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    Mimit, Urso approva Accordo di sviluppo di oltre 27 milioni con Tino Prosciutti

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato la stipula di un Accordo di sviluppo relativo a un investimento di oltre 27 milioni di euro con Tino Prosciutti, prosciuttificio del Parmense presieduto dall’attuale presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che ne ha preso la guida dopo la morte del suocero, il fondatore, Lanfranco Fiandri. L’accordo – fa sapere il Mimit in una nota – prevede la realizzazione di un nuovo stabilimento industriale a Calestano (PR) dotato di impianti all’avanguardia per la lavorazione della carne e di tutti i criteri necessari per ottenere l’ammissione al Consorzio dei produttori di Prosciutto di Parma DOP.Il programma di sviluppo, presentato il 15 aprile 2022 dall’azienda – specializzata nel settore della lavorazione e della produzione del prosciutto crudo destinato principalmente ai grossisti e al canale HO.RE.CA. e in nuovi prodotti per l’industria dei salumi – prevede un incremento occupazionale di circa 70 lavoratori a tempo pieno o con contratto di somministrazione, e avrà un effetto positivo sulla filiera di riferimento, anche in considerazione degli oltre 360 fornitori dell’azienda localizzati prevalentemente in Italia.Grazie ai criteri strutturali tecnologicamente avanzati, il nuovo stabilimento, che andrà ad affiancarsi agli altri tre dell’azienda, potrà ottenere le certificazioni rispondenti alle normative per l’export negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, con un potenziale di crescita del fatturato derivante dai mercati esteri del +23%.Il Ministero, in considerazione dello sviluppo tecnologico del processo produttivo proposto dall’azienda, in linea con il modello “Industria 4.0” e dell’efficientamento energetico del ciclo produttivo, al fine di favorire la competitività dell’impresa e dell’intera filiera, nonché di rafforzare la struttura produttiva del territorio di riferimento, – spiega la nota – sosterrà l’investimento con la concessione di 9.984.650 euro di agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto.L’accordo sarà gestito da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’eventuale l’ammissione alle agevolazioni. LEGGI TUTTO

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    Cina apre indagine antisussidi su prodotti lattiero-caseari importati dall’UE

    (Teleborsa) – Il Ministero del Commercio cinese ha deciso di avviare un’indagine compensativa sui prodotti lattiero-caseari importati dall’UE a partire dal 21 agosto 2024, dopo una richiesta della China Dairy Association e della China Dairy Industry Association. Tra i prodotti lattiero-caseari oggetto del provvedimento vengono citati specificamente formaggio fresco (compresa la ricotta) e cagliata, formaggio fuso (anche grattugiato o in polvere), formaggio erborinato e altri formaggi a pasta dura.L’annuncio arriva dopo che ieri l’Unione europea ha confermato l’intenzione di imporre una sovrattassa di cinque anni sulle auto elettriche provenienti dalla Cina, comprese quelle prodotte da Tesla.Nella domanda presentata, i richiedenti hanno affermato che l’UE e i governi dei suoi Stati membri hanno fornito un totale di 20 progetti di sovvenzione alle industrie lattiero-casearie legate all’UE. Per quanto riguarda l’Italia sono citati due casi: sussidi all’assicurazione del bestiame e sovvenzioni alla logistica lattiero-casearia.Le parti interessate e i governi dei paesi interessati devono registrarsi presso l’Ufficio indagini e rimedi commerciali del Ministero del commercio per partecipare a questa indagine compensativa entro 20 giorni.L’indagine inizia oggi, il 21 agosto 2024, e dovrebbe essere completata prima del 21 agosto 2025. Può essere prorogata per sei mesi in circostanze speciali.Il Ministero del Commercio può utilizzare questionari, campionamenti, audizioni, ispezioni in loco, ecc. per conoscere la situazione dalle parti interessate e dai governi dei paesi interessati, e condurre indagini. LEGGI TUTTO

