14 Marzo 2023

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    Bonus edilizi, Corte Conti: risorse ingenti per un impatto ridotto, va rimodulato il sistema

    (Teleborsa) – Nel periodo che va dal 2021 ai primi due mesi del 2023, ammontano a complessivi 135 miliardi di euro i crediti fiscali legati ai bonus edilizi di cui 75 miliardi accertati dall’Enea per il Superbonus e almeno 60 miliardi di altri incentivi (Ecobonus, Sisma, Facciate, Ristrutturazioni). È quanto ha riferito la Corte dei Conti nel corso dell’audizione in Commissione finanze al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale, con particolare riferimento ai crediti d’imposta. “Si tratta di un ammontare indicativo ma estremamente ingente – hanno spiegato i magistrati contabili – più del doppio della quota di sovvenzioni del PNRR, che ha esaurito la capienza delle imprese che effettuavano i lavori e ha messo sotto pressione, già nell’autunno del 2022, i ‘cassetti fiscali’ delle imprese finanziarie che potevano essere i cessionari privilegiati di questi crediti di imposta”. Le “ingenti” risorse destinate all’efficienza energetica con il Superbonus hanno fino ad ora permesso di intervenire su meno di 400 mila immobili, “una quota notevolmente ridotta rispetto ai 57 milioni di unità immobiliari e ai circa 20 milioni di abitazioni principali esistenti nel nostro Paese”. Va inoltre considerato l’impatto sui conti pubblici. Il solo Superbonus, a fronte di stime di spesa pari a 33 miliardi, risultanti dalle relazioni tecniche degli ultimi interventi normativi, ha comportato in realtà un onere per l’erario al momento valutato in oltre 75 miliardi. “Nel caso di bonus così innovativi – ha affermato la Corte dei Conti – sarebbe stato certamente consigliabile introdurre dei limiti di stanziamento, raggiunti i quali si sarebbe potuta avviare una approfondita riflessione sull’efficacia dell’incentivazione e, quindi, sulla sostenibilità finanziaria della misura. Inoltre, le risorse impegnate non sembrano essere state sufficientemente focalizzate, né con riferimento ai soggetti fragili e realmente bisognosi dello stimolo, né agli obiettivi di efficienza energetica di lungo periodo, che richiederanno interventi continuativi nei prossimi anni”. Secondo la Corte, quindi “occorre da un lato semplificare il sistema e dall’altro effettuare scelte sui settori di impiego delle risorse ritenuti prioritari, selezionando gli interventi in coerenza con gli obiettivi di interesse generale in un’ottica di lungo periodo, e modulando l’intensità dell’aiuto in relazione a obiettivi specifici”. LEGGI TUTTO

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    Apollo acquista Univar Solutions per 8,1 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Apollo Global Management, colosso statunitense del private equity, ha stipulato un accordo definitivo per acquisire Univar Solutions, distributore globale di ingredienti, soluzioni e prodotti chimici speciali, in una transazione interamente in contanti che valuta la società circa 8,1 miliardi di dollari. La transazione include un investimento di minoranza dell’Abu Dhabi Investment Authority (ADIA).L’accordo prevede che gli azionisti di Univar Solutions riceveranno 36,15 dollari per azione in contanti, che rappresenta un premio del 20,6% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni il 22 novembre 2022. Il corrispettivo rappresenta anche un premio del 33,6% rispetto alla media ponderata per i 30 giorni di negoziazione precedenti.”Negli ultimi tre anni, abbiamo trasformato l’azienda, mettendo il cliente al centro di tutto ciò che facciamo, il che ha consolidato la nostra posizione di leader nel servizio a valore aggiunto e fornitore di soluzioni – ha commentato David Jukes, CEO di Univar Solutions – Questa transazione riflette il successo della nostra strategia e offre un valore sostanziale ai nostri azionisti”.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OPA Net Insurance, adesioni oltre il 48%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Net Holding (che fa capo a Poste Vita) sulle azioni ordinarie di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 14 marzo 2023, sono state presentate 440.965 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 8.809.527, pari al 48,63308% dell’offerta e al 44,96916% sulle eventuali massime 19.590.153 azioni oggetto di offerta. Il secondo dato tiene conto dell’integrale esercizio dei warrant.L’offerta è iniziata il 27 febbraio 2023 e terminerà il 6 aprile 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Net Insurance acquistate sul mercato nei giorni 5 e 6 aprile 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, ricavi 2022 salgono a 470 milioni. Accelera su Aree Bianche

