7 Marzo 2024

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    Mercato immobiliare, Agenzia delle Entrate: netto calo nel 2023 (-10%), frena la richiesta di mutui

    (Teleborsa) – Il mercatoimmobiliare italiano ha registrato un netto calo nel 2023. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate il settore residenziale ha chiuso l’anno con quasi 710 mila abitazioni compravendute, con una riduzione complessiva di quasi il 10% rispetto al 2022. Il documento ha poi sottolineato che il mercato delle abitazioni in Italia ha mostrato tassi tendenziali negativi in tutti i trimestri del 2023, ma nel quarto, con poco più di 200 mila abitazioni compravendute, il calo si è fermato al 3,3% (contro il drastico ridimensionamento di oltre il 10% nel terzo trimestre). L’aumento dei tassi di interesse ha frenato la richiesta di mutui al punto che nel quarto trimestre dello scorso anno la quota di abitazioni acquistate ricorrendo a un prestito è scesa abbondantemente sotto il 40% (al 37%), per la prima volta dal 2021. Tra ottobre e dicembre, si legge nel documento, “registra una decisa diminuzione il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, per la prima volta, dal 2021, al di sotto del 40%. Il tasso medio di interesse, stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo, raggiunge il 4,51%, di nuovo in aumento dopo la lieve diminuzione registrata nel trimestre precedente. Il capitale di debito, sempre riferito a quanto contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni, ammonta a circa 9,3 miliardi di euro, circa 2,3 miliardi di euro in meno dell’omologo trimestre del 2022”. Gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione rappresentano poco più del 9% del totale, quota ancora in crescita nel quarto trimestre 2023. Nelle grandi città, i tassi tendenziali, seppure tutti negativi anche in quest’ultimo trimestre dell’anno, rallentano la caduta. Roma e Firenze mostrano i cali maggiori, rispettivamente del -11% e del -8%. Per quanto riguarda le locazioni residenziali, prosegue l’Osservatorio, nel quarto trimestre del 2023 sono state prese in affitto poco più di 240 mila abitazioni, totalizzando 890 mila abitazioni locate nel 2023. Anche in quest’ultimo trimestre il numero di abitazioni locate è in diminuzione (-4,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo coinvolge tutti i segmenti di mercato esaminati, con le locazioni ordinarie di lungo periodo che si confermano il segmento in maggiore sofferenza, con un tasso di variazione tendenziale pari al -7,6%(Foto: © Fabio Balbi / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 56,94 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 56,94 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Scatta il regolamento Ue sui mercati digitali: gli obblighi per le “Big Tech”

