25 Maggio 2023

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    Corte dei Conti, economia Italia resiliente agli shock: fiducia su crescita e riduzione debito pubblico

    (Teleborsa) – Le capacità di resistenza dimostrate dall’economia italiana ai ripetuti shock che hanno contrassegnato lo scenario nazionale e internazionale costituiscono una solida base per la ripartenza e spingono ad affrontare con fiducia le complesse sfide legate alla necessità di accrescere durevolmente il tasso di sviluppo e ridurre il peso del debito pubblico nel nuovo quadro di governance economica dell’Unione europea. È quanto evidenzia la Corte dei Conti nell’edizione 2023 del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, presentato oggi al Parlamento, alla presenza del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e dell Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone. I lavori sono stati aperti dal Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino.Il contesto segnato dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti pressioni inflazionistiche, hanno osservato i magistrati contabili, continua a far stimare una decelerazione del commercio mondiale e delle attività economiche nella maggior parte dei Paesi. Nonostante questo le attività in Italia hanno superato, nel corso del 2022, i livelli precedenti la crisi pandemica. Rispetto al 2019, il prodotto interno lordo registra una crescita dell’1% in termini reali (valore analogo a quello della Francia e superiore a Germania e Spagna). La crescita del PIL (+3,7%) è stata ancora sostenuta dalla domanda interna (4,6%). Gli indicatori economici riferiti ai primi mesi del 2023 confermano la moderazione dei ritmi produttivi, ma evidenziano un maggiore dinamismo dell’economia italiana rispetto alla media dell’area Euro. Il PIL del primo trimestre 2023 è in aumento dello 0,5% sull’ultimo quarto del 2022, con una ripresa che appare diffusa tra settori, coinvolgendo sia l’industria che i servizi. Positivo, secondo la Corte dei Conti, il quadro occupazione. L’inflazione ad aprile ha segnato un nuovo aumento congiunturale (+0,5%) anche a riflesso della transitoria ripresa dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Segnali incoraggianti si traggono, tuttavia, dall’andamento dei prezzi alla produzione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, spiegano ancora i magistrati contabili, avrà effetti importanti sulla variazine del PIL. Nel quadriennio 2023-2026 due terzi del tasso di crescita medio annuo prefigurato nel DEF sono, infatti, ascrivibili al Piano (1,2%, a fronte dello 0,4 in assenza di Pnrr).Nel 2022 il debito pubblico ha continuato a ridursi in rapporto al PIL (dal 149,9 al 144,4%) e dopo l’inversione di tendenza registrata nel 2021 la discesa sta proseguendo a ritmi elevati e più significativi di quanto inizialmente previsto. Nel Rapporto dei giudici contabili si sottolinea come il rientro del debito trovi tra i suoi presupposti la tenuta delle entrate fiscali ed una gestione accorta delle grandi aree di spesa pubblica corrente (previdenza, assistenza e sanità sono i fronti specificamente trattati nel Documento) LEGGI TUTTO

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    Energia, Giorgetti: “Gettito extraprofitti darà sorprese positive”