    (Teleborsa) – Open Fiber, primario operatore del mercato della fibra ottica italiano, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 470 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto al 2021, e un EBITDA in crescita del 18% a 179 milioni, con una marginalità che si attesta al 38% pur scontando i costi per la partecipazione alla gara per il PNRR e l’avvio delle attività di costruzione negli 8 lotti aggiudicati nell’ambito del Piano Italia 1 Giga in 3.881 comuni. Il risultato netto è pari a circa -162 milioni di euro (circa -210 milioni del 2021). La posizione finanziaria netta ammonta a -4,6 miliardi di euro, di cui circa 660 milioni di prestiti soci, mentre gli investimenti effettuati nell’anno di riferimento sono oltre 1,5 miliardi di euro.Open Fiber ha raggiunto al 31 dicembre con la rete a banda ultra larga una copertura di 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTH e 2,5 milioni in FWA) confermandosi operatore di rete in fibra ottica FTTH leader in Italia e tra i primi a livello europeo. Inoltre, con 6,2 miliardi di euro già impiegati su un piano complessivo da oltre 15 miliardi, Open Fiber è tra le aziende leader in Italia per ammontare di risorse investite nel Paese.”In un contesto globale complesso, caratterizzato da inflazione e grave carenza di manodopera, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario – anche internazionale – stiamo portando avanti un progetto ambizioso, che si è ampliato con la partecipazione al Piano Italia 1 Giga”, ha commentato l’AD Mario Rossetti.Il piano di sviluppo della rete ha visto nel 2022 una decisa accelerazione, in particolare sulle Aree Bianche dove si sono concentrati i maggiori sforzi: con circa 20 mila chilometri incrementali di rete costruita rispetto al 31 dicembre 2021, è stato realizzato oltre il 50% di quanto fatto sin dall’inizio del piano, per un totale di oltre 57 mila km sui circa 88 mila km complessivi del progetto.”Siamo fortemente impegnati nel completare la copertura di tutto il Paese con la rete a banda ultra larga, dando priorità alle Aree Bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente: grazie all’accelerazione impressa lo scorso anno, il 2023 sarà l’anno decisivo ai fini del completamento del Piano Bul nel 2024 – ha aggiunto – Con questi obiettivi abbiamo già investito oltre 6 miliardi, e continuiamo a farlo, per costruire il futuro digitale del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in positivo tra aspettative Fed e tensioni geopolitiche