    (Teleborsa) – A partire da oggi Apple, Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance, i sei gatekeeper designati dalla Commissione nel settembre 2023, dovranno rispettare integralmente tutti gli obblighi previsti dal regolamento sui mercatidigitali. È entrato infatti in vigore il Digital Markets Act (Dma), la normativa europea volta a garantire una maggiore concorrenza sui mercati digitali. “Scopo del regolamento sui mercati digitali è rendere i mercati digitali dell’UE più contendibili e più equi – ha spiegato in una nota la Commissione Ue –. Il regolamento stabilisce nuove norme per 10 servizi di piattaforma di base – ad esempio, i motori di ricerca, i mercati online, i negozi di applicazioni (app store) e la pubblicità e messaggistica online – e conferisce nuovi diritti alle imprese e agli utenti finali europei”.La Commissione ha fatto sapere che analizzerà scrupolosamente le relazioni di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci ai fini del conseguimento degli obiettivi dei pertinenti obblighi previsti dal regolamento sui mercati digitali. La valutazione della Commissione si baserà inoltre sui contributi dei portatori di interessi, che saranno raccolti anche nel contesto dei seminari sulla conformità, a cui i gatekeeper sono invitati per presentare le loro soluzioni. “La Commissione non esiterà ad adottare misure esecutive formali, utilizzando l’intero pacchetto di strumenti di cui dispone per dare piena attuazione al regolamento sui mercati digitali”, ha sottolineato l’esecutivo europeo.Qualora sospetti l’esistenza di una violazione del regolamento sui mercati digitali, la Commissione potrà avviare un procedimento per indagare sulla potenziale violazione. In caso di violazione, la Commissione può infliggere ammende per un importo che può arrivare fino al 10 % del fatturato mondiale totale dell’impresa, percentuale che può aumentare fino al 20 % in caso di recidiva. Inoltre, nell’eventualità di violazioni sistematiche, alla Commissione è conferito anche il potere di imporre misure correttive aggiuntive, quali l’obbligo per un gatekeeper di vendere un’impresa o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire altri servizi connessi all’inosservanza sistemica.”A partire da oggi, tutti i gatekeeper che abbiamo designato sei mesi fa dovranno ottemperare al regolamento sui mercati digitali. La nuova serie di norme che abbiamo messo a punto renderà i mercati online più aperti e contendibili, in modo che anche le piccole imprese innovative abbiano buone possibilità di affermarsi e prosperare. Anche in quanto consumatori, disporremo di un numero maggiore di opzioni accessibili online. Ciò cambierà profondamente il funzionamento dei mercati online e aprirà il mercato digitale, a vantaggio di tutti gli operatori e degli utenti europei”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza.”La giornata odierna rappresenta un punto di svolta per il nostro spazio digitale europeo – ha aggiunto Thierry Breton, commissario per il Mercato interno –. Il regolamento sui mercati digitali stabilisce obblighi precisi e la possibilità di sanzionare le grandi piattaforme online in caso di inosservanza. Da mesi stiamo discutendo con i gatekeeper per aiutarli a conformarsi alle nuove disposizioni. E possiamo già constatare i primi cambiamenti sul mercato: i concorrenti possono creare app store alternativi e gli utenti europei possono esercitare un maggiore controllo sui loro dati e scegliere opzioni che erano impossibili in precedenza, a causa delle impostazioni predefinite. Le imprese che risultano inadempienti saranno soggette a sanzioni severe, tra cui, in ultima istanza, la disaggregazione”. LEGGI TUTTO

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    Pirelli, BofA conferma Buy: espansione margini a medio termine

    (Teleborsa) – Bank of America (BofA) ha confermato raccomandazione (Buy) e target price (6,10 euro per azione) sul titolo Pirelli, produttore italiano di pneumatici che fa parte del FTSE MIB, spiegando che la guidance per il 2024 e il target aggiornato per il 2025 sono sostanzialmente in linea con il consensus, ma “a nostro avviso includono ipotesi prudenti su costi e cambi”.Viene sottolineato che Pirelli ha dimostrato resilienza nel 2023, espandendo i profitti in condizioni di mercato difficili. La sua strategia ad alto valore continua a dare i suoi frutti ed è probabile che favorisca un’ulteriore espansione dei margini a medio termine.”Riteniamo che la maggiore esposizione relativa di Pirelli ai veicoli elettrici e agli pneumatici di alto valore, e una base di clienti più resiliente (nelle auto di prestigio e premium) siano elementi chiave che dovrebbero giustificare un premio – si legge nella ricerca – L’elevato indebitamento netto, che in precedenza sminuiva l’opportunità di investimento, è un fattore meno importante e dovrebbe scendere ulteriormente a 1,9 miliardi di euro nel FY24E con ND/EBITDA a circa 1,3x”. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA: stoccaggi in calo di 40 BCF quasi in linea con consensus

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 23 febbraio 2024 sono risultati in calo di 40 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela quasi in linea con il consensus (-42 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 96 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.334 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 13,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.054) e in crescita del 30,9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.783 BCF. LEGGI TUTTO

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    TIM, Calaza: piano impegnativo ma ce la faremo, penseremo a dividendi