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    Mars acquisisce Kellanova in un’operazione da 36 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Mars, multinazionale statunitense del settore agroalimentare che produce dolciumi, altri generi alimentari e cibo per animali, ha stipulato un accordo definitivo in base al quale acquisirà Kellanova, azienda attiva nel settore degli snack, cereali e noodles, alimenti vegetali e cibi surgelati, per 83,50 dollari ad azione in contanti, per un corrispettivo totale di 35,9 miliardi di dollari, inclusa la leva finanziaria netta presunta.Il prezzo della transazione rappresenta un premio di circa il 44% rispetto al prezzo medio ponderato per volume di 30 giorni di negoziazione non influenzato di Kellanova e un premio di circa il 33% rispetto al massimo di 52 settimane non influenzato di Kellanova al 2 agosto 2024. Il corrispettivo totale rappresenta un multiplo di acquisizione di 16,4x EBITDA rettificato LTM al 29 giugno 2024.Kellanova ha marchi di snack iconici tra cui Pringles, Cheez-It, Pop-Tarts, Rice Krispies Treats, NutriGrain e RXBAR, oltre a marchi alimentari rinomati tra cui Kellogg’s (internazionale), Eggo e MorningStar Farms. Kellanova ha registrato nel 2023 vendite nette per oltre 13 miliardi di dollari, con una presenza in 180 mercati e circa 23.000 dipendenti.Il portafoglio di Kellanova integra il portafoglio Mars esistente, che include marchi di snack e dolciumi da miliardi di dollari come SNICKERS, M&M’S, TWIX, DOVE ed EXTRA, oltre a KIND e Nature’s Bakery. Mars ha anche 10 marchi per la cura degli animali domestici con oltre 1 miliardo di dollari di vendite, tra cui ROYAL CANIN, VCA, PEDIGREE, BANFIELD, WHISKAS, BLUEPEARL, CESAR, SHEBA, ANICURA e IAMS. Con oltre 150.000 associati nelle sue attività Petcare, Snacking e Food, Mars ha avuto vendite nette nel 2023 per oltre 50 miliardi di dollari.”Accogliendo il portafoglio di marchi globali in crescita di Kellanova, abbiamo una sostanziale opportunità per Mars di sviluppare ulteriormente un’attività di snack sostenibile adatta al futuro – ha commentato Poul Weihrauch, CEO di Mars – Onoreremo l’eredità e l’innovazione dietro gli incredibili marchi di snack e food di Kellanova, combinando i nostri rispettivi punti di forza per offrire più scelta e innovazione a consumatori e clienti. Abbiamo un enorme rispetto per la leggendaria eredità che Kellanova ha costruito e non vediamo l’ora di accogliere il team Kellanova”. LEGGI TUTTO

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    La Doria acquista ramo d’azienda Pastificio Di Martino e diventa produttore di pasta secca

    (Teleborsa) – La Doria, colosso italiano della produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, ha sottoscritto un accordo condizionato per l’acquisizione del ramo d’azienda detenuto da Pastificio di Martino Gaetano e F.lli S.p.A. dedicato alla produzione e commercializzazione di pasta secca private label e la quota, pari al 13%, detenuta da Pastificio Di Martino in LDH (La Doria) Ltd, società controllata da La Doria.L’operazione prevede, tra l’altro, la stipula di accordi commerciali tra il Gruppo La Doria (la cui maggioranza è detenuta da Investindustrial) e Pastificio Di Martino, nonché l’acquisto da parte di quest’ultima di una partecipazione di minoranza nella holding di controllo del Gruppo La Doria.Inoltre, Giuseppe Di Martino assumerà il ruolo di “key pasta advisor” per il Gruppo La Doria, apportando la sua profonda esperienza nel settore della pasta.La business unit del Pastificio Di Martino dedicata alla produzione e commercializzazione di pasta secca private label ha registrato, nel 2023, ricavi pari a 108 milioni di euro e ha prodotto 107 mila tonnellate di pasta secca. LEGGI TUTTO

