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    Telco, Filangieri (Italtel): “TechCo motore digitalizzazione Paese”

    (Teleborsa) – “L’evoluzione da Telco a TechCo non è più un’opzione, ma una necessità strategica per garantire competitività e sostenibilità nel lungo periodo”. Lo ha dichiarato Carlo Filangieri, AD di Italtel, intervenendo oggi a Roma, al panel “Telco per l’Italia”, organizzato da CorCom.”Stiamo accompagnando gli operatori in questa trasformazione profonda, che richiede infrastrutture intelligenti, automazione spinta, sicurezza avanzata e una forte capacità di integrazione – ha spiegato Filangieri –. Grazie al nostro Digital Operation Center e ai centri di eccellenza su AI e cloud, offriamo soluzioni in grado di ridurre drasticamente i costi operativi e accelerare il time-to-market. La nostra visione è chiara: le TechCo saranno protagoniste della digitalizzazione del Paese, con modelli customer-centric e servizi scalabili. In Italtel crediamo in una transizione fondata su competenze, innovazione continua e partnership strategiche per generare valore reale per clienti e stakeholder”. “Le TechCo saranno motore di digitalizzazione del Paese”, ha concluso Filangieri, evidenziando la capacità di Italtel di supportare telco, PA e imprese in progetti verticali ad alto impatto. LEGGI TUTTO

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    Assorestauro, Brancaccio: “Progetti di qualità, conoscenza del costruito e approccio condiviso per valorizzare il patrimonio”

    (Teleborsa) – In occasione della quarta tappa del SAIE LAB – Laboratori Itineranti del Saper Fare, dedicata al tema “Gli impianti nel recupero degli edifici storici”, Francesca Brancaccio, vicepresidente di Assorestauro, ha lanciato un messaggio chiaro: “La qualità del restauro impiantistico passa da un approccio interdisciplinare e da professionisti formati alla complessità del patrimonio costruito”.Durante la tavola rotonda tecnica, Brancaccio ha ribadito il ruolo centrale della formazione e della conoscenza del costruito per progettare interventi compatibili, sostenibili e reversibili, soprattutto nei casi in cui il riuso richiede attenzione alle preesistenze o la correzione di interventi pregressi non rispettosi. “Oggi parliamo – ha detto Brancaccio – anche di derestauro, ovvero della necessità di sanare danni causati da impianti invasivi, ripensando le soluzioni in un’ottica di minore impatto e maggiore compatibilità”.Assorestauro – ha ricordato Brancaccio – è dal 2005 la prima rete italiana che rappresenta la filiera del restauro architettonico, artistico e urbano, promuovendo innovazione tecnologica, dialogo istituzionale e collaborazioni internazionali. “Siamo la voce di un comparto che unisce imprese, fornitori, produttori e progettisti, con l’obiettivo – ha aggiunto Brancaccio – di valorizzare il Made in Italy del restauro anche sui mercati esteri”.Di grande rilevanza all’interno del contributo di Brancaccio anche gli impianti storici, che meritano oggi una nuova dignità all’interno dei trattati di restauro, riconoscendone non solo il valore funzionale ma anche quello estetico e identitario. “Serve un dialogo continuo tra accademia, professione, normativa e impresa – ha concluso Brancaccio – per affrontare la sfida della sostenibilità nei contesti storici,dal sito archeologico al condominio degli anni Settanta”.Il SAIE LAB di Napoli, svoltosi il 10 giugno presso il Centro Congressi dell’Università Federico II, ha rappresentato l’ultima tappa del ciclo 2025 dei laboratori del saper fare, promossi da SAIE con il patrocinio del Comune di Napoli. Insieme a Brancaccio, sono intervenuti numerosi esperti e rappresentanti del mondo accademico e istituzionale: tra gli altri Paola Marone (Federcostruzioni), Aldo Aveta (Università Federico II), Domenico Trisciuoglio, Domenico Asprone, Andrea Valentini (GBC Italia), Renata Picone (SIRA), Alberto Montanini (ANIMA Confindustria) e Lorenzo Capobianco (Ordine Architetti Napoli). L’incontro ha offerto una panoramica tecnica e culturale sul rapporto tra progettazione impiantistica e tutela del patrimonio, anche attraverso il racconto di progetti concreti come il Teatro di San Carlo e la Biblioteca Nazionale di Napoli. Oltre al confronto tra professionisti e istituzioni, il SAIE LAB ha ospitato la presentazione dell’Osservatorio SAIE – NOMISMA, che ha restituito una fotografia aggiornata dello stato della filiera edilizia campana, evidenziando punti di forza, criticità e prospettive del comparto, con particolare attenzione alle sfide del PNRR, della Direttiva Case Green e della carenza di personale qualificato. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber: in provincia di Milano, Monza e della Brianza servizio disponibile in oltre 49.650 edifici