    (Teleborsa) – I versamenti degli extraprofitti realizzati dalle compagnie energetiche, una volta eseguiti, porteranno “sorprese positive di maggior gettito da mettere a disposizione delle famiglie più vulnerabili”. Lo ha anticipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso del question time al Senato, confermando che “il governo ha stimato in via prudenziale l’imposta”.A proposito del gap esistente fra tassi attivi (sui prestiti) e passivi (sui depositi) praticati delle banche, il titolare del MEF ha confermato che il Governo “guarda con attenzione alle iniziative che il settore bancario porrà in essere, o sta ponendo in essere, per attenuare la divergenza tra l’aumento del margine di interesse”, in modo da “garantire condizioni più vantaggiose e più eque per le famiglie”. Giorgetti ha confermato la volontà di questo governo di rifinanziare le agevolazioni per la prima casa e gli under 36 che “hanno avuto un grande successo” ed ha ricordato che l’esecutivo “è già intervenuto” sul fronte mutui, offrendo la facoltà di rinegoziare, a determinate condizioni, i mutui a tasso variabile per trasformarli in mutui a tasso fisso. Il titolare del MEF, in audizione, ha anche ricordato che di fronte di un calo dei mutui ipotecari del 12,8% nel quarto trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, le compravendite di unità immobiliari a uso abitativo si sono ridotte solamente del 2,1%, il che implica un minor ricorso all’indebitamento. “Il Governo resta vigile sull’impatto che le condizioni di finanziamento restrittive stanno avendo o possono produrre, sul mercato delle abitazioni e sul risparmio delle famiglie”, ha ribadito il Ministro, riconoscendo che “la questione abitativa assume un particolare rilievo sociale, è una caratteristica peculiare italiana ed è all’attenzione del Governo”. Giorgetti, infine, ha assicurato che nella prossima manovra di bilancio “saranno attentamente valutati” l’andamento del potere di acquisto delle famiglie, del mercato del credito e l’accesso ai mutui, “auspicando che con l’estate cessino gli aumenti” di inflazione e tassi di interesse. LEGGI TUTTO

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    Autogrill, finanziamento infragruppo di 700 milioni da Dufry Financial Services

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Autogrill ha approvato la sottoscrizione, in qualità di prenditore, di un contratto di finanziamento infragruppo (rotativo e plurivaluta, cosiddetto downstream) da 700 milioni di euro con Dufry Financial Services, società indirettamente controllata dall’azionista di controllo di Autogrill, ovvero la società svizzera Dufry.I fondi rivenienti dal finanziamento downstream verranno utilizzati da Autogrill per rimborsare il proprio indebitamento ai sensi delle clausole di cambio di controllo previste dal contratto di finanziamento bancario di 1 miliardo di euro, stipulato da Autogrill e dalla società controllata americana HMSHost Corporation.Anche HMSHost Corporation rimborserà il finanziamento che le è stato erogato ai sensi del medesimo contratto utilizzando i proventi di un finanziamento infragruppo rotativo che le metterà contestualmente a disposizione Autogrill. LEGGI TUTTO

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    AIE, investimenti in energia pulita a 1,7 trilioni di dollari superano il petrolio