    (Teleborsa) – Il piano che TIM presenta oggi non “hockey stick” o “backloaded” (cioè che concentra in gran parte le misure alla fine del periodo, ndr), “è un piano impegnativo, ma sappiamo che se ci mettiamo il nostro solito sforzo ce la faremo; anche perché è estremamente importante mantenere e avere la fiducia degli stakeholder, e continuare a raggiungere quello che promettiamo”. Lo ha affermato il CFO di TIM, Adrian Calaza, durante la presentazione agli analisti del Piano 2024-26 senza la rete (NetCo).”Crediamo che i numeri ci consentano di pensare a una remunerazione per gli azionisti, è una cosa su cui rifletteremo nel 2024, è l’obiettivo di ogni società e non lo abbiamo fatto per alcuni anni”, ha sottolineato. “Probabilmente è presto per discutere ora di dividendi, ma in questi anni dovremo farlo”, ha aggiunto in un altro passaggio, spostando annunci più precisi al piano 2025-2027.”La società genererà cash in questi tre anni anni, con un andamento negativo nel 2024 e positivo nel 2025 e 2026″, ha evidenziato, impostando gran parte della sua presentazione come risposta ai dubbi degli analisti, che si sono concretizzati nel crollo del titolo della seduta odierna.”Probabilmente un primo dubbio è stato accade nel 2024 – ha detto Calaza – Chiaramente nel 2024 continueremo a essere una società integrata, almeno per la prima parte dell’anno, e con tutto quello che questo comporta”. Il closing dell’operazione speciale sarà “probabilmente sarà tra giugno e agosto” e quindi “continueremo a gestire il gruppo per come è adesso fino a questa data”. LEGGI TUTTO

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    TIM Brasil, Griselli: leader per dividend yield, aumentiamo distribuzione ad azionisti

    (Teleborsa) – “TIM Brasil si sta godendo il nuovo contesto, mantenendo le promesse fatte al mercato e sovra-performando i concorrenti dell’America Latina”. Lo ha affermato il CEO di TIM Brasil, Alberto Griselli, durante la presentazione agli analisti del Piano 2024-26 senza la rete (NetCo).Griselli ha sottolineato che la controllata del gruppo di telecomunicazioni italiano sta ottenendo “risultati superiori a tutti i concorrenti”, con il 2023 che ha superato le attese, grazie a una crescita più rapida dei ricavi dei ricavi e dei servizi, una crescita dell’EBITDA più rapida e margine più elevato.Secondo il manager, “il mercato della telefonia mobile brasiliano è più sano che mai e supporta una strategia “more for more”. In particolare, ha citato il fatto che “la percezione della qualità è il primo attributo utilizzato per scegliere un operatore di telefonia mobile, mentre anni fa era il prezzo a far cambiare idea ai consumatori”.TIM Brasil si aspetta quindi “una forte generazione di cassa, che rafforza la nostra salute finanziaria e il controllo dei costi, consentendo rendimenti più elevati per gli azionisti e aprendo la strada a nuove possibilità”.Inoltre, oggi l’azienda ha compiuto “un altro passo nella continua evoluzione della remunerazione dei nostri azionisti, che porterà a una distribuzione di circa circa 12 miliardi di real brasiliani nei prossimi 3 anni, raddoppiando la distribuzione rispetto agli ultimi tre anni e confermandoci tra i principali operatori per dividend yield dell’America Latina”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, per l’intero 2023 distribuisce 110 milioni di euro di dividendi

    (Teleborsa) – Il CdA di Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, ha approvato il Progetto di Bilancio d’esercizio e il Bilancio consolidato 2023, confermando i risultati preliminari al 31 dicembre 2023 già approvati dal Consiglio e resi noti al mercato lo scorso 8 febbraio 2024.L’esercizio 2023 di Banca Ifis ha registrato, al netto della PPA, un nuovo massimo storico per l’utile netto della Capogruppo che risulta in crescita del 13,5% a 160,1 milioni di euro, raggiungendo di fatto, con un anno di anticipo, i target inizialmente previsti per l’esercizio 2024 dal Piano Industriale per il triennio 2022-24.Il board ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un saldo del dividendo per l’esercizio 2023 di circa 47 milioni di euro, pari a 0,90 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione. Tale saldo del dividendo 2023, ove approvato dall’Assemblea, verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai primi 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l’intero 2023, la Banca prevede di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno. LEGGI TUTTO