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    Vino, nel 1° semestre -4,3% nei carrelli di Usa, UK e Germania

    (Teleborsa) – Rallentano ancora le vendite di vino nei 3 principali mercati della domanda mondiale, come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Nielsen-IQ. Il saldo complessivo del primo semestre nella Grande distribuzione di Usa, Regno Unito e Germania segna un tendenziale dei volumi commercializzati a -4,3%, per un valore a 13,9 miliardi di euro (-1,5%). Per l’Italia il risultato tra gli scaffali è invece stabile ma non per questo soddisfacente, con volumi a +0,1% e un controvalore, ancora condizionato dall’inflazione, di 2,3 miliardi di euro (+0,9%). Rispetto a marzo, l’Osservatorio rileva una situazione peggiorativa accusata un po’ ovunque per effetto di un secondo trimestre in picchiata (volumi a -4,3%) e un conseguente calo nel semestre della domanda di vino tricolore negli Usa (-2,1%), in Uk (-1,5%) ma non in Germania(+2,7%), sostenuta in maniera decisiva solo dai frizzanti a basso costo. Al netto della crescita della tipologia frizzanti sulla piazza tedesca, il saldo del vino italiano nei 3 Paesi segnerebbe una contrazione dell’1,6%.”La maggior versatilità delle nostre produzioni – dichiara il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi – ci ha permesso fare meglio dei competitor, ma la riduzione dei consumi si fa sempre più evidente. A un vigneto moderno vanno corrisposte scelte manageriali altrettanto attuali: il futuro prossimo del vino italiano dovrà necessariamente passare dal contingentamento delle rese e da una analisi più puntuale dei mercati e dei consumatori, mai così fluidi come oggi”.Negli Usa – 973 milioni di euro le vendite tricolori – al -4,4% dei fermi-frizzanti (-2,5% in termini di valore) si contrappongono i soliti spumanti che, sull’onda del primo trimestre, rimangono in luce verde (+2,8%). E se nel carrello della spesa statunitense ogni quattro bottiglie di vino italiano una è di Prosecco (+4,3%), tra gli inglesi l’incidenza sale al 33%. Ma il pesante stop del secondo trimestre ha condizionato il parziale Uk di metà anno, sia nelle vendite di spumanti (-0,4% volume e -4,7% valore), sia dei fermi (-2,2% volume e +5,2% valore), per un complessivo di 845 milioni di euro. Sul mercato tedesco, l’Italia limita i danni di un mercato altrimenti asfittico grazie all’exploit dei “frizzantini” (+23,3% volume e +14,6% valore), complice un prezzo medio da “saldi”: 3,63 euro/litro (-7% il prezzo medio). LEGGI TUTTO

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    La Doria acquisisce Clas per crescere nei sughi pronti

    (Teleborsa) – La Doria, colosso italiano della produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, ha sottoscritto con il fondo di private equity Equinox (titolare di una partecipazione del 90%) e Cominter (partecipazione del 10%) un contratto per l’acquisizione del 100% del capitale di Clas, azienda attiva nella produzione di sughi e pesti ambient per i principali marchi dell’industria e le principali insegne della Grande Distribuzione Organizzata in Italia e all’estero.Fondata nel 1989 a Chiusanico (Imperia), nel 2023 Clas ha generato un fatturato di oltre 75 milioni di euro. Il portafoglio prodotti dell’azienda si compone della categoria pesti lavorati con basilico 100% italiano che nel 2023 ha rappresentato quasi il 90% dei ricavi, di sughi pronti per pasta (8%) e altri condimenti vari.Clas, che gestisce un sito produttivo a Chiusanico e conta quasi 150 dipendenti (tra assunti a tempo indeterminato e stagionali) vanta una consolidata presenza commerciale all’estero, principalmente in Germania, Francia e Regno Unito, con le vendite internazionali che rappresentano circa il 90% del totale e una produzione complessiva di quasi 90 milioni di vasi nel 2023. I ricavi dell’azienda sono equamente divisi tra Private label e co-packing.”Siamo estremamente felici di annunciare l’acquisizione di Clas, che rappresenta un passo significativo nella strategia di espansione in settori sinergici e strategici per la nostra crescita”, ha commentato Antonio Ferraioli, CEO e Presidente del Gruppo La Doria.Il perfezionamento dell’operazione, di cui non sono stati forniti i dettagli finanziari, è atteso entro la fine del mese di settembre 2024. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, accordo con Consorzio Fonteverde per credito ad aziende agricole