    (Teleborsa) – Gli investimenti globali nell’energia green saliranno a 1,7 trilioni di dollari nel 2023, con il solare destinato ad eclissare per la prima volta la produzione di petrolio. E’ quanto prevede un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia,, secondo cui sli investimenti in tecnologie per l’energia pulita stanno superando significativamente la spesa per i combustibili fossili.Dei circa 2,8 trilioni di dollari di investimenti in energia previsti nel 2023, a livello globale, oltre 1,7 trilioni di dollari dovrebbero essere destinati a tecnologie pulite, tra cui energie rinnovabili, veicoli elettrici, energia nucleare, reti, stoccaggio, combustibili a basse emissioni, miglioramenti dell’efficienza energetica e pompe di calore. Il resto, pari poco più di mille miliardi di dollari, andrà per i combustibili fossili (carbone, gas e petrolio).Si stima che gli investimenti annuali in energia pulita siano aumentati del 24% tra il 2021 e il 2023, trainati da fonti rinnovabili e veicoli elettrici, rispetto a un aumento del 15% degli investimenti in combustibili fossili registrato nello stesso periodo. Ma oltre il 90% di questo aumento proviene dalle economie avanzate e dalla Cina, con il rischio di creare nuove disuguaglianze in campo energetico. Le maggiori carenze negli investimenti in energia pulita si registrano nelle economie emergenti e in via di sviluppo. “L’energia pulita si sta muovendo velocemente, più velocemente di quanto molte persone credano. Ciò è evidente nel trend degli investimenti, in cui le tecnologie pulite stanno divergendo dai combustibili fossili”, ha affermato il direttore dell’AIE Fatih Birol, suggerendo che “per ogni dollaro investito in combustibili fossili, circa 1,7 dollari ora vanno in energia pulita”, mentre “cinque anni fa, questo rapporto era uno a uno”. “Un esempio lampante è l’investimento nel solare – afferma Birol – che è destinato a superare per la prima volta la quantità di investimenti destinati alla produzione di petrolio”.Gli investimenti in energia pulita sono stati stimolati da una serie di fattori negli ultimi anni – spiega l’AIE – tra cui periodi di forte crescita economica e prezzi volatili dei combustibili fossili che hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza energetica, in particolare dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Anche il rafforzamento del sostegno politico attraverso azioni importanti come l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e le iniziative in Europa, Giappone, Cina hanno svolto un ruolo determinante.La spesa per petrolio e gas upstream dovrebbe aumentare del 7% nel 2023, riportandola ai livelli del 2019. Le poche compagnie petrolifere che stanno investendo più di prima della pandemia di Covid-19 sono grandi compagnie petrolifere nazionali del Medio Oriente. Molti produttori di combustibili fossili hanno realizzato profitti record lo scorso anno a causa dell’aumento dei prezzi del carburante, ma la maggior parte di questo flusso di cassa è andata in dividendi, riacquisti di azioni proprie e rimborso del debito, piuttosto che tornare alla fornitura tradizionale.Ciò implica però che gli investimenti in combustibili fossili saranno più del doppio dei livelli previsti nel 2030 dallo scenario Net Zero Emissions dell’AIE, mentre la domanda globale di carbone ha raggiunto il massimo storico nel 2022 e quest’anno gli investimenti dovrebbero raggiungere quasi sei volte i livelli previsti nel 2030 nello scenario Net Zero.”Molto di più deve essere fatto dalla comunità internazionale, in particolare per indirizzare gli investimenti nelle economie a basso reddito, dove il settore privato è riluttante ad avventurarsi”, conclude l’AIE. LEGGI TUTTO

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    Neosperience, aumento di capitale per acquisire il residuo 49% di Rhei

    (Teleborsa) – Il CdA di Neosperience, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della Digital Customer Experience, ha deliberato un aumento di capitale riservato, con esclusione del diritto di opzione e finalizzato all’acquisizione del residuo 49% di Rhei, il cui 51% è stato acquisito a fine 2021.In particolare, il CdA ha deliberato di aumentare a pagamento il capitale sociale della società per un importo complessivo di 80.000 euro, oltre un sovrapprezzo di 3.008.000 euro, per complessivi 3.088.000 euro, aumento da attuarsi mediante emissione di 1.600.000 nuove azioni ordinarie.Le 1.600.000 azioni saranno liberate a favore di RH Tech Consulting, a fronte del conferimento di una quota rappresentativa del 49% del capitale sociale di Rhei, di cui Neosperience già detiene il 51%.Rhei è una società nota in Italia per essere partner di riferimento di HubSpot, una delle piattaforme CRM di maggior successo al mondo. L’integrazione delle soluzioni di Rhei basate su HubSpot con Neosperience Cloud, è ormai stata “sperimentata con successo con numerosi progetti e clienti, rafforzando l’offerta di Neosperience e dando vita alla prima proposta di CRM empatico al mondo”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, DBRS Morningstar conferma BBB e trend Stabile

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha confermato i rating di Intesa Sanpaolo, tra cui il Long-Term Issuer Rating a BBB (high) e lo Short-Term Issuer Rating a R-1 (low). Il trend su tutti i rating è Stabile.La conferma dei rating e del trend Stabile tiene conto del franchise leader in Italia, supportato dal suo modello di business diversificato e dal solido profilo reddituale, si legge in una nota. Inoltre, DBRS Morningstar considera il solido profilo di finanziamento, la solida posizione patrimoniale, nonché il notevole miglioramento che Intesa Sanpaolo ha ottenuto con il suo profilo di rischio nonostante le sfide poste dalla pandemia e l’esposizione alla Russia.Inoltre, Intesa Sanpaolo ha ridotto la sua esposizione verso la Russia dal primo trimestre del 2022, raggiungendo un livello basso nel primo trimestre del 2023, e qualsiasi potenziale ulteriore impatto diretto sarebbe trascurabile. Alcune pressioni sui financials della banca potrebbero sorgere nel medio-lungo termine secondo DBRS Morningstar, data l’incertezza nel contesto economico derivante principalmente da pressioni inflazionistiche elevate e persistenti, tassi di interesse in aumento e crescita economica lenta. Secondo DBRS Morningstar, tuttavia, la banca dispone di “solidi cuscinetti” derivanti dalla sua adeguata capitalizzazione, buona redditività e solida liquidità che potrebbero attutire le potenziali pressioni.(Foto: © Roman Babakin/123RF) LEGGI TUTTO

