13 Gennaio 2023

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    UE, Von der Leyen: “A gennaio prima tranche aiuti 2023 per Kiev”

    (Teleborsa) – “L’Ue sosterrà gli ucraini nella maniera da loro richiesta e per tutto il tempo necessario. La leadership svedese sarà vitale per preservare l’unità dell’Ue e per mantenere alta la pressione sulla Russia. In gennaio esborseremo la prima tranche del pacchetto da 18 miliardi di euro per il 2023”. È quanto ha sottolineato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa per l’avvio della presidenza svedese del semestre europeo a Kiruna. “Inoltre – ha aggiunto von der Leyen – ci stiamo preparando per la ricostruzione del Paese. Oggi è importante combinare il processo di ricostruzione con quello delle riforme e degli investimenti”.Per la presidente della Commissione UE, il processo di adesione all’Ue di Kiev deve essere fatto step by step. “L’Ucraina ha un’ambizione e una rapidità impressionanti. Per sostenere quel processo – ha detto von der Leyen – il collegio dei commissari visiterà il Paese all’inizio di febbraio, avremo un incontro tra il collegio e il governo. Sono circa 18-20 i punti a cui stiamo già lavorando. La visita sarà un modo per approfondire e intensificare i diversi argomenti che sono nella nostra agenda. Per noi è importante progredire con qualità, rapidità e ambizione insieme al governo ucraino, in modo che la relazione sull’allargamento rifletta tutto ciò. E questo ovviamente porta poi a decisioni speranzose e positive da parte del Consiglio”.Parlando della situazione energetica von der Leyen ha detto che “la Russia ha sfruttato la nostra dipendenza energetica, ha provato a ricattarci ma ha fallito: ha tagliato l’80% delle sue forniture di gas ma noi siamo stati capaci di compensare senza blackout. Tra le varie misure – ha ricordato – abbiamo introdotto il price cap al gas e aumentato i permessi per le rinnovabili: questo duro lavoro ha pagato e i prezzi del gas sono più bassi che prima dell’invasione russa in Ucraina”. La presidente della Commissione Ue ha annunciato una riforma del mercato elettrico in primavera. “Proporremmo la riforma del mercato dell’elettricità in primavera e avanzeremo sugli acquisti congiunti di energia – ha detto von der Leyen. A dicembre abbiamo avuto già un incontro con gli stakeholder”. La presidente della Commissione Ue ha, inoltre, confermato il suo impegno a rendere l’Europa attrattiva per gli investimenti. “In questi giorni – ha detto von der Leyen – stiamo lavorando con gli Usa in maniera intensa per ridurre gli effetti negativi dell’Inflaction Reduction Act. Ma è ancora più significativo il fatto che subiamo una concorrenza sleale dalla Cina. Noi vogliamo ribadire la nostra determinazione nel rendere l’Ue un continente che globalmente attrattivo per gli investimenti”.Von der Leyen ha parlato, infine, di soluzioni per mantenere l’industria high-tech in Europa. “I cambiamenti agli aiuti di Stato saranno temporanei e mirati, ma – ha detto la presidente della Commissione UE – dobbiamo anche trovare soluzioni per aiutare i settori più innovativi della nostra economia: vogliamo mantenere l’industria high-tech in Europa, ne abbiamo bisogno per la transizione verde”. LEGGI TUTTO

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    USA, Yellen: il tetto del debito sarà raggiunto il 19 gennaio

    (Teleborsa) – La segretaria del Tesoro statunitense Janet Yellen ha comunicato al Congresso che giovedì 19 gennaio 2023 gli Stati Uniti raggiungeranno il cosiddetto “tetto del debito”, ovvero la cifra massima di denaro che il governo può prendere in prestito per finanziare le proprie attività. Una volta raggiunto il limite, il Tesoro dovrà “iniziare ad adottare alcune misure straordinarie per evitare che gli Stati Uniti vengano meno ai propri obblighi”, ha detto l’economista in una lettera rivolta ai leader di Camera e SenatoSecondo Yellen, è fondamentale che il Congresso agisca tempestivamente per aumentare o sospendere il limite del debito. “Il mancato rispetto degli obblighi del governo causerebbe danni irreparabili all’economia statunitense, ai mezzi di sussistenza di tutti gli americani e alla stabilità finanziaria globale”, ha sottolineato. L’ex numero uno della FED ha ricordato che, in passato, anche le minacce che il governo degli Stati Uniti potesse non adempiere ai propri obblighi hanno causato danni reali, incluso l’unico declassamento del rating del credito nella storia degli Stati Uniti nel 2011.L’innalzamento o la sospensione del limite di indebitamento non autorizza nuovi impegni di spesa né comporta oneri per i contribuenti. Permette semplicemente al governo statunitense di finanziare gli obblighi legali esistenti che i Congressi e i presidenti di entrambi i partiti hanno assunto in passato.”Sebbene il Tesoro non sia attualmente in grado di fornire una stima di quanto tempo le misure straordinarie ci consentiranno di continuare a pagare gli obblighi del governo, è improbabile che la liquidità e le misure straordinarie si esauriscano prima dell’inizio di giugno”, ha affermato Yellen.Di solito, come è avvenuto in media più di una volta l’anno negli ultimi 50 anni, il Congresso trova un accordo per alzare il limite. LEGGI TUTTO

