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    S&P riporta rating Grecia a livello investment grade

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha riportato il rating della Grecia a un livello investment grade. Si tratta della prima mossa di questo tipo da parte di una delle tre grandi agenzia di rating da quando il paese è stato scosso da una crisi del debito più di dieci anni fa. La decisione di venerdì sera colloca la Grecia a “BBB-” con outlook “stabile”. Il ritorno a un livello investment grade era già stata sancito da alcune agenzie di rating minori: la giapponese Rating and Investment Information, la tedesca Scope Ratings e la canadese DBRS Morningstar.”Il significativo consolidamento di bilancio ha posto la traiettoria fiscale della Grecia su un percorso di deciso miglioramento”, ha affermato S&P in una nota, aggiungendo che “supportato da una ripresa economica molto rapida, il governo greco è stato in grado di superare regolarmente i propri obiettivi di bilancio nonostante il graduale aumento dei trasferimenti sociali”.La Grecia deve avere un minimo di BBB- o equivalente da due delle tre principali società di rating per essere riammessa negli indici obbligazionari investment-grade-only. LEGGI TUTTO

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    Webuild, MSCI incrementa il rating ESG ad “AA”

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha ottenuto il rating “AA” (leader) nella valutazione di MSCI ESG Ratings, tra le principali società di rating ESG (Environmental, Social, Governance) a livello globale, registrando uno scatto in avanti, rispetto al precedente “A”.A guidare l’upgrade del rating 2023 – si legge in una nota – sono state essenzialmente le performance del Gruppo in ambito Health & Safety (Salute e Sicurezza), la governance e l’elevata focalizzazione del Gruppo su opportunità legate all’utilizzo di tecnologie clean, con un maggiore impegno nei settori clean water e green buildings.MSCI ESG Research ha in particolare premiato l’impegno del Gruppo nel garantire migliori condizioni di salute e sicurezza, evidenziando anche gli obiettivi raggiunti nel 2022 e la significativa riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni (LTIFR). Nel 2022, questo indice ha registrato un -41% rispetto alla baseline del 2017, superiore al target prefissato per l’anno. Per MSCI ESG Research, Webuild è “leader rispetto alla maggior parte dei peers su scala globale in materia di corporate governance”. Le pratiche di governance adottate da Webuild sono, infatti, ben allineate con gli interessi degli azionisti, e viene riconosciuta in particolare la grande attenzione all’indipendenza dei membri del CdA. LEGGI TUTTO

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    Sanofi, Fitch prevede di ritirare rating per ragioni commerciali

    (Teleborsa) – Fitch Ratings prevede di ritirare i rating su Sanofi, gruppo farmaceutico francese, e sulle sue emissioni di debito “per ragioni commerciali”.Il ritiro previsto avverrà tra circa 30 giorni a partire da oggi. Fitch continuerà a mantenere la copertura di Sanofi prima del ritiro.Fitch si riserva il diritto, a sua esclusiva discrezione, di ritirare o mantenere qualsiasi rating in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo ritenga sufficiente, si legge in una nota, dove viene aggiunto che Fitch può scegliere di mantenere la copertura in base al feedback degli investitori e che Fitch fornirà rating solo laddove disponga di informazioni sufficienti per valutare l’emittente o la transazione. LEGGI TUTTO

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    Fedrigoni, Moody’s conferma rating B2 con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long term corporate family rating (CFR) di Fedrigoni a un livello “B2” con outlook “stabile”.L’agenzia di rating ha scritto che, analogamente ai suoi concorrenti nel settore della carta, Fedrigoni ha assistito a un indebolimento delle prestazioni operative, guidato da un consistente modello di riduzione delle scorte e da pressioni inflazionistiche, con ricavi in calo del 10% su base annua a 971 milioni di euro nel primo semestre del 2023. La conferma del rating tiene conto del fatto che Fedrigoni è stata in grado di mitigare l’effetto negativo sulla redditività attraverso prezzi più alti e una ridotta capacità produttiva, beneficiando al contempo di minori costi della pasta di cellulosa che hanno portato a un margine EBITDA al 13,6%, rispetto al 14,5 % nel primo semestre 2022.Inoltre, Moody’s ha considerato la solida posizione di liquidità di Fedrigoni e l’assenza di importanti scadenze di debito a breve termine. Guardando al futuro, Moody’s prevede una stabilizzazione della domanda che, insieme alle misure del management per compensare le sfide del mercato, consentirà a Fedrigoni di rafforzare gradualmente i suoi principali parametri di credito.”Il rating è supportato principalmente dalle posizioni di leadership di mercato dell’azienda in una serie di nicchie premium strutturalmente in crescita, con marchi ben consolidati, che le consentono di operare con un livello di redditività che si confronta bene con quello della maggior parte degli altri produttori di carta – si legge nel rapporto di Moody’s – L’esposizione al settore dell’imballaggio e la buona diversificazione di clienti e prodotti in diversi settori riducono la ciclicità della performance operativa dell’azienda rispetto ad altri concorrenti”. LEGGI TUTTO