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    First Capital, assemblea approva bilancio e dividendo. Eletto il CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 e deliberato di destinare l’utile d’esercizio, pari a 2.295.849 euro, per 139.091 euro a Riserva Legale e per 2.156.758 euro a Riserva Straordinaria.È stata inoltre deliberata la distribuzione di un dividendo da erogarsi: in contanti, nella misura di 0,35 euro lordi per ciascuna delle azioni aventi diritto utilizzando riserve di utili, per un ammontare complessivo di circa 972.000 euro; e tramite l’assegnazione gratuita di azioni proprie, nel rapporto di n. 1 azione ogni n. 75 azioni First Capital detenute, per complessive massime 37.004 azioni ordinarie, corrispondenti al 1,28% del capitale.Il dividendo, sia per la parte in contanti sia per la parte in azioni, sarà messo in pagamento in data 14 giugno 2023, ad avvenuto stacco della cedola n. 7 in data 12 giugno 2023 (record date: 13 giugno 2023).L’assemblea ha anche nominato il consiglio di amministrazione, composto da 7 membri, per il triennio 2023-2025. Sulla base dell’unica lista presentata, sono stati nominati: Vincenzo Polidoro, Marco Di Lorenzo, Renzo Torchiani, Andrea Manganelli, Sandro Torchiani, Marina Balzano (indipendente) e Marco Maria Fumagalli (indipendente).Il CdA, riunitosi immediatamente dopo la seduta assembleare, ha confermato la carica di presidente a Marco Maria Fumagalli.(Foto: Photo by Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BCE, Knot: almeno altri due rialzi tassi, attese per tagli sono troppo ottimistiche

    (Teleborsa) – “Penso che avremo ancora bisogno di ulteriori aumenti dei tassi a giugno e luglio, mi pare improbabile che nel frattempo i nuovi dati in arrivo cambino drasticamente. Sono convinto che la nostra analisi indicherà la necessità di almeno altri due rialzi di 25 punti base. Ma sono totalmente aperto su ciò che accadrà dopo l’estate. È troppo presto per dirlo”. Lo ha detto Klaas Knot, presidente della Banca dei Paesi Bassi e membro del Consiglio direttivo della BCE, in un’intervista a una serie di quotidiani europei, tra cui il Corriere della Sera.A una domanda su quanto i tassi rimarranno elevati, ha risposto che “le attese di mercato di tagli ai tassi sono eccessivamente ottimistiche”, in quanto l’inflazione sottostante è più persistente di quanto la BCE si aspettava. “Penso che quando avremo raggiunto il picco dei tassi, dovremo rimanerci per un periodo di tempo piuttosto significativo”, ha aggiunto.Per quanto riguarda l’andamento dell’economia, Knot ritiene che l’Eurozona avrà “bassa crescita nel 2023 e forse anche nel 2024” e ha sottolineato che l’inflazione sottostante è oggi “la nostra principale preoccupazione e non dà ancora segni di diminuire, soprattutto nei servizi”. “Il picco dell’inflazione complessiva è chiaramente superato, ma per l’inflazione sottostante non siamo sicuri che lo abbiamo già raggiunto – ha spiegato – Come responsabili della politica monetaria, dobbiamo essere certi che ci sia un calo significativo dell’inflazione sottostante”. LEGGI TUTTO