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    OPA Nice Footwear, 10.650 azioni in adesione nella prima settimana

    (Teleborsa) – Nella prima settimana dell’OPA su Nice Footwear, tra il 9 gennaio 2023 e il 13 gennaio 2023, sono state portate in adesione 10.650 azioni e 1.290 warrant. Si tratta dell’1,019% delle massime 1.045.449 azioni oggetto dell’offerta (oltre a massime 109.980 azioni di compendio, rivenienti dall’eventuale esercizio anticipato dei warrant nel periodo straordinario di esercizio).L’OPA su Nice Footwear, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nello sviluppo, produzione e distribuzione di scarpe per il tempo libero e lo sport, è iniziata il 9 gennaio e terminerà il 10 febbraio, salvo proroghe. LEGGI TUTTO

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    Covid, ECDC: “Variante Kraken presto dominante in Europa”

    (Teleborsa) – Dopo essersi ampiamente diffusa negli Stati Uniti, dove ha fatto la sua comparsa, la sottovariante di Omicron XBB.1.5 chiamata “Kraken” “nei prossimi uno o due mesi” potrebbe diventare dominante in Europa. È la previsione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che definisce “moderata” la possibilità che questo accada, pur rassicurando sul fatto che la gravità dell’infezione non sembra diversa dalle varianti Omicron già diffuse in precedenza, soprattutto per quanto riguarda persone in salute e vaccinate. Di fronte alla nuova diffusione del virus, a tre anni dalla sua comparsa sulla scena mondiale, l’OMS torna a consigliare l’uso della mascherina, in particolare negli spazi chiusi. Kraken rappresenta al momento l’82% dei casi di Covid negli Usa, e solo il 2,5% in Europa, ma si tratta della sottovariante più trasmissibile vista finora, ha riferito l’Organizzazione mondiale della Sanità. Ha sicuramente “un vantaggio di crescita”, ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica dell’Oms sul Covid, aggiungendo tuttavia che “nessun dato mostra che sia più nocivo in termini di malattia grave e decessi”.La situazione più grave resta intanto quella in Cina dove, secondo uno studio dell’Università di Pechino, l’11 gennaio i contagiati erano 900 milioni, pari a più di metà della popolazione del gigante asiatico. Un dato che potrebbe ancora schizzare in vista del Capodanno lunare del 23 gennaio dove si prevede che centinaia di milioni di persone viaggeranno per raggiungere le proprie famiglie per la festività. Pechino assicura che “non ci sono nuove varianti del virus” o “mutazioni significative” dei ceppi già noti, e i tamponi effettuati negli aeroporti italiani sui passeggeri provenienti dalla Cina sembrano confermarlo. In Italia i casi sono diminuiti del 38,2% e i decessi del 25,7%, secondo il bollettino del ministero della Salute. Scende anche l’incidenza con 143 contagiati ogni 100mila abitanti, rispetto ai 231 della settimana precedente. Così come cala il tasso di occupazione delle terapie intensive (da 3,2 a 3,1%) e nei reparti. Nessuna Regione né provincia autonoma inoltre è classificata a rischio, sette sono invece classificate a rischio moderato: si tratta di Basilicata, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Sicilia, Umbria. LEGGI TUTTO

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    Crypto.com taglia il 20% della forza lavoro dopo crollo fiducia settore