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber è arrivata in 21 comuni delle province di Milano e di Monza e della Brianza. La rete ultraveloce raggiunge oltre 49.650 unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione fino a 2,5 Gigabit al secondo. “Si tratta – sottolinea Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Lombardia. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica”.”Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, diversi comuni della provincia di Milano e di Monza e della Brianza oggi sono dotati di una rete ultra broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione”, afferma Marielena Cacciola, Field Manager Coordinator di Open Fiber.Grazie all’iniziativa “Open Fiber la scelta che ti premia” tutti gli utenti residenziali di Arluno, Calvignasco, Gudo Visconti, Lacchiarella, Bubbiano, Basiano, Dairago, San Vittore Olona, Senago, Vernate, Ozzero, Vittuone, Robecco sul Naviglio, Vermezzo con Zelo, Biassono, Ornago, Aicurzio, Carnate, Ceriano Laghetto, Cogliate, Sulbiate che attiveranno una connessione ultraveloce attraverso gli operatori partner di Open Fiber entro l’1 ottobre 2025, infatti, potranno ricevere un voucher di 100 euro da convertire in un Buono Regalo Amazon.it, una gift card di MediaWorld o in un buono carburante. Il termine ultimo per la richiesta dei premi è fissato all’1 dicembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Ricerca tecnologica, Eni mette a disposizione la potenza di calcolo di HPC6

    (Teleborsa) – Eni lancia l’iniziativa “HPC Call4Innovators”, in collaborazione con Advanced Micro Devices (AMD), Hewlett Packard Enterprise (HPE) e Consorzio CINECA, con il supporto di Plug and Play, in cui startup, PMI, istituzioni accademiche e centri di ricerca avranno accesso diretto alle risorse di supercalcolo di HPC6 per testare i propri modelli di calcolo e collaborare con gli esperti della società, con l’obiettivo di accelerare in modo significativo lo sviluppo di tecnologie per la decarbonizzazione e promuovere metodologie computazionali innovative applicate alla transizione energetica.La Call, si rivolge a startup, scaleup, università, centri di ricerca, PMI innovative, laboratori misti privato/pubblico e liberi professionisti, che sono invitati a proporre un progetto innovativo di simulazione e modellazione in ambiente HPC all’interno di cinque aree tematiche strategiche: scienza computazionale dei materiali, meteorologia e scienze della terra, gestione del portafoglio energetico, sistemi ingegneristici, mobilità intelligente.Plug and Play faciliterà, tramite la propria piattaforma di Open Innovation, la connessione tra Eni e le eccellenze nel calcolo ad alte prestazioni applicate al settore energetico. Le candidature raccolte saranno poi valutate da Eni, insieme ai partner tecnologici CINECA, HPE e AMD, secondo criteri di solidità della proposta, novità della soluzione, compatibilità con l’infrastruttura HPC6, allineamento con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e con il piano strategico di Eni. Le iniziative selezionate potranno beneficiare dell’accesso a un’infrastruttura tecnologica di livello internazionale come quella di HPC6 e alla rete di competenze specialistiche di Eni. Questa opportunità – spiega Eni in una nota – consentirà anche di ottimizzare tempi e costi di sviluppo, sperimentare soluzioni in un ambiente di calcolo industriale avanzato e accelerare il percorso di ingresso e crescita sul mercato.”L’innovazione e il costante miglioramento delle tecnologie – ha commentato Lorenzo Fiorillo, Direttore Technology, R&D & Digital di Eni – sono fondamentali per mantenere e rafforzare non solo la leadership di Eni nella transizione energetica ma anche per favorire lo sviluppo di metodologie computazionali per la decarbonizzazione. Attraverso questa iniziativa Eni, facendo leva sulla grande potenza di calcolo disponibile, condivide le proprie competenze tecnologiche e di programmazione al fine di promuovere con un approccio innovativo progetti che generino un impatto sulla transizione energetica e sulla competitività tecnologica”.”Da molti anni CINECA – ha dichiarato Alessandra Poggiani, Direttore Generale, CINECA – collabora con Eni nella gestione di uno dei sistemi di supercalcolo più potenti al mondo. Sotto l’indirizzo e con il fondamentale sostegno del Ministero dell’Università e Ricerca CINECA ha maturato un expertise unico nella gestione di infrastrutture HPC a alto impatto. Per questo siamo lieti di partecipare al progetto Call4Innovators che valorizza la collaborazione e rafforza il legame tra ricerca scientifica e industria, in un contesto evolutivo che deve saper coniugare accelerazione dello sviluppo tecnologico e sostenibilità”.”HPE è orgogliosa di collaborare con Eni come partner tecnologico di Call4Innovators,un’importante iniziativa – ha dichiarato Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise (HPE) Italia – che apre nuove strade di collaborazione e mette la potenza computazionale di HPC6 al servizio di chi sta costruendo il futuro. In particolare, sistemi come HPC6 rappresentano una componente fondamentale per la ricerca e l’innovazione nell’ambito del calcolo ad alte prestazioni. HPC6 non è solo un traguardo tecnologico ma anche un catalizzatore ed acceleratore per l’innovazione scientifica, industriale e sociale. Siamo entusiasti di accogliere una nuova generazione di innovatori che, grazie a queste tecnologie, potranno prendere parte alle grandi sfide del nostro tempo”.”Siamo entusiasti di rafforzare – ha detto Travis Karr, Vicepresidente Advanced Micro Devices (AMD) – la nostra collaborazione strategica con Eni, estendendo i nostri sforzi congiunti di sviluppo tecnologico a sostegno dell’innovazione globale. Con Call4Innovators, miriamo a promuovere startup e ricercatori rendendo più accessibili le capacità avanzate di HPC e intelligenza artificiale, accelerando la creazione di soluzioni ad alto impatto per un futuro più sostenibile”.”Siamo orgogliosi – ha commentato Tommaso Maschera, Direttore Plug and Play Italy – di supportare Eni nell’individuare i migliori progetti in grado di innovare il settore energetico a servizio della sostenibilità e della crescita del nostro Paese. Le startup selezionate potranno testare, validare ed ottimizzare i propri modelli computazionali in un ambiente ad altissime prestazioni grazie ad uno dei supercomputer più potenti al mondo, riducendo i tempi di sviluppo e massimizzando l’impatto delle loro soluzioni. Questa iniziativa rappresenta un ponte concreto tra talento e tecnologia ed un’opportunità unica per gli innovatori, e favorisce l’adozione di tecnologie strategiche per la transizione energetica”. LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione a maggio aumenta meno delle attese