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo sulla base delle aspettative di un aumento dei tassi di interesse più contenuto da parte della Federal Reserve nella sua prossima riunione, anche se perde terreno rispetto all’apertura per le tensioni geopolitiche. Un jet da combattimento russo si è infatti scontrato con un drone di sorveglianza statunitense nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Nero, costringendo il veivolo senza pilota a schiantarsi, hanno riferito le autorità statunitensi.Intanto, l’inflazione USA a febbraio 2023 è risultata in linea con le previsioni degli analisti, anche se il dato “core” è aumentato del massimo in cinque mesi, mettendo pressione sui funzionari della Federal Reserve. Altri dati nel corso della settimana – la produzione industriale statunitense (venerdì) e le vendite al dettaglio (mercoledì) – saranno prese in considerazione nella scelta.Secondo Intesa Sanpaolo, i dati dell’inflazione di febbraio mettono pressione sulla Fed per alzare i tassi di 25 pb alla riunione di marzo. “In assenza delle tensioni collegate al fallimento di SVB e di Signature Bank, il FOMC sarebbe stato orientato a un intervento di 50pb, ma riteniamo che la gestione del rischio induca la banca centrale a una mossa di entità moderata”, si legge in una ricerca.Positive Uber Technologies, Lyft e DoorDash, dopo che una corte d’appello della California ha stabilito che le aziende possono continuare a trattare i propri lavoratori come indipendenti.Sotto pressione United Airlines, che prevede ora una perdita rettificata nel primo trimestre 2023, con la revisione della guidance che è stata causata da maggiori spese per personale e carburante, oltre che una domanda debole nei primi mesi dell’anno.Bene Meta, dopo che il CEO Mark Zuckerberg, ha dichiarato che la società licenzierà 10.000 dipendenti. Il nuovo round di licenziamenti segue un precedente round di tagli, annunciato a novembre, che ha interessato oltre 11.000 lavoratori.Analizzando i principali indici, il Dow Jones avanza a 32.001 punti, bloccando così la scia ribassista sostenuta da cinque cali consecutivi, che ha preso il via martedì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l’S&P-500, che continua la giornata a 3.903 punti. Su di giri il Nasdaq 100 (+1,85%); come pure, sale l’S&P 100 (+1,33%).Telecomunicazioni (+2,23%), informatica (+1,87%) e energia (+1,65%) in buona luce sul listino S&P 500.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce, (+3,81%), American Express (+2,75%), Intel (+2,71%) e Boeing (+2,06%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amgen, che prosegue le contrattazioni a -1,40%. Sostanzialmente debole Walgreens Boots Alliance, che registra una flessione dell’1,34%. Si muove sotto la parità 3M, evidenziando un decremento dell’1,25%. Contrazione moderata per IBM, che soffre un calo dell’1,19%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Meta Platforms (+6,65%), Advanced Micro Devices (+6,55%), Fiserv, (+5,97%) e Tesla Motors (+4,39%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Lucid Group, che prosegue le contrattazioni a -3,93%. Seduta negativa per Rivian Automotive, che mostra una perdita del 3,06%. Sotto pressione Datadog, che accusa un calo del 2,45%. Scivola Zscaler,, con un netto svantaggio del 2,36%. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Scope migliora rating a BBB con outlook “stabile”

    (Teleborsa) – Scope Ratings ha migliorato il rating di Banca Popolare di Sondrio a “BBB” da “BBB-“, rivendendo l’outlook a “stabile” da “positivo”.L’aggiornamento del rating è “guidato dal miglioramento sostanziale della qualità degli attivi della banca negli ultimi anni”, si legge nella nota dell’agenzia di rating. Dopo aver raggiunto il picco di 4,5 miliardi di euro all’inizio del 2017, le esposizioni deteriorate del gruppo sono scese a 1,5 miliardi di euro a partire dall’anno 2022, principalmente a causa di cessioni di attività e cartolarizzazioni.I risultati operativi di Banca Popolare di Sondrio “sono stati solidi negli ultimi anni grazie alla crescita degli impieghi, alla resilienza delle commissioni attive e alle perdite su crediti contenute”.Il rating BBB è ancorato “all’affermato franchising di attività bancarie al dettaglio e commerciali della Banca Popolare di Sondrio e alle solide quote di mercato nella ricca regione italiana della Lombardia, che genera ricavi e utili moderatamente stabili e prevedibili”, viene sottolieneato. LEGGI TUTTO

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    Patto di Stabilità, Ecofin raggiunge intesa su riforma