    (Teleborsa) – Crypto.com, nota società di scambio di criptovalute, ha annunciato il licenziamento del 20% della sua forza lavoro. Il motivo principale del nuovo round di tagli di posti di lavoro, ha spiegato Co-Founder e CEO Kris Marszalek, è la crisi del settore dei crypto-asset alimentata dal crollo dell’exchange FTX di Sam Bankman-Fried. “Mentre continuiamo a ottenere buoni risultati, crescendo fino a superare i 70 milioni di utenti in tutto il mondo e mantenendo un solido bilancio, abbiamo dovuto affrontare i venti contrari dell’economia e gli eventi imprevedibili del settore – si legge in una nota – Siamo cresciuti in modo ambizioso all’inizio del 2022, basandoci sul nostro incredibile slancio e allineandoci alla traiettoria del settore più ampio”.”Quella traiettoria è cambiata rapidamente con una confluenza di sviluppi economici negativi – è stato aggiunto – I licenziamenti che abbiamo effettuato lo scorso luglio ci hanno consentito di superare la recessione macroeconomica, ma non hanno tenuto conto del recente crollo di FTX, che ha danneggiato in modo significativo la fiducia nel settore”. LEGGI TUTTO

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    Commercio elettrico, ISTAT: “Tassi di ricorso all'e-commerce nettamente al di sotto della media Ue”

    (Teleborsa) – Nel 2022, il 55,3% della popolazione di 16-74 anni ha usato internet e ha fatto acquisti online (si tratta di oltre 24 milioni di persone). In in particolare, il 37,3% ha ordinato o comprato merci o servizi negli ultimi 3 mesi, il 12,0% nel corso dell’anno e il 6,0% più di un anno fa. È quanto rileva l’Istat in una nota in cui illustra l’evoluzione recente di alcuni indicatori relativi alla diffusione del commercio online tra gli individui, tratti dalle informazioni rilevate nel modulo sull’ “Uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione daparte delle famiglie e degli individui” all’interno dell’indagine annuale multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”.Come per l’uso di internet, l’Istat registra forti differenze legate all’età, al genere e al territorio. Il commercio online è infatti più diffuso tra le persone di 16-44 anni e tra gli uomini. Va sottolineato che tra i giovani di 16-24 anni il divario di genere si annulla, facendo registrare un vantaggio a favore delle donne.Rispetto al territorio, si conferma il gradiente Nord-Sud. Nel 2022, il 43,9% della popolazione residente nel Nord ha effettuato acquisti online negli ultimi 3 mesi, a fronte del 26,5% di quella residente nel Mezzogiorno. Tra il 2020 e il 2021 si è registrato un incremento di oltre 7 punti percentuali nel ricorso al commercio elettronico, grazie all’aumento degli utenti che hanno effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 3 mesi precedenti l’intervista (dal 31,4% nel 2020 al 39,8% nel 2021). Nell’ultimo anno si registra invece un sensibiledecremento sia per quanto riguarda l’indicatore complessivo (che passa dal 57,2% del 2021 al 55,3% del 2022) sia per quello riferito all’acquisto negli ultimi 3 mesi (37,3% nel 2022). Tale andamento – spiega l’Istituto – trova giustificazione con la fine del periodo direstrizione dovuto alla pandemia (andamento analogo si registra anche in altri paesi europei come Danimarca, Germania, Olanda e Francia).Nonostante i progressi registrati, i tassi di ricorso all’e-commerce sono ancora nettamente al di sotto della media Ue27, dove nel 2022 il 56,1% ha effettuato acquisti online negli ultimi 3 mesi. Questo ritardo è legato anche al ridotto livello di competenze digitali presente nel nostro Paese: nel 2021, in Italia, il 45,6% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede perlomeno competenze digitali di base, contro il 53,9% dell’Ue274.Oltre alla frequenza con cui i cittadini ricorrono al commercio elettronico, l’indagine rileva anche la tipologia di beni e servizi acquistati per uso privato via Internet negli ultimi 3 mesi: nel 2022, tra gli individui, è più diffuso l’acquisto di capi di abbigliamento, scarpe o accessori (22,5%), gli articoli per la casa, esclusi gli elettrodomestici (13,4%), i film o serie in streaming o download (9,9%), i prodottialimentari (9,3%) e quelli di cosmesi (9%).Il 73,3% degli utenti di internet che hanno fatto acquisti online negli ultimi 3 mesi dichiara di non aver riscontrato nessun problema durante l’acquisto. Tra gli utenti che hanno dichiarato di aver avuto qualche difficoltà (26,7%), la criticità maggiore è data dalla mancanza di rispetto dei tempi di consegna (13,5%); seguono le consegne mancate o erronee o merci difettose (5,6%); problemi tecnici sul web durante l’ordine o il pagamento via Internet vengono riferiti dal 4,3% degli utenti, mentre il 3,9% lamentadifficoltà nell’inoltrare reclami e/o risposte non soddisfacenti e il 3,7% di aver riscontrato difficoltà nel reperire informazioni sulle garanzie o altri diritti giuridici.Le imprese che hanno effettuato vendite online nel 2021 – Secondo la “Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese”, nel 2021 la percentuale di imprese con almeno 10 addetti che hanno effettuato vendite online continua ad essere contenuta (18,3%) rispetto alla media Ue27 (22,8%). Tra le grandi imprese, circa una su due ha effettuato vendite online(46,7%, rispetto al 44,1% della media Ue27), ma la quota scende al 16,7% per le imprese tra i 10-49 addetti (20,8% nell’Ue27). La propensione alla vendita online delle imprese era sensibilmente aumentata nel 2020 (dal 16,3% al 18,4%) per effettodelle difficoltà dovute alla pandemia. Nel 2021, il 15,5% delle imprese con almeno 10 addetti ha venduto via web, mentreil canale degli scambi elettronici di dati in un formato stabilito (EDI) – impiegato soprattutto nelle transazioni business-to-business (B2B) –, è stato utilizzato dal 4,4% delle imprese. Tra le imprese che hanno venduto usando il web, quelle che hanno avuto come clienti i consumatori privati sono l’86,1%. Nel 74,1% dei casi le imprese che vendono via web hanno usato siti web o app della propria impresa, mentre nel 62,1% dei casi sono stati utilizzati siti o app di intermediari (contro una media Ue27 rispettivamente dell’85,6% e 44,4%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street resta al palo dopo le trimestrali delle grandi banche