    (Teleborsa) – L’inflazione negli Stati Uniti è risultata inferiore alle attese degli analisti. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato, nel mese di maggio, un aumento dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente e atteso dagli analisti. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 2,4%, in salita rispetto al 2,3% del mese precedente, ma meno di quanto atteso dal consensus (+2,5%). Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato), dopo il +0,2% del mese precedente. La crescita tendenziale si attesta al +2,8%, sotto il 2,9% del consensus e come il +2,8% rilevato ad aprile.(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Tassi mutui, Bankitalia: lieve risalita ad aprile

    (Teleborsa) – Tassi sui mutui in lieve risalita nel mese di aprile. Secondo le statistiche di Bankitalia, contenute nelle serie Banche e moneta, il Tasso annuale effettivo globale (Taeg) sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è collocato al 3,67 per cento (dal 3,54 di marzo).La quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 9,3 per cento (7,4 nel mese precedente).In calo il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo, sceso al 10,18 per cento (dal 10,29 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,77 per cento (3,92 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,30 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,47 per cento.Quanto ai tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,73 per cento (0,79 nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Asstel, Di Raimondo: “Intervenire con urgenza per accelerare passaggio da Telco a TechCo”

    (Teleborsa) – “Il passaggio da Telco a TechCo è un percorso che richiede visione, misure a sostegno della trasformazione e degli investimenti che generano valore per l’intero sistema Paese.” Lo ha dichiarato Laura Di Raimondo, direttrice generale di Asstel, intervenendo al panel “Oltre le reti: da TelCo a TechCo per costruire il futuro dell’Italia”, nell’ambito dell’evento Telco per l’Italia, svoltosi oggi a Roma. Di Raimondo ha tracciato una fotografia delle sfide e delle opportunità che l’Ecosistema delle telecomunicazioni sta affrontando in questa fase di evoluzione. “Le imprese e le persone che vi lavorano – ha spiegato – si muovono in uno scenario segnato da difficoltà: nonostante il saldo di cassa abbia visto una diminuzione pari a -10 miliardi di euro e i ricavi siano scesi di oltre 7 miliardi di euro tra il 2013 e il 2023, gli Operatori hanno garantito elevati investimenti, pari a 85 miliardi di euro nel medesimo periodo, relativi in particolare alla realizzazione dell’infrastruttura broadband con reti VHCN e 5G e agli investimenti per l’acquisto e il rinnovo delle licenze. Tale complessa dinamica economica, particolarmente avvertita anche nel mercato del CRM/BPO, riverbera i suoi effetti anche sul lavoro di oltre 200.000 persone, con le imprese impegnate a sostenere la stabilità occupazionale e ad investire sulla formazione permanente e certificata, attraverso percorsi di ampliamento e consolidamento delle competenze delle proprie persone per dotarle degli strumenti necessari ad affrontare le sfide della trasformazione digitale”. È fondamentale intervenire con urgenza per guidare e accelerare questa trasformazione, prosegue Di Raimondo. “Questo passaggio implica la definizione di una nuova politica industriale dedicata alla Filiera Tlc, che passa dalla sostenibilità economica