Street, a causa della riduzione del portafoglio ordini e della debolezza della domanda di nuovi prodotti. Il titolo è arrivato a perdere il 4% prima di riportarsi a galla sulla parità.Cisco Systems ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 3,2 miliardi di dollari, pari a 78 cents per azione, mentre l’EPS adjusted si è attestato ad 1 dollaro, superando i 97 cents attesi dagli analisti. I ricavi si sono portati a 14,57 miliardi di dollari, in aumento del 14% rispetto ai 12,84 miliardi dell’anno scorso, oltrepassando largamente i 14,39 miliardi attesi dagli analisti. Cisco ha però segnalato una riduzione degli ordini del 23% a causa della debolezza della domanda a livello globale e a dispetto dell’attenuarsi dei colli di bottiglia sulle catene di approvvigionamento.Confermata la guidance per il quarto trimestre (ricavi attesi in crescita del 14-16% ed EPS a 82-87 cents) e per l’esercizio (ricavi in crescita dek 10-10,5% e EPS di 2,93-2,98 USD. LEGGI TUTTO

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    Maltempo, Credem: iniziative a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite di Emilia Romagna e Marche

    (Teleborsa) – “A seguito del maltempo che ha colpito diverse province dell’Emilia Romagna e delle Marche, il Gruppo Credem vuole dimostrare profonda vicinanza al territorio duramente colpito dal maltempo”. È quanto fa sapere il Gruppo in una nota. “Credem – prosegue la nota – ha prontamente reso operativa la moratoria, fino ad un massimo di 12 mesi, a favore di famiglie e imprese con residenza o sede legale e operativa nelle province interessate, titolari di mutui ipotecari o chirografari, relativi ad edifici sgomberati o resi inagibili, o relativi alla gestione dell’attività commerciale, agricola e produttiva. Per supportare imprenditori e famiglie sarà possibile richiedere la sospensione anche di leasing e prestiti personali.A fronte dell’aggravarsi dell’emergenza, Credem mette a disposizione per tutti coloro che hanno subito danni, un plafond pari a 2,7 miliardi di euro. I finanziamenti saranno destinati a sostenere le spese di prima necessità, attraverso condizioni agevolate e procedure di erogazione semplificate. “Siamo vicini a famiglie ed imprese che sono state pesantemente colpite dal maltempo in Emilia Romagna e nelle Marche: stanno vivendo un momento molto difficile e vogliamo supportarle concretamente per sostenere le spese di prima necessità ed il ripristino delle attività produttive”, ha dichiarato Maurizio Giglioli, direttore marketing Strategico Credem. “Le nostre filiali sono a disposizione per accogliere le richieste di sostegno finanziario, di liquidità e di sospensione mutui per le persone e le imprese che stanno affrontando gravi difficoltà. Desideriamo esprimere la nostra vicinanza sui territori in cui operiamo e in cui siamo fortemente radicati”, ha aggiunto Francesco Ferrarini, responsabile Area Italia Nord Est di Credem.Le richieste potranno essere presentate entro il prossimo 30 settembre 2023. LEGGI TUTTO