    (Teleborsa) – Dopo un avvio nettamente negativo, Wall Street migliora nel corso della seduta, con gli investitori che si trovano a valutare importanti indicazioni sull’andamento dell’economia dalle trimestrali dei colossi finanziari USA, i primi a comunicare i risultati nella stagione delle trimestrali. In particolare, ha preoccupato l’avvertimento di JPMorgan, secondo cui c’è stato un “modesto deterioramento delle prospettive macroeconomiche della società, che ora riflette una lieve recessione nello scenario centrale”.Bank of America ha registrato utili sopra le attese, con l’aumento dei tassi di interesse che trascina il margine di interesse netto (NII). JPMorgan ha segnalato utili trimestrali in crescita grazie alla forte attività di trading. Wells Fargo ha comunicato utili trimestrali in calo del 50% e un aumento degli accantonamenti. Citigroup ha registrato utili trimestrali in calo, mentre è stato in controtendenza il trading (soprattutto nel reddito fisso).BlackRock, il più grande gestore di fondi al mondo, ha comunicato profitti in calo nel quarto trimestre del 2022, mentre gli asset under management (AUM) si sono attestati a 8,59 trilioni di dollari.Sul fronte macroeconomico, si sono mossi in maniera contrastata i prezzi import-export USA a dicembre 2022. È invece migliorato l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che effettua ogni mese un’indagine riguardante le condizioni finanziarie e l’atteggiamento delle famiglie nei confronti dell’economia.Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 34.198 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 3.979 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Senza direzione il Nasdaq 100 (-0,06%); con analoga direzione, pressoché invariato l’S&P 100 (-0,05%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, JP Morgan (+2,60%), United Health (+0,93%), Goldman Sachs (+0,78%) e Travelers Company (+0,58%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Microsoft, che continua la seduta con -0,98%.Piccola perdita per Walt Disney, che scambia con un -0,91%.Tentenna Verizon Communication, che cede lo 0,90%.Sostanzialmente debole Visa, che registra una flessione dello 0,90%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Mercadolibre, (+5,81%), NetEase (+4,02%), Pinduoduo, Inc. Sponsored Adr (+3,87%) e Illumina, (+2,83%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tesla Motors, che prosegue le contrattazioni a -2,57%.Calo deciso per Lucid Group,, che segna un -2,47%.Sotto pressione Adobe Systems, con un forte ribasso dell’1,53%.Si muove sotto la parità Intuit, evidenziando un decremento dell’1,44%. LEGGI TUTTO

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    Finlogic, Antitrust autorizza OPA di Credem Private Equity SGR

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non procedere all’avvio dell’istruttoria sull’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria che sarà lanciata da Credem Private Equity SGR sulle azioni di Finlogic, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’Information Technology. Conseguentemente, la condizione per la promozione dell’OPA in materia di Antitrust deve intendersi avverata.La promozione dell’OPA rimane comunque soggetta all’avveramento, entro il 90° giorno di calendario successivo alla data del 6 dicembre 2022, delle ulteriori condizioni per la promozione, inclusa la condizione di ottenimento di tutte le autorizzazioni e/o approvazioni necessarie ai sensi di legge in materia golden power. LEGGI TUTTO