    (Teleborsa) – Accordo raggiunto sulle conclusioni relative alla riforma del Patto di Stabilità al Consiglio Ecofin. “Abbiamo un accordo sulle linee più ampie del nuovo quadro” di governance economica – ha annunciato la ministra delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson, alla presidenza di turno dell’Ue –. “Chiediamo alla Commissione di prendere in considerazione il punto di vista del Consiglio e continuare a confrontarsi con gli Stati membri”.Nelle conclusioni sulla “convergenza” tra gli Stati Ue per la riforma del Patto di stabilità emerge ora, rispetto al documento inizialmente previsto, l’invito alla Commissione “prima di pubblicare le sue proposte legislative, a tenere conto delle opinioni convergenti degli Stati membri e a continuare a impegnarsi con gli Stati membri nelle aree individuate per ulteriori discussioni”. Tra i punti di significativa novità, non previsti in precedenza, c’è anche l’impegno “a elaborare le possibili prossime tappe in seno al Consiglio, al fine di concludere i lavori legislativi nel 2023″.”Sulla revisione della governance economica non c’è carta bianca” alla Commissione, ha chiarito il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner, a margine dell’Ecofin. “Nelle discussioni degli ultimi giorni è emerso chiaramente che alcuni, o per essere più precisi un numero considerevole di Stati membri, sono preoccupati che i loro commenti e le loro considerazioni e la loro situazione particolare non vengano adeguatamente presi in considerazione”, ha aggiunto. “Abbiamo lavorato in maniera ferma e costruttiva affinché le conclusioni sulla riforma del patto di stabilità fossero approvate oggi dall’Ecofin. Il testo finale, che condividiamo, prevede, come avevamo auspicato, che la nuova riforma sia approvata entro l’anno per poter affrontare la transizione del 2024 in maniera realistica e con obiettivi raggiungibili”, ha commentato il ministro Giancarlo Giorgetti al termine dell’Ecofin. “Riteniamo molto importante” “aver ribadito la responsabilità nazionale nei piani di bilancio di medio termine dei singoli paesi” ha aggiunto. “Siamo consapevoli e rispettosi delle diverse visioni e delle preoccupazioni di alcuni Paesi come la Germania. Al tempo stesso riteniamo fondamentale che le future regole fiscali promuovano gli investimenti in tutti i settori strategici, compreso l’ambiente, la digitalizzazione e la difesa”.Sulla riforma della governance economica “c’è ancora del lavoro da fare sui dettagli e per raggiungere una convergenza sulle questioni aperte che riguardano gli Stati”, ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis dopo il Consiglio Ecofin. “Accogliamo con favore la decisione del Consiglio di elaborare rapidamente le fasi successive, con l’obiettivo di concludere il lavoro legislativo nel 2023”, ha aggiunto. “Ci sarà ancora lavoro da fare ma è molto importante che le proposte della Commissione abbiano ricevuto un primo via libera”, ha dichiarato il commissario europeo Paolo Gentiloni. È “un segnale sulla materia forse più controversa e difficile nelle discussioni economiche europee. È un segnale molto positivo”, ha commentato. LEGGI TUTTO

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    Sesa, upgrade di Kepler a Buy con target price in rialzo

    (Teleborsa) – Kepler ha migliorato a “Buy” da “Hold” la raccomandazione su Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, migliorando anche il target price a 150 euro per azione (da 135 euro). La revisione del giudizio arriva dopo che la società ha comunicato risultati in forte crescita per i primi 9 mesi dell’esercizio e ha migliorato la guidance.L’upgrade tiene conto dell’andamento negativo dei prezzi da quando gli analisti hanno avviato la copertura a febbraio (-11%) e delle migliori prospettive fornite dal management per il 2023-24 (crescita EBITDA +15/20%). Le stime per l’EPS 2024-25 sono state alzate in media del 9% (2022 invariato).”Data la sua posizione di leader di mercato, riteniamo che Sesa sia ben posizionata per trarre vantaggio dall’accelerazione strutturale nel processo di trasformazione digitale in Italia e dal ruolo sempre più importante che i distributori a valore aggiunto svolgono nella catena del valore IT a causa della crescente complessità delle offerte IT”, afferma Kepler. LEGGI TUTTO