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    Credem, Fitch conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Credem a “BBB” con outlook stabile. Fitch ha inoltre confermato il Viability Rating (VR) di Credem a ‘bbb’. Gli analisti dell’agenzia scrivono che i rating di Credem riflettono principalmente la sua posizione di mercato come banca second-tier in Italia, sebbene il suo modello di business abbastanza diversificato e la qualità degli attivi superiore alla media abbiano portato a una generazione di utili più stabile rispetto alla maggior parte dei peer negli ultimi dieci anni.Inoltre, la banca emiliana ha tradizionalmente integrato le attività commerciali tradizionali con attività di gestione patrimoniale, assicurazioni e prestiti specializzati (factoring, leasing e credito al consumo), determinando un mix di ricavi più diversificato rispetto alla maggior parte delle banche nazionali di medie dimensioni.L’esposizione ai rischi di mercato viene descritta come gestibile e adeguatamente tenuta sotto controllo. Tuttavia, la sua propensione al rischio sovrano italiano è superiore a quella delle banche nazionali con rating simile, il che aumenta il rischio di concentrazione, sebbene il rischio di tasso di interesse sia ben gestito sul portafoglio obbligazionario della banca.Il rapporto crediti deteriorati di Credem, pari al 2,1% a fine giugno 2023, è tra i più bassi a livello nazionale e si confronta bene con le medie europee. Anche la copertura dei crediti deteriorati pari al 67% è adeguata. “Ci aspettiamo che la percentuale dei prestiti deteriorati aumenti leggermente nei prossimi due anni a causa del rallentamento economico e delle pressioni sull’accessibilità del debito, ma che rimanga ben al di sotto dei picchi passati e facilmente gestibile”, si legge nel report.Fitch crede che la redditività abbia raggiunto il picco ciclico. L’NII probabilmente diminuirà nei prossimi due anni poiché si prevede che i tassi di interesse di mercato diminuiranno mentre la remunerazione dei depositi, che è in ritardo rispetto ai tassi di mercato, probabilmente aumenterà leggermente. La redditività di Credem dovrebbe comunque stabilizzarsi su livelli strutturalmente superiori a quelli dell’ultimo decennio e continuare ad essere sostenuta dalla diversificazione delle attività della banca, purché i tassi di interesse rimangano stabilmente al di sopra dei minimi storici. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, DBRS conferma rating BBB con trend stabile

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha confermato i rating di Banco BPM, tra cui il Long-Term Issuer Rating a “BBB”, con il trend che rimane “Stabile”. La conferma dei rating e del trend tiene conto del franchise ben consolidato della banca in Italia, con solide posizioni nelle regioni ricche del Nord Italia, rafforzato dalle misure in corso per razionalizzare la struttura operativa e lo sviluppo della digitalizzazione e delle attività fee-driven, come la bancassicurazione. DBRS Morningstar ritiene che quest’ultima consenta alla banca di diversificare ulteriormente il proprio mix di business e rafforzare la creazione di valore. DBRS Morningstar rileva inoltre i continui progressi compiuti dalla banca nel miglioramento della qualità degli attivi, favorendo la significativa riduzione del rischio intrapresa da Banco BPM sin dalla sua creazione nel 2017. Secondo DBRS Morningstar, ciò la aiuterà a mitigare le implicazioni negative attese per la qualità degli attivi a causa a tassi di interesse più elevati, inflazione elevata e prospettive economiche più deboli. I rating continuano inoltre a essere sostenuti dal solido profilo di finanziamento e liquidità, nonché dalla solida posizione patrimoniale, guidata dalla generazione ricorrente di capitale e dall’accesso regolare ai mercati wholesale.La conferma riflette anche il miglioramento della redditività di Banco BPM, che è stato principalmente guidato da tassi di interesse più elevati che hanno incrementato il margine di interesse, dal costo del rischio contenuto e da una base di costi controllata. Tuttavia, DBRS Morningstar tiene conto del fatto che il costo del rischio della banca rimane superiore alla media europea e ci si può aspettare un peggioramento nei trimestri futuri. Inoltre, DBRS Morningstar prevede che il NII si normalizzerà nel 2023, sebbene anche i ricavi di Banco BPM dovrebbero beneficiare in futuro di commissioni più elevate grazie alla maggiore diversificazione del business. Infine, prevede che la tassa sulle entrate straordinarie delle banche italiane peserà sulla redditività. LEGGI TUTTO

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    CaixaBank, Standard Ethics assegna outlook positivo

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha assegnato un outlook “positivo” a CaixaBank, gruppo finanziario spagnolo che offre gestione di portafogli, consulenza sugli investimenti, assicurazioni e altri servizi bancari e finanziari. Il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “E+” è confermato. Si tratta del quarto notch su nove (nella fascia “Low”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.La banca spagnola appare seguire con costanza la rotta per l’allineamento alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità: adotta un modello di gestione dei rischi adeguato, policy ESG ed una rendicontazione extra-finanziaria in linea con le buone pratiche. Residuano margini per il compimento della parità di genere all’interno del CdA estendendo così gli obbiettivi definiti dall’Equality Plan anche agli organi apicali. LEGGI TUTTO

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    Telefonica, Fitch conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Telefonica, compagnia di telecomunicazioni spagnola, a “BBB” con un outlook stabile.Il rating riflette la “forte posizione di mercato” dell’azienda nei principali mercati nazionali e internazionali. Sebbene abbia un margine di leva finanziaria limitato al suo rating attuale, la generazione di free cash flow pre-dividendo “probabilmente rimarrà solida e stabile nei prossimi tre o quattro anni”, nonostante la perdita di un importante contratto wholesale in Germania.Secondo Fitch, Telefonica mostrerà “una debole capacità organica di riduzione dell’indebitamento man mano che verranno ripresi i pagamenti integrali dei dividendi in contanti”.La generazione di FCF sarà supportata dal consolidamento del mercato nei mercati chiave, dallo “switch-off” del rame in Spagna, dalla continua ottimizzazione dei costi e dalla spesa in conto capitale potenzialmente inferiore alle previsioni. LEGGI TUTTO