dell’ecosistema, che necessita di misure urgenti come la mitigazione strutturale del costo dell’energia e l’allocazione non onerosa delle frequenze”.Accanto alle difficoltà, non mancano però i fattori abilitanti. “Gestiamo asset strategici come reti resilienti, abilitiamo servizi che vanno dal cloud alla cybersecurity, dall’AI agli analytics, il tutto grazie alle competenze trasversali delle nostre persone. Per questo – ha detto Di Raimondo – come ASSTEL siamo fortemente impegnati nell’avvicinare i giovani all’ecosistema delle Tlc, creando percorsi formativi che consentano di connettere competenze e lavoro negli ambiti professionali più innovativi del digitale, quali ad esempio 5G, AI, Cybersecurity, Cloud, ICT, Big Data, trasformazione digitale, costruzione delle reti di nuova generazione e attivazione di nuovi servizi. Investire sui giovani e fornire competenze certificate è essenziale per la crescita dell’Ecosistema Tlc e per lo sviluppo del Paese. A tal fine dobbiamo lavorare su più fronti: se da un lato la formazione permanente è lo strumento essenziale per consentire l’estensione e il rafforzamento delle competenze tecniche, necessarie oggi e domani, ai lavoratori, dall’altro dobbiamo costruire alleanze tra il mondo imprenditoriale, le istituzioni e il sistema educativo al fine di promuovere un modello virtuoso di innovazione ed economia, che veda al centro le competenze e il lavoro, a vantaggio delle giovani generazioni, con particolare attenzione a garantire pari condizioni competitive nel nuovo mercato del lavoro alle ragazze”. LEGGI TUTTO

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    Tasse e terzo mandato, alta tensione nella maggioranza

    (Teleborsa) – Alta tensione nel governo sulle tasse: se da un lato il Meloni ribadisce l’intenzione di concentrare gli sforzi sul taglio dell’Irpef (idea che piace anche ad Antonio Tajani) dall’altro Matteo Salvini è in pressing su pace fiscale e rottamazione delle cartelle, definita non solo “una priorità” ma “una emergenza”.Un braccio di ferro che va avanti da tempo e torna manifesto sullo sfondo amichevole degli Stati generali dei commercialisti, dove la premier ha partecipato a sorpresa ieri, e si sviluppa poco più tardi con la nota fatta filtrare dal leader leghista con in corso un vertice di governo a Palazzo Chigi focalizzato sul nodo del fine vita.Davanti alla calorosa platea che la accoglie con uno standing ovation, Meloni ribadisce che il “Fisco che deve aiutare e non opprimere” rivendicando i risultati “migliori della storia nella lotta all’evasione”. E una promessa: la riforma dell’Irpef “non è finita: intendiamo concentrarci sul ceto medio”. Se ne parla da almeno un anno. L’obiettivo di Palazzo Chigi lo ricorda il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, un taglio sulle aliquote dei redditi da 28mila a 50-60mila euro. In platea c’è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. In scaletta è previsto un suo intervento ma va via prima: “Abbiamo ancora due anni e mezzo”, risponde a chi gli domanda dell’Irpef.Ed è nel perimetro tracciato dalla Meloni che si inserisce Salvini dettando una nota in controtendenza con gli annunci della premier: “Per la Lega e per il governo una giusta, attesa e definitiva pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali che stanno bloccando l’economia del Paese, sono una priorità, anzi una emergenza”.Intanto Forza Italia alza le barricate sull’ipotesi di un terzo mandato dei governatori. LEGGI TUTTO