    (Teleborsa) – UniCredit e Consorzio Fonteverde hanno sottoscritto un nuovo accordo per facilitare l’accesso al credito e rafforzare le potenzialità di sviluppo delle aziende associate.Il Consorzio Fonteverde aggrega diverse aziende agricole che operano nel territorio delle province di Ragusa e Siracusa. I soci produttori del Consorzio gestiscono circa 900,00 ha di terreni ubicati in due province della Sicilia sud-orientale: 55% delle superfici nel ragusano, 45% nel siracusano, zone dell’isola fortemente vocate alle coltivazioni ortofrutticole. I prodotti coltivati dai soci produttori (carote, zucchine, peperoni, melone, patate, pomodori, uva, arance, etc.), vengono conferiti al Consorzio che si occupa delle fasi di selezione, confezionamento e commercializzazione con l’obiettivo di assicurare agli associati la migliore redditività.UniCredit con la terza edizione di “UniCredit per l’Italia”, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro, di cui un plafond di 1 miliardo di euro è dedicato al settore Agribusiness, si è impegnata a rinnovare la gamma di strumenti di sostegno per il settore.”L’accordo con il Consorzio Fonteverde conferma la nostra attenzione al comparto agroalimentare – ha commentato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – Abbiamo rafforzato la nostra rete commerciale con la presenza di gestori e specialisti Agribusiness dislocati in tutta la regione e ci impegniamo ad offrire soluzioni su misura per le specifiche esigenze delle imprese, contribuendo così allo sviluppo del settore”. LEGGI TUTTO

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    B.F. valorizza fino al 49% della controllata BF International

    (Teleborsa) – Il CdA di B.F., holding quotata su Euronext Milan e attiva nel settore agroindustriale, ha deliberato di approvare la complessiva operazione di valorizzazione della controllata BF International mediante l’ingresso nel capitale sociale della medesima di nuovi investitori, fino ad un massimo del 49% del capitale sociale.In particolare, si prevede che l’ingresso dei nuovi investitori possa avvenire mediante l’acquisto di azioni ordinarie detenute da BF ovvero la sottoscrizione di aumenti di capitale riservati di BF International sulla base di una valorizzazione delle partecipazioni in BF International costante per i vari potenziali investitori, ovvero di un prezzo di acquisto/sottoscrizione minimo di 7,1248 euro.Rientrano nella complessiva operazione di valorizzazione di BF International le seguenti iniziative: l’ingresso nel capitale sociale di BF International di SIMEST e del Fondo Unico di Venture Capital gestito da SIMEST; l’ingresso di Inarcassa – Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti; l’ingresso di Quinto Giro Investimenti Srl.A seguito della delibera assunta in data odierna dal CdA, è stata anche eseguita l’operazione di ingresso nel capitale sociale di BF International di Dompé Holdings, già azionista di B.F. con una quota pari al 24,98% del capitale sociale, avvenuta mediante l’acquisto da BF di 2.807.096 azioni ordinarie di BF International al corrispettivo unitario di 7,1248 euro e complessivo di 19.999.997,58 euro.Per l’operazione di valorizzazione di BF International, il Gruppo BF è stato assistito da Intesa Sanpaolo in qualità di Sole Financial Advisor. LEGGI TUTTO